Nel vangelo di Matteo (6, 25-33) Gesù ci sprona ad avere fiducia nell'amore indefettibile di Dio Padre con queste parole:" Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?"
In queste parole del Vangelo è manifesto l'ordine dell'universo che viene spiegato anche da San Tommaso nella Somma teologica, I, q.103, a.1 co. "...Quindi l'ordine stabile esistente nelle cose dimostra chiaramente l'esistenza d'un governo del mondo: così, per usare un paragone attribuito da Cicerone ad Aristotele, chi entrasse in una casa bene ordinata, dall'ordine che in essa risplende, sarebbe in grado di afferrare l'idea di un ordinatore."; ma Gesù prosegue rivelando come si deve aver fede nella divina provvidenza (Matteo 6, 31-34)" Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." E nel suo compendio Cristo svela la condizione per sperimentare in nostro favore la provvidenza di Dio ovvero, quando l'uomo conforma la sua volontà, osservando la legge morale consegnataci dal Figlio, a quella del Padre celeste.
Per un credente Dio è il Signore della storia e, per questo, noi cristiani non possiamo limitarci a considerare gli accadimenti in maniera frammentaria, uno separato dall'altro, ma dobbiamo accorpare volgendo lo sguardo alla storia dell'umanità ed alla nostra storia; per poter intravedere, tolto il velo dai fatti contingenti, il "fil rouge" degli eventi ed il piano della Divina Provvidenza per il fine della nostra partecipazione alla gloria di Dio stesso e, perciò, nella guida della nostra salvezza.
La Divina Provvidenza dalle inaccessibili vie come dice San Paolo, deve darci il coraggio di affrontare le avversità dei giorni nostri e quelli futuri poiché Gesù ci ha confortati dicendo (Matteo 10, 29-31) : "Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!"