Come ogni anno, anche questa 65esima presentazione della Guida Michelin ha riservato sorprese: le tre stelle salgono a 11, 35 le due stelle e 328 una stella. Sono 374 in totale i ristoranti stellati italiani in questa edizione 2020
Di Chiara Marando -
La “Rossa” più famosa della gastronomia mondiale ha svelato le sue stelle questa mattina, per la prima volta nel contesto del Teatro Comunale di Piacenza. E come ogni anno, anche questa 65esima edizione ha portato numerose sorprese: la Guida Michelin 2020, tra conferme, nuovi ingressi e salite, registra numeri estremamente importanti, che mettono in evidenza il ruolo di primo piano ricoperto dall’alta cucina in Italia: 11 tre stelle, 35 due stelle e 328 una stella, per un totale di 374 ristoranti stellati italiani.
Dopo due anni consecutivi di ascesa di protagonisti all’empireo dei tristellati, anche in questo 2020 la lista si completa con una news entry: Enrico Bartolini, chef patron del MUDEC porta a quota 11 la selezione delle più prestigiose realtà ristorative nazionali che, come cita la Guida, “valgono il viaggio”.
La motivazione di questo successo è per la Michelin chiara: “Per la sua varietà, che armonizza tradizioni regionali e creatività, per la ricchezza dei suoi prodotti e l’eccellenza dei suoi chef, l’Italia brilla al centro del panorama gastronomico globale. 33 nuovi ristoranti stellati si affacciano sulla scena culinaria offrendo la propria, personale testimonianza delle infinite varianti della cucina del Bel Paese. Su tutti, brilla il nuovo ristorante tre stelle Enrico Bartolini al MUDEC, in cui la personalità dello chef spicca per ricerca e sperimentazione, armonizzandosi perfettamente con la dinamicità di Milano e regalando un tocco da artista al ricco patrimonio gastronomico italiano – ha specificato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale Guide Michelin.
Nella Guida Michelin 2020, i ristoranti che propongono una cucina da tre stelle sono quindi: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Ma dopo tanta attesa, e anni di silente e investigativo immobilismo, ecco che la presentazione ha svelato i movimenti anche nel ristretto gruppo dei bistellati, il cui accesso sembra essere sempre estremamente complicato.
Sono due le novità tra i 35 ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 stelle Michelin.
“La Madernassa”, a Guarene in provincia di Cuneo. Il giovane chef Michelangelo Mammoliti si esprime con una cucina divenuta tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione. I piatti raccontano rigore, tecnica e precisione, ma l'anima viene dalla tradizione e dai prodotti piemontesi, a cui si sommano proposte di mare, ingredienti esotici, talvolta asiatici, e prodotti coltivati personalmente da Michelangelo nell’orto del ristorante.
La seconda novità per le due stelle è “GLAM” di Enrico Bartolini a Venezia. L’estro che lascia il segno è quello dello chef Donato Ascani che, con indubbia fantasia, porta in carta prodotti trovati nel mercato di Rialto, non solo per le specialità ittiche, a cui si aggiungono ricette del territorio personalmente reinterpretate. La sintesi è quella tra creatività, istinto, territorio, tocchi d’oriente e erbe aromatiche della laguna.
Che l’Italia sia contraddistinta dalla “cucina di grande qualità, che merita una tappa”, lo dimostra anche il numero di ristoranti che hanno conquistato una stella Michelin: 328 nel complesso, in cui si contano 30 nuovi ingressi che spaziano da nord a sud dello stivale. Anche se, a ben vedere, questo è stato l’anno di Lombardia e Campania, le regioni più ricche di novità, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle.
Chi sono le nuove stelle entrate a far parte della Guida Michelin 2020?
Da Gorini, Gianluca Gorini, Bagno di Romagna
Iacobucci, Agostino Iacobucci, Castel Maggiore
Apostelstube, Bressanone
L’asinello, Senio Venturi, Casrtelnuovo Berardenga
Santa Elisabetta, Rocco De Santis, Firenze
Osteria Gucci, Anna Karime Lopez Kondo, Firenze
Virtuoso, Antonello Sarpi, Lucignano
Lunasia, Luca Landi, Viareggio
Petit Royal, Paolo Griffa, Courmayeur
Glicine, Giuseppe Scansione, Amalfi
Monzù, Luigi Lionetti, Capri
La Tuga, Adriano Dentoni Litta, Ischia
George Restaurant, Domenico Candela, Napoli
Il Flauto di Pan, Lorenzo Montoro, Ravello
Josè Restaurant, Domenico Iavarone, Torre del Greco
Idylio by Apreda, Francesco Apreda, Roma
Atelier, Giorgio Bartolucci, Domodossola
Fre, Bruno Melati, Monforte d’Alba
Condividere, Federico Zanasi, Torino
Otto Geleng, Roberto Toro, Taormina
Casamatta, Pietro Penna, Manduria
Memorie, Felix Lo Basso, Trani
Zash, Giuseppe Raciti, Riposto
Impronte, Cristian Fagone, Bergamo
L’Aria, Vincenzo Guarino, Blevio
Villa Naj, Alessandro Proietti Refrigeri, Stradella
L’Alchimia, Davide Puleio, Milano
IT Milano, Aldo Ritrovato, Milano
Storie d'Amore, Davide Filippetto, Borgoricco
Il Parco di Villa Grey, Nicola Gronchi, Forte dei Marmi
“Anno dopo anno, la Guida rileva che la straordinarietà della nostra cucina sta nell’eccellenza dei prodotti, nelle tradizioni radicate nel territorio e nella capacità di innovare – ha sottolineato Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia - Forse è “tutto qui”, ma essere semplici e allo stesso tempo innovativi è un duro lavoro, che esige costanza, passione e collaborazione. Congratulazioni, quindi, a tutti gli chef e ai loro team che danno risalto alla scena gastronomica italiana, che può andar fiera dei suoi 374 ristoranti stellati.”
Stelle che salgono e stelle che scendono. L’edizione 2020 ha portato a dei cambiamenti anche in questo senso.
QUESTI I RISTORANTI CHE CONFERMANO SOLO UNA DELLE DUE STELLE:
Al Sorriso, Soriso (NO)
Locanda Don Serafino, Ragusa
Vissani, Baschi (TR)
Locanda Margon, Ravina (TN).
PERDONO, INVECE, LA STELLA:
I Due Buoi, Alessandria
San Marco, Canelli (AT)
Pomireau, Seregno (MI)
La Locanda del Notaio, Pellio Intelvi
Locanda Stella d’oro, Soragna (PR)
Poggio Rosso, Castelnuovo Berardenga (SI)
Winter Garden by Caino, Firenze
Relais blu, Massa Lubrense/Termini (NA)
Mosaico, Ischia (NA)
Vairo del Volturno, Vairano Patenora (CE)
Caffé les paillotes, Pescara
La Sponda, Positano (NA)
Alpes, Sarentino (BZ)
Menzione particolare anche ai 25 nuovi ingressi nella selezione dei Bib Gourmand, caratterizzata dal simbolo dell’omino Michelin che sorride. La loro proposta è quella di una cucina gustosa e da provare, con un menù completo entro i 35 euro.
Infine, durante questa intensa mattinata di presentazione della Guida Michelin Italia 2020, sono stati conferiti anche 4 premi speciali:
Mentor Chef Michelin 2020, by Eberhard assegnato a Gennaro Esposito, Ristorante Torre del Saracino, Vico Equense.
Giovane Chef Michelin2020, by Lavazza assegnato a Davide Puleio, Ristorante L'Alchimia, Milano.
Servizio di Sala Michelin2020, By Coppini assegnato a Sara Orlando Ristorante Locanda di Orta, Orta San Giulio.
Passion for Wine Michelin 2020, By Consorzio del Brunello di Montalcino, assegnato a Rino Billia, Ristorante Le Petit Restaurant, Cogne.