Gruppo Fini lancia sul mercato una nuova linea di composte di frutta: 4 referenze dai sapori unici ed innovativi, realizzate con pochi ingredienti, semplici e naturali, per assaporare tutto il gusto "vero" della frutta.
#agricoltura #mais #conserveitalia Conserve Italia punta sulla tracciabilità. Attese 32.000 tonnellate di prodotto da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Lavorazioni a pieno regime nel sito piacentino di Alseno, assunti 165 addetti stagionali. Il DG Rosetti: “Valorizziamo la filiera 100% italiana del mais Valfrutta raccontando volti e storie dei nostri soci agricoltori”.
Pomposa di Codigoro (Fe), 30 aprile 2020 – Spunta il tricolore sullo stabilimento di Conserve Italia a Pomposa di Codigoro (Fe) dove si realizzano polpe e passate di pomodoro, vegetali e frutta in scatola con i marchi Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani. Già da alcune notti il verde, il bianco e il rosso della bandiera italiana illuminano la facciata principale dedicata all’area di produzione, ben visibile dalla statale 309.
“È una delle modalità che abbiamo scelto per ringraziare chi è impegnato tutti i giorni ad affrontare questa emergenza sanitaria, dai medici e gli infermieri negli ospedali, fino ai nostri collaboratori che continuano a lavorare per produrre alimenti per la popolazione. Ed è anche l’occasione per ricordarci che siamo un grande Paese e che solo insieme e uniti potremo uscire da questa situazione e ripartire” dichiara il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.
“Porteremo avanti questa iniziativa fino alla conclusione dell’emergenza sanitaria – aggiunge Rosetti – per dare un segnale di partecipazione, solidarietà e speranza alla comunità locale, in un simbolico abbraccio a tutti coloro che sono in difficoltà. Siamo inoltre impegnati ad aiutare le persone bisognose del territorio con donazioni straordinarie di prodotti alimentari”.
Il Gruppo cooperativo ha intensificato il sostegno alla Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna Onlus effettuando nelle settimane scorse, proprio dallo stabilimento di Pomposa, una donazione straordinaria di 52 tonnellate di conserve di pomodoro, legumi e succhi di frutta. Sono stati poi messi a disposizione dell’Emporio Solidale “Il Mantello” di Pomposa oltre 4.000 prodotti alimentari per le famiglie indigenti.
***
Conserve Italia è un Gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo), leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e lavora 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro. Conserve Italia dà lavoro in Italia a oltre 3.000 persone tra lavoratori fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.
Bologna, 16 maggio 2018 – Aumento del premio di produttività, adesione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, ampliamento delle misure di welfare aziendale che includono previdenza, assistenza sanitaria, sostegno alla genitorialità e conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia.
Sono alcune delle novità contenute nell'Accordo Integrativo quadriennale sottoscritto da Conserve Italia nella sede di San Lazzaro di Savena, nel bolognese, con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu).
"Questo Accordo Integrativo – commenta con soddisfazione Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia – conferma l'ottimo stato delle relazioni industriali del Gruppo cooperativo. Siamo partiti da un'analisi dei mercati in cui operiamo e da un approfondimento relativo alla specializzazione dei nostri siti produttivi e del network logistico, per arrivare a redigere un testo in grado non solo di soddisfare le parti, ma anche di rendere sempre più competitiva l'Azienda, impegnata a proporre sui mercati nazionale e internazionali le innovazioni di prodotto gradite ai consumatori. Quello odierno è una sorta di 'testo unico' degli accordi integrativi sottoscritti negli ultimi 20 anni da Conserve Italia, in quanto riassume i punti salienti delle contrattazioni precedenti aggiungendo alcune novità che lo rendono ancora più attuale".
"Dal punto di vista economico – aggiunge Pier Paolo Rosetti – si riconosce un aumento del 14% nei prossimi 4 anni del premio legato ad obiettivi e l'introduzione tra questi anche di un parametro di produttività ambientale che testimonia l'attenzione dell'Azienda alla sostenibilità ambientale delle produzioni".
E' il presidente Maurizio Gardini a sottolineare con orgoglio che tra gli elementi di maggior valore inseriti nell'Accordo Integrativo spicca l'adesione dell'Azienda alla "Rete del Lavoro Agricolo di Qualità" istituita dall'Inps in un'ottica di contrasto all'illegalità. Conserve Italia si è fatta carico inoltre di promuovere l'adesione alla Rete anche presso le cooperative associate e le aziende agricole della filiera.
"Conserve Italia – conclude il presidente Gardini - è consapevole che il fattore umano costituisce un elemento competitivo fondamentale per le aziende; per questo motivo, oltre a puntare al miglioramento della conciliazione dei tempi di lavoro e vita dei dipendenti e a porre attenzione alla formazione del personale e al rispetto delle pari opportunità, l'Azienda metterà a disposizione dei suoi lavoratori un sistema di 'welfare contrattuale' che consentirà a ciascuno di scegliere in maniera individuale e discrezionale il premio da convertire in servizi".
Conserve Italia è un consorzio cooperativo leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e trasforma circa 570.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato complessivo aggregato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro, per il 40% generato dall'export. Conserve Italia dà lavoro in Italia complessivamente a circa 2.095 persone, di cui 848 fissi e 1247 stagionali.
L'inchiesta della Procura di Lecce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta dei pomodori destinati alle grandi aziende delle conserve finisce sul The Guardian. L'immagine dell'agroalimentare italiano non ne esce con onore.
25 ottobre 2017 - L'indagine della Procura presso il Tribunale di Lecce sullo sfruttamento nei campi per la raccolta dei pomodori destinati anche alle grandi aziende conserviere italiane, già rilanciata prepotentemente sui media italiani negli scorsi giorni, arriva fino al Regno Unito con un lunghissimo articolo che è apparso in prima pagina sul celebre quotidiano britannico The Guardian e che getta ombre assai scure sul sistema del caporalato nel Meridione d'Italia ed in particolare in Puglia e nel Salento.
L'inchiesta del giornale inglese dall'inequivocabile titolo "The terrible truth about your tin of Italian tomatoes", che in italiano è traducibile con "La terribile verità sulle conserve di pomodori italiani", con la dovizia di particolari riportati circa le indagini e le interviste, è un atto d'accusa sia diretto alle modalità di sfruttamento della manodopera nelle campagne nonostante l'entrata in vigore della normativa contro il capolarato, ma anche indiretto, nei confronti del sistema dell'industria conserviera italiana che ne trarrebbe inequivocabili vantaggi.
Giganti agroalimentari come Mutti e Conserve Italia, che sono tra i principali fornitori degli scaffali della grande distribuzione britannica, sono richiamati nell'articolo a dare la loro posizione. E' questa la ragione della grande attenzione dei media d'Oltremanica verso gli esiti dell'approfondita indagine condotta dal sostituto procuratore leccese Paola Guglielmi, espressamente citata nell'articolo.
Articolo dal quale esce inevitabilmente un'immagine delle eccellenze agroalimentari italiane offuscata dal sistema della raccolta che per Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", purtroppo fa ancora affidamento sull'eccessivo e imperdonabile sfruttamento dei lavoratori che dev'essere impedito in tutti i modi possibili. L'intero articolo è visibile al link https://www.theguardian.com/global-development/2017/oct/24/the-terrible-truth-about-your-tin-of-italian-tomatoes
(In Foto la Copertina del T"he Guardian")