Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato
Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.
Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.
Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni, responsabile del reato di rapina impropria in concorso.
Modena 12 giugno 2019 - Alle ore 4.30 è giunta alla linea di emergenza 112NUE una chiamata da parte di una donna residente in via Pagani che segnalava la presenza di due uomini intenti a forzare le portiere delle autovetture in sosta. In particolare, i due dopo aver rovistato all'interno dell'abitacolo di una Nissan Qashqai si erano allontanati con un sacchetto in plastica di colore blu.
La Centrale Operativa in costante contatto con la donna, la quale è stato in grado di fornire una perfetta descrizione dei due malviventi, riferendo altresì in tempo reale ogni loro spostamento, ha immediatamente fatto confluire sul posto due volanti.
Gli agenti hanno individuato i due soggetti in via San Faustino, i quali alla vista della Polizia, si sono dati alla fuga in direzioni opposte. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l'altro per guadagnarsi l'impunità, dopo aver scagliato contro un agente il sacchetto contenente la refurtiva, ha cercato di scavalcare la recinzione di un condominio, rovinando a terra. A quel punto, vistosi accerchiato, ha iniziato a sferzare calci e pugni all'indirizzo degli agenti, che con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo.
Un operatore durante la colluttazione ha riportato delle escoriazioni ad una caviglia, refertate dal locale Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni.
Il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di immigrazione e stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Sono in corso indagini per risalire all'identità del complice. La refurtiva consistente in diverse confezioni di farmaci, un triangolo rosso di emergenza, un sopporto per navigatori e dei cavetti USB è stata restituita al legittimo proprietario.
Bicicletta da corsa sequestrata nel mese di aprile: la Questura cerca di rintracciarne il proprietario, che per ottenere la restituzione potrà presentarsi presso Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, munito della relativa denuncia di furto.
QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546
La Polizia di Stato identifica e denuncia due autori di un tentato furto con strappo a bordo treno.
Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, al termine di un'attività di indagine lampo ha identificato e denunciato in stato di libertà due individui, uno dei quali minorenne, resisi responsabili del tentativo di furto con strappo di una borsa di una viaggiatrice.
In particolare una viaggiatrice, appena partita dalla stazione di Parma a bordo di un treno Regionale segnalava telefonicamente al 113 che poco prima, mentre era in attesa del convoglio nella stazione di Parma, due giovani avevamo tentato di strapparle di mano la borsetta, desistendo dal loro intento solo grazie all'energica reazione della signora che, oltre a metterli in fuga, forniva una dettagliata descrizione dei due all'operatore del 113.
La tempestiva segnalazione inoltrata dalla Questura agli uomini della Polizia Ferroviaria permetteva a questi ultimi di visualizzare immediatamente le immagini registrate del sistema di video sorveglianza presente in stazione e, grazie all'accurata descrizione fornita dalla vittima, gli agenti della Polizia Ferroviaria individuare i due soggetti, nel frattempo allontanatisi dalla stazione.
Poiché dalle immagini i due malviventi risultavano arrivati in treno a Parma poco prima della commissione del reato, gli operatori della Polizia Ferroviaria, convinti che i due si sarebbero ripresentati in stazione per tornare a casa, li attendevano in modo discreto, ma tenace, riuscendo ad individuarli ed identificarli alcune ore dopo quando, come previsto dai poliziotti, si sono puntualmente ripresentati nello scalo.
Al termine degli accertamenti di rito i due giovani, uno dei quali minorenne, entrambi residenti in provincia e senza precedenti di polizia a carico, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di tentato furto con strappo in concorso.
77enne denunciato per ricettazione dalla Polizia di Stato: custodiva all'interno di un capannone dei miniescavatori rubati.
Nella giornata di mercoledi, personale della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto nel Comune di Camposanto a seguito di richiesta da parte della Polizia Locale, che nel corso di un controllo anagrafico, aveva notato la presenza di quattro miniescavatori cingolati ubicati in un capannone, della cui provenienza il proprietario dello stabile non era stato in grado di fornire spiegazioni.
Da un minuzioso controllo, gli agenti hanno rilevato che i numeri di telaio non erano conformi a quelli in uso alle case costruttrici in quanto i caratteri alfanumeri erano difformi per profondità di incisione, allineamento e forma. Le targhette identificative, inoltre, erano nuove con ancora la presenza di parti di colla sulle estremità.
Tali indizi hanno portato gli agenti a ritenere che i mezzi fossero oggetto di furto. È stato accertato che due miniescavatori erano stati rubati in provincia di Modena all'interno di due cantieri edili, per gli atri sono in corso ulteriori accertamenti.
Il proprietario del capannone, un cittadino italiano di anni 77, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Nella serata di sabato 23 marzo scorso, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un italiano di anni 40, responsabile del reato di furto aggravato.
Intorno alle ore 21.00, personale dell'Istituto di Vigilanza Coopservice ha segnalato alla Centrale Operativa l'entrata in funzione del sistema d'allarme del Nido d'Infanzia comunale "Parco XXII aprile".
Gli agenti, che si trovano in via Gramsci, sono intervenuti sul posto immediatamente ed una volta entrati nel cortile della scuola hanno notato un uomo uscire dall'ingresso principale scappando all'interno del parco XXII aprile. Postisi all'inseguimento, gli operatori hanno bloccato il 40enne ancora in possesso di una borsa zaino, all'interno della quale vi erano un impianto audio con casse, un termometro ambientale, un cd musicale, tre chiavette USB, una scheda di memoria per macchina fotografica, un pezzo di parmigiano e un portafoglio contenente una carta di bancomat prepagata. In una tasca dei pantaloni sono state recuperate monete per un importo di circa 40 euro.
L'intera refurtiva, come si è potuto accertare da un successivo sopralluogo, era stata asportata dalla scuola. Le monetine erano state prelevate da un distributore automatico presente nell'istituto, che era stato scassinato con l'utilizzo di un paio di forbici a punte arrotondate, rinvenute nella disponibilità del ladro.
I vari locali della scuola erano completamente a soqquadro, compresa la cucina da dove era stato prelevato il formaggio. Il malvivente era entrato nell'edificio da una porta secondaria, utilizzando come leva per aprirla, un bastone di legno con la punta in acciaio, rinvenuto nelle immediate vicinanze.
Il 40enne, pluripregiudicato per svariati reati (ricettazione, furto aggravato, violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali) dopo gli accertamenti di rito è stato trattenuto presso le locali celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Un 33enne albanese arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per tentato furto in abitazione. Fuggito invece il complice.
Modena -
Nel corso di un pianificato servizio di vigilanza finalizzato al contrasto del fenomeno dei reati predatori, in particolare dei furti all’interno delle abitazioni, gli agenti di Modena hanno notato in via Riccardi due soggetti in bicicletta dall’atteggiamento particolarmente sospetto, che procedevano molto lentamente a ridosso delle palazzine osservando all’interno delle varie aree cortilive.
I due, sotto l’occhio vigile degli operatori di Polizia, nascoste le bici dietro un cassonetto, sono entrati all’interno di un palazzo e dopo un breve lasso di tempo sono usciti dal cortile a passo svelto e con circospezione recuperando le biciclette. Proprio nel momento in cui gli agenti decidevano di intervenire, è giunta alla linea di emergenza 112 NUE una segnalazione di furto in abitazione in via Riccardi.
I due malviventi, ormai braccati dalla Polizia, si sono dati alla fuga verso via Vignolese, ma solo uno è riuscito a far perdere le proprie tracce. L’altro è stato repentinamente bloccato e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di due cacciaviti a punta piatta di grosse dimensioni, una ricetrasmittente con auricolare, due mini torce e un paio di guanti da lavoro.
Dagli accertamenti presso l’abitazione si è potuto costatare che i due malviventi erano entrati in casa forzando la finestra del bagno posta nel retro della palazzina e che i segni di effrazione erano assolutamente compatibili con gli arnesi da scasso rinvenuti addosso all’albanese.
I due malviventi, probabilmente disturbati dall’arrivo dei proprietari, non avevano avuto il tempo di portare a termine il furto ed erano usciti dall’appartamento a mani vuote.
L’albanese, in Italia senza fissa dimora, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, in particolare per furto e ricettazione, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
La Cassa Padana resiste. Malviventi tentano di rubare il contenuto del Bancomat della Cassa Padana di Viarolo utilizzando l'esplosivo.
L'esplosione, avvertita dai residenti della località di Viarolo, è avvenuta intorno alle 3,40 di questa notte e. oltre a danneggiare il bancomat non sembra vi sia stata la sottrazione di banconote dalla cassa automatica.
Il 26 maggio del 2015 era stata la volta dello sportello automatico della Cariparma di Trecasali a essere preso di mira.
Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite diverse biciclette rinvenute nelle ultime settimane.
Di seguito le foto delle biciclette in questione. I legittimi proprietari potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.
QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546
Ubriaco e con una grossa catena all'interno di un bar: 31enne denunciato dalla Polizia di Stato
Ieri sera, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un uomo di 31 anni per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, nel dettaglio una grossa catena con lucchetto che per le circostanze di tempo e di luogo poteva essere utilizzata per l'offesa alla persona.
Gli agenti sono intervenuti in via Salvo d'Acquisto a seguito di chiamata al numero di emergenza 112NUE da parte di un avventore che segnalava la presenza all'interno di un bar di un uomo in evidente stato di ebrezza che teneva in mano una grossa catena.
Non appena la Volante è arrivata nelle adiacenze del locale, il giovane, già noto alle Forze dell'Ordine, si è diretto verso un camper parcheggiato poco distante, ove è stato fermato dagli operatori, che gli hanno sequestrato la catena.
Il 31enne con numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio era già stato denunciato altre volte per porto ingiustificato di armi e/o strumenti di effrazione.
L'uomo è stato altresì sanzionato amministrativamente per lo stato di ubriachezza manifesta.
Forza un'auto in sosta utilizzando una scarpa e ruba all'interno: denunciato dalla Polizia di Stato
Nella mattina di ieri, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un uomo italiano di 24 anni per furto aggravato.
Intorno le ore 9, mediante il numero d'emergenza 112NUE, un passante ha segnalato la presenza di un giovane che si aggirava con fare sospetto fra le auto in sosta nel parcheggio adiacente via Spaccini.
Il 24enne alla vista della Volante ha tentato di allontanarsi frettolosamente da una Fiat Punto lasciando lo sportello spalancato. Raggiunto dagli operatori di Polizia, reggeva ancora in mano la refurtiva. Messo davanti all'evidenza, il giovane ha ammesso di aver compiuto il furto. All'interno del suo zaino è stata rinvenuta una scarpa da calcetto utilizzata per colpire il nottolino della serratura al fine di forzarlo.
Da accertamenti nelle banche dati di Polizia, sono emersi molti precedenti a carico dell'italiano per furto aggravato, minacce, maltrattamenti, estorsione, porto d'armi o strumenti atti ad offendere ed un paio di segnalazioni come consumatore abituale di sostanza stupefacente. Il giovane risulta altresì essere sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma.