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Nuova ambulanza per il servizio di Emergenza territoriale 118. L'acquisto del nuovo Fiat Ducato 2200 TD, attrezzato con tutta la strumentazione necessaria per le attività in emergenza-urgenza, rientra nel programma di continuo aggiornamento previsto dall'Azienda Usl di Piacenza per rispondere sempre al meglio ai requisiti previsti dall'accreditamento regionale e alle esigenze del territorio. L'ambulanza sostituisce un precedente mezzo di soccorso della rete provinciale e va a completare il parco dei veicoli del 118 di Piacenza.

Il mezzo, già entrato in servizio sul Pronto soccorso di Castelsangiovanni, permette di effettuare a bordo prestazioni di telemedicina, manovre di rianimazione cardiopolmonari, di assistenza al paziente politraumatizzato e le centralizzazioni hub e spock.
La postazione del presidio della Valtidone, in particolare, effettua circa 1200 servizi all'anno.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl Piacenza)

Ospedale Santa Maria: finiti i lavori di ristrutturazione alla Medicina interna, Ortopedia e Traumatologia. Lungo-assistenza territoriale e Hospice. Consegnata l'ambulanza per il trasporto dei neonati in sicurezza grazie alla donazione del Comitato "Vicini a Clio".

Parma, 22 dicembre 2016

Sono terminati i lavori di ristrutturazione nelle Unità Operative di Medicina interna, Ortopedia e traumatologia e Lungo-assistenza territoriale, iniziati nel maggio scorso e realizzati dopo gli interventi di miglioramento dell'hospice "La Valle del Sole".
L'intervento, per una spesa di oltre 180.000 euro, è stato realizzato senza interrompere l'attività assistenziale e fa parte del più ampio progetto di riqualificazione dell'Ospedale Santa Maria che vede un investimento complessivo di 2 milioni e 200 mila euro e che comprende il miglioramento della sicurezza infrastrutturale secondo quanto previsto dalla vigente normativa antisismica.

Inoltre, frutto della generosa partecipazione della Valtarese Foundation, l'Ospedale è già dotato di un aggiornato ed efficiente programma wi-fi di prescrizione informatizzata della terapia farmacologica, utile a garantire un incremento delle performances in termini di sicurezza e rapidità di intervento.
Infine, grazie alla raccolta fondi organizzata dal Comitato "Vicini a Clio", l'Ospedale può contare su un'unità mobile di rianimazione neonatale. Il contributo del Comitato pari a oltre 127.000 è stato infatti utilizzato per l'acquisto di un'ambulanza per il trasporto in sicurezza dei neonati debitamente attrezzata.

Sono questi i più significativi e recenti segni di un impegno che conferma come l'Ospedale di Borgotaro sia parte importante della rete ospedaliera aziendale e provinciale, insieme alla struttura di Vaio, con funzioni a servizio del bacino d'utenza distrettuale e dell'intera provincia.
Nel dettaglio, queste le Unità Operative coinvolte dalla riqualificazione.

Ospedale Santa Maria ristrutturazione borgotaro1

U.O. DI MEDICINA INTERNA Con circa 1200 ricoveri all'anno, l'attività diretta da Michele Meschi è finalizzata all'assistenza di persone affette da patologie internistiche, acute o croniche riacutizzate, con interventi ad hoc strutturati secondo il modello per intensità di cure. Al suo interno, l'area di "alta valenza" consente la gestione multidisciplinare dei quadri clinici più complessi, sia di ambito internistico e cardiologico, sia in fase perioperatoria, in collaborazione con il Dipartimento Chirurgico e del Servizio di Anestesiologia. I professionisti dell'U.O. contribuiscono inoltre all'attività ambulatoriale, a garanzia della continuità assistenziale ospedale-territorio. Sono attivi gli ambulatori di nefrologia, medicina interna e ipertensione arteriosa, diabetologia e malattie metaboliche, emostasi e sorveglianza terapie anticoagulanti, cardiologia clinica e strumentale, cure palliative, oltre ai Day Service per lo scompenso cardiaco, e il follow up del paziente diabetico e con patologie renali. L'équipe, oltre all'attività assistenziale, svolge anche attività didattica nei corsi di laurea e di specializzazione dell'Ateneo di Parma.

LA LUNGO-ASSISTENZA TERRITORIALE Con la direzione infermieristica di Giuseppina Delnevo, affianca la tradizionale Lungodegenza e si inserisce in modo innovativo nell'offerta assistenziale del Dipartimento di Cure Primarie distrettuale, collaborando insieme ai medici di medicina generale alla gestione delle persone che, superata la fase acuta della malattia, necessitano di un prolungamento di degenza per un percorso di riattivazione e di riabilitazione motoria, o per un monitoraggio clinico protratto preliminare a dimissioni difficili anche per motivi socio-sanitari. Dalla sua attivazione, l'U.O. ha già assicurato circa 200 ricoveri. I locali sono stati rinnovati e resi più accoglienti con nuovi arredi, grazie al contributo dell'Associazione "Amici della Valle del Sole".

Ospedale Santa Maria ristrutturazione borgotaro2

L'U.O. DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Diretta da Aldo Guardoli, dotata di 16 posti letto per degenza ordinaria, 4 in Day Surgery e 8 di Riabilitazione estensiva e intensiva, l'U.O. riveste un ruolo di importanza strategica nell'offerta clinico-assistenziale in ambito di patologia chirurgica, con erogazione di prestazioni sanitarie tra le più avanzate nel panorama nazionale e con significativo indice di attrazione da sedi intra ed extraregionali. Tra le attività di eccellenza, si ricordano la chirurgia traumatologica dell'arto superiore e dell'arto inferiore con innovative tecniche mini-invasive, la chirurgia protesica del ginocchio e dell'anca con tecniche mini-invasive; la chirurgia artroscopica dell'anca, della spalla e del ginocchio (con ricostruzioni legamentose), del gomito e della caviglia; la chirurgia ricostruttiva articolare e legamentosa con trapianto da donatore. L'équipe garantisce anche prestazioni di riabilitazione postchirurgica in regime di ricovero, nonché attività ambulatoriale.

L'HOSPICE LA VALLE DEL SOLE Per primo interessato dagli interventi di riqualificazione, il Centro ha aperto nel 2005 dove opera un'équipe di infermieri specializzati, operatori socio-sanitari, medico palliativista, psicologa, assistente sociale, medici di medicina generale, volontari. L'hospice è rivolto a persone con malattie, oncologiche e non, che necessitano di un ricovero temporaneo per il perseguimento di vari obiettivi, primo tra tutti il miglioramento della qualità della vita, grazie, in primis, al controllo del dolore. Il Centro mette a disposizione un ambiente confortevole, costituito da otto camere singole dotate di ogni comfort, aperte a familiari, amici e ad animali di compagnia di piccola taglia.

(fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

L'ospedale di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, con la nuova unità operativa di chirurgia plastica ricostruttiva diretta dal dottor Marco Stabile, diventerà un punto di riferimento per tutto il territorio. L'attivazione dell'UO specializzata risponde a chi vedeva come imminente il depotenziamento del nosocomio valtidonese.

di Alexa Kuhne

Piacenza, 21 dicembre 2016 -

Per superare il trauma di un intervento è necessario anche riacquistare un buon rapporto con il proprio corpo, con quella parte che è stata ferita profondamente dalla malattia.
Per questo è importante che gli ospedali si dotino di unità specializzate che siano in grado di offrire un servizio che aiuti un paziente a rinascere, a mantenere un buon equilibrio fra fisico e mente, grazie alla ricostruzione di una nuova identità che, inevitabilmente, passa attraverso l'accettazione di un trauma subìto.
L'ospedale di Castel San Giovanni, con la sua appena nata unità operativa specializzata in chirurgia plastica ricostruttiva, è l'esempio più vicino e unico di tutta la provincia, di un tipo di approccio sinergico e interdisciplinare con altri settori medici.
Una scelta coraggiosa ma in cui, probabilmente, si crede molto, visto che è un momento delicato, fatto di dubbi e di polemiche che riguardano proprio il futuro dell'ospedale valtidonese, che, secondo alcune voci di corridoio, potrebbe essere depotenziato.
L'Ausl, invece, ha dato un segnale che sembra andare in senso opposto.
Il presidio della Valtidone e Valleuretta si è infatti arricchito dell'unica unità operativa di questo tipo oggi presente negli ospedali piacentini.
A dirigerla è il dottor Marco Stabile, che fa capo al dipartimento di chirurgia diretto dal dottor Patrizio Capelli.
Ad essa si rivolgeranno, ad esempio, pazienti che hanno subito l'asportazione chirurgica di tumori cutanei, melanomi, oppure donne che, in seguito ad interventi oncologici, necessitano della ricostruzione del seno oppure, ancora, pazienti che devono riparare danni causati da traumi importanti, come le ustioni.

Piacenza ospedale di Castelsangiovanni 1

                            Dottor Marco Stabile e Dottor Luca Rosato

Non si tratta di trattamenti di pura chirurgia estetica, ma di interventi funzionali, per permettere al paziente di "riacquistare un giusto rapporto con il proprio corpo dopo malattie e interventi significativi", spiega il dott. Stabile.
Il reparto si appoggia alle quattro sale operatorie del reparto di chirurgia dell'ospedale di Castel San Giovanni e, oltre al dottor Stabile, ne fa parte anche il dottor Luca Rosato, insieme a uno staff infermieristico altamente specializzato.

dott marco stabile piacenza

"Si tratta di un'unità che interagisce in modo importante con altri ambiti chirurgici", ha sottolineato Stabile, che ricorda "l'alto numero di tumori cutanei che, ogni anno, anche in virtù della forte esposizione solare cui gli agricoltori sono sottoposti, occorre affrontare. Anche per questa patologia sono fondamentali la prevenzione e la cura".
Si avvia così un'unità operativa del tutto autonoma che offre cure altamente specialistiche e completa il trattamento chirurgico di altre discipline: l'unità di chirurgia plastica ricostruttiva attiva a Castelsangiovanni integra l'intervento di settori quali chirurgia generale, senologia, dermatologia, ortopedia, radioterapia, oncologia e ginecologia.
Oltre a Castel San Giovanni l'UO è presente anche presso gli ambulatori di dell'ospedale di Piacenza (il venerdì), collabora con l'unità spinale di Villanova e in futuro sarà presente anche a Fiorenzuola, dove è in programma l'apertura di un ambulatorio specifico.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

L'ospedale di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, con la nuova unità operativa di chirurgia plastica ricostruttiva diretta dal dottor Marco Stabile, diventerà un punto di riferimento per tutto il territorio. L'attivazione dell'UO specializzata risponde a chi vedeva come imminente il depotenziamento del nosocomio valtidonese.

di Alexa Kuhne

Castelsangiovanni (Pc), 24 dicembre 2016 -

Per superare il trauma di un intervento è necessario anche riacquistare un buon rapporto con il proprio corpo, con quella parte che è stata ferita profondamente dalla malattia.
Per questo è importante che gli ospedali si dotino di unità specializzate che siano in grado di offrire un servizio che aiuti un paziente a rinascere, a mantenere un buon equilibrio fra fisico e mente, grazie alla ricostruzione di una nuova identità che, inevitabilmente, passa attraverso l'accettazione di un trauma subìto.
L'ospedale di Castel San Giovanni, con la sua appena nata unità operativa specializzata in chirurgia plastica ricostruttiva, è l'esempio più vicino e unico di tutta la provincia, di un tipo di approccio sinergico e interdisciplinare con altri settori medici.
Una scelta coraggiosa ma in cui, probabilmente, si crede molto, visto che è un momento delicato, fatto di dubbi e di polemiche che riguardano proprio il futuro dell'ospedale valtidonese, che, secondo alcune voci di corridoio, potrebbe essere depotenziato.
L'Ausl, invece, ha dato un segnale che sembra andare in senso opposto.
Il presidio della Valtidone e Valleuretta si è infatti arricchito dell'unica unità operativa di questo tipo oggi presente negli ospedali piacentini.
A dirigerla è il dottor Marco Stabile, che fa capo al dipartimento di chirurgia diretto dal dottor Patrizio Capelli.
Ad essa si rivolgeranno, ad esempio, pazienti che hanno subito l'asportazione chirurgica di tumori cutanei, melanomi, oppure donne che, in seguito ad interventi oncologici, necessitano della ricostruzione del seno oppure, ancora, pazienti che devono riparare danni causati da traumi importanti, come le ustioni.

Piacenza ospedale di Castelsangiovanni 1

                            Dottor Marco Stabile e Dottor Luca Rosato

Non si tratta di trattamenti di pura chirurgia estetica, ma di interventi funzionali, per permettere al paziente di "riacquistare un giusto rapporto con il proprio corpo dopo malattie e interventi significativi", spiega il dott. Stabile.
Il reparto si appoggia alle quattro sale operatorie del reparto di chirurgia dell'ospedale di Castel San Giovanni e, oltre al dottor Stabile, ne fa parte anche il dottor Luca Rosato, insieme a uno staff infermieristico altamente specializzato.

dott marco stabile piacenza

"Si tratta di un'unità che interagisce in modo importante con altri ambiti chirurgici", ha sottolineato Stabile, che ricorda "l'alto numero di tumori cutanei che, ogni anno, anche in virtù della forte esposizione solare cui gli agricoltori sono sottoposti, occorre affrontare. Anche per questa patologia sono fondamentali la prevenzione e la cura".
Si avvia così un'unità operativa del tutto autonoma che offre cure altamente specialistiche e completa il trattamento chirurgico di altre discipline: l'unità di chirurgia plastica ricostruttiva attiva a Castelsangiovanni integra l'intervento di settori quali chirurgia generale, senologia, dermatologia, ortopedia, radioterapia, oncologia e ginecologia.
Oltre a Castel San Giovanni l'UO è presente anche presso gli ambulatori di dell'ospedale di Piacenza (il venerdì), collabora con l'unità spinale di Villanova e in futuro sarà presente anche a Fiorenzuola, dove è in programma l'apertura di un ambulatorio specifico.

Pubblicato in Cronaca Piacenza

Nuovo incontro dell'Unità di crisi istituita dalla Regione. L'assessore Venturi: "Pronta a inizio gennaio la relazione finale". L'epidemia si è ufficialmente conclusa a fine ottobre. Prosegue il lavoro per "caratterizzare" i ceppi umani e ambientali del batterio.

Bologna, 7 dicembre 2016

Nuova riunione, ieri, dell'Unità di crisi istituita dalla Regione per far fronte all'epidemia di Legionella che ha interessato un'area residenziale del quartiere Montebello di Parma, compresa tra le vie Montebello, Traversetolo e Pastrengo. Epidemia che si può ritenere ormai conclusa, dal momento che l'ultimo caso accertato, riconducibile al focolaio, ha manifestato i primi sintomi a partire dal 9 ottobre.

"Entro la fine di dicembre- ha commentato l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- disporremo di tutti gli elementi epidemiologici, microbiologici e ambientali per ricostruire l'evento e, per quanto possibile, identificare la fonte di esposizione del contagio. L'Unità di crisi si è data come scadenza l'inizio di gennaio 2017 per consegnare la relazione finale".

Prosegue infatti il lavoro delle Aziende sanitarie di Parma, del Laboratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) per dettagliare nel modo più preciso possibile le caratteristiche - cliniche ed epidemiologiche - delle persone che hanno contratto la malattia nell'ambito dell'evento epidemico, e "caratterizzare" i ceppi umani e ambientali di Legionella.

Intanto, a partire dal 30 novembre, il Dipartimento di Sanità pubblica di Parma ha iniziato a richiamare, con un'apposita lettera inviata a domicilio, tutte le persone che si sono ammalate per proporre il test sierologico, utile a valutare l'andamento anticorpale, e un questionario mirato a rilevare informazioni in più sulle esposizioni ambientali. Il Laboratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena prosegue nell'identificazione dei ceppi isolati dai pazienti, mentre l'Istituto Superiore di Sanità sta caratterizzando i ceppi ambientali. /CV

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

1° Dicembre 2016 - Giornata mondiale contro l'AIDS. Giovedì 1 e Sabato 3 Dicembre a Reggio Emilia e Provincia 
TEST DAY - TEST COMBINATO per HIV HBV HCV SIFILIDE.

Reggio Emilia, 29 novembre 2016

Il 1°dicembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS.
I dati elaborati dalla Regione Emilia Romagna mostrano che a Reggio Emilia il numero di nuovi casi di HIV è stabile, analogamente a quanto accade nelle altre Provincie della Regione.
Nel 2015 i nuovi casi in Provincia di Reggio sono stati 24, dato analogo a quello del 2014, positivo se raffrontato ai 45 casi degli anni precedenti.
Le attività di prevenzione, educazione, informazione rivolte alla popolazione e agli operatori dei Servizi socio-sanitari sembrano dare, finalmente, i loro frutti.

Nonostante i risultati incoraggianti, persistono lo stigma e la paura nei confronti di questa malattia. Stigma e paura che portano a rimuovere il problema, a non eseguire o rimandare l'esecuzione del test, ritenendo che sia un problema che non riguarda noi "normali": in realtà sono anni che è normale avere rapporti con più persone durante la nostra vita, nel corso di relazioni sentimentali o al di fuori di esse, anche con persone conosciute da poco. Se questo comportamento non ci riguarda direttamente, può aver riguardato la persona con la quale conviviamo o abbiamo rapporti sessuali. Il fatto che il numero delle altre infezioni sessualmente trasmissibili non sia in calo conferma che questa è spesso la normalità.

giornata nazionale contro AIDS prevenzione test gratuito


Rimane fondamentale la prevenzione sia attraverso l'astensione da rapporti a rischio che con l'uso regolare del profilattico.
Il desiderio di concepire un figlio, l'inizio di una nuova relazione o anche semplicemente il dubbio di avere contratto l'infezione rende fondamentale l'effettuazione del test, anonimo a gratuito, da parte della persona che ha avuto rapporti non protetti.
Conoscere la propria situazione è importante, sia per proteggersi in caso di esito negativo, che per cercare aiuto dalle cure, prima che compaia la malattia, in caso di esito positivo.
Giovedì 1 e sabato 3 dicembre Azienda Usl, Azienda Ospedaliera e Comune di Reggio Emilia offrono ai cittadini il test gratuito per HIV, sifilide, epatite B e C a Reggio Emilia in Piazza Prampolini e in Piazzale Europa, e in altri punti prelievo della Città e della Provincia.

Per fare il test gratuito non è necessario il digiuno né la prenotazione.

Luoghi e orari dove sarà possibile eseguire il test

GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2016

REGGIO EMILIA
Piazza Prampolini dalle 10.00 alle 14.00 presso Ambulanza e gazebo della Croce Verde (test rapido HIV)
Centro per la Famiglia Straniera (Via Monte San Michele, 8) dalle 10.00 alle 14.00
SERT Ambulatorio Via Bocconi dalle 9.00 alle 12.00 (test rapido HIV)
Ambulatorio Malattie Infettive Ospedale S. Maria Nuova (V.le Risorgimento, 80) dalle 10.00 alle 12.00

PROVINCIA
Ospedale Civile di Guastalla - Via Donatori di sangue, 1 - Poliambulatori (piano terra stanza 6) | ore 10.00-14.00
Montecchio - Casa della Salute Via Saragat, 11 | ore 10.00-14.00
Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti - Servizio Igiene Pubblica (piano terra) |ore 10.00-14.00
Correggio, Servizio di Igiene Pubblica - Piazza San Rocco 4 (2 piano) | ore 10.00-14.00
Scandiano, Ambulatorio Igiene Pubblica - Via Martiri della Libertà, 8 | ore 10.00-14.00

SABATO 3 DICEMBRE

REGGIO EMILIA CITTÀ
Piazza della Vittoria di fianco al Teatro Municipale, Tendone della Croce Rossa dalle 10.00 alle 18.00
Piazzale Europa sede Arci dalle 10.00 alle 16.00
Ambulatorio Malattie Infettive dalle 8.00 alle 13.00
Centro per la Famiglia Straniera, Via Monte San Michele, 8 dalle 9.00 alle 12.00
Ambulatorio SerT Via Bocconi (test rapido HIV) dalle 9.00 alle 12.00
Ambulatorio SerT Via Amendola (test rapido HIV) dalle 9.00 alle 12.00

Programma completo e orari su www.helpaids.it  www.asmn.re.it  www.ausl.re.it  o contattando il Numero verde gratuito 800856080

giornata nazionale contro AIDS prevenzione test gratuito reggio emilia

(Fonte:ufficio stampa USL RE)

Nel mondo un neonato su dieci nasce prematuro. In occasione della Giornata del prematuro, che si celebra il 17 novembre, i calciatori di Modena, Sassuolo e Carpi hanno visitato la Neonatologia del Policlinico.

Modena, 17 novembre 2016

Nel mondo 1 neonato su 10 nasce prematuro. Basterebbe questo dato a spiegare l'importanza della Giornata Mondiale della Prematurità che si festeggia in tutto il mondo oggi, 17 novembre. "Nella nascita prematura, anche i genitori sono prematuri" sono queste le parole di una mamma di un neonato prematuro, ci ricorda Giovanna Cuomo, Coordinatore Infermieristico della Neonatologia del Policlinico, diretta dal prof. Fabrizio Ferrari. Le iniziative promosse in questa giornata servono a sensibilizzare l'attenzione su questi neonati e le loro famiglie, che come sottolineava questa mamma sono assolutamente impreparati a questo evento. La Neonatologia del Policlinico ha ricevuto in questi giorni la gradita visita dei calciatori della prima squadra del Modena, del Sassuolo e del Carpi che hanno regalato magliette autografate e gagliardetti.

Nel mondo e nella nostra provincia, edifici e monumenti significativi vengono illuminati di viola. L'illuminazione con la luce viola, coinvoldge anche alcuni importanti monumenti nella nostra provincia; il Comune di Modena illuminerà la Torre Ghirlandina; il Comune di Formigine l'orologio del Castello, il Comune di Castelfranco Emilia l'edificio del Comune, inoltre il Comune di Maranello illuminerà la Fontana del Cavallino, il Comune di Savignano illuminerà l'edificio del Comune, il Campanile di Savignano Alto, e la Chiesa di San Marco. L' obiettivo dell'illuminazione, è quello di diffondere le informazioni relative ai piccoli prematuri e alle loro famiglie; e inoltre sostenere gli operatori della Terapia Intensiva di Modena l'Associazione Pollicino e Vivere Onlus.

In occasione di questa Giornata speciale, numerose sono le iniziative organizzate dalla Neonatologia del Policlinico, che è anche l'unico centro italiano di formazione nel metodo NIDCAP, (Neonatal Individualized Developmental Care and Assessment Program), il metodo più completo ed articolato per le cure individualizzate del neonato prematuro.

giornata prematuro giocatoricarpi

Oggi, giovedì 17 novembre in tarda mattinata, alcuni calciatori del Sassuolo Calcio e del Modena Calcio hanno visitato il reparto insieme al prof. Fabrizio Ferrari, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Modena, accolti dal Direttore generale del Policlinico Ivan Trenti e dal Direttore Amministrativo Ivan Cavallo che hanno voluto ringraziare i giocatori per la sensibilità mostrata. Per i gialloblù erano presenti mister Simone Pavan, i centrocampisti Wilfred Osuji e Simone Basso, portiere Nicolò Manfredini e il terzino Simone Aldovrandi accompagnati dal team manager Andrea Russo. Il Sassuolo aveva schierato, è proprio il caso di dirlo, i difensori Federico Peluso, Francesco Acerbi e Marcello Gazzola, centrocampisti Davide Biondini e Francesco Magnanelli l'attaccante Alessandro Matri. La squadra era accompagnata dall'addetto stampa Massimo Paroli.

Ieri, mercoledì 16 novembre gli operatori, insieme all'Associazione Pollicino e all'associazione Cuore di Maglia hanno festeggiato l'evento a partire dalle ore 15.00, con il una rappresentanza della squadra del Carpi – il portiere Simone Colombi e il difensore Aljaž Struna – che hanno indossato le magliette dell'iniziativa e visitato il reparto, accolti da medici e infermieri della Neonatologia, concedendosi per foto e autografi.

giornata prematuro policlinico modena 2016

Uno dei supporti più importanti nella crescita del prematuro è il latte materno. Per questo motivo, quindici anni fa, al Policlinico di Modena nasceva la Banca del Latte Materno, una struttura che consente di donare il latte in favore delle mamme che non ne hanno abbastanza. Dalla sua apertura sono state 160 le donne che hanno donato il proprio latte alla Banca del Latte, che ha raccolto 600 litri di latte.Il Policlinico ha realizzato un video per promuovere la donazione. Tra gli attori, molti dei bambini che sono cresciuti grazie al latte donato alla Banca del Latte. Il video, disponibile sulla pagina www.policlinico.mo.it/neonatologia  è ospitato dal canale You Tube dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria youtu.be/xIQ1q8yd_-Y  e sarà diffuso sui social network aziendali.

(Fonte: Policlinico Modena)

 

L'impresa parmigiana Pizzarotti firma il contratto per la costruzione del "New maternity hospital", il secondo ospedale più grande tra quelli in via di realizzazione in Kuwait.

Parma, 28 ottobre 2016

L'impresa parmigiana Pizzarotti - tra le prime quattro imprese di costruzioni italiane - si aggiudica un nuovo importante progetto di edilizia sanitaria. E' stato infatti firmato il contratto per il nuovo maxi cantiere che sorgerà in Kuwait per la costruzione del "New maternity hospital", il secondo ospedale più grande tra quelli in via di realizzazione in Kuwait. Un edificio di oltre 200.000 metri quadrati destinato ad accogliere giovani madri degenti e neonati che richiedano un trattamento di terapia intensiva. Una struttura che consolida l'esperienza a livello internazionale nel settore dell'edilizia ospedaliera dell'azienda parmigiana. Il valore complessivo e' di 220 milioni di dinari kuwaitiani, pari a circa 660 milioni di euro e ospiterà più di 800 posti letto.

Pubblicato in Economia Parma

Legge regionale: per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale. Bonaccini: "Le parole del presidente Mattarella sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione. Il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Bologna, 25 ottobre 2016

"Le parole del presidente Mattarella sulle vaccinazioni sono importantissime, non possiamo infatti lasciare la salute delle persone alla disinformazione o, per usare le parole del Capo dello Stato, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento. Per quanto ci riguarda, ribadisco che in Emilia-Romagna sarà obbligatorio vaccinare i bambini per la loro ammissione agli asili nido, una misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato in commissione e sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna, "e ci fa piacere- sottolinea- che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decennile malattie infettivesono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".

"L'atteggiamento dei genitori verso le vaccinazioni pediatriche è molto cambiato- prosegue il presidente della Regione- in particolare a causa delle informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line. Ciò ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".

In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Peraltro, hanno destato preoccupazione gli episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella nostra regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.

"Le vaccinazioni, oltre a proteggere le persone vaccinate- chiude Bonaccini- proteggono indirettamente anche quei bambini che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati (bambini immunodepressi, con gravi patologie croniche, ecc.), per i quali l'unica possibilità di frequentare l'asilo è che tutti gli altri siano vaccinati per evitare che le malattie circolino e possano contagiarli".

(Fonte: ufficio stampa Regioen Emilia Romagna)

Attivo da lunedi' 24 ottobre nel corridoio tra l'ingresso 1 e l'ingresso 2 al piano terra del Policlinico: 400mq, 13 sportelli. Un'area centrata sull'accoglienza e sulla presa in carico personalizzata, con una particolare attenzione alle persone con disabilità.

Modena, 24 ottobre 2016

A partire da oggi, lunedì 24 ottobre 2016, i cittadini che si rivolgono al Policlinico di Modena avranno a disposizione QuiFacile, un'area dedicata al cittadino dove svolgere le pratiche amministrative di accoglienza e accettazione, richiedere documentazione sanitaria, prenotare visite e pagare il ticket. L'area si trova al piano terra con accesso dall'ingresso 1 o dall'ingresso 2, è dotata di comodi spazi di attesa, di servizi, di totem eliminacode e di riscuotitrice automatica.

QuiFacile è uno spazio di circa 400mq dedicato all'utenza dotato di 13 sportelli, 7 dedicati alle prenotazioni delle prestazioni e ai pagamenti, 6 all'accoglienza, alle pratiche amministrative e al ritiro dei referti. Grazie a una piattaforma informatica unica di accesso, la gestione dell'attesa risulterà semplificata, perché questo sistema organizza automaticamente la priorità di accesso e la presa in carico in modo ordinato. QuiFacile si trova al piano terra, in una zona accessibile dagli ingressi principali e consente di fruire di una serie di servizi integrati, evitando che il paziente debba girare per l'ospedale.

La nuova area è stata idealmente consegnata alla città con la visita dell'Assessora Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza del Comune di Modena, Giuliana Urbelli, accolta dal Direttore generale del Policlinico, Ivan Trenti, dal Direttore Amministrativo Ivan Cavallo, dal Responsabile di QUIfacile Nicoletta Posa e dagli operatori della struttura. "Oggi è una bella giornata – osserva Giuliana Urbelli – perché ho potuto visitare un luogo funzionale, elegante, pensato per tutti i cittadini con una particolare attenzione a quelli più fragili. Un'area dove anche gli operatori hanno a disposizione postazioni funzionali e confortevoli. In questo spazio, che il Policlinico ha messo a disposizione della città, esistono quindi le migliori condizioni organizzative, logistiche e di ambiente per il rapporto tra operatori e cittadini".

 

Pubblicato in Cronaca Modena
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