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Gli appuntamenti per celebrare la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate in programma martedì 4 novembre.

Parma, 3 novembre 2014 -

Le iniziative che Prefettura, Comune di Parma, Provincia di Parma e Comitato per le Celebrazioni del 96° Anniversario della Vittoria hanno organizzato per la giornata del 4 novembre, festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Il 4 novembre segnò la fine del I conflitto mondiale e questa data coincide con la Festa delle Forze Armate, il completamento dell'unità d'Italia nel 1918 e la vittoria della prima guerra mondiale.

Martedì 4 novembre, in Piazza Duomo, alle 9.30, inizio della cerimonia in occasione della festività dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate con lo schieramento delle rappresentanze delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato; afflusso delle bandiere e labari delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Alle 9.40 onori ai Gonfaloni decorati, alle 9.45 onori alle Massime Autorità, alle 9.50 alzabandiera. Alle 10 sono previsti gli interventi celebrativi da parte del sindaco del Comune di Parma, Federico Pizzarotti, e del rappresentante del Comando Militare Regionale "Emilia Romagna". La cerimonia si concluderà con gli onori finali ed il corteo per la deposizione delle corone ai monumenti ai Caduti, al Partigiano e alla Vittoria. Ammainabandiera alle 17. Si tratta di iniziative rivolte all'intera cittadinanza, che è vivamente invitata a partecipare.

(Fonte: Comune di Parma)

Modena si prepara all' anniversario della caduta del Muro di Berlino di cui un frammento si può vedere conservato in Galleria Europa. Un'occasione di festa in cui saranno esposte le risposte all'interrogativo "Quali muri devono ancora essere abbattuti in Europa?" lanciato dall'hashtag dedicato #MuroBerlino25 -

Modena, 3 novembre 2014 -

Intolleranza? Discriminazioni? Disuguaglianze economiche o sociali? Dopo il crollo del Muro di Berlino, che per 28 anni ha diviso una città, un Paese, il mondo intero, "quali muri devono ancora essere abbattuti in Europa?".
È la domanda che sta girando sui social network dell'Amministrazione comunale in attesa di celebrare la caduta del Muro avvenuta nel 1989, che anche Modena festeggerà domenica 9 novembre. Per la città, che all'interno della Galleria Europa, al piano terra del Municipio, ospita un frammento del Muro di Berlino donato al Comune di Modena, sarà l'occasione per riflettere sullo stato di salute e sul futuro dell'Unione europea insieme a ospiti importanti ed esperti di politiche europee.

Ma l'anniversario sarà per la cittadinanza modenese, come per quella tedesca ed europea, anche un'occasione di festa che vedrà l'inaugurazione di una mostra, proiezioni di filmati storici, letture e, soprattutto, la diretta televisiva da Berlino della grande manifestazione Lichtgrenze che andrà in scena nella capitale tedesca. Al tramonto, da piazza Grande si potrà seguire la "liberazione" del muro di palloncini luminosi installato nei giorni precedenti sull'ex confine che divideva la Germania dell'est da quella dell'ovest.

Inoltre, all'esterno della Galleria Europa di piazza Grande, saranno esposte, per renderle a tutti visibili, le risposte all'interrogativo "Quali muri devono ancora essere abbattuti in Europa?" lanciato dall'hashtag dedicato (#MuroBerlino25) sui social network facebook e twitter.
Le iniziative in programma sono organizzate dal Centro Europe Direct del Comune di Modena – Ufficio Politiche europee e relazioni internazionali www.comune.modena.it/europedirect. Presso il Centro, in Galleria Europa, è anche possibile vedere una porzione originale del Muro di Berlino, conservata come simbolo della rivoluzione pacifica del 1989.

(Fonte: Comune di Modena)

Sabato 25 ottobre alle 16.30 secondo appuntamento di "Metti l'autunno in Museo". La studiosa Michèle K. Spike parla della Gran Contessa e le origini del Rinascimento. Al termine un aperitivo offerto ai partecipanti -

Modena, 24 ottobre 2014 -

È dedicato alla Gran Contessa Matilde di Canossa nel novecentesimo anniversario della morte, sabato 25 ottobre alle 16.30, il secondo appuntamento della rassegna "Metti l'autunno in Museo, inediti percorsi tra arte e archeologia ai Musei civici di Modena". Michèle K. Spike, nota specialista di studi matildici, terrà una conferenza intitolata "Matilda di Canossa e le origini del rinascimento". L'incontro, aperto a tutti, si svolge nella sala Crespellani al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant'Agostino e prevede al termine un aperitivo offerto ai partecipanti.

Tra i personaggi più affascinanti del Medioevo, Matilde svolse un ruolo fondamentale nella liberazione dei comuni italiani ed ebbe a cuore la città di Modena, dove la sua memoria è venerata soprattutto per il suo contributo alla costruzione del Duomo. Nella conferenza si parlerà del mito delle "cento chiese" e dell'importanza strategica dei numerosi edifici che Matilde di Canossa fece erigere per la diffusione delle riforme ecclesiastiche proposte dal papa Gregorio VII.

Michèle K. Spike è avvocato e membro del Bar Association of New York City oltre che Adjunct Professor at the Marshall-Wythe School of Law della College of William & Mary di Williamsburg, Virginia negli USA. È autrice di "Matilda di Canossa: vita di una donna che trasformò la storia" (Aliberti 2007) e di "Tuscan Countess: The Life and Times of Matilda of Canossa" (Vendome, New York 2004), e curatrice della mostra "Matilda di Canossa and the Origens of the Renaissance", che aprirá al Muscarelle Museum a Williamsburg a febbraio 2015 e si trasferirà poi alla Casa Buonarroti di Firenze nel prossimo settembre.

I Musei civici, al terzo piano di Palazzo dei Musei sono aperti gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 (al pomeriggio solo su prenotazione per gruppi di almeno 20 persone); sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; chiuso nei lunedì non festivi.
Per informazioni: tel. 059 2033100 www.comune.modena.it/museoarte

(Fonte: Comune di Modena)

 

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Il Museo del Duomo e la Diocesi di Fidenza partecipano alla Festa internazionale della Storia: domani, 10 ottobre, convegno "Fidenza ricorda Jacques Le Goff" e Mostra "L'Europe gothique XII-XIV siècles" -

Parma, 9 ottobre 2014 -

Il Museo del Duomo e la Diocesi di Fidenza partecipano alla Festa internazionale della Storia organizzando un convegno e una mostra.
Domani, 10 ottobre si svolgerà al Teatro Magnani (ore 10,00-13,00 e 15,00-16,30) in collaborazione con il Comune di Fidenza il Convegno "Fidenza ricorda Jacques Le Goff" in cui sarà ricordata l'opera del grande storico francese da poco scomparso, legatissimo a Fidenza, di cui era cittadino onorario. Si parlerà anche della Via Francigena, di cui Fidenza era una tappa fondamentale e della medievale Borgo San Donnino.
Dopo i saluti delle Autorità sono previsti interventi di Daniela Romagnoli, Rolando Dondarini, Beatrice Borghi, Mario Calidoni, Martine Balout, Alessandra Mordacci, Manuela Catarsi, Maddalena Scagnelli.

Questi gli argomenti trattati dai relatori:
Daniela Romagnoli, già Università di Parma: Jacques Le Goff, Borgo San Donnino e l'Europa
Rolando Dondarini e Beatrice Borghi, Università di Bologna: Un riconoscimento importante
Mario Calidoni, già Ispettore tecnico MIUR: Educazione al patrimonio e via Francigena
Martine Balout, responsabile servizio Educazione al patrimonio di Périgueux e rappresentante di « Villes d'Art et d'Histoire » : Périgueux, sur les pas de Saint-Jacques de Compostelle
Alessandra Mordacci, direttrice Museo del Duomo di Fidenza: Per Viam: un itinerario storico-artistico nel tratto parmense della via Francigena (con diapositive, illustrerà il patrimonio storico artistico della Cattedrale di Fidenza e del Museo del Duomo, comprese le sculture della facciata con gli episodi della Storia di San Donnino, il Calice detto di San Donnino e il prezioso Acquamanile a forma di Colomba)
Manuela Catarsi, Soprintendenza Beni Archeologici dell'Emilia Romagna: Da Fidentia a Borgo San Donnino
Maddalena Scagnelli (musicista e musicologa) – eseguirà interventi musicali con stumenti d'epoca (brani legati al pellegrinaggio e al tema della Via Francigena)

Seguirà alle 17 una Visita guidata di Manuela Catarsi alle "case di legno"di Via Bacchini. Gli scavi archeologici ivi condotti hanno portato in luce case lignee che dimostrano il passaggio dalla romana Flavia Fidentia alla medievale Borgo San Donnino.

Alle 18 nella Chiesa di San Giorgio Martire, S.E. Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza, inaugurerà la mostra "L'Europe gothique XII-XIV siècles: una mostra a Parigi nel 1968 - Fotografie di Carlo Bavagnoli per Life, a cura di Alessandra Mordacci e Marco Tombolato, con la collaborazione di Fondazione Cariparma. Sono fotografie d'autore (ora conservate nella Biblioteca di Busseto della Fondazione Cariparma, che le ha gentilmente concesse), di una mostra preparata al Louvre nel 1968, con sculture, dipinti, oreficerie, vetrate, tessuti e altri oggetti della cultura gotica da ogni parte d'Europa, che non fu mai aperta al pubblico a causa dello scoppio del "Maggio francese". Carlo Bavagnoli, unico fotografo italiano nella storia della testata internazionale Life, realizzò un servizio grazie al quale nella cornice della Festa di San Donnino, patrono della Città e della Diocesi di Fidenza, si potranno apprezzare questi capolavori: "frammenti per poco riuniti, e poi ancora dispersi, d'Europa". La mostra resterà aperta fino al 26 ottobre, con orario 10-12 e 16-19.

 

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Domenica, 05 Ottobre 2014 10:51

Concessionaria Chierici: una storia lunga 50 anni

Di Chiara Marando – Domenica 5 Ottobre 2014

In un periodo come questo, nel quale non si sente altro che parlare di crisi e la parola d’ordine sembra essere solo “contenimento dei costi”, ancora più forte risulta essere l’immagine di quelle realtà forti che dimostrano una grande capacità di adattamento all’evolversi del mercato. Realtà come quella della Concessionaria Chierici di Parma, rivenditore Citroën, che proprio quest’anno spegne la sua cinquantesima candelina di attività. Un’azienda a conduzione familiare, divenuta un vero e proprio pilastro cittadino, che ha aperto i battenti nel lontano secondo dopoguerra prima come officina, poi trasformandosi in quello che è ancora oggi.

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Certo i tempi sono cambiati, prima il mercato presentava soltanto 20 marchi, un contesto concorrenziale totalmente diverso, e bastavano due chiacchiere amichevoli per  instaurare quel rapporto di fiducia che faceva la differenza, i contratti si facevano “davanti ad una bottiglia di vino e del salame”. Ma quella del rapporto umano è una base che da sempre rappresenta il fulcro del lavoro della Concessionaria e della famiglia Chierici in generale. I veri punti di forza sono la gentilezza, la disponibilità e l’accoglienza riservate ai clienti, insieme ad una continuo aggiornamento nei confronti dei cambiamenti in atto nei consumatori e nel mercato.

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E non dimentichiamoci della passione per il proprio lavoro, una passione nata con il fondatore Angelo Chierici che ha reso grande questa azienda. Quello di Angelo è un nome noto nella città di Parma, conosciuto e stimato da tutti, grande amante dello sport e dei motori, ha vinto nel ’48 la “Parma-Poggio” in sella ad una Moto Guzzi che lui stesso aveva rielaborato per migliorarne le performance. Nominato “Cavaliere del Lavoro” nell’86 per l’esemplare dedizione che metteva nella sua attività, non ha mai smesso di vivere pienamente ciò che faceva fino alla fine.

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Il 2014 rappresenta un anno importante per la Concessionaria Chierici non solo per i suoi onorati  50 anni, ma anche perché questo importante traguardo coincide con l’anniversario dei 100 anni trascorsi dalla nascita del suo papà Angelo Chierici, la cui figura è entrata a pieno titolo nella storia della città di Parma.

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Dal 3 al 7 settembre, a 2000 anni dalla morte, la figura dell'imperatore è al centro delle iniziative fra teatro, visite guidate, conferenze, ricostruzione della "Guerra di Modena" -

Modena, 1 settembre 2014 -

La "Guerra di Mutina" del 43 a.C. ricostruita al parco Ferrari con rievocatori in costume e introdotta da Valerio Massimo Manfredi. Al Museo civico archeologico una conferenza su Augusto imperatore svolta dall'illustre storico Luciano Canfora. Al Novi Ark uno spettacolo di teatro dal "Giulio Cesare" di Shakespeare e visite guidate con archeologi lungo la strada romana riscoperta. In occasione del bimillenario della morte di Augusto, primo imperatore di Roma, tanti appuntamenti gratuiti, nella sesta edizione di "Mutina Boica", organizzata dall'associazione "Aes Cranna", con la collaborazione e il patrocinio dei Musei civici del Comune di Modena e della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività culturali, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. L'appuntamento modenese che fa "rivivere la storia" coinvolgendo ogni anno migliaia di persone, ritorna anche quest'anno dal 3 al 7 settembre coinvolgendo - oltre al parco Ferrari dove come ogni anno ci sono accampamenti, arene e mercatini – anche il Novi Ark e i Musei civici, con la consueta formula che associa passione per la storia, rigore nelle ricostruzioni, partecipazione, spettacolo e convivialità.

Gli appuntamenti

Tanti gli appuntamenti in programma, a partire da mercoledì 3 settembre alle 21, quando al Novi Ark va in scena "Cesare III Millennio", ispirato al Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Tony Contartese. Dal giorno successivo, giovedì 4 alle 18 si aprono gli accampamenti e i mercatini dei rievocatori in costume al parco Ferrari, che sarà teatro fino a domenica 7 di numerose iniziative, incontri e laboratori, stand gastronomici e concerti serali, oltre che delle spettacolari rievocazioni delle due battaglie della "Guerra di Modena". La sera di sabato 6 alle 22 quella notturna di "Forum Gallorum" (oggi Castelfranco Emilia), e domenica 7 alle 17.30 la grande battaglia campale di Mutina, con centinaia di rievocatori in costume, introdotta da Valerio Massimo Manfredi. Sabato 6 settembre alle 15 a Palazzo dei Musei, si svolge l'incontro con lo storico Luciano Canfora "Augusto, tutto cominciò da Modena, sulla figura e l'ascesa al potere del primo imperatore di Roma, mentre al parco archeologico Novi Ark, dopo l'arrivo di un corteo storico in costume che percorrerà la via Emilia, inizieranno visite guidate con archeologi sulla storia di Modena, lungo la strada romana riportata alla luce.

(Fonte: Comune di Modena)

La presentazione oggi, sabato 9 agosto alle 17.30 a Corte Matilde a Carpineti in collaborazione tra Stana! e Associazione Scrittori Reggiani -

Reggio Emilia, 9 agosto 2014 -

Questo pomeriggio, alle 17.30 nella suggestiva cornice di Corte Matilde per il ciclo "Letteratura a corte" si terrà l'incontro con due scrittori reggiani di rilievo, Eolo Biagini e Luigi Ferrari. Mentre il primo leggerà i suoi versi su Carpineti in italiano e in dialetto, del secondo verrà presentata la biografia del titolo "Il poeta fortunato" curata da Corsiero Editore per la collana I Libri dell'Associazione Scrittori Reggiani.

Il volume, che contiene anche contributi fotografici e un'interessante intervista sulla poesia dialettale, è stato realizzato da Francesca Manini, Rosanna Gandolfi e Clementina Santi che dialogheranno con il maestro Ferrari presentandone i tratti salienti della vita a partire dall'esperienza nel campo di prigionia di Wuppertal durante la Seconda Guerra Mondiale. E ancora la decennale esperienza di maestro elementare, la vocazione poetica in vernacolo, la passione per la caccia, la vita familiare: nel "Poeta fortunato" Ferrari ripercorre i suoi 92 anni di esperienze raccontandoli con immediatezza e verità, dall'infanzia tra il Caseificio Riola di Villa Chiozza di Scandiano e Levizzano di Baiso fino ad oggi.

Nel corso dell'evento curato dall'Associazione Culturale Stana! di Carpineti in collaborazione con l'Associazione Scrittori Reggiani, ascoltare gli stessi racconti dalla viva voce di Ferrari sarà fare un viaggio nel passato della nostra terra e delle sue tradizioni, passando per momenti storici determinanti come la Seconda Guerra Mondiale che il maestro ha vissuto da militare prima e da prigioniero poi. Lo stesso vale per Biagini e per i suoi versi: la serata di incontri con gli autori a Corte Matilde si preannuncia culturalmente ricca e stimolante.

(Fonte: Ufficio stampa Associazione Culturale Srana!)

Si è chiusa ieri la due giorni della rassegna "Veleia Officinalis", rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate -

Parma, 21 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Veleia punto di incontro tra passato e futuro grazie alla rassegna «Veleia Officinalis» per una due giorni, sabato e domenica, sospesi nel tempo. Il modo più diretto e semplice per prepararsi all'appuntamento con Expo, alle tematiche dell'alimentazione e dell'ambiente guardando alla semplicità del passato. Quel passato che affonda le radici nella comune origine del territorio, quello emiliano, che si ritrova sotto l'egida dell'antica Roma per ripensare il domani.

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La rassegna - rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate - è un momento di ritorno alle origini, con il supporto di professionisti, pronti a seguire curiosi e visitatori nel percorso a ritroso del tempo. Chi ha poi la fortuna di avere come guida un archeologo che ha contribuito alla rinascita dell'antica città romana - come è capitato a noi con Cristina Mezzadri - non può fare a meno di restare affascinato ed ammaliato dallo splendore di questa storia. E poi ancora la ricostruzione della vita quotidiana: la cura per l'alimentazione naturale, con i prodotti della terra, di stagione, piatti semplici della tradizione tramandati nel tempo, le erbe utilizzate per la cura ed il benessere del corpo. Dal telaio alla cosmesi, con la ricreazione di prodotti sulla base dei rinvenimenti archeologici di Pompei. E poi ancora la tenda del Medicus, i cui strumenti sono stati ricostruiti secondo il rinvenimento della Villa del Chirurgo di Rimini.

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«Veleia Officinalis», alla sua seconda edizione, è una fucina, un laboratorio di riscoperta dell'oggi guardando al futuro tenendo ben presente il passato. La rivisitazione allestita all'interno del sito archeologico, organizzato dall'associazione «Sol Invictus», è un viaggio nel mercato dell'agro-artigianato romano. Con visite guidate tenute da professionisti ed archeologi per un ritorno alle origini. È per questo suo obiettivo di grande centro di divulgazione e di formazione, in cui storia e natura si incontrano in un mondo atemporale, che la rassegna ha ottenuto i patrocini dei Tavoli Tematici Expo 2015 promossi dalla Camera di Commercio di Milano, della Società Expo Milano 2015 e l'inserimento nei tavoli per il turismo di Piacenza. A cui si è aggiunto il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, della Provincia di Piacenza e dei comuni dell'alta Val d'Arda.

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Il nuovo volume di Gabriele Sorrentino "Quando a Modena c'erano i Romani" verrà presentato a Modena venerdì 11 luglio presso la nuova libreria Emily Bookshop (via Fonte d'Abisso) alle ore 18,30.

Modena, 10 luglio 2014 -

Appuntamento con la storia di Modena e del suo territorio, venerdì 11 luglio presso Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso a Modena dalle ore 18,30 con la presentazione del volume di Gabriele Sorrentino Quando a Modena c'erano i Romani (Edizioni TEI, pp 272 € 15,00). L'autore dialogherà con la scrittrice Daniela Ori, sulla storia della città. Il volume racconta la storia di Modena e del suo territorio dalle origini della dominazione romana sino all'invasione longobarda e vuole costituire un compendio, quasi un manuale, utile sia per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta all'argomento, sia per chi già lo conosce e desidera approfondirlo, anche grazie alla poderosa bibliografia che lo accompagna. L'opera è arricchita da un'appendice narrativa dove sono pubblicati due racconti Vetilia, un nome scolpito nella storia (di Daniela Ori) e Le Voci del Vento (dello stesso Gabriele Sorrentino) che tentano, attraverso la narrativa di fantasia, di restituirci l'atmosfera dell'antica Mutina.

Nell'anno del duemiladuecentesimo anniversario della costruzione della Via Emilia, Edizioni Terra e Identità presenta così il un nuovo volume dedicato alla storia di Modena. L'opera di Gabriele Sorrentino – giunta già alla seconda edizione – racconta sette secoli di storia dalla fondazione di Mutina (183 a.C.) all'arrivo dei Longobardi (VI secolo d.C.). Conosceremo gli enigmatici Etruschi, veri fondatori della città, i bellicosi Galli Boi e gli orgogliosi Liguri, tutti popoli che hanno preceduto l'insediamento romano e che hanno lasciato tracce profonde nella cultura della nostra terra. Inconteremo poi personaggi noti come Marco Emilio Lepido, patrono di Mutina, poi Antonio e Ottaviano, che si scontrarono nelle campagne modenesi nel 43 a.C. Ascolteremo la voce di Vetilia Egloge, liberta di un Decurione e madre di un Augustale, ma anche il ricordo della sposa di Glaucone, il gladiatore modenese caduto durante una combattimento all'Arena di Verona. Ancora parleremo di San Geminiano e di Gundeberga, barbara romanizzata, l'ultima femina Mutinensis di cui abbiamo notizia. Assieme ai protagonisti usciremo dalle vie di Mvtina per inoltrarci nel suo territorio e scopriremo le sue attività produttive, molte delle quali sono ancora oggi centrali nella nostra economia.

L'autore: Gabriele Sorrentino (Modena 1976).

Si è Laureato in Scienze Politiche con una tesi dal titolo La nascita dell'aristocrazia nell'Italia medievale. È pubblicista e si occupa di comunicazione. Collaboratore della rivista Il Ducato - Terre Estensi è autore di due fortunate monografie I tempi del duca Passerino (TEI 2007) e L'Affaire Giuseppe Ricci (TEI 2010). È anche narratore fecondo, coautore del romanzo storico Francigena: novellario 1107 (Fabrizio Filios 2007) e della saga fantasy Finisterra, scritta col Laboratorio XOmegaP ed edita da Domino, il cui secondo volume, Il Risveglio degli Obliati ha vinto il Premio Cittadella 2012. E' coautore del thriller L'Enigma del Toro (Damster 2013) assieme ad alcuni soci dell'Associazione I Semi Neri di Modena. Sabato scorso, 5 luglio, è intervenuto come relatore al Convegno Il medioevo tra noi. Un itinerario tra storia e immaginario organizzato dall'Università degli Studi di Urbino alla Rocca di Gradara. Ha un suo sito web www.gabrielesorrentino.it

(Fonte: Emily Book Shop)

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Dal 27 giugno al 10 agosto nel Giardino della Memoria, nel Parco della Zucca di Bologna, lo spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica promuove per la sesta edizione un programma di iniziative di teatro, musica e poesia per ricordare la Strage. Un modo per far vivere il luogo dove l'installazione permanente di Christian Boltanski incornicia i resti dell'aereo abbattuto, nel segno dell'arte e della partecipazione civile, grazie ad interpreti d'eccellenza della scena italiana ed internazionale.

Parma, 25 giugno 2014 -

C'è ancora bisogno di verità sulla Strage di Ustica. La Magistratura, con le sentenze definitive della Cassazione, ha confermato la verità che il DC9 Itavia è stato abbattuto e che i Ministeri dei Trasporti e della Difesa sono responsabili per non aver saputo difendere la vita di innocenti cittadini e per aver ostacolato il raggiungimento della verità.
Ma rimane ancora la necessità di delineare il quadro completo, gli autori materiali di quell'atroce tragedia: in quella notte furono spezzate le vite di 81 cittadini e furono violati i confini e i diritti del nostro Paese.

Il 27 giugno ricorre il XXXIV Anniversario della Strage di Ustica e, dopo trentaquattro anni da quel tragico volo, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica prosegue nel suo impegno civile perché la verità venga consegnata alle pagine della Storia del nostro Paese.

"La memoria non è statica - scrive Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione - non è una lapide che si deteriora e diventa illeggibile: la memoria si fa ogni giorno ricordando e parlando la lingua del presente".
E dunque per far sì che la memoria rimanga attiva, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per il XXXIV Anniversario della Strage dà vita a nuove iniziative. Si stringe il rapporto con l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 - Parri Emilia-Romagna con il progetto di "un punto di ascolto" delle testimonianze dei primi giorni successivi alla strage con interviste ai parenti delle vittime, ai giornalisti coinvolti nel caso, al personale dell'Itavia, a periti e militari. Chiunque sia legato alla vicenda e voglia offrire il suo racconto di quegli eventi potrà farlo prendendo contatto con il personale dell'Istituto. Le video interviste saranno realizzate a cominciare dai giorni dell'Anniversario e poi messe a disposizione di cittadini e studiosi.
Consultabile sul portale www.cittadegliarchivi.it sarà invece la mostra virtuale curata da Armando Antonelli, coordinatore del sito, sulla satira politica, dagli anni '80 a oggi, prodotta sugli eventi legati alla vicenda di Ustica e pubblicata su quotidiani e mezzi di informazione italiani.

Da quest'anno inoltre tutti i materiali di comunicazione riportano il QR Code, che rendendo immediatamente fruibile il contenuto collegato (QR sta per "Quick Response"), rappresenta un modo per adottare un linguaggio contemporaneo nella trasmissione della Memoria come entità viva, vibrante, attiva. Il video vuole essere una breve storia della strage di Ustica e di cosa è oggi, alla luce della sentenza della Corte di Cassazione.

Dal 27 giugno al 10 agosto nel Giardino della Memoria, nel Parco della Zucca, lo spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, l'Associazione promuove per la sesta edizione un programma di iniziative di teatro, musica e poesia per ricordare la Strage di Ustica e far vivere questo luogo, dove l'installazione permanente di Christian Boltanski incornicia i resti dell'aereo abbattuto, nel segno dell'arte e della partecipazione civile, grazie ad interpreti d'eccellenza della scena italiana ed internazionale.
La rassegna è parte di bè bolognaestate 2014, cartellone di iniziative coordinato e sostenuto dal Comune di Bologna.

RENDEZ-VOUS
Venerdì 27 giugno, in occasione del XXXIV anniversario della Strage di Ustica, si terrà la prima nazionale del concerto Rendez-vous dell'artista contemporaneo Franck Krawczyk (ingresso libero; in caso di maltempo lo spettacolo si terrà sabato 28 giugno).
Il concerto è l'ultimo 'atto' di una trilogia (Fuga, Miroir noir, Rendez-vous) che Krawczyk dedica all'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e che ha composto per accompagnare l'installazione permanente di Boltanski al Museo per la Memoria di Ustica.
Prodotto da Plein Jour in collaborazione con Cronopios, il concerto-creazione vede protagonisti Arthur Astier (chitarra elettrica), Franck Krawczyk (piano), Leila Benhamza (soprano), il quintetto di fiati Icarus Ensemble, e i giovanissimi allievi degli Istituti Superiori di Bologna della rete "Musicalliceo" diretti da Monica Fini.
«Ispirandomi al Tristan und Isolde di Wagner - scrive Franck Krawczyk - ho immaginato la musica degli spazi come differenti allegorie dell'attesa: quella dell'aeroplano al momento del dramma (nel museo), quella dell'aeroporto di arrivo (nel giardino). Mi sono sempre emozionato di fronte ai sentimenti di Isotta, appassionati e distaccati allo stesso tempo, alla sua calma di fronte alla morte. In Wagner, non c'è niente che si opponga veramente all'amore di Tristano e Isotta, tranne il tempo: non potranno vivere insieme nello stesso spazio, uno muore troppo presto, l'altra gli sopravvive, il loro amore esiste soltanto nell'istante in cui si sono chiamati per nome, per poi iscriversi in un'altra dimensione.»

DEI TEATRI, DELLA MEMORIA
L'urgenza di fare memoria come impegno nel presente: alla sua sesta edizione la rassegna "Dei Teatri, della Memoria", con la direzione artistica di Cristina Valenti, ospiterà, per tutto il mese di luglio (quattro giovedì e un martedì), interpreti d'eccellenza della scena contemporanea accanto alle creazioni degli artisti più giovani. Un itinerario teatrale che vede al centro protagoniste femminili d'eccezione, giovani artisti e collettivi teatrali capaci di coniugare lo sguardo sul passato, lontano e recente, con l'impegno civile, la denuncia, la consapevolezza delle radici.
Apre la rassegna, il 3 luglio, Sonia Bergamasco, una delle attrici contemporanee più intense, con Salmo della Gioventù, inedito concerto di versi liberamente tratto dalla poetessa Amelia Rosselli, con la drammaturgia sonora dal vivo del percussionista Rodolfo Rossi, creazione originale per il Giardino.
Il mito di Medea incontra fatalmente la terra lucana nello spettacolo M.E.D.E.A Big Oil, il 10 luglio, diretto da Terry Paternoster, regista esordiente ma già affermatasi come vincitrice del Premio Scenario per Ustica 2013. Quella del Collettivo InternoEnki è una sorta di anti-Medea, che non uccide i suoi figli, ma li stringe in un abbraccio mortale trattenendoli in una terra tradita dal Big Oil Giasone, la multinazionale che non ha mantenuto le promessa di benessere e lavoro.
La rassegna prosegue il 24 luglio con il giovanissimo Tindaro Granata, già insignito di premi prestigiosi, e per la prima volta a Bologna, autore e interprete dello spettacolo Antropolaroid, impressionante carrellata di ritratti che attraversa quattro generazioni per raccontare la vera storia famigliare del protagonista, e il destino al quale si è sottratto spezzando "un'eredità tramandata di padre in figlio".
Il Teatro Due Mondi di Faenza (che ha al suo attivo tournées in più di trenta paesi differenti fra Europa, Asia, America del Sud, Africa), il 29 luglio, presenta un'originale lettura del libro Cuore per attori, pupazzi e canzoni. Un viaggio nella storia nascente dell'Italia unitaria, per rileggere i germi di un'identità nazionale che, nella visione socialista riformatrice di De Amicis, doveva basarsi su un progetto educativo fondato sulla scuola pubblica e incentrato su valori condivisi e solidali. Valori da riscoprire nel confronto con il presente, quando i piccoli stranieri hanno sostituito i meridionali immigrati.
Riporta a Palermo la conclusione della rassegna, il 31 luglio, con l'importante ritorno di Emma Dante al Giardino della Memoria (dopo l'anteprima italiana di Ballarini nel 2010), con lo spettacolo-concerto Verso Medea, segnando pure il felicissimo ritorno dei Fratelli Mancuso che firmano musiche e canti. Una Medea della diversità e dell'istinto, quella di Emma Dante, la cui tragedia affonda in un destino di sradicamento. Una lettura nutrita di visioni tragiche e folgoranti, in una coreografia di pulsioni e riti ancestrali.

LA NOTTE DI SAN LORENZO
E' il viaggio il tema portante de "La Notte di San Lorenzo", sabato 10 agosto, serata di poesia ideata e curata da Niva Lorenzini, affidata quest'anno al progetto artistico di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che conclude il programma di iniziative al Giardino. Accompagnati dal violoncello di Marta Prodi, il loro percorso drammaturgico attraverserà le plurimi valenze del viaggio, passando dalla voce di Baudelaire a quella di Rimbaud, da quelle di Campana e di Amelia Rosselli, poeti in fuga che partono per delocalizzarsi dallo spazio e dal tempo, a quella di Ungaretti, alla ricerca di un paese innocente. Accanto Dylan Thomas, che esplora i temi primordiali del nascere e del morire, Garcia Lorca, con la forza del folklore andaluso, e ancora, Patrizia Vicinelli e Fabio Pusterla, poeti civili che chiedono alla parola di risarcire, con la denuncia, l'oscuro della storia.
Due voci giovani, a fianco: Marilena Renda, che ha dedicato al terremoto del Belice un compianto laico di grande intensità, e l'esordiente Simone Marcelli, che esplora nei versi il "telaio di coincidenze" che accadono nel quotidiano, tra spiegazioni abrase, faglie, sospensione del senso.

MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
Il grande artista francese Christian Boltanski ha creato per Bologna una suggestiva installazione permanente con il relitto del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 e riportato in città. Le 81 vittime sono ricordate attraverso altrettante luci che pendono dal soffitto e con lo stesso numero di specchi neri: dietro ognuno di essi degli altoparlanti emettono frasi, parole sussurrate quotidiane e universali.
L'ingresso è gratuito. Gli orari di apertura estivi (28 giugno-7 settembre) sono: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20. Nella data dell'anniversario, il 27 giugno, il Museo sarà aperto al pubblico dalle 17 alle 24. Nei giorni della rassegna 'Il Giardino della Memoria' (3,10,24,29,31 luglio e 10 agosto) il Museo resterà aperto dalle 20 alle 24. Nelle stesse giornate il Dipartimento Educativo del MAMbo propone una visita guidata alle 20.
Info: Museo per la Memoria di Ustica, via di Saliceto 3/22, 40128 Bologna, Tel.+39.051.377680 - www.museomemoriaustica.it

IL GIARDINO DELLA MEMORIA è un progetto di: Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica. Con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Assemblea Regionale Siciliana, Provincia di Bologna, Comune di Bologna - bè bolognaestate 2014, MAMbo, Convivere Bolognina, Quartiere Navile, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna, Una città per gli Archivi. Media partner: Rai Radio 3. Patrocini: Institut Français Italia, Dipartimento delle Arti per Dei Teatri, della Memoria, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica per La notte di San Lorenzo. Main sponsor: Gruppo Unipol. Si ringrazia: TPER; Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Arena del Sole. Progetti realizzati in collaborazione con: Cronopios, Officina Immagine, Plein Jour, Associazione Scenario, Ufficio stampa leStaffette.

(Fonte: Ufficio Stampa leStaffette)

Pubblicato in Cultura Emilia
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