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La Polizia di Stato ha proceduto all'arresto in flagranza di un cittadino albanese, di anni 46, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Una pattuglia della Polizia Stradale appartenente alla Sottosezione di Modena Nord, durante un normale servizio di pattugliamento, sulla Autostrada A1, ha notato transitare un'autovettura Fiat Bravo, di non recente immatricolazione ed in pessime condizioni generali.

Gli agenti, pertanto, hanno proceduto al controllo ammnistrativo del veicolo per verificarne la regolarità di circolazione.
Il veicolo era gravato da provvedimento di fermo per motivi fiscali, richiesto da Equitalia nell'anno 2016.

Durante la fase di ispezione dell'autovettura è stato rinvenuto, adagiato sotto la ruota di scorta, un parallelepipedo termosaldato che, una volta aperto, è risultato contenere circa 1 chilogrammo di "cocaina" purissima del valore stimato sul mercato illegale di circa 200.000 euro.

L'albanese, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, al termine degli accertamenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati sottoposti a sequestro

Pubblicato in Cronaca Modena

Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto che si trovava a transitare per le strade di Cento, ha notato un uomo davanti a un bar che stava consegnando un oggetto a una ragazza. L'atteggiamento dei due soggetti ha insospettito i militari che si sono avvicinati per un controllo.

La ragazza, ventiseienne italiana, ammetteva di essere stata forzata ad acquistare della cocaina dall'uomo che di recente le aveva preso il suo smartphone, come garanzia per costringerla a continuare a comprare la droga da lui.

Lo spacciatore è stato identificato in un trentatreenne marocchino, disoccupato, senza fissa dimora, clandestino e con una marea di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e le norme sulla condizione dello straniero in materia d'immigrazione. Dallo scorso novembre, infatti, lo spacciatore è stato inserito nella lista dei soggetti da allontanare dal territorio italiano.

Oltre a una decina di grammi di cocaina, una bilancina di precisione e un centinaio di euro in contanti, l'uomo è stato trovato in possesso dello smartphone che aveva preso alla ragazza. Il cellulare è stato restituito alla giovane.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Ferrara, l'uomo è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo, previsto per la mattina odierna presso le aule giudiziarie del Tribunale di Ferrara.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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