C’è il plauso dell’Amministrazione comunale per l’intenso lavoro svolto dal comando mirandolese impegnato costantemente pur nei limiti dell’azione cui è tenuta la Polizia Locale, nel monitoraggio capillare del territorio finalizzato a sopprimere gli illeciti di varia natura. Ma pure per l’operatività e la presenza che quotidianamente gli operatori con grande sforzo conducono lungo vie e strade del capoluogo, come delle frazioni, nei pressi dei plessi scolastici, in parchi ed aree verdi, nei controlli stradali e in ogni occasione in cui è richiesto il loro intervento.
Due gli episodi che in questi giorni li hanno coinvolti direttamente: il primo, un sequestro di droga. Durante l’attività di perlustrazione nel capoluogo, una pattuglia della Polizia Locale del presidio mirandolese, ha incrociato nei pressi della stazione delle autocorriere, un'auto sospetta con quattro persone a bordo. Intimato l’alt al conducente, gli agenti hanno provveduto al controllo del mezzo, durante il quale è stato rinvenuto un bilancino di precisione. Il nervosismo degli occupanti scaturito dalle domande degli operatori, se fossero o meno in possesso di sostanze stupefacenti hanno permesso di trovare 3.26gr di hascish e una pasticca di extasy. Sequestrata la droga, gli operatori hanno pertanto segnalato i quattro alla Prefettura. L’autovettura su cui viaggiavano i quattro inoltre, era già stata oggetto di segnalazione da parte dei Carabinieri di Gonzaga in quanto qualche settimana prima non si era fermata all'alt dei militari.
Il secondo episodio risale bensì a ieri, martedì 5 ottobre. In occasione delle operazioni di controllo integrato di polizia, unitamente alla Polizia di Stato, veniva fermata una signora italiana residente a Novi di Modena. Dall’accertamento dei documenti, la patente di guida risultava falsa. Gli operatori quindi hanno proceduto a denunciare la signora a piede libero, sequestrando la patente per metterla a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
È accaduto qualche settimana fa invece un fatto che ha visto protagonisti sempre gli operatori della Polizia Locale del Presidio di Mirandola, conclusosi però positivamente. Il personale dell’ospedale Santa Maria Bianca aveva provato a contattare il famigliare di una persona ricoverata. Non trovatolo né al telefono e nemmeno di persona bussando ripetutamente alla porta dell’abitazione sita in via Pirandello, provvedeva ad avvisare la Polizia Locale. Gli operatori sono intervenuti, ripetendo i medesimi tentativi, ma senza risultato. Scoperto un paio di chiavi dell’abitazione e con l’autorizzazione del Comandate, entravano in casa, trovando la persona in camera da letto riversa sul proprio letto completamente priva di sensi. Fatti intervenire i sanitari, per l’uomo pur riprendendosi è stato poi predisposto il ricovero presso la struttura ospedaliera.