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Martedì, 14 Aprile 2020 15:28

Gli artigiani digitali al servizio della città

In una crisi internazionale, l'intervento top-down del governo è il "Piano A” e la mobilitazione delle imprese è il "Piano B”: entrambi sono partiti, ma potrebbero non essere sufficienti per rispondere a una sfida esponenziale come quella del Coronavirus. Dopodiché c’è il "Piano C": gruppi di produttori indipendenti, imprenditori e innovatori che si stanno organizzando online per fornire soluzioni alternative” - Dale Dougherty, Fondatore di Maker Faire

Anche Parma ha il suo “Piano C”. “Makers4Parma” dà il nome alla rete auto-organizzata formata da cittadini, professionisti, artigiani digitali (makers, appunto) e aziende di Parma e Provincia attivatasi online e in meno di 24h per rispondere alla richiesta del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Parma, diretto dalla Dott.ssa Rossi e la Prof.ssa Bignami con la fondamentale intermediazione dell’anestesista Dott. Luciano Bortone.

Una semplice chat di whatsapp che in poche ore ha riunito più di 40 persone che hanno subito messo a disposizione i loro attrezzi del mestiere: filamento di PLA, la loro stampante 3D e la loro passione.
Il risultato del primo round di stampa sono state novantacinque valvole “Charlotte”, prodotte in sole 48h (dal 25 marzo al 27 marzo), veri e propri adattatori progettati per trasformare le maschere full face da snorkeling della Decathlon in Cpap, dispositivi di ventilazione meccanica a pressione continua, in grado di aiutare i pazienti affetti da polmonite a respirare meglio, alleggerendo le terapie intensive.

La rete dei “makers” è stata coordinata dal team di 3DPR (che ha adattato il file di stampa messo a disposizione in opensource dagli inventori di Isinnova) e dal FabLab Parma, che grazie al supporto del Comune di Parma ha funzionato da punto di raccolta dei materiali e snodo logistico. Le valvole, una volta stampate, sono state ritirate presso le abitazioni dai volontari della Protezione Civile di Langhirano, che ha provveduto anche al reperimento delle maschere da snorkeling da donatori privati e alla consegna finale del raccolto al Reparto Rianimazione il 28 marzo scorso.

 I respiratori autoprodotti (formati appunto dalle valvole-raccordo inserite nella maschera da snorkeling) sono attualmente in fase di test su due pazienti presso il Padiglione Barbieri.
Nel frattempo, l’esercito del do it yourself non si è ancora fermato. L’emergenza si è spostata sulla tutela e la protezione del personale sanitario, soprattutto quello volontario, quotidianamente a contatto con persone potenzialmente contagiate dal coronavirus.

Venerdì 3 aprile è partito quindi un secondo round di produzione di “face shield”, visiere protettive composte da un archetto di sostegno stampato in 3D agganciato a una pellicola in materiale plastico trasparente destinate ai volontari dell’Assistenza Pubblica e i lavoratori delle Residenze per Anziani. Il file di stampa è stato adattato da quello elaborato dal team svedese 3dVerkstan.

Una prima parte delle visiere, composte da 290 archetti e altrettante pellicole protettive, appositamente prodotti da due aziende del territorio, consegnati dalla Protezione Civile di Langhirano all’Assistenza Pubblica di Collecchio venerdì 10 aprile.

Altrettante saranno stampate e assemblate nella prossima settimana, per essere destinate alle Assistenze Pubbliche della Provincia.

Una vera e propria operazione di “intelligenza collettiva” per la comunità, che merita di essere citata con il proprio nome. Anzi, i propri nomi. In ordine alfabetico si ringrazia:
3DPR, Amenta Andrea, Artiglio Italia, Assitek Srl, Baroncini Paolo, Bellingeri Michele, Benassi Diego, Bigliardi Giulio, Boraschi Marika, Bortone “Doc” Luciano, Campari Enrico, Casalini Michele, Ceccherini Veronica, Cerve Spa, C.F.E. Fustelle, Comune di Parma, Costa Dave, Csplast srl, D’Ovidio Luigi, e-FEM srl, Engage It Services, Flytech Srl, Fochi Andrea, Gruppo Scuola Coop. Soc, Jullen Marco, Leccabue Fabio, Leonardi Davide, Maccarini Michael, MaCh3D srl, MATE srl, MFLabs, On/Off APS, POWERGRID srl, Protezione Civile di Langhirano, Rimondi Cristiano, Tecnoform srl, Violi Marco.

Nei giorni scorsi a schierarsi a sirene spiegate erano state le forze dell'ordine, mentre oggi è stata una nutrita colonna di mezzi della protezione civile a "inchinarsi"  davanti al Pronto Soccorso di Parma.

Un Flash Mob per salutare e omaggiare tutto il Personale Sanitario impegnato a sacrificarsi contro il Coronavirus. 

(Foto e video di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Cronaca Parma

Molti i cambiamenti, che negli ultimi vent'anni, hanno viso coinvolte attrezzature e organizzazione. Il "coronavirus ha però completamente stravolto l'approccio alla manipolazione, conservazione e distribuzione dei pasti alle "prime linee".

di LGC e Foto di Francesca Bocchia Parma 2 aprile 2020 - Un'emergenza straordinaria, da più parti assimilata a quella in tempi di guerra, ha comportato straordinari interventi in ogni ambito organizzativo delle strutture interessate al presidio dell'emergenza.

Abbiamo incontrato Claudio Pattini, uno dei responsabile della cucina mobile regionale della protezione civile, per approfondire le conoscenze di questo importante reparto logistico al servizio della comunità impegnata nei soccorsi. "Sono vent'anni che faccio questa attività, ho iniziato con l'emergenza Po 2000. Cosa è cambiato. Tantissimo, sotto il profilo organizzativo, come materiali e mezzi con un salto di qualità notevole. Ad esempio adesso abbiamo un camion cucina con annesso camion frigo e lavaggio per il pentolame. All'inizio invece erano solo fornelli da cucina. Con questo evento è però cambiato molto altro. Dalla fornitura di mensa al volontariato e alla popolazione, che si faceva nei casi di emergenze passate, ora il nostro comportamento è invece radicalmente mutato, non solo dal punto di vista organizzativo ma anche dal lato della distribuzione dei pasti. La distribuzione oggi va fatta con vaschette sigillate e tutta una serie di accorgimenti estremi. Dobbiamo evitare qualsiasi tipo di contaminazione e inoltre non eravamo abituati a lavorare in cucina con le mascherine , che invece in questa circostanza sono indispensabili , così come i guanti. Questo ha insegnato a tutti quanto sia importante la cura della cucina e della manipolazione degli alimenti."

Approfondimenti inimmaginabili nelle precedenti occasioni.

"Un altro aspetto, prosegue Pattini, è stata di dare supporto a coloro che sono in prima, seconda e terza linea. Dobbiamo garantire il vettovagliamento a chi è al "fronte". Questo ha comportato l'invaschettamento singolo per consentire la mensa nel rispetto del metro e mezzo di distanza necessario. La dimensione dl pasto stesso si è stravolto."

La cucina "da campo" della Protezione Civile è presidiata normalmente da 4-5 volontari che, presenti a rotazione, preparano pasti per la centrale del 118, per la centrale dei trasporti ordinari, per il soccorso sanitario della protezione civile e, quando capita, producono anche pasti per persone che sono rimaste sole . In caso di necessità quindi danno supporto anche a queste occasioni sociali di temporanea emarginazione.

Per la cronaca quest'oggi erano presenti: Gelati Stefano, Pattini Claudio, Pattini Andrea e Gasparotto Giovanni

Buon lavoro ragazzi e… Grazie da tutta la collettività!

Pubblicato in Cronaca Emilia

Felino 23 marzo 2020 - All’appello, lanciato dal Gruppo Il Falco circa le difficoltà a mantenere il servizio di comunicazione con l’auto attrezzata di megafono che invita la cittadinanza a “Stare a Casa”, hanno subito risposto l’Associazione Culturale “Carnevale di Felino” donando 1.000 euro e il Corpo dei Vigili della Pedemontana che ha invece donato indispensabili Dispositivi Protezione Individuale (guanti e mascherine).

Il Gruppo Il Falco ringrazia per la solidarietà manifestata.

La foto è stata scattata dall’Assessore di Felino Vincenzo Caccia con delega ad Ambiente, Sport, Rapporti con le Associazioni, Commercio e Attività Produttive.

Pubblicato in Cronaca Parma

Di Protezione Civile Gruppo Il Falco - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Protezione Civile Gruppo Il Falco, associazione che opera nel territorio felinese con sede nella frazione di Poggio di Sant'Ilario Baganza. La Protezione Civile, un'opera per i cittadini fatta dai cittadini.

"Ricordiamo ai cittadini di Felino e dei paesi limitrofi che desiderano iscriversi alla nostra associazione, che il nuovo corso base di Protezione Civile avrà inizio a marzo 2020. Per partecipare e per avere maggiori informazioni, potete scrivere un messaggio privato alla nostra pagina Facebook. Sarete ricontattati in brevissimo tempo. Il corso prevede la formazione di nuovi volontari su temi importanti come l'ambiente e la sicurezza.
Grazie per l'attenzione."

Protezione Civile Gruppo Il Falco

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook a questo link:

https://m.facebook.com/Protezione-Civile-Gruppo-Il-Falco-102040774644872/?ref=bookmarks 

Oppure contattate telefonicamente il Presidente Ivo Strini al numero 348 412 0230

 

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Pubblicato in Volontariato Parma

Piacenza, 12 ottobre 2019 - Oggi, 12 ottobre, anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza è a Bobbio a supporto della campagna informativa di “Io non rischio” 2019.

A intervenire è Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, è per questo che acquista sempre più importanza la sinergia tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".
Seguono i volontari di Protezione Civile, Pino Tomeo per la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza (ANPAS), Stefano Orsi per ANA (Associazione Nazionale Alpini) e Marzia Guasti per RNRE (Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazione di Emergenza): “Il cittadino tenendosi informato evita di mettersi a rischio. Noi sensibilizziamo la popolazione su cosa fare prima, durante e a evento estremo avvento. Terremoti, alluvioni e maremoti hanno una gestione a sé dell’emergenza ma conoscere il rischio permette di affrontarlo più consciamente”.

“Io non rischio” è la campagna nazionale della Protezione Civile che allestisce in contemporanea con 850 piazza in tutta Italia, i punti informativi per diffondere la cultura della prevenzione.
Domenica 20 ottobre, in Piazza Cavalli a Piacenza, in occasione del Raduno del Secondo Raggruppamento del Nord Italia (Emilia Romagna e Lombardia) degli Alpini, i volontari continueranno la diffusione delle buone pratiche.

 

Di Nicola Comparato Felino, 9 dicembre 2018 - Importante appuntamento per la Protezione Civile "Gruppo Il Falco": l'inaugurazione della nuova vettura di servizio, donata dal Comune di Felino, in collaborazione con la Polizia Pedemontana Parmense.

Grande l'emozione del Presidente della Protezione Civile, Ivo Strini, durante il discorso del Sindaco di Felino, Elisa Leoni. Il veicolo ha ricevuto la benedizione da Don Matteo, il parroco di Felino. Ora la Protezione Civile "Gruppo Il Falco", può contare su di un nuovo mezzo di servizio che contribuirà a aumentare l'efficacia degli interventi a supporto della popolazione. Degno di nota, anche il sostegno proveniente del Prosciuttificio Siri di Felino, sponsor della Protezione Civile, che ha fornito le divise del Gruppo e che partecipa con molte altre modalità a mantenere viva questa importante realtà della Val Baganza.

Protezione Civile Gruppo Il Falco, sempre pronti ad aiutare le persone ed impegnati a svolgere ogni tipo di intervento in forza dell'elevatissimo livello di preparazione.
Un gruppo unito, che non si tira mai indietro, sul quale i cittadini sanno di poter contare in ogni momento.
Le persone chiamano e "Gruppo Il Falco" risponde! Sono loro i veri Super Eroi.

Pubblicato in Cronaca Parma

Maltempo. A Rocca Pietore, nel bellunese, scongiurato il rischio di evacuazione grazie ai tre potabilizzatori arrivati da Modena, parte della Colonna mobile di Protezione civile dell'Emilia-Romagna

L'assessore Gazzolo: "Assicurato il rifornimento idrico dopo i danni causati da piogge e vento, fondamentale per mantenere la popolazione in paese e ridurre i disagi ai turisti". Il punto sul supporto garantito della Regione nella gestione dell'emergenza

Bologna - Salgono a tre i potabilizzatori della Regione Emilia-Romagna attivi per assicurare l'approvvigionamento idrico nel comune di Rocca Pietore, nell'alto Agordino, in Veneto, duramente colpito dal maltempo delle settimane passate. Posizionati all'ingresso della gola dei Serrai di Sottoguda, hanno scongiurato il rischio di evacuazione per chi vive nel centro abitato. L'ultimo è diventato operativo nelle ore scorse. Come gli altri due già presenti, è partito dal magazzino di Hera a Pavullo, nel modenese.

"Abbiamo risposto a una richiesta della Regione Veneto mettendo a disposizione questi preziosi strumenti, parte integrante della colonna mobile dell'Emilia-Romagna: l'impiego dei potabilizzatori è stato fondamentale per continuare a fornire acqua potabile a servizio dei circa mille abitanti del piccolo borgo, ai piedi della Marmolada, ed è un aiuto importante in vista delle future stagioni turistiche", spiega l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. "Ancora una volta, dico grazie ai tecnici di Hera e dell'azienda dei servizi Acegasaps di Padova, che hanno curato la messa in rete dei potabilizzatori, insieme a tutti gli operatori e i volontari di protezione civile dell'Emilia-Romagna intervenuti a Rocca Predore e Feltre per fornire un aiuto prezioso e indispensabile ad una popolazione messa duramente alla prova dalle conseguenze del maltempo".

L'impegno nell'emergenza

Sono in tutto un centinaio i volontari della protezione civile regionale intervenuti a Feltre, in provincia di Belluno, città duramente colpita dal maltempo delle settimane passate. Hanno collaborato per svolgere attività di supporto ai Vigili del Fuoco e all'amministrazione comunale, in particolare per la messa in sicurezza della viabilità con la rimozione e il taglio dei rami, delle alberature cadute e la pulizia delle strade. Con loro, funzionari dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
A disposizione, anche attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili), un mezzo pesante e un escavatore (bobcat).

In allegato: i potabilizzatori in azione

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Piacenza, 16 novembre 2018 - Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di Bonifica di Piacenza partecipa, sabato 17 novembre, all'esercitazione di Protezione Civile nei bacini di Trebbia e Nure.

L'iniziativa del Comune di Piacenza in concerto con la Prefettura, l'Agenzia Regionale Servizi Territoriali e di Protezione Civile insieme al Sistema di Protezione Civile provinciale e a comuni, enti e strutture operative - tra cui il Consorzio - mira a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione.

Durante l'esercitazione saranno simulati dei bollettini meteo e delle rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi previsti dalle pianificazioni comunali e attivare i presidi territoriali. Lo spunto di partenza sarà quello dell'alluvione del 2015 ed è per questo che le zone interessate saranno Trebbia e Nure.

Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo sarà impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo saranno due:
- saranno attivati una serie di presidi lungo la rete idrografica e impiantistica tramite l'impiego di uomini, attrezzature e mezzi d'opera;
- sarà messo sotto stress il sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l'intera rete.

Anche per il Consorzio l'obiettivo è quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti.
La scorsa settimana, al fine di approfondire la conoscenza dell'attuale sistema di Protezione Civile e, propedeutico all'esercitazione del 17, il personale del Consorzio, ha partecipato ad un corso di Protezione Civile.

Durante quella mattinata, dopo un saluto del Commissario Giuseppe Addabbo, (responsabile area Protezione Civile della Polizia Locale del comune di Piacenza), è stato Roberto Santacroce, (geologo dell'ufficio della Protezione Civile di Piacenza) a presentare la sintesi del Piano di Protezione Civile del comune di Piacenza sull'emergenza di rischio idraulico, il documento di impianto dell'esercitazione redatto in concerto la Prefettura con il dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e il protocollo operativo del comune di Piacenza relativamente al rischio esondazione del fiume Trebbia e torrente Nure.

A racchiudere l'intero senso dell'esercitazione e del sistema il Commissario Giuseppe Addabbo: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, ed è per questo che acquista sempre più importanza avere una sinergia forte tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".

 

 

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Domenica, 09 Settembre 2018 07:57

Protezione civile, buone notizie per il Reggiano

Una serata per presentare ai sindaci reggiani l'operatività e la struttura del volontariato del sistema di protezione civile, ragionando insieme su come renderlo ancora più efficiente.

Si è tenuta venerdi al Centro unificato di Protezione civile di Reggio Emilia su iniziativa del Coordinamento provinciale delle organizzazioni di volontariato in collaborazione con l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile - Servizio area affluenti Po.

A fare gli onori di casa il presidente del Coordinamento delle associazioni di volontariato Volmer Bonini con il vice Albert Ferrari e la referente reggiana Prociv dell'Agenzia regionale Federica Manenti, che hanno illustrato il prezioso lavoro assicurato dai 2.500 volontari di protezione civile iscritti alle 45 associazioni operanti sul nostro territorio.

In sala praticamente tutti i sindaci della provincia, ai quali i vertici della Regione Emilia-Romagna hanno comunicato diverse buone notizie.

La prima, illustrata dal sottosegretario alla Presidenza Giammaria Manghi, riguarda il nuovo pacchetto di 30 interventi per potenziare la rete delle strutture di protezione civile in tutte le province emiliano-romagnole appena approvato dalla Giunta regionale. "Si tratta di un Piano triennale che, fino al 2020, mette in campo 4 milioni di euro, portando ad oltre 9,2 milioni gli investimenti da inizio mandato", ha detto il sottosegretario Manghi spiegando come "770.000 euro sono stati destinati a 4 interventi che riguardano il Reggiano: 350.000 euro a Castelnovo Monti per realizzare una struttura polifunzionale di protezione civile con ampliamento del Centro sovra comunale; 220.000 a Luzzara per la sede del nuovo distaccamento dei Vigili del fuoco volontari; 100.000 a Carpineti e Baiso per la nuova sede della Croce rossa italiana, con spazi appositamente dedicati alla protezione civile; 30.000 a Rio Saliceto per la riqualificazione della struttura adibita a Centro sovra comunale".

Buone notizie anche per gli abitanti di Lentigione, colpiti dall'esondazione dell'Enza del 12 dicembre dello scorso anno. "Il Consiglio dei ministri ha finalmente dato il via libera ai fondi destinati a rimborsi per privati e attività economiche e produttive – ha detto l'assessore regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile Paola Gazzolo – Come Regione ora assicureremo il massimo impegno, nonostante i tempi ristretti, per avviare e concludere rapidamente così da arrivare entro dicembre all'aggiudicazione degli indennizzi, per non rischiare la perdita di risorse stanziate da tempo, ma di fatto sbloccati solo ieri".

Altra importante novità, illustrata da Volmer Bonini, riguarda il progetto di potenziamento della Colonna mobile regionale, in fase di approvazione da parte del Dipartimento nazionale: "A Reggio Emilia sarà infatti assegnato il secondo modulo di assistenza alla popolazione, in grado di accogliere 250 persone, che stoccheremo al Polo logistico di Villa Cella gestito d'intesa con la Provinci – ha detto - a Castelnovo Monti e in altri centri sovracomunali saranno dislocate attrezzature del Dipartimento nazionale e contiamo anche di realizzare un modulo specialistico di pronta partenza con unità cinofile per le ricerche tra le macerie".

Ha concluso la serata una cena in stile "campo di accoglienza" grazie all'impegno del Gruppo Logistica (in particolare il referente Simone Bonacini del Campanone di Scandiano, Franco Padova della Bentivoglio di Gualtieri e Lauro Tognetti del Team Reggio fuoristrada) e al gran lavoro del Guppo Cucina, guidato dagli chef Federico Castiglioni (Icaro di Correggio) e Alessandro Cortenova (Città del tricolore di Reggio).

 

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