Domenica 12 novembre 2023 si terrà la seconda edizione di “Coltiviamo la cultura: festa dell’agricoltura nelle dimore storiche”, promossa dai gruppi giovani di Adsi (Associazione dimo-re storiche italiane) e Anga-Confagricoltura.
Numerose dimore storiche su tutto il territorio nazionale apriranno le loro porte per ospitare le aziende agricole del territorio: una straordinaria opportunità per promuovere sia i particolari beni culturali rappresentati dagli immobili privati di interesse collettivo, sia i prodotti agroalimentari tipici del territorio delle regioni coinvolte.
In provincia di Parma l’evento “Coltiviamo la cultura” - con taglio del nastro alle 10, alla pre-senza delle autorità - sarà ospitato al Castello di Tabiano con la partecipazione delle aziende agricole socie di Anga-Confagricoltura Parma.
Nei cortili interni del castello sarà organizzato un mercato degli agricoltori, aperto a tutti i cittadini.
Già confermata, ad ora, la presenza di caseificio Biavardi, agricola Schianchi, podere Maric, azienda agricola Masi, Le arnie di Emil e podere Casa Bassa che proporranno parmigiano reg-giano, farine, pasta bio, sott’oli, patate, zucche, lumache, zafferano, miele e miele bio.
Contestualmente per tutto il corso della giornata saranno organizzate visite guidate al Castello alle ore 10, 11, 12, 14, 15, 16 e 17 (per informazioni e prenotazioni www.castelloditabiano.com).
“Confagricoltura - dichiara Roberto Gelfi, presidente di Confagricoltura Parma - partecipa con grande entusiasmo a questa iniziativa che consente di promuovere alcune produzioni d’eccellenza delle nostre aziende in contesti unici che le valorizzano al meglio. L'iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio”.
“Il castello di Tabiano e il suo borgo sono inanellati da una grande azienda agricola biologica – racconta Giacomo Corazza Martini, attuale proprietario del castello – che produce grani, albi-cocche e frutta di vario genere oltre all'olio d'oliva. Le stalle intorno all’azienda agricola sono state trasformate in casali con piscina che vengono affittati ai clienti internazionali. In particolare l’azienda agricola è condotta da mio nipote Giacomo Cavazza de Altamer, che rappresenta l’ultima generazione. Ricordo che castello e borgo appartengono alla nostra famiglia da 140 anni”.
Lo scorso anno furono 1.500 i visitatori del castello nella giornata di apertura in occasione della prima edizione di “Coltiviamo la cultura”. Sin dal primo mattino tantissime persone avevano raggiunto il castello per le visite guidate e per conoscere, assaggiare ed acquistare i prodotti delle aziende agricole.
Associazione dimore storiche italiane
L’Associazione dimore storiche italiane, ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’associazione conta attualmente circa 4.500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’associazione promuove attività di sensibi-lizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
www.adsi.it – www.dimorestoricheitaliane.it
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I Giovani di Confagricoltura - Anga
L’organizzazione dei giovani di Confagricoltura – Anga, nata nel 1958, rappresenta gli imprendi-tori agricoli under 40 aderenti a Confagricoltura. Anga, con la sua azione di lobby capillare su tutto il territorio nazionale, contribuisce ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a tutti i livelli, nazionale e comunitario. È membro permanente, a Bruxelles, del Consiglio europeo dei giovani agricoltori – CEJA. La sua mission è formare e sostenere i giovani imprenditori, incentivando un'agricoltura che guarda al futuro, rispettando le tradizioni.