Inaugura sabato 30 ottobre, nella Rocca dei Terzi a Sissa, la mostra fotografica “DRAG” di Filippo Carraro, curata dallo storico e critico dell’arte Giorgio Gregorio Grasso e organizzata dall’assessorato alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di Sissa Trecasali.
Il cerimoniale di inaugurazione prevede la visita alla mostra dalle ore 14:30, i saluti istituzionali alle 16.30 e, a seguire, lo spettacolo di Ape Regina: “Assola – recital semiserio dal vivo” con Francesco Tedoldi al pianoforte.
La mostra è in parte un reportage su alcuni esponenti del mondo degli spettacoli en travesti, con scatti effettuati nell’estate 2020 e nel corso del 2021, con le prime riaperture dopo i lockdown della primavera, e in parte è invece dedicata a scatti inediti e appositamente realizzati per l’esposizione e che hanno come protagoniste alcune drag queen note nel panorama parmense.
“L’esposizione fotografica – anticipa Tiziana Tridente, assessora alla Cultura e alle Pari opportunità del Comune di Sissa Trecasali – racconta un mondo diverso fatto di lustrini e paillettes dietro ai quali ci sono vite con tante storie da raccontare”.
“Il percorso fotografico – spiega Filippo Carraro - è un inno all’amicizia, all’arte del travestimento e all’amore che può essere in tutte le forme, senza bisogno di etichette”.
La mostra sarà aperta tutti i giorni festivi e prefestivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 e nei giorni feriali dalle 17 alle 19.
Obbligatorio esibire il Green Pass.
In allegato:
- locandina della mostra;
- nota biografica di Filippo Carraro;
- nota biografica di Giorgio Gregorio Grasso
- alcuni scatti della mostra e una foto con Filippo Carraro e Tiziana Tridente.
CONTATTI
Tel 0521/878610
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MOSTRA FOTOGRAFICA “DRAG”: LE BIOGRAFIE
FILIPPO CARRARO
Nato a Venezia nel 1975.
Fotografo per passione, ha esposto alla Triennale della fotografia Italiana, curata da Giorgio Gregorio Grasso, a Venezia presso Palazzo Zenobio in cui viene premiato con una menzione d’onore per lo scatto “Estate padana”. Ha lavorato al progetto di Legambiente per l’ottenimento della riserva MAB dell’Unesco per la zona rivierasca del Po tra Piacenza e Parma, ed in seguito quegli scatti sono stati esposti a Roma da Legambiente. Ha effettuato una prima mostra antologica personale curata da Gabriella Meo nel 2017. I suoi scatti sono presenti nei cataloghi: “Triennale della Fotografia italiana” a cura di Daniela Beatrice Pintossi e “Lo stato dell’arte ai tempi della 57ª Biennale di Venezia” a cura del critico Giorgio Gregorio Grasso.
Papà di una bellissima teenager di nome Camilla, scatta e mangia culatelli nella bassa parmense.
Sito web: www.filippocarraro.net
GIORGIO GREGORIO GRASSO
Nato in Sicilia, ma milanese di adozione, è laureato in Scienze dei beni culturali con indirizzo critica dell’arte e in storia all’Università Statale di Milano.
Critico d’arte e docente universitario, curatore di esposizioni di arte nazionali ed internazionali. Conduttore di trasmissioni tv sull’arte, già direttore della Mediolanum Art Gallery. Curatore del padiglione Italia (direttore Vittorio Sgarbi) della 54ª BIENNALE DI VENEZIA, curatore del Padiglione Armenia della 57ª BIENNALE DI VENEZIA e membro del comitato scientifico del Padiglione Grenada della 58ª BIENNALE DI VENEZIA.
Responsabile cultura consiglio di zona 8 MILANO 1979-1981.
Capo della segretaria dell’assessore regionale della Lombardia dal 1980-1985.
Editore negli anni ‘80 della rivista d’arte ARTERAMA diretta dal critico Mario Portalupi.
Capo di Gabinetto assessorato alla cultura Comune di Milano 2006-2009 e assessore alla Cultura del comune di Salemi 2009-2013.
Curatore INTERNATIONAL Contemporary Art durante EXPO 2015 in sede ENEL socio EXPO.
Curatore ai Magazzini del sale a Venezia della più importante esposizione veneziana di arte contemporanea 2017.
Direttore della Fiera dell’arte di Piacenza 2018.
Direttore VENICE ART GALLERY a Venezia e Presidente Fondazione arte contemporanea.
Il suo impegno nel campo della politica dell’arte è rivolto con forza al superamento sia dell’arte povera che dell’arte concettuale che da 70 anni imperversano e stanno completamente alterando l’idea stessa di arte. Non più qualcosa che provoca emozione estetica, bensì qualcosa che deve limitarsi, prescindendo dal concetto di bellezza, alla mera espressione di un concetto.
Tutte le sue conferenze e esposizioni d’arte sono così rivolte al raggiungimento di questo obiettivo fondamentale per l’esistenza umana: Il ritorno al concetto di bellezza e di emozione estetica nell’arte.