Lunedì, 05 Gennaio 2015 09:39

Parma - Concerto del Dedalus Ensemble alla Galleria S.Andrea

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L' evento artistico musicale VIAGGIATORI ERRANTI si terrà domani alle ore 17 presso la Galleria S.Andrea in via Cavestro 6. Ingresso gratuito -

Parma, 5 gennaio 2015 -

All'interno della tradizionale Collettiva di Natale e a chiusura delle festività, l'associazione UCAI in collaborazione con l' associazione MUSICA E... ed il gruppo di danza KOREI promuove l' evento artistico musicale VIAGGIATORI ERRANTI nel giorno di martedì 6 gennaio 2015 alle ore 17 presso la Galleria S. Andrea in via Cavestro 6 a Parma.
L' evento è ad ingresso gratuito ed è realizzato con il contributo di Chiesi Farmaceutici.

Il giorno dell'Epifania è il momento sia di un arrivo ma anche di una doppia partenza: il ritorno dei tre Magi nei loro paesi in Oriente e la fuga in Egitto della Sacra Famiglia.
Da ciò è nato lo spunto di riflessione per la realizzazione dell'evento collaterale Viaggiatori Erranti. Che cosa implica un viaggio? Di cosa si tratta esattamente? Noi quando siamo dei viaggiatori?
Il viaggio sulla maggior parte dei dizionari o delle enciclopedie è definito come «l'azione del muoversi per andare da un luogo all'altro». Implica quindi uno spostamento fisico in paesi diversi dal proprio per vedere, conoscere, sviluppare nuovi rapporti....può essere però anche qualcosa di immaginario o mitico, oppure anche legato all'interiorità e all'inconscio di ciascuno.

Dal momento che come sostiene l'antropologo J. Clifford "Il viaggio si verifica tutte le volte che avviene una contaminazione con qualcosa di diverso", con questo evento artistico, basato sull' integrazione di vari linguaggi, gli organizzatori proveranno a guidare il pubblico in un itinerario ideale e intimo in grado di legare tutti indistintamente.

Infatti attraverso la selezione di danze ebraiche, armene, gitane ricche di una gestualità simbolica e ancestrale performate dal gruppo Korei, accompagnato dalle musiche dal vivo del Dedalus Ensemble guidato dal Maestro Luciano Cavalli, e l'alternarsi di estratti da testi letterari di prosa e poesia di Proust, Saint Eupery, Tabucchi e Stevenson si è costruito un climax visivo e sonoro alla scoperta di nuovi stimoli e orizzonti.

Il comune denominatore che accomuna il popolo ebreo, armeno e gitano e queste danze è la diaspora. Ogni volta che lasciamo qualcosa, che sia relazione, lavoro o luogo, viviamo in qualche modo una diaspora ed iniziamo un percorso, un cammino nuovo, un nuovo viaggio.
Il viaggio non solo fisico ma interiore lungo il cammino della vita, fatto si di abbandoni ma anche di nuovi incontri ed opportunità.

(Fonte: ufficio stampa Ucai)

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