Martedì, 11 Febbraio 2025 06:13

L'intuizione di San Pio X sulla crisi della Chiesa cattolica e il ritorno a "tomismo senza sbandamenti" In evidenza

Scritto da Prof. Daniele Trabucco
Maternità di Claudia Belli - Sant Ilario d'Enza (RE) Maternità di Claudia Belli - Sant Ilario d'Enza (RE)

Di Daniele Trabucco Belluno, 10 febbraio 2025 - "Il culto esteriore durerà sempre, come la gerarchia, ma la Chiesa, in quanto maestra dei sacramenti e dei suoi ordini, modificherà la gerarchia e il culto secondo i tempi: essa renderà quella più semplice, più liberale, e questo più spirituale; e per quella via essa diventerà un protestantesimo; un protestantesimo ortodosso, graduale, e non uno violento, aggressivo, rivoluzionario, insubordinato; un protestantesimo che non distruggerà la continuità apostolica del ministero ecclesiastico, né l'essenza stessa del culto".

Queste considerazioni, che sembrano scritte al giorno d'oggi, sono di Ernesto Bonaiuti (1881-1946), principale esponente del modernismo italiano, e sono tratte dall'opera "Il modernismo cattolico" pubblicata nel 1943.

Bonaiuti aveva capito molto bene come la prevalenza della prassi sulla dottrina avrebbe consentito a questa di evolversi e adattarsi ai tempi, pur mantenendo l'involucro esteriore.

Il grande Papa san Pio X, durante il suo pontificato dal 1903 al 1914, cercò con tutte le sue forze e con il suo deciso Magistero di fermare questa deriva che sarebbe poi esplosa dopo la conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II nel 1965.

Cercando di respingere, aveva scritto nella Lettera Enciclica "Pascendi" dell'08 settembre 1907, "le profane novità di parole e l'opposizione di una falsa scienza", Papa Sarto si oppose al tentativo di "deellenizzare il cristianesimo", ovvero di liberarlo dalle sue fondamenta metafisiche, espresse soprattutto dalla filosofia e dalla teologia scolastica di derivazione platonico-aristotelica. Da qui, allora, la necessità, per san Pio X, del ritorno ad un "tomismo senza sbandamenti" di cui è manifestazione la promulgazione delle XXIV tesi raccomandate dalla Sacra Congregazione degli Studi.

Solo un "tomismo genuino e senza compromessi" costituisce anche oggi l'argine, che Pio X aveva colto, da alzare contro quelle dottrine luciferine che hanno condotto ad una perdita dell'idea stessa dell'Essere.

(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.

Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.

Sito web personale

www.danieletrabucco.it

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