Martedì, 29 Aprile 2014 15:52

Reggio Emilia - Crisi, spread, ma anche dignità: adulti e bambini si confrontano domani sera al Tecnopolo nella “Notte del lavoro narrato”

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Domani anche Reggio Emilia ospiterà “La notte del lavoro narrato”, la manifestazione nazionale che fa da preludio alla Festa dei Lavoratori del 1° maggio

 

Reggio Emilia, 29 aprile 2014 - di Ivan Rocchi 

 

L’iniziativa è stata ideata da Vincenzo Moretti, della Fondazione Giuseppe di Vittorio di Roma, insieme ad Alessio Strazzullo, giornalista, regista e videomaker. A Reggio l’iniziativa è organizzata da Officina Educativa, il servizio comunale che promuove progetti rivolti ai giovani, in collaborazione con le scuole e le realtà del territorio. 

E allora “tutti insieme, alla stessa ora, ognuno con chi vuole, nelle case, nelle scuole, nelle biblioteche, nelle associazioni, nelle istituzioni, per leggere, narrare, ascoltare storie di lavoro”, come suggeriscono i promotori nazionali. L’appuntamento nella nostra città è alle ore 21 al Tecnopolo di piazzale Europa (dietro la Stazione centrale). Sarà una notte dedicata ai lavori, a tutti i lavori: dal musicista all’operaia, dal barista alla scienziata, dall’artigiano all’impiegata, dal ferroviere alla manager. Un’occasione da non perdere per ascoltare bambini, ragazzi, giovani, adulti esprimere le proprie idee sul lavoro – che spesso manca – e sulla crisi. Come Alessia e Gabriele, alunni della scuola primaria Madre Teresa di Calcutta, che non solo pensano sia importante “costruire a modo tutte le cose della scuola”, ma sanno anche che per farlo servono i lavoratori, che “sanno costruire tante cose perché a loro piace”.

Le due parole chiave della giornata saranno dunque lavoro e narrazione: il lavoro visto prima di tutto come collante etico e sociale, per ciò che significa in termini di dignità, di rispetto di sé e degli altri; la narrazione come interpretazione e comprensione dei contesti e delle realtà. Il luogo scelto per l’evento è significativo e simbolico riguardo al lavoro: infatti il Tecnopolo vuole essere l’inizio di una rinascita dell’area ex Reggiane, che dopo i fasti tra le due guerre mondiali ha subito il progressivo abbandono delle attività produttive e il conseguente degrado. I suoi spazi domani sera ospiteranno letture, narrazioni e musica a cura di narratori professionisti, ma anche di genitori, educatori, insegnanti e ragazzi che potranno leggere testi scelti dalla letteratura o narrare racconti autobiografici, testimonianze, idee sul lavoro.

Saranno tanti i protagonisti della serata: artigiani e ragazzi coinvolti nel progetto Polo, Anpi Reggio Emilia, Associazione Giolli, Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, Federica Reverberi, associazione Cora, Sei Kaleidos e scuole primarie Agosti, Balletti, Maria Teresa di Calcutta, scuola secondaria Fermi, liceo Ariosto-Spallanzani, istituto liceale Matilde di Canossa, istituto Galvani-Iodi, associazione Centro sociale Papa Giovanni XXIII.

 

 

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