BOLOGNA – Le buone pratiche contro lo spreco alimentare: Bologna premia Enti pubblici, aziende e scuole virtuose in Italia con la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero vinto dal Comune di Milano "per la portata internazionale dei progetti avviati negli ultimi anni, culminati attraverso Expo con l'attivazione del Milan Urban Food Policy Pact, il network internazionale di 160 città impegnate per lo sviluppo di Sistemi Alimentari Sostenibili a partire dalla creazione di una Politica Alimentare Urbana in cui la lotta allo spreco alimentare è uno dei principali obiettivi".
Nella categoria "Amministrazioni pubbliche" erano in gara quest'anno anche i Comuni di Modena e Cremona.
La categoria "Buone pratiche Imprese" ha premiato Dalma Mangimi, per l'innovazione di processo che ha portato alla riduzione dello spreco, convertendo in materia prima i prodotti che sarebbero diventati rifiuto. Menzione speciale per la tecnologia Gio' Style di conservazione, cottura e riutilizzo del cibo.
Nella categoria Scuole, infine, premiati gli studenti della Fondazione Casa del Giovane Don Mario Bottoglia di Castiglione delle Stiviere (Mantova), del circuito Scuola Centrale Formazione, per il progetto "Cucino con ciò che ho".
I vincitori della V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità assegnati dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dal progetto Reduce del Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal, sono stati annunciati e premiati martedì 28 novembre, a Bologna - Palazzo Magnani, sede UniCredit, presente il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè e con Livio Stellati responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit partner storico di Spreco Zero, Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco e Diego Pagani, presidente Conapi-Mielizia.
E al geniale cartoonist Francesco Tullio Altan, grande Maestro della satira e sguardo acuto e ironico sull'evoluzione del costume in Italia, va quest'anno il Premio Vivere a Spreco Zero 2017 nella categoria testimonial: "per aver illustrato con fulminea incisività il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell'ultimo decennio, ai temi dello speco alimentare, idrico ed energetico. E per aver così contribuito a sensibilizzare adulti e giovani, amichevolmente ma con straordinaria efficacia, intorno ad una questione tema centrale e ineludibile del nostro tempo". Altan raccoglie dunque il testimone dei riconoscimenti consegnati nel 2015 a Susanna Tamaro e nel 2016 a Paolo Rumiz e Moreno Cedroni. Altan, che dal 2010 illustra la campagna Spreco Zero, sarà a sua volta motore di nuove buone pratiche attraverso una borsa di studio assegnata dal Premio Vivere a Spreco Zero.
«Sono i nostri comportamenti che fanno la differenza in tema di ambiente - ha dichiarato Barbara Degani, Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente - E' un concetto che vale a maggior ragione per i temi dello spreco di cibo e dell'educazione alimentare alla base del Premio "Vivere a Spreco Zero" cui sono felice di aver contribuito e partecipato anche nelle passate edizioni. Il cambiamento passa in primis per le persone e le organizzazioni di cui fanno parte, si tratti di istituzioni come le amministrazioni comunali o le aziende e le scuole, che sono le categorie premiate oggi. I dati Waste Watcher dimostrano che c'è un'attenzione crescente in questo campo da parte dei cittadini in occasione di una ricorrenza come il Natale in cui lo spreco risulta evidente: 4 italiani su 10, il 41% degli intervistati, afferma che il rischio di spreco è dietro l'angolo del 'cenone'. Le azioni che da anni abbiamo messo in atto per la riduzione degli sprechi, dalla family bag alle campagne di educazione alimentare e ambientale, dimostrano che stiamo andando nella giusta direzione».
Nel corso dell'incontro sono stati infatti illustrati i nuovi dati dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg, che rilevano i comportamenti dei consumatori in vista del Natale.
Cosa si spreca a Natale? «Denaro e cibo, secondo gli intervistati dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg – ha spiegato Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e del movimento Spreco Zero - Anche se la sensazione di gettare il cibo è andata calando nelle ultime rilevazioni, segno dell'attenzione crescente a comportamenti virtuosi in questo campo: ma non dobbiamo abbassare la guardia: lo spreco domestico ci costa infatti ogni giorno all'incirca 1 euro, pari a 145 kg di cibo gettato in casa ogni anno, per 6,9 € la settimana e 360 € ca ogni anno. Lo spreco è un tema su cui si gioca il futuro della terra, per questo dobbiamo sensibilizzare innanzitutto i giovani, dai bimbi ai millennials della generazione Z».
I nuovi dati Waste Watcher evidenziano che in Emilia Romagna la percezione di sprecare cibo a Natale è lievemente inferiore alla media nazionale, indice di sensibilizzazione più forte intorno al cibo e al suo valore. Cresce anche l'attenzione al proprio tempo: 1 italiano su 20 ritiene di sprecarlo, a Natale, era 1 su 100 lo scorso anno! E Natale, di per sé, cosa rappresenta per gli italiani? Un periodo di 'abbondanza e ricchezza' più per i cittadini dell'Emilia Romagna (48% degli intervistati) che per gli italiani (45%). In Emilia Romagna il Natale genera più piacere (30% contro 28% degli intervistati in Italia), si fanno più regali (23% contro 19% del resto d'Italia) e si dà più attenzione al cibo (21% contro 18%).
«Le azioni condotte in questi anni per la riduzione degli sprechi, in particolare quelli alimentari, producono un loro effetto - conferma il curatore del progetto reduce Luca Falasconi - La sensibilità sullo spreco alimentare è aumentata, ma tanta strada ancora deve essere fatta. Proprio per questo motivo abbiamo pensato a "Waste Notes" un piccolo diario che ha l'obiettivo di affiancare le famiglie nel monitorare cosa succede nelle proprie cucine e di poter condividere attraverso i portali sprecozero le buone pratiche che ognuno adotta per prevenire e ridurre lo spreco domestico. Osservare e 'copiare' le buone pratiche delle cucine degli altri è sicuramente un ottimo strumento per vincere sullo spreco».
«UniCredit – ha spiegato Livio Stellati, responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit - considera la sostenibilità un concetto fondante per il successo delle proprie attività e agisce per perseguire l'obiettivo di una crescita sostenibile non soltanto dal punto di vista bancario. Così la banca è attiva anche nel supporto a progetti culturali e sociali come "Spreco Zero" che UniCredit sostiene da cinque anni e nella quale si riconosce in virtù del proprio impegno per la crescita del territorio che non può prescindere dall'attenzione al risparmio a tutto campo. UniCredit è quindi entusiasta di ospitare la cerimonia di consegna del Premio "Vivere a Spreco Zero". Un'occasione per promuovere le buone pratiche valorizzando le esperienze più rilevanti e favorendone la diffusione».
Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco ha annunciato i vincitori della categoria enti pubblici sottolineando che «la lotta allo spreco è uno degli strumenti portanti dell'economia circolare: solo riducendo l'uso indiscriminato di risorse le successive azioni di raccolta e riciclo possono essere efficaci. Il Comune di Milano affronta da anni, anche con il sostegno di Comieco, la gestione sostenibile del territorio e i progetti premiati oggi sono il riconoscimento dei risultati finora raggiunti e di come Milano possa rappresentare su questo fronte l'Italia anche in ambito internazionale».
«Partecipiamo volentieri a questo appuntamento che mette in evidenza le tante aziende che in Italia realizzano idee ingegnose utilizzando tecnologie avanzate. Rispettando il semplice principio non si butta il cibo, che nonne e mamme avevano insegnato per millenni - ha dichiarato Diego Pagani presidente di Conapi-Mielizia, annunciando i vincitori della categoria Imprese - Il premio Vivere a Spreco Zero nutre e stimola le nostre coscienze, mostrandoci come anche un gesto semplice, come questo, sia importante a innescarne mille altri virtuosi, in grado di dare obiettivi concreti e raggiungibili per il futuro dell'umanità».
I vincitori della categoria Scuole sono stati annunciati da Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad, che ha dichiarato: «combattiamo lo spreco per recuperare e donare i prodotti che sono ancora perfettamente commestibili ma sono a ridosso della data di scadenza. Tramite le associazioni che operano nei vari territori in cui siamo presenti con i nostri soci forniamo un aiuto a tante persone bisognose offrendo loro un pasto e un sostegno alimentare quotidiani. E' uno dei modi in cui ci mettiamo a servizio della comunità, perché per noi il legame sociale è un elemento fondamentale della vita e della competitività della nostra impresa. E' un lungo filo che ci lega a ogni comunità, al mondo della scuola, alle istituzioni, all'imprenditoria locale... avendo sempre come riferimento delle nostre attività la relazione con la persona, con cui vogliamo ora iniziare a fornire un ulteriore aiuto in più per combattere anche lo spreco in casa».
«I consum-attori sono l'elemento cardine della politica antispreco e premiare le virtuose esperienze e' doveroso, darne evidenza una missione – ha osservato Myriam Finocchiaro, responsabile Comunicazione e Corporate Affairs Granarolo SpA - Per questo ci piace essere vicini al progetto da tanti anni e in tanti modi diversi. Il Gruppo Granarolo ha da tempo avviato politiche interne ed esterne tese alla progressiva riduzione del consumo di risorse naturali e di emissioni nell'ambiente mediante il controllo delle attività che promuove alla stalla, in produzione e sulla tavola dei consumatori. Benvenuto anche al quaderno delle buone pratiche, strumento utile e intelligente, che abbiamo contribuito a riempire con qualche piccolo suggerimento sulla gestione domestica del frigorifero».
Con la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero è stato presentato il progetto Waste Notes. Un Diario per Amico, quaderno di buone pratiche realizzato dalla campagna Spreco Zero con Reduce – Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal. Sarà distribuito in 10mila copie ad altrettante famiglie campione, già impegnate in progetti di prevenzione dello spreco alimentare.
La giuria 2017 del Premio Vivere a Spreco Zero, presieduta dal fondatore Last Minute Market Andrea Segrè, è composta dal Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il curatore del progetto Reduce Luca Falasconi, i giornalisti Antonio Cianciullo e Marco Fratoddi, il conduttore di Caterpillar Radio2 Rai Massimo Cirri e inoltre Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, Diego Pagani, presidente Conapi e Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad. Sostiene la campagna Spreco Zero, con UniCredit, un pool di aziende dell'agroalimentare italiano e del packaging nazionale: Alce Nero, Camst, Comieco, Conad, Conapi-Mielizia, Granarolo SpA, Istituto Nazionale Imballaggio.
Al rush finale la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero per le migliori buone pratiche italiane nella prevenzione degli sprechi, in programma a Bologna martedì 28 novembre.
Annunciate oggi le terne finaliste, che sono:
- nella categoria Enti Pubblici il Comune di Cremona, il Comune di Modena e il Comune di Milano.
- Per la categoria Imprese la terna finalista include Dalma Mangimi, Giò Style e il consorzio Bestack.
- Tre scuole in finale: sono la Fondazione Casa del Giovane di Castiglione delle Stiviere (MN), il CTF Francesco d'Assisi di Cadoneghe (PD) e il Centro Servizi Formativi "Stimmatini" di Verona.
Il geniale cartoonist Francesco Tullio Altan è il Testimonial 2017 del Premio. Dal 2010 illustra la campagna Spreco Zero e sarà motore di nuove buone pratiche che annuncerà a Bologna nel corso del Premio.
BOLOGNA, 28 NOVEMBRE 2017
PROCLAMAZIONE E PREMIAZIONE
DEI VINCITORI 2017: A PALAZZO MAGNANI sede UniCredit
ORE 12 CONFERENZA STAMPA, DALLE 15 LE PREMIAZIONI.
BOLOGNA – Saranno proclamati martedì 28 novembre, a Bologna, i vincitori della V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità che dal 2013 assegna la campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il progetto Reduce del Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna - Distal.
Enti pubblici, imprese e scuole italiane concorrono all'edizione 2017 del Premio, che annuncia oggi le sue terne finaliste.
I vincitori saranno comunicati martedì 28/11 alle 12, nel corso dell'incontro stampa in programma a Palazzo Magnani, sede UniCredit, presente il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè e con Livio Stellati responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit, Luca Falasconi curatore del progetto Reduce e Matteo Guidi, AD Last Minute Market.
Nel corso dell'incontro saranno anche illustrati i nuovi dati sullo spreco alimentare dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg: le rilevazioni sono legate ai comportamenti dei consumatori in vista del Natale, con dati sia a livello nazionale che per la regione Emilia Romagna.
Sarà inoltre presentato il progetto Waste Notes, un Diario per Amico, quaderno di Buone pratiche realizzato dalla campagna Spreco Zero con Reduce – Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal.
Ed ecco i finalisti del Premio Vivere a Spreco Zero 2017: per la sezione riservata alle amministrazioni pubbliche sono in gara tre Comuni: Cremona, per l'impegno multidirezionato dalle cucine alle scuole alla differenziata; Milano, per l'approccio e la portata dei progetti che porta avanti rappresentando il Paese a livello internazionale; e Modena, per aver attivato reti multiattori sul territorio, sostenendo e promuovendo un nuovo paradigma della lotta alla povertà alimentare. Nella categoria Imprese si contendono il titolo Dalma Mangimi, per l'innovazione di processo che ha portato alla riduzione dello spreco convertendo in materia prima i prodotti che sarebbero diventati rifiuto; Giò Style, per aver sviluppato una tecnologia finalizzata a conservare ma anche, nell'ordine, a conservare, cuocere e conservare di nuovo quando avanzato; e il Consorzio Bestack, per l'innovazione tecnologica introdotta e per la capacità di legare tra loro mondo dell'impresa e Università. Tre i progetti in finale per gli Istituti superiori del Centro Scuole Formazione: sono la Fondazione Casa del Giovane di Castiglione delle Stiviere (MN), il CTF Francesco d'Assisi di Cadoneghe (PD) e il Centro Servizi Formativi "Stimmatini" di Verona.
.
Al geniale cartoonist Francesco Tullio Altan va il Premio Vivere a Spreco Zero 2017 nella categoria testimonial, "per aver illustrato con fulminea incisività il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell'ultimo decennio, ai temi dello speco alimentare, idrico ed energetico. E per aver così contribuito a sensibilizzare adulti e giovani, amichevolmente ma con straordinaria efficacia, intorno ad una questione tema centrale e ineludibile del nostro tempo". Dal 2010 Altan illustra la campagna Spreco Zero e sarà motore di nuove buone pratiche che annuncerà a Bologna nel corso del Premio.
.
Della giuria 2017 fanno parte, con i curatori scientifici del Premio Andrea Segrè e Luca Falasconi, il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani, i giornalisti Antonio Cianciullo e Marco Fratoddi, il conduttore di Caterpillar Radio2 Rai Massimo Cirri e inoltre Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, Diego Pagani, presidente Conapi e Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad.
Piacenza, 02 novembre 2017 - Per l'anno scolastico in corso il Consorzio di Bonifica di Piacenza propone tante e diverse proposte alle scuole di Piacenza e provincia (elementari, medie e superiori) con alcune significative novità rispetto agli anni passati.
Innanzitutto intendiamo esser presenti in modo capillare nelle scuole (per quegli istituti che ne vorranno far richiesta) per raccontare chi siamo e che cosa facciamo e per costruire con le nuove generazioni dei percorsi attivi e partecipativi legati al tema dell'acqua, del territorio e dell'ambiente.
Oltre alle consuete visite agli impianti gestiti dal Consorzio di Bonifica di Piacenza (dighe e impianti idrovori) i nostri esperti da quest'anno saranno presenti direttamente in aula per illustrare le nostre attività ma anche per contribuire ad approfondimenti tecnologici (negli istituti agrari) o per proporre attività artistiche e creative sul tema dell'acqua. In particolare abbiamo proposto per la prima volta al liceo artistico e al conservatorio musicale di creare dei racconti (o per immagini o per suoni) che abbiano come tema la risorsa idrica.
La nostra intenzione è di dialogare con gli studenti in relazione agli importanti argomenti legati alla valorizzazione del ciclo dell'acqua, ai cambiamenti climatici, all'educazione ambientale e alla gestione del territorio. E intendiamo farlo con un linguaggio legato al mondo dei ragazzi. Per questo utilizzeremo, fra i vari strumenti, una novità dal nome "Water Domination" creato dagli studenti e per gli studenti. Si tratta di un simulatore on line multilivello: un sito vero e proprio dove è possibile interagire con vari scenari (la città di Piacenza o le nostre vallate) e, giocando, simulare le diverse realtà che si verrebbero a creare con uso virtuoso oppure disastroso dell'acqua (nella gestione dell'irrigazione o in caso di piogge intense).
Il progetto "Water Domination" è nato qualche mese fa all'interno del Water Lab del Consorzio di Bonifica di Piacenza, con sede nello Urban Hub di Piacenza. Abbiamo lavorato direttamente con 12 studenti del Liceo "G. M. Colombini" (indirizzo Scienze Applicate) nell'ambito di un'attività di alternanza scuola-lavoro. In due settimane i ragazzi hanno partecipato attivamente alla creazione di "Water Domination" dando il nome al sito, compiendo analisi, comparazioni e studi specifici guidati da progettisti esperti. Il sito è stato poi sviluppato da questi ultimi e i ragazzi di tutte le scuole potranno conoscerlo e utilizzarlo nell'ambito dei nostri incontri in aula.
Oltre alle novità continuiamo comunque a proporre i nostri percorsi consolidati:
- Aula Blu (in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina di Scienza Naturali)
- Aula Verde (in collaborazione con il Museo Geologico "G. Cortesi" di Castell'Arquato)
- Dall'acqua alla tavola (in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza, Società Piacentina di Scienza Naturali e Coldiretti Piacenza con il progetto "Educazione alla campagna amica")
- visite ai principali impianti che gestiamo
- laboratori specifici con esperti di ANBI Emilia Romagna, del Consorzio di Bonifica di Piacenza e del consorzio agrario TerrePadane
- educazione ambientale tramite animazioni teatrali in classe
- concorso regionale, promosso da ANBI Emilia Romagna, dal titolo "In viaggio alla scoperta della biodiversità, luoghi e ricchezza di bonifica". Agli studenti verrà chiesto di produrre materiale video e fotografico per valorizzare il nostro territorio.
- laboratori creativi a tema storico (in collaborazione con Arti e Pensieri)
Intendiamo insomma costruire un impegno condiviso, attraverso strumenti didattici appassionanti, creativi e ludici, per alimentare la conoscenza del nostro territorio e la cura e la passione per esso.
Oltre 140 soggetti tra enti pubblici, industrie, multiutility, accademici, associazioni agricole e ambientaliste alla Camera di Commercio riunite sul tema della risorsa idrica e il suo impiego.
Per un giorno Parma, grazie all'attività del neonato Distretto idrografico del Fiume Po del Ministero dell'Ambiente, è diventata sede di uno dei più importanti dibattiti nazionali sul tema della gestione della risorsa idrica nel comprensorio del Nord del paese. I molteplici utilizzi e interessi che riguardano direttamente l'acqua: dall'idropotabile all'idroelettrico, da quello fondamentale per il sostegno costante al comparto agroalimentare e alle funzioni tecnico-operative delle medie e grandi industrie rappresentano un tema essenziale, se governato in tempi utili, per concertare le diverse istanze territoriali scongiurando possibili conflitti tra aree di monte rispetto a quelle di valle del bacino del fiume Po.
La realtà attuale è quella che ci pone a confronto quotidiano con le conseguenze dei cambiamenti climatici sempre più incidenti sulla realtà che ci circonda e la siccità prolungata degli ultimi mesi ne è la dimostrazione più tangibile. E proprio in questo periodo l'attività dell'osservatorio del Distretto, attraverso numerosi incontri, ha palesato la sua importante funzione di piattaforma concreta in grado di dare un equilibrio alle diverse situazioni contingenti che periodicamente si verificano al fine di modulare le proprie decisioni. Giovedì scorso, alla Camera di Commercio di Parma, dopo il saluto del neo Segretario Generale Meuccio Berselli, oltre 140 enti che hanno competenze dirette ed indirette sulla risorsa idrica, imprese, multiutility e rappresentanti accademici hanno seguito i lavori che il Distretto Idrografico del Po ha presentato in relazione alle Valutazioni del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche nel distretto del Po: un piano di gestione articolato e dibattuto per armonizzare l'impiego dell'acqua evitando al contempo di incorrere in possibili infrazioni a livello comunitario; piano il cui cammino è iniziato già nel 2014 e che potrà concludersi entro l'anno.
Acqua e valutazioni dei rischi ambientali nel Nord Italia: Parma capitale grazie al Distretto Idrografico del Ministero. Oltre 140 soggetti tra enti pubblici, industrie, multiutility, accademici, associazioni agricole e ambientaliste alla Camera di Commercio riunite sul tema della risorsa idrica e il suo impiego.
Parma – 19-10-2017- Per un giorno Parma, grazie all'attività del neonato Distretto idrografico del Fiume Po del Ministero dell'Ambiente, è diventata sede di uno dei più importanti dibattiti nazionali sul tema della gestione della risorsa idrica nel comprensorio del Nord del paese.
I molteplici utilizzi e interessi che riguardano direttamente l'acqua: dall'idropotabile all'idroelettrico, da quello fondamentale per il sostegno costante al comparto agroalimentare e alle funzioni tecnico-operative delle medie e grandi industrie rappresentano un tema essenziale, se governato in tempi utili, per concertare le diverse istanze territoriali scongiurando possibili conflitti tra aree di monte rispetto a quelle di valle del bacino del fiume Po.
La realtà attuale è quella che ci pone a confronto quotidiano con le conseguenze dei cambiamenti climatici sempre più incidenti sulla realtà che ci circonda e la siccità prolungata degli ultimi mesi ne è la dimostrazione più tangibile. E proprio in questo periodo l'attività dell'osservatorio del Distretto, attraverso numerosi incontri, ha palesato la sua importante funzione di piattaforma concreta in grado di dare un equilibrio alle diverse situazioni contingenti che periodicamente si verificano al fine di modulare le proprie decisioni.
Oggi, alla Camera di Commercio di Parma, dopo il saluto del neo Segretario Generale Meuccio Berselli, oltre 140 enti che hanno competenze dirette ed indirette sulla risorsa idrica, imprese, multiutility e rappresentanti accademici hanno seguito i lavori che il Distretto Idrografico del Po ha presentato in relazione alle "Valutazioni del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche nel distretto del Po" : un piano di gestione articolato e dibattuto per armonizzare l'impiego dell'acqua evitando al contempo di incorrere in possibili infrazioni a livello comunitario; piano il cui cammino è iniziato già nel 2014 e che potrà concludersi entro l'anno.
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha partecipato, ieri e oggi, a Digital & Bim Italia, l'evento, alla Fiera di Bologna, dedicato a Innovazione e Trasformazione Digitale per l'Ambiente Costruito. È un momento per condividere informazioni e innovazioni, a livello internazionale, sia in ambito di costruzioni che di monitoraggio territoriale.
Per il nostro Consorzio è fondamentale l'attività di ricerca e sviluppo e in questo caso ci coivolge poiché uno dei temi di Digital & Bim è proprio il monitoraggio del territorio.
Siamo presenti in fiera, come case history, all'interno dello spazio espositivo di Mak-ER.
Mak-ER è la rete regionale dei fablab e maker space. È la prima rete che condivide a livello regionale, nazionale e internazionale conoscenze, progetti, attrezzature e spazi fisici, per favorire un processo regionale di crescita intelligente e sostenibile.
Mak ER è presente anche a Piacenza all'interno dello Urban Hub (situato in via Alberoni, 2). Nel contesto di tale realtà il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce il laboratorio Water Lab.
Water Lab è il laboratorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza legato alla valorizzazione del ciclo dell'acqua, la cui finalità è condividere innovazione ed essere un luogo di incontro tra istituzioni, start up, giovani imprenditori e studenti. Tra i vari progetti è stato realizzato un drone professionale per il monitoraggio del territorio piacentino. Drone che ha la particolarità di essere stato assemblato sulla base di un progetto che è in continua evoluzione. Altra particolarità è l'avere alcune parti fatte con stampanti 3D della Mak ER room dello Urban Hub di Piacenza.
E a Bologna abbiamo appunto portato il nostro drone per condividere il nostro progetto grazie anche alla presenza di Deborah Federici, nostra esperta e pilota di drone.
Piacenza, 19 ottobre 2017
(Consorzio Bonifica Piacenza)
Incremento del numero degli interventi da fare per la messa in sicurezza: da 926 a 942. Pressochè inalterato l'ammontare del valore degli interventi di 1 miliardo e 115 milioni di euro. Ma il rischio resta alto.
Bologna, 18 Ottobre 2017
Oltre ad avere sul nostro territorio un ruolo sempre più attivo e concreto nella lotta quotidiana al progressivo fenomeno del dissesto idrogeologico i Consorzi di Bonifica dell'Emilia Romagna associati ad ANBI ER svolgono anche una rilevante e costante funzione di monitoraggio tecnico-scientifico delle aree maggiormente a rischio nei diversi comprensori che presidiano.
Ogni anno ANBI, l'associazione nazionale che li coordina, comunica con puntualità l'elenco dettagliato dell'entità del rischio che ricade sulle singole comunità individuando ed indicando, su segnalazione capillare dei numerosi Consorzi di Bonifica presenti in tutto il paese, importi per la messa in sicurezza e progetti di fattibilità utili per rendere il nostro territorio - così perennemente fragile - più adeguato all'abitabilità umana e alla possibilità di fare economia di lungo periodo. L'Emilia Romagna, nel panorama italiano, non è sicuramente un territorio esente da rischi ambientali di ogni tipo e gli ultimi anni, complici i mutamenti climatici repentini, ne sono stati la più palese dimostrazione.
Così, alla luce dei dati statistici rilevati negli ultimi dodici mesi negli estesi comprensori di bonifica regionali, occorre dire che il rischio di dissesto idrogeologico resta alto anche se in linea con quello degli anni scorsi. Gli interventi programmati e realizzati dai Consorzi sono stati molteplici, ma sono altrettanto numerose le richieste e le azioni politiche concertate avviate con gli enti locali competenti ed in particolare la Regione Emilia Romagna; azioni diffuse di messa in sicurezza forti di somme stanziate che dovranno consolidare nei fatti le zone più interessate dal fenomeno di dissesto sia nelle aree montane che in quelle pedecollinari e di pianura. Ed ecco la parte statistica, quella che regala alcune differenze numeriche rispetto al recente passato:
i casi di crisi rilevati ed evidenziati dai Consorzi di Bonifica nella nostra regione Emilia Romagna passano da 926 del 2016 ai 942 del 2018, così come il totale complessivo sale a quota 1.115.989,287,60 rispetto a 1.115.313.541,67 dell'anno precedente; sostanzialmente in linea si evidenzia un incremento di necessità di interventi pari a 675.745,93 euro. Nei singoli comprensori - gestiti dai Consorzi associati - abbiamo registrato interventi e importi complessivi molto differenti a seconda della tipologia del territorio monitorato:
(Fonte: Anbi Emilia Romagna)
Si tratta di una giornata importante, istituita dall'ONU, per riflettere sulle strategie e sui comportamenti da adottare per mitigare il rischio di disastri ambientali.
Piacenza, 12 ottobre 2017 - Temi significativi per l'intera collettività e più che mai attuali: non è un caso che a ridosso di questa Giornata è in calendario, anche a Piacenza, per sabato 14 ottobre, l'iniziativa "Io non rischio" a cura di amministrazioni comunali e Protezione Civile.
Per il Consorzio di Bonifica di Piacenza quella del 13 ottobre è una data significativa dal momento che una parte rilevante delle nostre attività è proprio indirizzata al presidio idrogeologico. I nostri interventi in materia si declinano in modo differente a seconda della tipologia di territorio: in montagna operiamo nella lotta al dissesto idrogeologico (gestione e manutenzione di strade rurali, difese spondali, briglie, pulizia del reticolo di canali minori, ...) e in pianura nella riduzione del rischio idraulico (gestione e manutenzione dei canali di bonifica e degli impianti).
La manutenzione ordinaria
"La manutenzione ordinaria diventa di per sé un imprescindibile intervento di prevenzione", ricorda il nostro Presidente Fausto Zermani: "E' indispensabile, proprio quando parliamo di prevenzione, porre l'accento sulla manutenzione".
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza destina alla manutenzione ordinaria di impianti, canali e opere di bonifica montana circa i due terzi di quanto chiesto annualmente alla contribuenza (9 milioni e mezzo circa).
Gli interventi straordinari
La manutenzione ordinaria però non è sufficiente a riparare popolazione e territorio dai disastri ambientali, come i fenomeni degli ultimi anni hanno dimostrato. Si è dovuti infatti ricorrere, dopo importanti alluvioni o frane, a finanziamenti straordinari per poter fronteggiare i danni. Si pensi che, solo dal 2015, ricorrendo a ordinanze di protezione civile e con finanziamenti della regione Emilia Romagna, il Consorzio di Bonifica di Piacenza sta gestendo 2.202.000 euro, suddivisi in 10 cantieri.
La prevenzione
"Il nostro Consorzio, in tema di prevenzione strutturale" -dice Pierangelo Carbone, Responsabile Ufficio Progettazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza- "ha messo a punto diversi progetti e studi per la realizzazione di casse di espansione (a protezione di aree urbane), di impianti di sollevamento (a protezione delle aree depresse), di scolmatori, di canali diversivi e di opere di bonifica montana. Progetti che richiedono, per la loro attuazione, adeguati finanziamenti. Siamo in attesa che prenda corpo e fattività il Piano Nazionale che affronta in modo sistematico, e su scala nazionale, il problema della lotta al dissesto". Anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha partecipato alla stesura del Piano con progetti importanti relativi al nostro territorio. "Attendiamo", prosegue Carbone "che dopo il finanziamento delle aree metropolitane il Piano possa dar corso al finanziamento degli altri progetti".
L'educazione
"Alla manutenzione ordinaria e alla prevenzione va affiancata l'educazione a causa della sempre più difficile prevedibilità dell'entità dei fenomeni" ci spiega Filippo Volpe, Direttore dell'Area Tecnica del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Occorre diffondere un'educazione al rischio in modo sistematico, soprattutto nelle aree più vulnerabili".
Le riflessioni delle autorità e degli esperti
Vista l'importanza per tutta la comunità di un dialogo fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e istituzioni, su un tema così rilevante, abbiamo interpellato Regione, Provincia, Comune, Enti e Sindaci.
"Il tema del rischio di disastri naturali è purtroppo sempre attuale ma spesso viene sottovalutato o percepito come 'distante' da una larga fetta della popolazione" commenta Sandro Nanni di Arpae-SIMC (responsabile Centro Funzionale per il rischio idrogeologico-idraulico Regione Emilia Romagna).
L'assessore regionale Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, ci ricorda gli interventi regionali: "Solo al territorio piacentino colpito dall'alluvione, in due anni sono stati destinati 31 milioni per 238 cantieri, oltre l'80% dei quali già chiusi. Nei prossimi mesi partirà un nuovo pacchetto di lavori per 3 milioni e mezzo di euro: comprende il consolidamento della frana dei Sassi Neri a Farini; la messa in sicurezza dell'abitato di Pecorara e gli interventi lungo i 20 chilometri dell'intera asta fluviale del torrente Arda. All'impegno nell'utilizzare in modo efficace e in tempi celeri le risorse, abbiamo unito l'istituzione dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile: mi piace definirla la prima Agenzia Resiliente del Paese, un'unica struttura che riunisce in sé l'intera filiera di prevenzione, protezione, previsione e intervento in caso di calamità. E ancora: abbiamo attivato un nuovo sistema di allertamento. A queste azioni serve comunque affiancare una vera alleanza per la sicurezza del territorio tra tutti i soggetti competenti. Insieme si può fare di più e meglio: in quest'ottica, i Consorzi di Bonifica costituiscono un elemento fondamentale. In collaborazione con Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), stiamo reinvestendo in montagna gli introiti della contribuenza di bonifica: solo a Piacenza, nel 2017, si avvieranno 40 cantieri in Appennino. Lo scorso luglio, con la L.R. 16/17, abbiamo inoltre tradotto in norma la sperimentazione di successo avviata in alcuni territori, dove ai Consorzi è stata affidata la gestione del reticolo idrografico minore: un modello virtuoso che mi auguro possa essere adottato anche alla nostra provincia".
Patrizia Calza, vice Presidente della Provincia di Piacenza, pone l'accento sul rapporto fra cambiamenti climatici, fragilità del nostro territorio e necessità di "attenzione particolare in termini di risorse finanziarie e di interventi di messa in sicurezza" sottolineando la necessità di "promuovere e sostenere iniziative volte a diffondere conoscenze e consapevolezza sull'importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione".
Da Fiorenzuola d'Arda arrivano le dichiarazioni del sindaco Romeo Gandolfi: "Ritengo sia fondamentale sensibilizzare l'intera popolazione." Il sindaco parla dell'importanza della periodica e costante pulizia di fiumi e torrenti. "Per quanto concerne invece il discorso dighe mi considero fortemente favorevole. Le dighe sono utili per mitigare il flusso dell'acqua e come risorsa idrica per il territorio. Fiorenzuola e la Val d'Arda devono ringraziare la diga di Mignano che ha evitato che succedesse il peggio durante l'alluvione del 2015 che al contrario purtroppo non ha lasciato scampo alla Val Nure".
Il sindaco di Caorso, Roberta Battaglia, ribadisce la necessità della manutenzione."Ritengo che sarebbe necessaria una maggior pulizia dei corsi. Indispensabile anche dragare i letti, perché non possiamo continuare ad alzare gli argini. Si dovrebbe mantenere una maggior pulizia dei canali. La sinergia fra enti e l'attenzione legata alla prevenzione risultano essere fondamentali".
"La fortuna di vivere dove scorrono corsi d'acqua" - dice Manuela Sogni sindaco di San Pietro in Cerro - "non è scontata e non va sprecata. Divulgare la buona pratica della tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio da parte di ogni cittadino, in sinergia con Enti e Istituzioni, è un obiettivo importante e noi lo perseguiamo".
Sergio Copelli, sindaco di Ponte dell'Olio e Presidente Unione Alta Valnure sul tema della riduzione dei rischi di disastri naturali richiama, fra gli interventi, il fatto di "aver dotato tutti i comuni di un piano di emergenza di Protezione Civile e ogni comune di un Centro Operativo Comunale, dotato di kit radio". Punta poi alla definizione dei vari strumenti per informare tempestivamente la popolazione in caso di rischio (pannelli stradali, Alert System e campagna di reclutamento di volontari per la Protezione Civile il comune di Ponte dell'Olio ha poi introdotto i Referenti di Frazione di Protezione Civile).
Ancora sull'importanza della pulizia (di cunette, fossi e canali) è l'intervento di Giovanni Malchiodi sindaco di Ferriere che ribadisce, nel concreto di questa stagione, la necessità, approfittando dell'assenza di piogge, di fare la prevenzione idraulica: "in tali condizioni si lavora al meglio e quindi si può esser pronti poi a contenere eventuali disastri causati da piogge abbondanti".
L'amministrazione comunale di Sarmato pone l'accento sulla numerosa popolazione faunistica (nutrie, istrici, tassi e volpi) che "sta provocando erosione e frane delle sponde e degli argini. E' intenzione dell'amministrazione sensibilizzare quei cittadini, in grado di farlo, ad aderire ai nuclei abilitati, e già operanti, allo scopo di contenimento della fauna e alla prevenzione dei rischi causati da quella presenza".
Una giornata, quella del 13 ottobre, destinata a far riflettere e a far agire.
Parma – 9-10-2017 - Sicurezza idraulica, ruolo del fiume Po negli equilibri ambientali delle aree sottese alla sua influenza diretta e in particolare del nostro territorio: sono stati questi temi, ma non solo, a caratterizzare la visita in Prefettura di Meuccio Berselli nuovo Segretario Generale dell'Autorità di Bacino del Po divenuta un oggi un vasto distretto che unisce la gran parte delle acque di tutto il Nord Italia.
Complimentandosi con Berselli per l'incarico il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani, esperto di lungo corso di protezione civile, ha approfondito le nuove rilevanti competenze in materia di pianificazione idrologica del Distretto con riferimento specifico al comprensorio parmense.
L'ingegner Fabrizio Useri nominato direttore del Consorzio di Bonifica Parmense. Subentra a Meuccio Berselli, incaricato dal Governo alla direzione del più grande distretto idrografico d'Italia.
di LGC - Parma 2 ottobre 2017 - Fabrizio Useri subentra a Meuccio Berselli alla direzione del Consorzio di Bonifica Parmense.
Meuccio Berselli, recentemente nominato dal Governo alla direzione del più grande distretto idrografico d'Italia aveva lasciato, notte tempo, vacante la posizione di vertice della Bonifica parmense.
"Come sapete, ha rimarcato rimarcato Luigi Spinazzi Presidente de Consorzio, Meuccio Berselli è stato chiamato a altro importante incarico e noi, come consiglio, nell'arco di un mese siamo riusciti a individuare e condividere, sul profilo molto valido di Fabrizio Useri, la nuova figura direttiva".
Fabrizio Useri, 57 anni, nato a Bologna è ingegnere civile ed ha al suo attivo il coordinamento dell'attività generale del settore patrimonio dell'ASP Città di Bologna. Vanta, nel suo ricco curriculum vitae, esperienze nell'edilizia bio-ecologica, valutazioni della sostenibilità ambientale nel comparto edile, ingegneria sismica, sicurezza sul lavoro, domotica e risparmi energetici, nonché la gestione integrata dei contratti d'appalto o di opere delle pubbliche amministrazioni.
"Ho lavorato circa 10 anni in una impresa di costruzioni, si presenta Useri, facendo opere pubbliche. Ho intercettato in quel periodo anche il Consorzio di Bonifica Renana con il quale abbiamo fatto opere sui sistemi di sollevamento e sulle canalette. In questi 10 anni l'opera più importante, che ho seguito, come direttore tecnico, è l'organizzazione di Bologna Città di Cultura. Successivamente ho vinto il concorso pubblico all'ASP di Bologna, azienda del Comune di Bologna che ha come mission l'assistenza agli anziani. Diverse le case protette e i centri diurni per anziani che abbiamo realizzato, oltre alla manutenzione del grande patrimonio di questa azienda che consiste in circa 2.000 ettari di terreno e 1300 unità immobiliari, utilizzando un sistema organizzativo che è molto simile a quello del Consorzio. Devo dire che una delle fatiche più grosse, che ho dovuto affrontare in questo ente, è stata la fusione delle tre ASP cittadine. Sono sicuro che il mix delle esperienze, sia nel campo delle costruzioni, sia di azienda pubblica, potrà dare un servizio ulteriore al consorzio".
"Diamo il benvenuto al nuovo dirigente - interviene Eugenio Zedda, Direttore di Confagricoltura di Parma e Vice Presidente del Consorzio - Anche noi abbiamo condiviso e apprezzato le esperienze e le caratteristiche tecnico professionali che pensiamo possano dare buoni risultati qui a Parma. Gli diamo sin da ora tutta la nostra collaborazione, per svolgere al meglio il suo lavoro, e saremo vigili perché tutto vada per il meglio. Un Augurio di buon lavoro."
Luca Cotti, presidente di Coldiretti e Vice presidente consortile, si associa ai saluti di benvenuto all'ingegnere e sottolinea che "ci sembra la persona giusta per questo ente, ci sembra la persona giusta per i nostri problemi. E' evidente l'altissima importanza che riveste il consorzio di bonifica per le aziende agricole. Quindi nella persona dell'ingegnere riponiamo fiducia e offriremo tutta la collaborazione necessaria per ottenere il massimo del risultato ottenibile."
Interviene nuovamente il Presidente Spinazzi auspicando che finalmente si passi dalla cultura dell'emergenza a quella della prevenzione. Il riferimento è ovviamente all'emergenza idrica e alla siccità che hanno contraddistinto il territorio in questi ultimi mesi. "Le precipitazioni, dichiara Luigi Spinazzi, quest'anno non sono state di molto inferiori agli anni precedenti, ma sono state molto più concentrate, meno distribuite, con evidenti maggiori complessità di gestione."
Il presidente ha quindi richiamato gli interventi di difesa attiva realizzati sul territorio in questi ultimi anni, ma anche i progetti presentati, per un valore complessivo di oltre 21 milioni di euro che, se verranno finanziati, consentiranno di sostituire le canalette obsolete e di cantierare il progetto di Bocca d'Enza.
"Stamattina, conclude il Presidente, abbiamo sottoscritto con il Comune di Parma e l'Ente Fiere l'accordo per una nuova cassa di espansione su Canale Galasso, mentre lo scorso anno avevamo realizzato il primo stralcio del Canale Burla. Sono risposte che pensiamo possano dare sollievo alla città".