CASTELNOVO MONTI – La Pasqua dell’Appennino ritrova a Castelnovo Monti la sua tradizione più amata, lo Scusìn, che dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia, nei giorni del 9 e 10 aprile tornerà ad animare piazza Peretti e il centro storico con la tradizionale battaglia delle uova sode colorate. A presentarla questa mattina in Municipio c’erano la rappresentante dei Commercianti Patrizia Agnesini, il Sindaco Enrico Bini e l’Assessore al turismo Chiara Borghi, in rappresentanza degli alpini (che storicamente hanno un ruolo fondamentale per animare il centro storico durante lo Scusìn) Ciro e Bruno Corbelli, l’artista Simona Sentieri che terrà un laboratorio per i bambini contestuale all’evento, Valentina Corbelli, figlia della compianta Anna Gilioli Corbelli, che riportò in auge questa tradizione tanti anni fa riscuotendo enorme successo. Presenti anche Mariola Piazzi e Rita Zannini in rappresentanza delle associazioni Cieli Sereni, Vogliamo La Luna, Progetto Nautilus e Fondazione Don Zanni, insieme al dottor Massimo Gandolfi del reparto di endoscopia dell’ospedale Sant’Anna, perché è stata organizzata anche una lotteria che raccoglierà fondi per donare una nuova strumentazione al reparto.
Ha spiegato Patrizia Agnesini: “Finalmente torniamo dopo 3 anni, che da più di 40 anni (quest’anno è la 41^ edizione) rappresenta l’evento pasquale per eccellenza. Un evento reso possibile grazie alle ragazze dello Scusìn che in tutti questi anni ci hanno aiutato e supportato, rappresentate oggi da Valentina. La manifestazione non sarebbe possibile senza la collaborazione tra tante realtà e associazioni del paese, in primis gli Alpini, che oggi sono supportati anche da ragazzi della Protezione civile e della Croce Verde: è una festa di tutto il paese in cui la tradizione si unisce anche alla solidarietà, il tutto in un clima che è quello di una grande famiglia che festeggia insieme la Pasqua”.
Le due giornate clou saranno Pasqua e Pasquetta in piazza Peretti e centro storico fin dal mattino con Scusìn, gastronomia, mercatino dei fiori, solidarietà e artisti di strada itineranti (al pomeriggio) e il laboratorio artistico a cura di Simona Sentieri “Pittura l’uovo di scusìn…”, che si terrà nei locali di via Franceschini 1/A (ex Ufficio Iat). L’estrazione della lotteria sarà lunedì alle ore 17.
Sulla loro collaborazione all’evento, che va avanti praticamente fin dalla prima edizione, gli alpini Bruno e Ciro Corbelli hanno raccontato: “Ci siamo molto affezionati perché è un gioco nato dalle persone povere, agricoltori e mezzadri, che approfittavano dei giorni di Pasqua per portare a casa qualche uovo da mangiare, magari insieme ai radicchi di campo che crescono in questo periodo. Poi è continuato come semplice gioco, ma queste sue radici sono molto belle e importanti. Abbiamo amici che parlano dello Scusìn tutto l’anno in attesa della festa, e anche persone che vengono da Genova o Milano e non perdono un’edizione”.
Sulla finalità solidale della lotteria organizzata dai commercianti, ha spiegato il dottor Gandolfi: “Grazie a questa donazione andiamo a migliorare la strumentazione del reparto di endoscopia e il ciclo di igienizzazione. Avremo un monitor con una migliore definizione, che ci consentirà di poter effettuare diagnosi più precoci, essenziali per una buona terapia”.
Ha aggiunto l’Assessore Chiara Borghi: “Ringraziamo tutte le realtà coinvolte nello Scusìn, che è davvero un forte elemento identitario per il nostro paese. Ci saranno anche molte altre attività ad animare il territorio nel periodo pasquale, dal torneo di pallavolo giovanile, ad escursioni in centro storico e alla torre di Monte Castello, e poi tanti eventi culturali, artistici, musicali e della tradizione”. Il programma completo è disponibile sul sito di Castelnovo Monti.
Se qualcuno non lo conoscesse, il gioco dello scusìn consiste in un particolare duello: provare a rompere con il vostro uovo stretto in mano quello dell’avversario. Il vincitore si prende l’uovo il cui guscio ha ceduto, e di gara in gara aumenta il suo bottino. In anni di povertà vincere allo Scusin significava portare a casa cibo alla famiglia.