Il sistema di gestione della parità di genere in Emil Banca è conforme alla normativa UNI/PdR 125:2022, la prassi che definisce i temi da trattare per supportare il potenziamento femminile all'interno dei percorsi di crescita aziendale e, nello stesso tempo, evitare stereotipi e discriminazioni
Un patto per aiutare privati e micro imprese a non finire nella rete dell’usura. Lo ha siglato Emil Banca aderendo all’accordo quadro siglato tra Iccrea Banca (la capogruppo del mondo delle banche di credito cooperativo) e la Consulta nazionale anti usura “San Giovanni Paolo II” onlus.
C'è anche la provincia di Modena tra le tappe del Grand Tour Emil Banca che, giunto alla nona edizione, per la prima volta tocca il nostro territorio
Dopo l'utile record del 2019, Emil Banca chiude con soddisfazione anche l'esercizio 2020 che, nonostante la crisi sanitaria, registra un utile di circa 22 milioni di euro.
Bologna 29 gennaio 2021 - Prende il via lunedì 1 febbraio "Abbiamo un cuore in Comune", il progetto di Emil Banca per affiancare le amministrazioni comunali emiliane nella promozione del territorio e della sostenibilità.
L'idea nasce dall'esperienza quasi decennale di Grand Tour Emil Banca e contribuirà alla valorizzazione del territorio offrendo ai Comuni delle province di Modena, Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e Parma l'opportunità di raccontare la propria unicità attraverso video realizzati in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Il nuovo progetto promosso da Emil Banca punta a valorizzare e sostenere l'economia locale e il turismo, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità.
Le amministrazioni comunali sono invitate a compilare unquestionario online reperibile anche nella pagina web ufficiale del progetto (https://emilbancatour.it/abbiamo-un-cuore-in-comune/) per raccontare le proprie unicità storiche, culturali, turistiche, ambientali ed enogastronomiche.
Una commissione formata da rappresentanti delle istituzioni ed esperti di cultura e turismo, insieme a esponenti della banca, selezionerà i dieci Comuni che avranno l'opportunità di vedere le proprie storie trasformate in video promozionali curati dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Bologna, partner dell'iniziativa.
I dieci Comuni saranno inoltre tra i protagonisti della prossima edizione di Grand Tour Emil Banca. I video saranno donati alle amministrazioni per i loro fini turistici.
Le candidature verranno selezionate non solo sulla base delle eccellenze presenti nel Comune di riferimento, ma anche in ottica di valorizzazione di storie e tradizioni, cercando un racconto speciale e inedito dei tesori dell'Emilia. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza con like e/o condivisioni: infatti idieci video saranno pubblicati sul sito www.emilbancatour.it e rilanciati sui social.
Nel mese di maggio la commissione eleggerà il vincitore dell'edizione 2021 che, oltre alla targa, riceverà l'installazione e l'attivazione di dieci dispositivi beacons per la creazione di un'audioguida interattiva, multimediale (sull'app Artplace Museum) dei principali punti di interesse del Comune.
Il Comitato Sostenibilità e l'Ufficio Sviluppo del Territorio e Sostenibilità di Emil Banca attribuiranno una "Menzione Speciale Sostenibilità" a tutti i Comuni che, partecipando all'iniziativa, si distingueranno per l'impegno nel perseguimento degli obbiettivi dell'Agenda Onu 2030. Tra questi sarà anche selezionata la miglior best practice il cui Comune riceverà una bicicletta carrozzina da mettere a disposizione dei cittadini per consentire a persone con disabilità di sedersi anteriormente e lasciarsi trasportare dal conducente.
Crescono soci, clienti, raccolta e impieghi; calano ancora le sofferenze e vola l’utile, che ha superato i 20,6 milioni di euro (quasi raddoppiato rispetto al 2018) ed il più alto mai ottenuto da Emil Banca.
Ben 10 milioni di euro. E' il plafond della convenzione stipulata da Emil Banca e Confartigianato Ferrara. Destinatarie sono le imprese che hanno necessità di finanziamenti a breve termine (liquidità) o a lungo termine (investimenti strumentali e beni). Detto più semplicemente, che vogliono crescere, ampliarsi, riqualificarsi. Attiva fino al prossimo 31 dicembre, non prevede limiti minimi e massimi di importo.
La richiesta deve essere tuttavia suffragata dal piano industriale e un peso ha il merito creditizio. Qualsiasi impresa - senza distinzione di comparto, pianta organica, longevità - può presentare domanda.
Grande soddisfazione si respira in Confartigianato. «Abbiamo fatto una convenzione con una banca che vuole esprimere la territorialità, la prossimità al mondo produttivo. Esattamente ciò di cui i nostri imprenditori sentono necessità e mancanza. Si tratta di una operazione che si traduce in concrete opportunità di crescita e in occasione di miglioramento della gestione di attività».
Oltre che la testimonianza, secondo Vancini, che «il mondo artigiano, che traina territorio e Paese, è reputato affidabile». Parole di compiacimento anche da Emil Banca. «Con questo accordo vogliamo ribadire la nostra vicinanza al territorio e a chi si occupa di economia reale. E cioè le tante piccole e medie imprese che rendono unico e vivace il nostro tessuto economico e che da sempre sono gli interlocutori privilegiati per il credito cooperativo - ha dichiarato Daniele Ravaglia, direttore generale di Emil Banca - Da oltre 120 anni la nostra Bcc opera ogni giorno, anche intrecciando relazioni e accordi come questo, con lo scopo di portare sviluppo, prima di tutto economico ma non solo, nelle comunità in cui siamo presenti e di cui ci sentiamo parte integrante».
«In un contesto finanziario particolare, in cui lo spread può subire variazioni in aumento, consente stabilità», la chiosa di Donatella Zuffoli, Responsabile Dipartimento Credito Confartigianato. Per informazioni, contattare sedi e filiali di Confartigianato ( www.confartigianato.fe.it ) ed Emil Banca ( www.emilbanca.it ).
L'istituto di credito cooperativo ha cinque filiali tra Modena e provincia - Emil Banca ha ceduto 145 milioni di euro di posizioni a sofferenza, relative a crediti sia chirografari sia ipotecari.
Grazie a questi interventi, realizzati in collaborazione con la società IC Satellite (advisory indipendente che presta servizi di consulenza strategica agli istituti di credito), il rapporto sofferenze lorde/impieghi vivi di Emil Banca è sceso al 2,61% (contro una media nazionale del 9,1% a fine 2017), mentre il rapporto sofferenze nette/ impieghi è sceso allo 0.71%, a fronte di una media nazionale (sempre al 31 dicembre 2017) del 3.50%.
«Questi interventi rendono la nostra banca più solida e ci permettono di essere più efficaci nel rispondere alle esigenze del nostro territorio di riferimento – afferma il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia - Inoltre abbiamo dimostrato come la nostra struttura sia in grado di portate a buon fine importanti operazioni di natura straordinaria come questa. E non è finita qui. Visto che la nostra redditività ce lo permette, abbiamo l'intenzione – annuncia Ravaglia - di migliorare ancora la nostra posizione con un ulteriore intervento: assieme a Iccrea parteciperemo a un'altra operazione di cessione Npl (non performing loans, in italiano prestiti non performanti) con la garanzia dello Stato attraverso l'adesione alla Gacs (il nuovo strumento per smaltire i crediti in sofferenza) di gruppo».
«L'operazione appena conclusa con successo - aggiunge il presidente di Emil Banca Giulio Magagni - permette alla nostra banca di presentarsi al nascente gruppo bancario Iccrea come un soggetto di primo piano che contribuirà con la forza dei suoi numeri a garantire solidità anche a tutto il sistema».
Emil Banca, che ha cinque filiali tra Modena e provincia (è presente anche a Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Parma e nel Mantovano), è oggi una delle principali banche di credito cooperativo italiane. Nei primi sei mesi dell'anno ha erogato alle imprese 183 milioni di euro di nuovi finanziamenti, con un incremento del 58% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Crescono i principali indicatori: Cet1 al 14,06%, utile sopra i 2 milioni euro. È un bilancio positivo quello che sarà sottoposto domenica 3 aprile alla valutazione dei soci di Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara.
Emil Banca chiude il 2015 con un utile netto di 2,1 milioni di euro, nonostante un contesto economico che stenta a ripartire, il proseguimento del piano di accantonamento (47 milioni di euro nel 2015) per far fronte a possibili insolvenze future e le risorse devolute al sistema bancario nazionale non cooperativo per il cosiddetto "decreto Salvabanche" (circa 3 milioni di euro). Il 70% cento dell'utile andrà ad aumentare il patrimonio della banca, il 3% verrà girato al fondo mutualistico per la promozione della cooperazione, mentre il resto andrà a remunerare il capitale sociale.
Nel 2015 Emil Banca ha visto crescere tutti i principali indicatori: 1.460 nuovi clienti hanno portato il totale dei clienti a 94.453; grazie all'ingresso di 1.149 nuovi soci, la base sociale ha raggiunto quota 23.627; il capitale sociale è arrivato a 57,9 milioni di euro (+ 1,35%); la raccolta totale a 2,8 miliardi di euro (+3,2%) e gli impieghi hanno superato i 1,6 miliardi di euro (+0,8%).
Al 31 dicembre 2015 il totale dei mezzi amministrati superava i 4.454 milioni di euro, il 2,1% in più dell'anno precedente. Il patrimonio netto è di 220,4 milioni di euro. Sono numeri positivi che si riflettono sul Cet 1 (Core Equity Tier 1), il parametro che misura la solidità dell'istituto: al 31 dicembre 2015 era pari al 14,06%, oltre il doppio di quello richiesto.
Sul versante dell'economia locale, nel 2015 Emil Banca ha erogato 3.433 mutui (425 in più del 2014) per un importo complessivo di 225 milioni di euro, di cui 354 per acquisto prima casa per un valore superiore ai 40 milioni di euro (+63,8% sul 2014). Altro dato importante quello sulle sofferenze nette che, nonostante il contesto economico, si sono ridotte dell'8,80% sul 2014. Il rapporto sofferenze nette impieghi passa dal 6,82% del 2014 al 6,31% di fine 2015.
Emil Banca ha realizzato anche il bilancio sociale, lo strumento che misura l'azione sul territorio di competenza. Nel 2015 la banca ha destinato ai sui soci 2,2 milioni di euro. Tra questi circa 270 mila euro sono serviti per i servizi extrabancari, come le 290 visite salvavita effettuate con Fondazione Ant e Istituto Ramazzini, i 57 premi allo studio ai figli di soci meritevoli e le circa 500 dichiarazioni dei redditi a prezzi scontati del 50% offerte ai clienti pensionati.
Nel triennio 2013-2015 il progetto di microcredito, attivato anche grazie all'ottenimento di fondi FEI, si è chiuso con l'erogazione di 3,6 milioni di euro a 193 aziende locali. Sono state sostenute 135 start up, per un totale di 4,5 milioni di euro di credito erogato. 125 famiglie in difficoltà sono state aiutate grazie a programmi di microcredito sociale in partnership con la diocesi di Modena e i servizi sociali del Comune di Bologna. È stata anticipata la cassa integrazione a tasso zero a 544 lavoratori di otto aziende in crisi. Nel 2015 sono stati, infine, erogati 530 mila euro di contributi liberali e sponsorizzazioni sociali a sostegno di circa 500 iniziative sul territorio.
Emil Banca, i commenti al bilancio
Magagni: «L'adesione al nuovo gruppo cooperativo nazionale avrà effetti positivi sia su Emil Banca che sul territorio»
Ravaglia: «Siamo una banca che produce ricchezza e continua a incassare la fiducia delle comunità in cui opera»
«Tra i successi del 2015 ricordiamo l'ottenimento del Rating Sociale: un indicatore in più per dimostrare ai nostri clienti che possono sentirsi protetti». È il commento del presidente di Emil Banca Giulio Magagni al bilancio d'esercizio 2015. «Un ente esterno autorizzato (certificato per la Client Protection) ha recentemente rilasciato a Emil Banca (unica banca in Italia) un Rating Sociale di A- in una scala che va da un minimo di "D" a un massimo di "AA". Le valutazioni positive su di noi – continua Magagni - si riferiscono in particolare alla governance, alla trasparenza, al servizio alla clientela e alla sua protezione, ambiti nei quali tutte le banche in crisi e oggetto del recente salvataggio hanno evidenziato seri problemi». Quanto all'assetto definitivo della riforma che porterà alla creazione di un grande gruppo bancario cooperativo, il presidente di Emil Banca sottolinea che sarà il più importante gruppo per capitale italiano e il terzo in Italia per volumi complessivi. «Già oggi il coefficiente patrimoniale (Total Capital Ratio) delle bcc è mediamente pari al 16,6%, significativamente superiore a quanto rilevato nella media dell'industria bancaria (12%). La nostra adesione al nuovo gruppo bancario cooperativo avrà, in futuro, effetti positivi sia per la nostra banca che, di conseguenza, - conclude Magagni - per l'intero nostro territorio di competenza».
«Nel 2015 Emil Banca ha dimostrato di essere un'azienda sana, in grado di produrre ricchezza e con le spalle abbastanza larghe per affrontare anche i problemi e le emergenze degli altri». Lo afferma il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia, aggiungendo che l'anno scorso il Margine operativo lordo (Mol) si è attestato oltre i 55 milioni di euro. «Un dato davvero buono – dice Ravaglia - che ci ha permesso di chiudere con un utile superiore ai due milioni di euro, nonostante l'ingente cifra accantonata per coprire possibili svalutazioni future e i tre milioni di euro dati al sistema bancario nazionale per sistemare problemi nati al di fuori del nostro sistema. La soddisfazione più grande – conclude il direttore generale di Emil Banca - è venuta dalla fiducia che ci hanno accordato i 1.460 nuovi clienti, in particolare i 1.149 nuovi soci».
(Fonte Confcooperative MO 31 marzo 2016)