Ci saranno anche 200 modenesi in piazza a Firenze sabato prossimo 26 giugno alla manifestazione, intitolata "Ripartiamo, insieme", organizzata da Cgil Cisl Uil, che proseguono la mobilitazione iniziata circa un mese fa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Saranno presenti anche rappresentanze di lavoratori di alcune aziende del territorio a rischio chiusura, come Manifattura Riese di Carpi, Ondulati Maranello e Unifer Navale di Finale Emilia.
La richiesta dei sindacati confederali ai 41 Comuni modenesi su 47 che hanno già deliberato le proprie aliquote.
Modena, 10 giugno 2014 -
«È impossibile che tutti versino la prima rata della Tasi entro lunedì prossimo 16 giugno: occorre posticipare la scadenza di trenta giorni senza applicare sanzioni». Lo chiedono i sindacati confederali ai 41 Comuni modenesi su 47 che hanno già deliberato le proprie aliquote. «Una cosa è certa: sul pagamento della Tasi è il caos. In questa situazione - affermano i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari - chiediamo una decisione coordinata a tutti i sindaci modenesi: rinviate la scadenza del 16 giugno a mercoledì 16 luglio, senza sanzioni, come hanno già deciso di fare i Comuni di Bologna e Piacenza».
In questi giorni i Caf (Centri di assistenza fiscale) di Cgil-Cisl-Uil sono letteralmente presi d'assalto dai cittadini, confusi e preoccupati per "l'ingorgo fiscale" prodotto da Imu (scadenza 16 giugno), Tasi (idem), invio bollettini Tari, conguaglio Tares 2013 chiesto da alcuni Comuni (per esempio Modena). A ciò si aggiunge che il calcolo di quanto dovuto per la Tasi è tutt'altro che semplice. Per stabilire a quanto ammonta l'importo effettivamente da versare, infatti, all'imposta calcolata applicando le aliquote si devono sottrarre le detrazioni. «I Comuni si sono sbizzarriti deliberando le più diverse modalità di calcolo – spiegano i responsabili dei Caf di Cgil-Cisl-Uil Daniela Bondi, Franco Saracino e Patrizia Pedretti – Ai fini del calcolo della detrazione c'è chi tiene conto del numero di figli fiscalmente a carico. Qualcun altro chiede che il reddito 2013 dei componenti il nucleo familiare sia al di sotto di una certa soglia. Altri ancora hanno pensato di concedere degli sconti in misura scaglionata in funzione della rendita catastale dell'immobile. Insomma i cittadini sprovvisti di particolari competenze, cioè la grande maggioranza, non sono in grado di effettuare da soli i calcoli per pagare la Tasi». Per questo i sindacati e i loro servizi fiscali si appellano all'articolo 10 della legge 27 luglio 2000 n. 212 (cosiddetto "Statuto del contribuente") che prevede non siano irrogate sanzioni o interessi di mora qualora ci siano obiettive condizioni di incertezza sulla portata e applicazione della norma tributaria.
(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)
Le richieste che Cgil e Cisl della zona di Sassuolo avevano inserito nel documento elaborato in campagna elettorale con i candidati e che saranno inviate ai neo eletti sindaci del comprensorio ceramico -
Modena, 10 giugno 2014 -
Più attenzione a lavoro, sviluppo economico e coesione sociale, maggiori contenuti all'Unione dei Comuni per attuare politiche distrettuali, a partire da quelle relative ai servizi alla persona. Sono le richieste che Cgil e Cisl della zona di Sassuolo avevano inserito nel documento elaborato in campagna elettorale con i candidati e che saranno inviate ai neo eletti sindaci del comprensorio ceramico. «Riconfermiamo le piattaforme avanzate da tempo a livello locale, sottolineando che non averle considerate con la dovuta attenzione è stato un errore di cui oggi tutti paghiamo le conseguenze - affermano Franco Cancilla e Daniele Donnarumma, responsabili rispettivamente di Cgil e Cisl di Sassuolo - Crediamo che si debba costruire il nostro futuro ripartendo dal lavoro a livello locale. Le politiche territoriali e la contrattazione aziendale devono essere l'occasione per individuare soluzioni in grado di farci uscire dalla crisi e riagganciare la ripresa economica. Oltre al problema dell'economia e del lavoro, che ovviamente hanno la priorità assoluta, occorre affrontare il problema della coesione sociale, istruzione e formazione professionale, immigrazione e integrazione, casa e servizi».
Per i sindacati è necessario occuparsi di qualità della vita nel senso più ampio del termine, cioè riqualificazione del territorio, difesa dal dissesto idrogeologico, migliore vivibilità dei quartieri, sicurezza e competitività complessiva del distretto ceramico. «La crescita della nostra comunità non è un problema che riguarda solo le singole imprese. Anzi - precisano i due sindacalisti - sarà proprio il sistema territoriale a fare sempre più la differenza, nel bene e nel male. Perciò, se davvero vogliamo voltare pagina, come spesso abbiamo sentito in campagna elettorale, occorre avviare un percorso politico e istituzionale finalizzato a una governance distrettuale. Per farlo occorre prima di tutto insistere sull'Unione dei Comuni e realizzare efficaci politiche nell'ottica dell'intero distretto, quindi non solo e non più nell'interesse dei singoli Comuni. A questo proposito auspichiamo che si possa aprire un confronto a 360 gradi con i nuovi sindaci per uniformare i servizi come la domiciliarità, rendere più omogenee Isee, rette e tariffe, migliorare i regolamenti di accesso, favorire la reale integrazione tra servizi sociali e sanitari, ricercare anche a livello locale risorse per adeguare il fondo per la non autosufficienza alle crescenti esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda il Comune di Sassuolo e la situazione di Sgp (Società gestione patrimoniale) auspichiamo che con la nuova amministrazione si possa avviare a breve un confronto chiaro e costruttivo per capire – concludono i responsabili sassolesi di Cgil e Cisl - la reale situazione della società e ricercare assieme le possibili soluzioni».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Un momento di confronto con i lavoratori, che si inserisce nella campagna di mobilitazione nazionale organizzata dalle tre sigle sindacali confederali per lanciare l'iniziativa sull'innovazione dei servizi pubblici -
Modena, 23 maggio 2014 -
In risposta ai 44 punti di riforma della pubblica amministrazione annunciata dal governo Renzi, si è svolta oggi, l' assemblea di confronto coi lavoratori, che si inserisce nella campagna di mobilitazione nazionale organizzata da Cgil-Cisl-Uil, per lanciare l'iniziativa sull'innovazione dei servizi pubblici. Un momento di incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone a palazzo Europa. L'assemblea dei dipendenti pubblici modenesi organizzata dai sindacati del pubblico impiego di Cgil-Cisl-Uil, ha registrato la presenza di lavoratori del Comune di Modena, Provincia, Camera di commercio, Stato e parastato.
«L'obiettivo delle assemblee è dar voce ai lavoratori per proseguire, in maniera sempre più partecipata, la costruzione della vera riforma della pubblica amministrazione, per cambiarla e migliorarla, per tutelare e innovare lo stato sociale – spiegano nella nota stampa, la Fp-Cgil, Cisl Funzione pubblica e Uil Pubblica amministrazione di Modena. Vogliamo dare l'opportunità al paese di aprire una fase di riforma partecipata, che vada oltre le campagne denigratorie di questi anni contro il lavoro pubblico, individuando insieme quali sono i veri sprechi e quale può essere la vera spending review per riqualificare e migliorare la spesa pubblica. Nonostante le denigrazioni e i cinque anni di blocco contrattale, il sistema di tutele pubbliche ha retto grazie al lavoro e alla volontà dei dipendenti pubblici, che oggi chiedono l'avvio della prima vera riforma: il rinnovo contrattuale. Senza rinnovo contrattuale, infatti, - concludono i sindacati confederali - non è possibile alcuna vera innovazione».
(Fonte: ufficio stampa CGIL Modena)