di Chiara Marando - Sabato 20 Luglio 2013
A Siena il 16 Agosto prossimo va in scena uno degli eventi più attesi e conosciuti dello Stivale: Il Palio.
La splendida Piazza del Campo si veste a festa per far vivere emozionanti stralci del passato in quella che risulta essere la manifestazione più antica legata alla vita del popolo senese, conservando ancora i segni di regole istituite nel lontano 1644, anno in cui si svolse il primo palio.
In città si respirano il fermento dell'attesa e dei preparativi già dalla metà di giugno in previsione del primo appuntamento svoltosi il 2 Luglio, ma ora che la data di Agosto si avvicina, questo clima di esaltazione cresce di intensità.
Ed ecco che le lancette del tempo sembrano fare un salto indietro e la cittadina appare come sospesa, immobile per un giorno. Si procede con la suddivisione territoriale in Contrade, ognuna delle quali è come un piccolo Stato retto da propri poteri e regole, ognuna fiera del nome che porta e pronta a difenderlo. Perché il Palio non è solo una festa popolare, ma parte integrante dell'animo senese.
La gara dei fantini nella maestosa Piazza del Campo è uno spettacolo indimenticabile da cui si viene rapiti, immagini che si imprimono nei ricordi. Allo scoppio del mortaretto, che annuncia l'uscita dei cavalli, ha inizio la grande festa.
L'arrivo di questo importante evento può anche essere un'ottima occasione per pianificare una visita alla scoperta del nutrito patrimonio storico-artistico che Siena custodisce gelosamente. Un tesoro di rara bellezza racchiuso tra le strette vie che seguono il sali-scendi del terreno, tra eleganti palazzi antichi, botteghe artigiane dalle vetrine accattivanti e bellissimi monumenti: Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico, sede del potere politico, la Torre del Mangia, dalla cui sommità si gode una vista mozzafiato che arriva fino alle verdeggianti colline circostanti, il contrasto tra bianco e nero sulla facciata del Duomo e la solennità del Battistero sono solo alcuni esempi di quello che si potrà ammirare.
La ricchezza culturale di Siena si manifesta anche nella sua variegata tradizione gastronomica. Quindi il consiglio è quello di ritagliare un po' di tempo da dedicare ai piaceri della tavola. Una cucina popolare che riprende le abitudini contadine rielaborando ingredienti semplici e saporiti ed intensificandone gli aromi con il profumato olio del territorio.
Proviamo a fare qualche esempio giusto per stimolare l'acquolina e l'appetito.
Crostini, pappardelle e grigliate preparati con Cinghiale (in particolare la Cinta Senese) e lepre, salumi, pecorino addolcito da una goccia di miele, fegatelli e gustose zuppe. E per stemperare la sapidità del pasto non c'è niente di meglio che accompagnare i piatti con un buon calice di vino locale: Chianti, Brunello di Montalcino, Montepulciano e Vernazza di San Gimignano . Infine, per concludere in dolcezza il banchetto,la scelta può spaziare tra cantucci, ricciarelli, panforte e cavallucci da abbinare ad un bicchiere di speziato Vin Santo.
Non rimane che decidere e prenotare, perché a Siena il conto alla rovescia è cominciato e non si può arrivare in ritardo...i cavalli non aspettano.
Per maggiori informazioni: