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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un italiano di 45 anni, responsabile del reato di truffa. I fatti risalgono al 2007 quando una coppia di anziani si era accordata con un coinquilino per l’acquisto di un garage di pertinenza dell’appartamento di quest’ultimo.

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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha deferito all’Autorità Giudiziaria un 39enne residente in città, resosi responsabile di un borseggio ai danni di una cliente di un supermercato cittadino. Poco prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria da COVID-19, una carpigiana di 49 anni aveva denunciato il furto del proprio portafoglio, mentre era intenta a fare la spesa

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Modena 4 giugno 2020 - Nella mattinata odierna, personale in servizio presso il Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un 17enne carpigiano, resosi protagonista di un’aggressione ai danni di un autista di autobus della società di trasporto pubblico SETA.

Pubblicato in Cronaca Modena

È uscito per Round Robin Editrice il romanzo scritto a quattro mani da Antonella De Minico e Jessica Bianchi. Ambientato nella Carpi del 2012, il libro è un romanzo corale, dove al terremoto fisico consegue quello emotivo dei personaggi.
Di Manuela FioriniCarpi 26 maggio 2020 - Una data scelta non a caso, quella di venerdì 29 maggio (in diretta streaming alle 18.00 sulla pagina Facebook della libreria La Fenice di Carpi

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È partita oggi – lunedì 25 maggio – la terza e ultima distribuzione di generi alimentari di prima necessità prevista all’interno del progetto di solidarietà alimentare attivato dal Comune di Carpi. Entro venerdì prossimo 29 maggio verranno distribuiti circa 1.300 pacchi a poco meno di 500 famiglie del territorio.

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà due persone che, in concorso tra loro, si sono rese responsabile di un raggiro ai danni di un cittadino di Carpi di 49 anni.

I due truffatori, di nazionalità turca ed etiope, rispettivamente di 20 e 34 anni, entrambi residenti in Lombardia, hanno contattato al telefono il carpigiano, che aveva messo in vendita un paio di scarpe da ginnastica mediante un annuncio su un noto portale di compravendita on line.

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Lunedì, 20 Aprile 2020 11:58

Rapina a mano armata

La Polizia di Stato esegue ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pregiudicato per il reato di rapina a mano armata.

Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Carpi ha proceduto all’esecuzione della misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino di 29 anni, residente in Campania, per il reato di rapina a mano armata in concorso.

In data 30 maggio 2018 l’uomo, unitamente a due complici, si era introdotto all’interno del negozio “Oro in Euro” sito a Carpi in via Nicolò Biondo e, dopo aver minacciato la commessa, le puntava una pistola alla tempia e si faceva consegnare la somma di 40.000 Euro custoditi nella cassaforte.

Gli Agenti intervenuti sul posto hanno potuto quindi raccogliere preziosi elementi di indagine quali testimonianze oculari e analisi delle telecamere di sorveglianza cittadine, mentre la Polizia Scientifica ha repertato elementi specifici quali frammenti papillari e sostanza ematica del malvivente dal cui esame è stato possibile individuare il suo DNA.

Le indagini in argomento, della durata di oltre un anno e coordinate in modo esemplare dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso l’individuazione in un primo momento dell’auto utilizzata dai rapinatori, per compiere l’atto criminoso. Si tratta di un furgone Fiat Fiorino rubato tre ore prima nel comune di Soliera. In un secondo momento si risaliva all’individuazione di uno dei tre autori della rapina.

Dagli accertamenti condotti sul malfattore emergeva che lo stesso era un “professionista del crimine”, specializzato nelle rapine presso oreficerie del nord Italia. Nel 2018 era stato arrestato in flagranza di reato per una rapina in provincia di Fermo e sottoposto nel 2019 a provvedimenti di custodia cautelare in carcere per tre rapine ai danni di gioiellerie a Grosseto e Milano e per una rapina a mano armata presso un istituto di credito di Ascoli Piceno.

L’uomo, pendolare del crimine, si spostava dal capoluogo campano verso le città del nord Italia, unitamente ad altri complici, rendendo così più difficili le indagini.

 

 

 

 

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Eortè distribuisce i pacchi con i generi di prima necessità.

La cooperativa sociale Eortè di Soliera (aderente a Confcooperative Modena) è stata coinvolta nella gestione dei progetti di solidarietà alimentare avviati dai Comuni di Carpi e Soliera a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020.

Con questo provvedimento sono stati erogati fondi di emergenza per dare una risposta immediata a tutte le famiglie in difficoltà economica che necessitano di un aiuto concreto per far fronte ai propri bisogni quotidiani. «Il progetto ha tanti risvolti positivi per il territorio, a partire – spiega Roberto Zanoli, direttore di Eortè - dalla scelta di coinvolgere produttori locali, piccoli esercenti e altre realtà territoriali per favorire la filiera locale e corta, in un’ottica di economia solidale. È un segno concreto di attenzione all'economia del territorio gravemente colpita dal Covid-19. Un altro aspetto positivo è la meravigliosa risposta della solidarietà della cittadinanza italiana e straniera».

I Comuni di Carpi e Soliera hanno erogato buoni spesa e avviato un progetto per la distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità. A Soliera nel week end di Pasqua si è svolta la prima distribuzione alimentare prevista per i beneficiari del bonus spesa, che ha interessato più di 300 famiglie solieresi.

Eortè ha gestito la logistica, coinvolgendo dodici realtà associative del territorio e più di 70 volontari. A Carpi la cooperativa è capofila del progetto insieme all’associazione di volontariato Porta Aperta. Entrambe sono impegnate nel coinvolgimento dei volontari, acquisti, raccolta, preparazione e distribuzione dei prodotti. Da oggi - venerdì 17 aprile - Eortè e Porta Aperta preparano i pacchi presso Carpi Fashion System, in via dell'Agricoltura 43.

Cittadini e imprese possono contribuire a queste forme di solidarietà, con un bonifico bancario o generi indispensabili per i quali è stato individuato un punto di raccolta e distribuzione. «L’attivazione di questi progetti è un segno tangibile della forza della rete della solidarietà nel territorio. Questa esperienza – conclude Zanoli – ci consente di acquisire nuove competenze e professionalità che saranno molto utili anche per il futuro».

Giovedì, 16 Aprile 2020 17:35

Covid19, Conad vicino agli ospedali modenesi

130.000 euro donati dai Soci e dai Collaboratori. Sino al 30 aprile anche i consumatori possono partecipare.

Conad vicino agli ospedali modenesi. I soci e i collaboratori dei punti vendita di Modena e Area Sud hanno donato 90.000 euro agli ospedali dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, cui si aggiungono i 40.000 donati dai soci e dai collaboratori dei punti vendita dell’Area Nord per gli Ospedali di Carpi e Mirandola dell’Azienda USL di Modena.

Per tutto il mese di aprile, i clienti potranno rispondere all’iniziativa messa in campo da Conad Nord Ovest e “unirsi” alla raccolta fondi facendo una donazione, a partire dal contributo minimo di 1 euro, al momento del pagamento della spesa alla cassa.

Un impegno condiviso e concreto per sostenere, con donazioni volontarie, gli ospedali della nostra provincia.

Conad Nord Ovest, da sempre al fianco delle comunità in cui opera attraverso la rete di punti vendita, in questa circostanza così grave, da subito si è attivata anche tramite i propri soci, riferimento di un’importante rete di solidarietà con enti ed associazioni locali.
Al loro impegno si aggiunge la raccolta fondi sui negozi presenti in tutta la provincia di Modena.

I fondi raccolti con la campagna Unisciti a noi saranno destinati all’acquisto di ciò che sarà ritenuto maggiormente necessario e primario dalla struttura ospedaliera, dai dispositivi di protezione individuale e medici alle attrezzature per affrontare l’emergenza sanitaria.

Ringraziamo CONAD, i suoi Soci e i suoi Collaboratori per la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri ospedali – hanno commentato Sabrina Amerio, Direttore Amministrativo dell’AUSL di Modena e Lorenzo Broccoli, Direttore Amministrativo dell’AOU di Modena – e allo stesso modo ringraziamo tutti i consumatori che da qui sino al 30 aprile parteciperanno alla campagna: l’aiuto che ci state dando non andrà sprecato.

Mercoledì, 15 Aprile 2020 16:01

Moda, un distretto da salvare

Marco Gasparini, presidente di Federmoda CNA sulla situazione delle imprese modenesi del settore

Carpi, 14 aprile 2020. “Il settore della moda è tra quelli più colpiti dall’emergenza sanitaria. Proprio per questo occorre superare la logica dell’immediatezza per prepararsi alla ripartenza. Dobbiamo metterci davanti al virus”. È il presidente di CNA Federmoda Modena, Marco Gasparini, ad affrontare le tante criticità che il settore del tessile-abbigliamento sta attraversando a causa della crisi in corso.

“Non osiamo immaginare cosa potrebbe capitare al distretto carpigiano, se dovessimo saltare la consegna delle collezioni autunno-inverno 2020 e la presentazione della primavera-estate 2021”.

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“Abbiamo bisogno – continua Gasparini – di poter contare su un avvio graduale, con tutte le garanzie del caso per i lavoratori, che si basi sulle condizioni interne alle diverse aziende. Una riapertura selettiva del Paese partendo dalle provincie a minor tasso di contagio per la prima settimana per poi andare a riattivare l’intera filiera su tutto il territorio nazionale”.

“Peraltro, l’emergenza, con la vicenda della produzione interna di mascherine, ha dimostrato l’importanza della filiera e, in questo contesto, delle piccole imprese, per la loro elasticità produttiva, ma anche per le relazioni sindacali ed i valori etici che la contraddistinguono. È tutta la filiera, non solo le singole imprese, a dover essere preservata”.

Una filiera che, secondo CNA, necessità innanzitutto di liquidità: servono prestiti a tasso zero da restituire con una scadenza di 30 anni, l’unico modo per far fronte all’azzeramento del fatturato.
“Poi – continua il presidente di Federmoda Modena – è necessario programmare un ritorno sui mercati. Occorre definire un programma articolato di azioni sia attraverso strumenti tradizionali come fiere e missioni commerciali ma anche implementando la digitalizzazione delle imprese e adottando strumenti per favorire le connessioni attraverso piattaforme su web (b2b, b2c, videoconferenze, presentazioni, video, sfilate, eventi in streaming), visto che il distanziamento sociale continuerà per diverso tempo”.
Infine, secondo l’Associazione, dovrà essere posta grande attenzione per il futuro al made in Italy, ma anche privilegiando dal punto di vista istituzionale le produzioni nazionali.

“Ad esempio - conclude Gasparini - si potrebbero pensare anche misure che incentivino l’acquisto di produzioni italiane da parte del retail nazionale, potrebbe essere pensata una defiscalizzazione, o altra misura, per i negozi che acquistano collezioni tracciate secondo strumenti condivisi con il Ministero dello Sviluppo Economico”.

 

 

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