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Dopo il pareggio di ieri contro il Palermo la classifica non accenna ad allungarsi e sembra aspettare che i crociati trovino la formula giusta per stazionare nelle parti alte.

Parma, 9 ottobre 2017 

di Luca Gabrielli

Il campionato cadetto di quest'anno è davvero molto equilibrato. Dopo otto giornate giocate, tra la prima e l'ultima in classifica ci sono solamente 7 punti di distacco. Non c'è per intenderci la classica ammazza campionato degli anni scorsi già in fuga. Il Parma veleggia esattamente a metà classifica e sembra adeguarsi all'andamento altalenante di tutte le squadre di vertice. Ieri, ad esempio, l' "inarrestabile" Perugia delle ultime settimane è caduto in casa per 5 a 1 contro la Pro Vercelli, lasciando basito il pubblico perugino. Stessa sorte per il Frosinone, uscito sconfitto dal match contro il Novara. A giovarne è stato l'Empoli, trascinato dal fuoriclasse Caputo, vicinissimo al Parma in estate.

Cosa aspettarci nel proseguo del campionato?

Una domanda da cento milioni di dollari alla quale è davvero impossibile rispondere ad oggi.
Ad occhio e croce le squadre meglio attrezzate sembrano essere Empoli, Frosinone e Palermo ma anche queste stanno mostrando evidenti fragilità caratteriali.
Il Parma non da la sensazione di essere tecnicamente e fisicamente al livello delle squadre sopracitate. Le troppe amnesie nella fase difensiva e la poca incisività degli uomini d'attacco fanno presagire ad un onesto anno di transizione nella cadetteria dove, se i giocatori saranno davvero bravi, al massimo si potranno raggiungere i playoff e poi vedere. Difficilmente gli uomini di D'Aversa potranno lottare per la promozione diretta vista la pochezza mostrata in questo inizio di campionato, a meno che non arrivi una svolta che possa sbloccare la squadra.
Il pubblico di Parma sta ancora aspettando di veder il bomber Ceravolo calcare il prato del Tardini, fermo da questa estate da un misterioso infortunio. Il suo rientro dovrebbe in teoria dare quell'imprevedibilità alla manovra e quei goal che tanto servono ai crociati. Ma D'Aversa deve riuscire anche e soprattuto a dare un' impronta di gioco che al momento non si vede. Il Parma sembra infatti vivere di intuizioni personali dell'ottimo Di Gaudio o della pantera Baraye ma senza che i singoli siano supportati da una manovra corale.
Il campionato sta aspettando l'esplosione del Parma ma giocatori e staff dovranno al più presto dare qualcosa di più sul campo e ottenere buoni risultati per dare una svolta alla stagione.

Pubblicato in Calcio Parma
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