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Uno scambio di esperienze per l' inserimento lavorativo di persone svantaggiate -

 

Modena, 13 maggio 2014 -

Le cooperative sociali modenesi scambiano esperienze con operatori brasiliani su come inserire sul lavoro persone svantaggiate attraverso la raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti, la manutenzione e progettazione del verde urbano, la paesaggistica. A questo scopo si ferma a Modena fino a domani – mercoledì 14 maggio – la delegazione di San Paolo del Brasile che in questi giorni incontra il Consorzio di Solidarietà Sociale, lo strumento tecnico unitario delle cooperative sociali modenesi.

«Nei mesi scorsi abbiamo formato un gruppo di lavoro sul tema dell’internazionalizzazione dell’impresa sociale – spiega Arturo Nora, presidente del Consorzio di Solidarietà Sociale - In questo ambito è stato avviato uno scambio con Ativa, incubatore d’impresa solidaria di San Paolo del Brasile che sviluppa attività e iniziative di inclusione lavorativa per persone a basso reddito. Scopo della visita della delegazione brasiliana è elaborare assieme a noi alcune proposte di attività concrete da svolgere in collaborazione con imprese solidali di San Paolo».

I settori che potrebbero essere sviluppati sull'asse Modena-San Paolo per l'inserimento lavorativo riguardano la raccolta differenziata e il riuso dei rifiuti, la manutenzione e progettazione del verde urbano, la paesaggistica. Inoltre il Consorzio di Solidarietà Sociale e Ativa valutano forme di collaborazione nella tutela e servizi per donne, minori, adolescenti e giovani, nella prevenzione delle dipendenze (droga, alcol ecc.), nell'housing sociale (portierati) e mediazione culturale. Queste opportunità saranno approfondite in una visita che una delegazione del Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena effettuerà prossimamente a San Paolo. 

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Lunedì, 12 Maggio 2014 11:39

Modena - Incontro su welfare aziendale

Welfare aziendale: i vantaggi per le cooperative e i lavoratori. Se ne parla domani – martedì 13 maggio – in una tavola rotonda organizzata da Confcooperative Modena.

 

Modena, 12 maggio 2014

 

Welfare aziendale: i vantaggi per le cooperative e i lavoratori. Se ne parla domani – martedì 13 maggio – in una tavola rotonda organizzata da Confcooperative Modena. L'iniziativa, rivolta alle cooperative associate, si svolge alle 15 nella sala D (primo piano) del palazzo Europa a Modena. Intervengono Francesca Corrado (cooperativa Well. B. Lab.), Barbara Maiani (consulente del lavoro) e Antonella Scaglioni (commercialista); coordina il commercialista Francesco Artioli.

«È dimostrato che le imprese che offrono prestazioni di carattere sociale ai propri dipendenti ottengono una maggiore produttività, diminuiscono il turn-over e l'assenteismo, migliorano il clima aziendale – afferma il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Poiché il welfare aziendale gode di agevolazioni fiscali, vogliamo presentare queste opportunità alle nostre cooperative, che hanno un'elevata presenza femminile (è donna il 64 per cento degli addetti). Inoltre abbiamo diverse cooperative che possono erogare servizi in questo campo».  

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

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Sostiene l'”ospedale creativo” della Fanep (associazione famiglie neurologia pediatrica) l'assegno da 10 mila euro che il direttore di Emil Banca Daniele Ravaglia ha consegnato oggi al presidente di Fanep onlus Valentino Di Pisa e a Emilio Franzoni, direttore dell'unità operativa di neuropsichiatria infantile della clinica pediatrica G. Gozzadini di Bologna.

 

Modena, 6 maggio 2014

Il progetto denominato “ospedale creativo” consiste nell’impegno di medici, psicologi e oltre 150 volontari Fanep che, attraverso il gioco, la cura, l’affetto e il sorriso, regalano momenti di svago e allegria ai bambini ricoverati e alle loro famiglie. Nata nel 1983 a Bologna, la Fanep aiuta i minori e le loro famiglie, crea spazi di degenza ospedaliera, investe nella cura e nella ricerca neuropsichiatrica infantile, dei disturbi alimentari e dell’epilessia. Il contributo offerto da Emil Banca servirà per sviluppare le attività ludico ricreative; non a caso a ricevere l’assegno c’erano anche alcuni volontari che prestano servizio in corsia travestiti da clown.

«Vogliamo continuare ad affiancare stabilmente organizzazioni cosi meritevoli, pur in momenti in cui la  disponibilità di risorse è più limitata rispetto al passato – afferma il direttore di Emil Banca Daniele Ravaglia – Per noi è particolarmente orgoglioso sostenere la Fanep perché alcuni nostri collaboratori prestano servizio come volontari. Con Fanep, tra l'altro, abbiamo già sperimentato collaborazioni per la raccolta di fondi e questo aggiunge ancor più valore al contributo che abbiamo consegnato oggi». «Grazie all’attenzione e alla sensibilità di Emil Banca è possibile far nascere ogni giorno grandi sorrisi e soprattutto speranze per un futuro migliore – aggiunge il presidente dell'associazione Valentino Di Pisa - Ciò che lega Fanep ed Emil Banca non è solo una donazione, bensì un progetto di cammino comune che vede dipendenti della banca vestire ogni settimana i panni di volontari».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Ogni anno alcune decine di professionisti, studenti e docenti universitari stranieri visitano le cooperative sociali modenesi, considerate un esempio di effettiva realizzazione del principio di solidarietà.

 

Modena, 30 aprile 2014 -

Nei giorni scorsi sono stati a Modena alcuni operatori dell'associazione belga Les quatre vents, che accoglie singoli e famiglie in difficoltà. Gli ospiti hanno visitato il gruppo Ceis e Torre Muza, la comunità per adulti gestita dalla cooperativa sociale Piccola Città.

«La qualità dei servizi socio-educativi, l'innovatività delle soluzioni e la capacità di mettere in rete risorse e competenze sono gli elementi che più colpiscono i colleghi che da ogni parte d'Europa vengono nella nostra regione – spiega il direttore della cooperativa Ceis Formazione Andrea Ascari - Ciò che ci viene spesso invidiato, non solo a livello internazionale, ma anche da parte di colleghi di altre regioni, è la possibilità di progettare e concertare insieme tra pubblico, privato sociale e mondo del volontariato; rispondendo in maniera puntuale e tempestiva ai bisogni del territorio e individuando soluzioni efficaci e sostenibili».

La cooperativa sociale Ceis Formazione è uno degli enti fondatori dell'associazione senza scopo di lucro ECEtt Network Asbl, con sede a Nivelles (Belgio), che dal 2009 promuove la formazione degli operatori attraverso la visita di altre realtà, lo scambio di conoscenze e la rilevazione di buone pratiche da esportare in altri contesti. Sono una ventina i paesi europei coinvolti in questa rete, ma sono stati ospitati operatori sociali di altri continenti. In maggio saranno a Modena laureandi nel corso di assistente sociale dell'università di Goteborg (Svezia), che visiteranno i servizi Ceis per minori, e operatori croati che verranno in visita ai servizi di inserimento lavorativo nell'ambito di un progetto realizzato da Irecoop. In giugno arriveranno a Modena tre educatori di un servizio per le dipendenze di Bordeaux (Francia), che vedranno come funzionano le comunità terapeutiche e i servizi di pronta accoglienza. In luglio sarà la volta di un gruppo di operatori da diverse strutture del Regno Unito che operano tra i detenuti per supportare percorsi riabilitativi per le dipendenze patologiche.

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Giulio Magagni è stato confermato alla presidenza di Emil Banca, l'istituto di credito cooperativo presente con 48 filiali a Modena, Bologna e Ferrara.

 

Modena, 28 aprile 2014 -

Lo hanno eletto i circa 1.200 soci che ieri mattina (domenica 27 aprile) hanno partecipato all’assemblea ordinaria della banca. Oltre a Magagni, che ricopre il ruolo di presidente sia della federazione regionale delle banche di credito cooperativo che di Iccrea Holding (la cassaforte dell’intero sistema del credito cooperativo nazionale), i soci hanno eletto il nuovo consiglio di amministrazione che, con dieci consiglieri, è più snello di quello precedente. Ne fanno parte il modenese Vincenzo Baschieri, Cristina Bottoni, Enea Cocchi, Mirco Fantoni, Graziano Massa, Fabrizio Pasquali, Ugo Sprocati, Assuero Zampini e le due new entry Ivonne Capelli e Celso Luigi de Scrilli; Gian Paolo Galletti è stato nominato presidente del collegio sindacale. L'assemblea  ha anche approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2013. Una settantina di soci si è fatta fotografare nel set allestito per i testimonial della futura campagna di comunicazione dedicata alla base sociale. Nei prossimi mesi saranno scelti otto volti che accompagneranno il materiale di comunicazione e i corner dedicati ai soci che saranno allestiti in ogni filiale di Emil Banca. 

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

 

Set fotografico per soci testimonial nuova campagna comunicazione -

 

Modena, 24 aprile 2014 -

Si svolge domenica 27 aprile a Bologna (ore 9.30, Palazzo dei Congressi e della Cultura) l'assemblea ordinaria di Emil Banca. I 22.323 soci della banca di credito cooperativo presente con 48 filiali a Modena, Bologna e Ferrara sono chiamati a votare il bilancio d'esercizio 2013 e rinnovare le cariche sociali, in scadenza di mandato. Oltre ai conti, viene presentato anche il bilancio sociale, dal quale emerge che l'anno scorso Emil Banca ha investito per i propri soci 1,3 milioni di euro in servizi extra-bancari, dai premi allo studio ai viaggi agli screening sanitari "salvavita". Domenica viene illustrata, inoltre, una nuova campagna di comunicazione che vedrà, tra le altre cose, la realizzazione di corner informativi dedicati e un referente soci in ogni filiale Emil Banca. Testimonial di questa campagna saranno i soci della banca: coloro che si rendono disponibili potranno presentarsi nel set fotografico allestito al Palazzo dei Congressi di Bologna in occasione dell'assemblea di domenica.

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Festeggiamenti per l'ottantesimo anniversario della cooperativa: risale al 1934 l'anno di produzione delle prime forme di Parmigiano Reggiano -

 

Modena, 24 aprile 2014

 

Grande festa ieri sera, mercoledì 23 aprile, al caseificio Oratorio S. Giorgio, l'ultimo ancora attivo a Carpi. Alla ricorrenza di S. Giorgio Martire, che la cooperativa celebra ogni 23 aprile, si sono uniti i festeggiamenti per l'ottantesimo anniversario della cooperativa. Pur essendo stata costituita nel 1933, infatti, risale al 1934 l'anno di produzione delle prime forme di Parmigiano Reggiano.

Alla festa per gli ottant'anni del caseificio carpigiano sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, il direttore Cristian Golinelli, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il sindaco di Carpi Enrico Campedelli, gli assessori Alberto Bellelli, Carmelo Alberto D'Addese e Simone Morelli. De Vinco ha consegnato una pergamena commemorativa al presidente dell'Oratorio S. Giorgio, il correggese Attilio Redolfi e al vicepresidente Emilio Cavazzuti, carpigiano.

«Questo caseificio è frutto di un capitale intergenerazionale – ha detto De Vinco – Ottant'anni fa i primi soci hanno investito risorse non solo per loro stessi, ma anche per i propri figli e nipoti». Il caseificio Oratorio S. Giorgio di Carpi ha otto soci che conferiscono 27 mila quintali di latte; la produzione annua di Parmigiano Reggiano si aggira sulle 5 mila forme. Il 70 per cento del prodotto è venduto nei due spacci: uno si trova presso il caseificio, l'altro all'interno del mercato coperto di Carpi. In questo periodo la cooperativa, che aveva subito danni a causa del terremoto, è impegnata nella ristrutturazione del punto vendita e del magazzino per la stagionatura del formaggio: per i lavori, che dovrebbero concludersi entro l'anno, è stato investito un milione di euro. 

 

(fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

 

Il contest indetto dal magazine on line Cucina semplicemente e al quale hanno partecipato oltre quaranta food blogger di tutta Italia -

 

Modena, 22 aprile 2014 -

La gelatina all'Aceto Balsamico di Modena Igp prodotto dalla cooperativa modenese La Tradizione è stata protagonista del contest indetto dal magazine on line Cucina semplicemente e al quale hanno partecipato oltre quaranta food blogger di tutta Italia. Ha vinto la cosentina Filomena Patitucci (autrice del blog “Io cucino così”), che ha proposto una ricetta dello strudel di mele con noci, fichi secchi e gelatina all’Aceto Balsamico di Modena Igp. La blogger è stata premiata con una giornata di formazione che si è svolta nei giorni scorsi a Brescia presso la scuola di cucina Cast Alimenti. Patitucci ha cucinato accanto allo chef formatore Marco Martinelli, mentre il presidente della cooperativa La Tradizione, Mirco Casari, ha raccontato la storia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, spiegando ciò che lo distingue dall’Aceto Balsamico di Modena Igp. È seguita la degustazione delle due tipologie di Aceto Balsamico Tradizionale (almeno 12 anni e almeno 25 anni di invecchiamento), con annessa analisi sensoriale. Dopo il pranzo, offerto dalla scuola Cast Alimenti, i presenti si sono riuniti in cucina per assaggiare il dolce creato da Filomena Patitucci. Oltre alla gelatina all’Aceto Balsamico di Modena Igp, contenuto nel ripieno dello strudel, gli ospiti hanno assaggiato le gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena che il presidente della cooperativa La Tradizione ha fatto cadere su ogni fetta del dolce. Un tripudio di sapori che ha lasciato i presenti senza parole.

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Il salone internazionale dei vini e dei distillati, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

Anche la 48 esima del Vinitaly ha regalato soddisfazione alle cantine modenesi aderenti a Confcooperative. Il salone internazionale dei vini e dei distillati, chiuso mercoledì 9 aprile a Veronafiere, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali. Sono positivi, pertanto, i commenti delle quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena.

«Il padiglione dell'Emilia-Romagna e, in particolare, lo stand dei Consorzi dei lambruschi modenesi e reggiani, ha registrato una forte affluenza di pubblico – conferma Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Abbiamo parlato con molti operatori stranieri, soprattutto extraeuropei, interessati a promuovere il Lambrusco nei loro Paesi». «Dopo il ProWein di Duesseldorf, anche il Vinitaly ha confermato il grande interesse per il Lambrusco – dichiara Matteo Torelli, export manager della Cantina Formigine Pedemontana – Abbiamo allacciato rapporti con importatori svizzeri, della Repubblica Ceca, Corea del Sud e Vietnam; si tratta di operatori specializzati che riconoscono la qualità dei nostri prodotti. Continua, poi, il successo del Lambrusco in Giappone, paese nel quale vanno bene il Grasparossa secco e il Pignoletto». «Il Vinitaly è sempre una bella vetrina per il Lambrusco – aggiunge Fabrizio Amorotti, della Cantina Settecani di Castelvetro – Ci conoscono e apprezzano dalla Spagna al Messico al Giappone, anche se abbiamo il problema del prezzo. Per questo dobbiamo spiegare bene le differenze tra i prodotti e far capire agli operatori stranieri che le nostre zone garantiscono il massimo della qualità. Ci chiedono il Lambrusco anche enoteche toscane e lombarde». «Anche per la nostra cantina Vinitaly ha avuto un esito positivo – conclude Villiam Friggeri, direttore della Cantina S. Croce di Carpi – Non sono mancati i contatti con agenti interessati sia al mercato nazionale che ai mercati esteri. La formula che riteniamo vincente per il Lambrusco è l’adesione congiunta delle cantine emiliane che, sotto il patrocinio dei Consorzi del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia, ha permesso a molti visitatori, grazie a un clima accogliente e professionale, di conoscere, degustare e apprezzare liberamente senza limitazioni i nostri Lambruschi nelle loro più differenti proposte territoriali e qualitative».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

 

Sabato 12 aprile inaugurazione del nuovo stabilimento di produzione 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, che nel terremoto del 29 maggio 2012 ha perso 18 mila forme di Parmigiano Reggiano e subito danni per 7,5 milioni di euro -
 

Modena, 10 aprile 2014

Nel terremoto del 29 maggio 2012 ha perso 18 mila forme di Parmigiano Reggiano e subito danni per 7,5 milioni di euro. Meno di due anni dopo è l'unico caseificio dell'intero comprensorio del Parmigiano Reggiano a produrre formaggio in quattro stabilimenti: Lesignana di Modena, Camurana di Medolla, Varana di Serramazzoni e Arceto di Scandiano (Reggio Emilia).

Stiamo parlando del 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, cooperativa che aderisce a Confcooperative Modena e associa 65 aziende agricole le quali conferiscono oltre 400 mila quintali di latte, con una produzione annua che si aggira sulle 75 mila forme. La metà è prodotta a Lesignana nel nuovo stabilimento che viene inaugurato dopodomani – sabato 12 aprile – alle 10.

«Completiamo quell'ampliamento e ammodernamento del caseificio che avevamo deciso di fare prima del terremoto e che abbiamo dovuto giocoforza rimandare, ma al quale non abbiamo voluto rinunciare - afferma il presidente della cooperativa Andrea Nascimbeni – Anzi, abbiamo trasformato un evento negativo come il sisma in un'opportunità per dare nuovo impulso e sviluppo al nostro caseificio, oggi ancora più di prima capace di garantire un reddito alle aziende agricole socie».

Il nuovo stabilimento per la produzione del Parmigiano Reggiano occupa un'area di 3 mila metri quadrati e comprende sala ricevimento latte, sala affioramento, sala lavorazione latte, presalatoio e salatoio. Il 4 Madonne ha introdotto tecnologie di nuova generazione in un processo secolare, come la produzione di Parmigiano Reggiano, per ottimizzare gli spazi e ridurre i costi conservando intatta la qualità.

«Oggi abbiamo degli impianti e macchinari che aiutano l'uomo, ma non lo sostituiscono. La produzione – assicura Nascimbeni - continua ad avvenire nello scrupoloso rispetto del disciplinare, con la massima attenzione alle materie prime. Sabato presentiamo un caseificio che sembra un'industria, ma in realtà è un artigiano che cura ogni minimo dettaglio di ciascuna delle cento forme di Parmigiano Reggiano prodotte ogni giorno e destinate alla stagionatura».

La novità più interessante riguarda la lavorazione del latte: l'affioramento avviene in quattro vasche contenenti ciascuna 70 quintali di latte. Da qui, attraverso macchine automatiche e secondo tempi programmati al secondo, il latte viene immesso nelle 52 caldaie della sala lavorazione. La tecnologia è stata testata nello stabilimento di Medolla e ha dato eccellenti risultati. Per il nuovo stabilimento di Lesignana e la ristrutturazione di quello di Medolla il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia ha speso otto milioni di euro; meno della metà - 3,5 milioni – arriva dai contributi pubblici. Ricordiamo che un anno fa la cooperativa ha inaugurato le nuove scalere antisismiche del magazzino per la stagionatura, che contiene 33 mila forme, realizzato un nuovo punto vendita al pubblico e un reparto di confezionamento di tipo semi-industriale per le consegne del confezionato in tutta Italia. Nato nel 1967, nel corso degli anni il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia ha incorporato i caseifici S. Pietro di Cittanova, Solarese di Solara. S. Luca di Medolla, Giardina di Arceto e S. Giovanni di Varana. Nel 1996 ha ottenuto la certificazione del sistema di qualità secondo le norme Uni En Iso 9001 e successivamente le certificazioni internazionali BRS e IFS; i dipendenti sono una quarantina. All'inaugurazione di sabato 12 aprile intervengono il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, gli assessori regionali Tiberio Rabboni e Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai, l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Antonio Lanfranchi, i presidenti nazionale e provinciale di Confcooperative Maurizio Gardini e Gaetano De Vinco. 

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

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