Giovedì, 23 Marzo 2023 16:15

Fondazione di Modena consegna la “Sumula” alle Gallerie Estensi In evidenza

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Il Codice della prima metà del XV secolo che Fondazione di Modena ha acquistato da Sotheby’s nel 2007 sarà conservato nella Biblioteca Estense Universitaria. Il Comodato firmato questa mattina dai vertici delle due istituzioni

La “Sumula seu breviloquium super concordia Novi et Veteris Testamenti”, codice del secolo XV di proprietà di Fondazione di Modena, sarà depositata presso la Biblioteca Estense Universitaria grazie ad un contratto di comodato gratuito firmato dalle due istituzioni. A consegnare questa mattina il prezioso documento al Direttore delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli, il Presidente di Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli.

Il codice, uno dei nove testimoni noti della Summula seu breviloquium super concordia novi et veteris testamenti, è stato acquisito nel 2007 presso la casa d’aste Sotheby’s di Londra, dalla Fondazione su segnalazione della direzione della Biblioteca Estense Universitaria che già allora ne aveva evidenziato la committenza da parte del marchese Leonello d’Este e il legame con un codice conservato in Biblioteca. E’ indubbio, infatti, che il manoscritto acquisito dalla Fondazione sia parente di quello realizzato alla corte di Leonello d’Este, marchese di Ferrara dal 1441 al 1450, che contiene il trattato profetico di Telesforo da Cosenza e i Vaticinia de summis pontificibus, oggi conservato in Estense. Lo stretto legame che unisce il codice a tutto il patrimonio della Libraria degli Este conservato in Biblioteca, l’opportunità di studio e di confronto con gli altri antichi manoscritti estensi, lo rendono un testimone importante della cultura ferrarese e della committenza di Leonello nella prima metà del XV secolo.

Il contratto di comodato gratuito firmato dal Direttore delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli e dal Direttore di Fondazione di Modena Luigi Benedetti stabilisce che, per i prossimi cinque anni, siano le Gallerie a conservare e rendere disponibile alla fruizione di studiosi e pubblico la preziosa opera. Il codice potrà essere oggetto di studio e di analisi storico-artistica da parte di specialisti italiani e stranieri previa richiesta.