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Di Nicola Comparato Felino, 9 dicembre 2018 - Importante appuntamento per la Protezione Civile "Gruppo Il Falco": l'inaugurazione della nuova vettura di servizio, donata dal Comune di Felino, in collaborazione con la Polizia Pedemontana Parmense.

Grande l'emozione del Presidente della Protezione Civile, Ivo Strini, durante il discorso del Sindaco di Felino, Elisa Leoni. Il veicolo ha ricevuto la benedizione da Don Matteo, il parroco di Felino. Ora la Protezione Civile "Gruppo Il Falco", può contare su di un nuovo mezzo di servizio che contribuirà a aumentare l'efficacia degli interventi a supporto della popolazione. Degno di nota, anche il sostegno proveniente del Prosciuttificio Siri di Felino, sponsor della Protezione Civile, che ha fornito le divise del Gruppo e che partecipa con molte altre modalità a mantenere viva questa importante realtà della Val Baganza.

Protezione Civile Gruppo Il Falco, sempre pronti ad aiutare le persone ed impegnati a svolgere ogni tipo di intervento in forza dell'elevatissimo livello di preparazione.
Un gruppo unito, che non si tira mai indietro, sul quale i cittadini sanno di poter contare in ogni momento.
Le persone chiamano e "Gruppo Il Falco" risponde! Sono loro i veri Super Eroi.

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Una rete di 123 telecamere decisiva per risolvere diversi crimini. E che qualche giorno fa ha permesso di identificare l'auto pirata di Stradella
Venerdì 28 novembre. Nella notte un'auto investe un ciclista a Stradella di Collecchio e si dà alla fuga. Ma nell'impatto, lascia sull'asfalto uno specchietto. La Polstrada scopre che si tratta di un Audi Q7 bianco, ma per rintracciarlo chiede alla Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense le immagini delle telecamere posizionate lungo la via La Spezia e... bingo! Il pirata viene identificato e denunciato.

È questo l'ultimo successo della rete di videosorveglianza creata dall'Unione Pedemontana: 123 occhi elettronici, di cui uno mobile e 71 con tecnologia OCR in grado di leggere le targhe, spalancati sulle strade e i luoghi sensibili dei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo Sala Baganza e Traversetolo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Occhi che hanno permesso agli agenti dell'Unione alle altre forze dell'ordine di identificare altre auto pirata, ritrovare veicoli rubate, ma soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di diversi crimini, alcuni dei quali particolarmente efferati. Per esempio, i responsabili del duplice omicidio di San Prospero del 27 dicembre 2016, oppure la banda capeggiata da un minorenne denunciata nel luglio dell'anno scorso per furto e tentato duplice omicidio. Repressione, dunque, ma anche prevenzione e sicurezza stradale: dall'inizio dell'anno sono stati infatti sanzionati 538 veicoli non revisionati e 202 senza copertura assicurativa.

Risultati che il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi sottolinea con orgoglio: «L'ultimo episodio dimostra che abbiamo approntato un sistema efficace, utile a tutte le forze dell'ordine, in grado di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».

Presidente, quando avete deciso di investire sulla videosorveglianza e perché?
«Dopo aver sottoscritto il protocollo d'intesa con la Prefettura sulla sicurezza, tra il 2015 e il 2016 abbiamo pensato di fare la nostra parte sviluppando il sistema che abbiamo chiamato "Occhi vigili". Del resto, l'installazione delle telecamere era una delle tre azioni contenute nel protocollo che prevedeva anche lo sviluppo del controllo di vicinato e una maggiore integrazione tra le forze dell'ordine».

Quante risorse avete investito?
«Complessivamente sono stati stanziati 650mila euro. Inizialmente abbiamo acceso un mutuo da 400mila euro per il primo stralcio, poi altri 150.000 per il secondo, di cui 50.000 sono arrivati dalla Regione, e sta per essere realizzato un terzo stralcio da 100 mila euro, che prevede un contributo regionale di altri 20.000 euro. Una volta completato quest'ultimo step, il sistema conterà 81 telecamere OCR e 101 di contesto».

C'è chi dice che più che le telecamere ci vorrebbero più agenti... lei cosa ne pensa?
«Penso che ci vorrebbero entrambe le cose, ma purtroppo per quel che riguarda le nuove assunzioni, non possiamo superare i vincoli della legislazione nazionale attuale. Abbiamo assunto tutti gli agenti che potevamo assumere, ma siamo ancora sottorganico e le telecamere ci danno un grosso aiuto nel presidio del territorio, a meno che non si pensi di mettere un operatore per ogni strada, cosa che sarebbe impossibile».

Sulle altre due azioni previste nel protocollo a che punto siamo?
«Il controllo di vicinato è stato attivato in tutti i comuni, grazie alla collaborazione dei cittadini ed è sempre in fase di ampliamento. Riguardo alle sinergie con le altre forze dell'ordine, i Carabinieri dislocati sul nostro territorio possono accedere direttamente alla nostra rete di videosorveglianza e, come testimonia l'ultimo episodio, in caso di necessità c'è la piena disponibilità a fornire le immagini anche agli altri organi di Polizia. Un'altra forma di collaborazione importante riguarda il rilevamento degli incidenti stradali, che oggi vengono effettuati quasi esclusivamente dagli agenti dell'Unione per permettere a Carabinieri e Polizia di Stato di dedicarsi alla prevenzione dei crimini».

Bianchi conclude sottolineando con orgoglio come "Occhi vigili" sia, ad oggi, «il sistema di telecamere più sviluppato e all'avanguardia di tutto il parmense. Sistema che in futuro verrà messo in rete con le altre telecamere attive in tutta la provincia creando una rete alla quale potranno accedere tutte le forze dell'ordine».

Sul caso, risolto, dell'auto pirata di Stradella, sono intervenuti anche il sindaco di Felino nonché assessore unionale alla Sicurezza, Elisa Leoni, e il comandante della Polizia Locale Pedemontana Franco Drigani. «È l'ennesima conferma di come il sistema possa essere utile nella prevenzione e nella repressione dei reati – afferma Leoni –, così come per garantire una maggiore sicurezza stradale, attraverso il controllo delle auto non revisionate o senza assicurazione». Per il comandante Drigani, «la scelta dell'Unione id investire sulla videosorveglianza, si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più strategica ed efficace, così come la proficua collaborazione con le altre forze dell'ordine».

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La testimonianza di Matteo e Jana all'incontro informativo sul servizio attivato da Azienda Pedemontana Sociale nei comuni dell'Unione

«Non occorre essere supereroi. Per essere una famiglia affiancante basta essere una famiglia unita, accogliente, che ha voglia di mettersi in gioco e di andare incontro agli altri, dedicando loro un po' di tempo». Parola di mamma Jana e papà Matteo, che hanno raccontato la loro esperienza durante il secondo incontro informativo organizzato sabato primo dicembre da Azienda Pedemontana Sociale a Collecchio, più precisamente a Villa Soragna, sul servizio "Una Famiglia per una Famiglia".

Incontro che ha fatto seguito al primo appuntamento di Monticelli Terme dello scorso 10 novembre per i territori di Montechiarugolo e Traversetolo, e che questa volta era rivolto in particolare alle famiglie di Collecchio, Felino e Sala Baganza.

Nei primi suoi primi due anni di vita, "Una Famiglia per una Famiglia", ideato dalla Fondazione Paideia di Torino, ha saputo coinvolgere oltre 30 nuclei del territorio pedemontano con otto affiancamenti. «E noi lo rifaremmo», ha assicurato Matteo. «Durante la nostra prima esperienza, l'obiettivo era quello di aiutare un'altra famiglia che aveva delle difficoltà organizzative – spiega Jana –. La madre aveva un orario di lavoro che non coincideva con quello scolastico, per cui andavamo a prendere la loro bambina, l'aiutavamo a fare i compiti e la tenevamo con noi fino a quando i genitori potevano passarla a prendere. Nel secondo affiancamento, invece, l'obiettivo era quello di sostenere una ragazza nell'inserimento scolastico. Il timore del primo contatto con la famiglia affiancata ovviamente c'è stato, ma in entrambi i casi «è stato molto bello – ricorda Matteo –. C'è stata subito empatia e grande collaborazione».

Federico Manfredi, responsabile dell'Area Minori e Famiglie di Azienda Pedemontana Sociale, ha fotografato la situazione. «A Collecchio abbiamo in carico 283 minori, a Felino 137 e a Sala Baganza 101». I progetti di affido familiare nel 2017, nell'intero territorio Pedemontano sono stati 34, mentre 17 sono stati i minori accolti in comunità, non essendo stato possibile avviare un percorso di affido.

"Una famiglia per una Famiglia" serve proprio per prevenire situazioni più problematiche, ha spiegato Sabrina Fornari, referente del settore Affido/Adozioni di Pedemontana Sociale: «Con l'affiancamento c'è la possibilità di sostenere i nuclei che iniziano ad avere delle fragilità, prevenendo problematiche più importanti. Tra famiglia affiancante e affiancata viene stipulato un accordo preciso e per un certo periodo di tempo, di cui il garante è il tutor. Una figura importantissima, esperta, ma non un professionista». «Spesso il tutor è un insegnante, che lavora sul territorio e che altrettanto spesso conosce già le famiglie – ha sottolineato la psicologa del Servizio Sara Carretta ponendo l'accento sull'importanza della prossimità nell'affiancamento –. Questo è un progetto che si prende cura di ogni attore che partecipa. Tutti possono contare su un sostegno».

Nessuno, ma proprio nessuno, viene lasciato solo: «Periodicamente si svolgono incontri di gruppo serali con le famiglie affiancanti e i tutor per capire cosa migliorare, non solo sul singolo progetto, ma anche sul servizio complessivo», ha spiegato la coordinatrice delle assistenti sociali Laura Cannarsa. A rappresentare i tutor, è stata Cecilia, che ha ricordato come la figura del garante dell'affiancamento debba «essere una persona aperta, capace di ascoltare, mediare ed essere pronta a intervenire nel momento del bisogno, quando le cose non vanno bene».

All'incontro hanno partecipato le assistenti sociali che seguono il Servizio nei tre comuni (Mariantonia Moglia, Roberta Placanica, Sara Tarantino e Giulia Zanoni), il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, insieme agli assessori alle Politiche sociali di Collecchio, Felino e Sala Baganza, rispettivamente Marco Boselli, Simona Damenti e Giuliana Saccani. «I servizi sociali sono fatti dai Comuni, ma anche dalle cooperative sociali e dalle famiglie – ha detto il presidente dell'Unione –. E in "Una Famiglia per una Famiglia", che sta dando buoni frutti, troviamo tutti questi elementi. Nei suoi dieci anni di vita Azienda Pedemontana Sociale ha realizzato tantissimi progetti. E non mi piace nemmeno parlare di "progetti", perché un progetto dà l'idea di qualcosa che finisce, mentre invece qui si tratta di veri e propri servizi che nascono, crescono e continuano nel tempo». Oltre i progetti, dunque, ma non solo. Manfredi ha invitato i presenti a farsi ambasciatori di "Una famiglia per una famiglia", sottolineando come i "Servizi sociali" debbano essere intesi come "Servizi alla comunità", «perché le assistenti sociali devono pensare al benessere dell'intera collettività». Una collettività capace di tessere relazioni e di aiutarsi, come nel caso delle famiglie accoglienti, che insieme ai tutor rappresentano un patrimonio da preservare e, come hanno sottolineato tutti gli amministratori, da ringraziare.

I corsi di formazione per chi volesse diventare una famiglia accogliente, si svolgeranno all'inizio del prossimo anno. Chi fosse interessato a ricevere informazioni, può contattare Azienda Pedemontana Sociale al numero 0521 307111 o inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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In questo videomessaggio, la bella langhiranese (di Mattaleto per la precisione) Martina Esposito, vincitrice della fascia "Miss Moda Glamour" per il concorso "Miss BluMare 2018″, dà appuntamento a tutti per domenica mattina 16 dicembre, alle ore 9.50, alla Sala Civica di Felino, per il tesseramento del Partito Socialista italiano.

All'evento parteciperanno gli amministratori locali, il consigliere provinciale Cantoni, il sindaco Antonioli, e i tanti vice-sindaci, assessori e consiglieri socialisti della provincia di Parma. Un evento importante che è anche un'occasione per conoscere più da vicino il mondo socialista.

...E come dice la bella modella "testimonial" Martina Esposito: "Non mancate!" Vi aspettiamo!

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook del Partito Socialista italiano Federazione di Parma e provincia https://www.facebook.com/PSIPARMA/ 

Per saperne di più su Martina Esposito seguite questo link http://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/21661-martina-esposito-bella-romantica-di-sani-principi-e-con-un-sogno-nel-cassetto-anzi-due.html 

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VIDEO INVITO: https://youtu.be/c58wZJqZUd8 

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Giovedì, 06 Dicembre 2018 07:03

Quello strano odore al Poggio di S. Ilario Baganza

E' un condizionamento collettivo o ci sono realmente seri problemi di salute? E' quello che in molti si chiedono al Poggio, gli stessi che vorrebbero trovare risposta alle loro preoccupazioni e tornare "proprietari" dell'aria che respiravano un tempo, ormai remoto.

Di Redazione - Poggio S. Ilario B. - PR -  giovedi 6 dicembre 2018 - Ci troviamo nella Val Baganza, in provincia di Parma, più precisamente al Poggio frazione del comune di Felino. Un splendido villaggio circondato da colline e fattorie, dove tutti si conoscono ed è facile incontrarsi e parlare del più o del meno col proprio vicino. Insomma il Poggio è un posto dove è bello vivere e dove, chi può, cerca rifugio trasferendosi dalla città caotica e inquinata.

A turbare il "sonno" dei residenti è però un nauseante odore che avvolge il paese e che contrasta con le bellezze delle colline che lo circondano. Un odore forte e fastidioso, una puzza tremenda e persistente, si sente dire in giro.

Un odore di fogna che potrebbe essere imputabile al mal funzionamento di qualche processo industriale.

Non ci sono ancora certezze ma solo sospetti, mentre quel che è certo è il fastidio, da un lato, e la preoccupazione per la salute dall'altro.

E' un condizionamento collettivo o ci sono realmente seri problemi di salute? E' quello che in molti si chiedono al Poggio, gli stessi che vorrebbero trovare risposta alle loro preoccupazioni e tornare "proprietari" dell'aria che respiravano un tempo, ormai remoto.

In attesa di risposte dagli organismi competenti, è possibile mandare nuove segnalazioni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Di Nicola Comparato Felino 28 novembre 2018 - Ci troviamo nella Val Baganza, in provincia di Parma, precisamente a San Michele Tiorre. Siamo negli studi della Rik's Recordz per conoscere più da vicino questo ambizioso e interessante progetto musicale direttamente dalla voce del fondatore.

La Rik's Recordz nasce nel 2011, da un'idea di Lorenzo "Rik" Riccardi, con l'intento di esplorare a 360 gradi il panorama musicale. Rik é riuscito a collaborare, nel corso degli anni, con artisti di ogni genere ed età. La musica non ha confini e alla Rik's Recordz questo lo si capisce fin da subito.

Tanti sono i dj's che gravitano attorno a questo progetto. Faustino Dj, Luca Prandi DJ, Robertino DJ, Max Uomo Gatto DJ, Kevin Guatelli dei Jesters e MiloTech DJ, tra i nomi più noti.

L'addetto alle pubbliche relazioni, Christian Chiaffi grande amico di Rik, è colui che si occupa anche della gestione della pagina ufficiale Facebook della Rik's Recordz..
https://www.facebook.com/riksrecordz/  .

Il fondatore della Rik's Recordz, Lorenzo "Rik" Riccardi ci ha dedicato un video messaggio.

Lo ringraziamo e gli auguriamo il meglio per il suo solido progetto, destinato a durare nel tempo.
Video intervista: https://youtu.be/AHtJGFgWyfo 

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Si torna a parlare della cassa di espansione sul torrente Baganza in provincia di Parma. Una ipotesi alternativa alla cassa di espansione. le posizioni degli esponenti PSI.

Di Nicola Comparato Felino 15 novembre 2018 -
La cassa, la diga artificiale, l'ecomostro, un progetto costosissimo e di enorme impatto ambientale. Abbiamo già trattato questo argomento in un precedente articolo che potete rileggere cliccando a questo link http://www.gazzettadellemilia.it/economia/item/20523-in-merito-alla-cassa-d-espansione-sul-baganza-una-posizione-contraria.html  . Molti sono i pareri contrari su questo progetto e tra i cittadini della Val Baganza, in particolare i residenti di Casale di Felino, paese dove dovrebbe sorgere la cassa, molte sono le preoccupazioni per l'impatto ambientale dei lavori di costruzione e per il disagio che questi possono creare agli abitanti del luogo.

Anche da molti cittadini di Colorno la cassa di espansione sul Baganza non è vista di buon occhio. Si cerca una strada alternativa alla cassa, un progetto meno costoso e meno impattante.

Una valida opzione potrebbe essere quella proposta da Stefano Orlandini, professore ordinario di costruzioni idrauliche all'Università di Modena e Reggio Emilia. La sua idea, commissionata dall'Unione Parmense Industriali in seguito ad una valutazione delle associazioni agricole, consiste nel creare un serbatoio, sbarrando la valle con una diga ad Armorano, sopra Calestano. Così facendo, il territorio potrebbe trarne molti benefici, evitando molti disagi e portando guadagni di vario genere, anche di tipo turistico. Ma sentiamo il parere dei socialisti che da molto tempo seguono l'evolversi della situazione.

Cristiano Manuele Segretario Provinciale del PSI Federazione di Parma: "Non portare a termine opere infrastrutturali è uno sperpero di denaro pubblico che il nostro Paese non può più permettersi, il nostro Paese non può permettersi di pagare sanzioni per opere incompiute e non usufruire dei vantaggi legati all'utilizzo pubblico. Le soluzioni per risolvere i problemi del Baganza possono essere diverse, il patto di fiume, già auspicato dalla Segreteria del Psi e siglato dai Comuni della Val Baganza pochi mesi orsono, è un buon viatico ma non deve restare un bel progetto su carta intestata!"

Manuel Magnani Consigliere Comunale PSI Collecchio e Consigliere Unione Pedemontana Parmense: "I socialisti della Pedemontana parmense rilevano con soddisfazione gli studi compiuti dal professor Orlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto illustrato dal professor Orlandini permetterebbe, oltre che a mettere al sicuro Parma e i paesi a valle quali Colorno, anche di proteggere il medio corso del Baganza e quindi i paesi e i territori di Calestano, Felino, Sala Baganza e Collecchio; di produrre inoltre energia completamente rinnovabile, garantisce inoltre un importante riserva di acqua assai utile per le necessità dell'agricoltura a valle in particolare per la coltivazione del pomodoro, può generare un importante richiamo turistico con possibilità di portare lavoro nelle terre di montagna. Tutti coloro che difendevano il mastodontico e assai invasivo progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna dicevano "lasciate parlare gli ingegneri!" a screditare le nostre convinzioni di liberi cittadini. Ebbene, ora che un professore univesitario ha parlato cosa hanno da dire costoro? Chiediamo quindi che si vada verso una revisione del progetto, il progetto della cassa di espansione cosi come pensato avrà forti impatti nella zona di costruzione con sbarramenti fuori terra alti fino a 16 metri equivalenti ad un palazzo di 4 – 5 piani, lavori che si protrarranno, salvo imprevisti, per almeno 5 anni con pesanti ripercussioni ambientali per il traffico di camion generato."

Paola Biacchi Capogruppo PSI a Colorno: "Pur rispettando le preoccupazioni degli amministratori di Collecchio, Sala e Felino, mi auguro che non ci siano rallentamenti ulteriori nell'iter relativo alla realizzazione della cassa di espansione del Baganza. Potrà infatti laminare ben 4,7 milioni di metri cubi di acqua ed eleverà il grado di sicurezza dei centri urbani di Parma e di Colorno anche a fronte di una piena eccezionale. Sono consapevole che servono anche monitoraggi continui e ulteriori lavori anche nel territorio colornese. Gli amministratori comunali socialisti per questo tengono sempre alta l'attenzione sul problema idraulico e hanno organizzato o condotto diversi incontri con Aipo e Bonifica per portare le nostre preoccupazioni e sollecitare risposte."

Dottoressa Rosina Trombi socialista ed ex vicesindaco di Felino: "Il PSI di Pedemontana ha espresso la sua posizione in un ordine del giorno posto al Consiglio dell'Unione da Manuel Magnani , consigliere del PSI a Collecchio ... in sostanza a tutti sta a cuore la tutela di Parma e Colorno ma nello stesso tempo vorremmo la tutela delle popolazioni a monte della cassa .... Quando nel 2011 si è votato il protocollo tra i vari comuni interessati non vi era l'ipotesi di un'opera così mastodontica, impattante sull'ambiente e sull'abitato a monte.... Nel progetto presentato nel marzo 2017 a Felino si è constatato il costo esorbitante ma non sono state previste tutele lungo tutto l'asse che con l'alluvione dell'ottobre 2014 si sono rese evidentemente necessarie per la tutela del territorio e delle industrie di Felino, Sala Baganza, Calestano e Collecchio.... La preoccupazione a Felino è inoltre legata alla gestione della cantieristica e realizzazione dell'opera relativamente ai disagi alla viabilità e all'ambiente dove sorge l'abitato di Casale.... Speriamo che la recente costituzione del Patto di fiume possa prendere in considerazione e rispondere alle preoccupazioni di cui sopra."

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L'Autorità di Bacino del Fiume Po: "Spazio alle istanze dei cittadini e portatori di interesse su criticità e valori". Una settimana di incontri itineranti per la provincia a Felino, Langhirano, Parma e Mezzani

Parma, 14 Novembre 2018 – Il Contratto di Fiume Parma-Baganza giunge alla fase di elaborazione decisiva e si apre alle valutazioni nel merito del territorio, delle associazioni, dei privati cittadini e di tutti quei soggetti che non hanno competenze amministrative, ma che possono contribuire in modo rilevante ad arricchire la stesura di un piano di azione che valorizzi le potenzialità e soprattutto possa mitigare le criticità in particolare quelle derivanti dal dissesto idrogeologico e alluvionale.

Nei prossimi giorni, dopo la conclusione delle attività di condivisione progettuale – svolta in questi mesi dallo staff tecnico dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume PO (Ministero dell'Ambiente) con i Comuni parmensi delle due vallate e con gli altri Enti competenti sulle aree considerate - prenderà il via l'ascolto di tutti coloro che, in maniera costruttiva, porteranno un contributo di idee, iniziative utili, in grado di ampliare e migliorare le strategie e gli obiettivi istituzionali individuati per il Contratto di Fiume Parma-Baganza.

Così, al fine di promuovere l'avvio della partecipazione pubblica all'interno del processo 'Verso il Contratto di fiume Parma-Baganza', l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - che crede nell'utilizzo dello strumento Contratto - ritiene fondamentale ed imprescindibile il contributo che potrà essere offerto dalla partecipazione qualificata della società civile ed economica alle scelte che stanno avvicinando all'intesa progettuale definitiva. Come riportato nel Documento di Intenti, presentato il 9 luglio scorso nella sede della Provincia di Parma, per questa fase di partecipazione pubblica saranno previsti alcuni incontri sul territorio, quattro nella fattispecie, che riguarderanno i seguenti ambiti: Val Parma, Val Baganza, da Parma a confluenza Po e Comune di Parma.

Gli incontri vivranno di tre momenti distinti: 1) Presentazione del Contratto e del lavoro svolto fino ad ora. 2) Ascolto delle opinioni e delle informazioni con cui arricchire ed integrare il patrimonio informativo del progetto; 3) Sintesi dell'incontro e condivisione degli esiti. Tra i vari soggetti segnaliamo che potranno partecipare alle sedute tutti i potenziali portatori d'interesse, includendo professionisti, associazioni culturali e/o ambientali, rappresentanti di categoria e i cittadini tutti.

Per ulteriori informazioni sulle diverse tematiche territoriali che caratterizzano il Contratto di Fiume Parma-Baganza è attivo e consultabile il sito www. http://www.parmabaganza.it  .

Ecco il calendario degli appuntamenti sul territorio del Contratto di Fiume:

1. Lunedì 19 novembre ore 18 Felino presso Archivio comunale Via Donella Rossi, 1 – Ambito Val Baganza;
2. Martedì 20 novembre ore 18,30 Langhirano presso Centro Culturale Bizzi Via Battisti, 20 – Ambito Val Parma;
3. Mercoledì 21 novembre ore 21 Parma presso Officina Arti Audiovisive (vicino Cinema Edison) – Via Mafalda di Savoia 17/1 – Ambito Urbano;
4. Venerdì 23 novembre ore 18 Mezzano Inferiore presso Sala Civica Don Bernini Via Martiri della Libertà – Ambito Parma-confluenza Fiume Po.

Cos'è il Contratto di Fiume? E' uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. E' il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo teso a:
1) MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO;
2) MIGLIORARE LA QUALITA' ED IL BILANCIO DELLA RISORSA IDRICA;
3) RIQUALIFICARE E TUTELARE L'AMBIENTE ED IL PAESAGGIO;
4) VALORIZZARE IL TERRITORIO MIGLIORANDONE ACCESSIBILITA' E FRUIBILITA';
5) RIGENERARE LA COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO COMPRESO NEL BACINO IDROGRAFICO;
6) INFORMARE E COINVOLGERE I CITTADINI NEL PROCESSO DECISIONALE.

 

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Maggiori investimenti, consolidamento e sviluppo dei servizi per un welfare sempre più di qualità e attento alle esigenze dei cittadini.

Consolidamento e sviluppo dei servizi, rafforzamento del personale amministrativo e più risorse per fronteggiare il costante aumento dell'utenza, raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Il direttore generale di Pedemontana Sociale, Adriano Temporini, ha tracciato di fronte al Consiglio dell'Unione la rotta dell'Azienda del welfare, messa nero su bianco nel Piano programmatico triennale 2019-2021 che, dopo aver incassato l'approvazione all'unanimità del Cda formato dai sindaci dei comuni dell'Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), al termine della seduta di martedì 30 ottobre ha ricevuto il via libera anche dal parlamentino pedemontano.

Il direttore dell'Azienda che proprio quest'anno spegne le sue dieci candeline, ha messo in fila gli obiettivi prioritari, partendo dal Centro diurno per anziani di Traversetolo che vedrà la luce nella primavera del 2019 e dalla mappatura delle fragilità, con la geolocalizzazione degli anziani soli, utile per affrontare le situazioni di emergenza.
Altri obiettivi saranno la riorganizzazione del personale dei centri diurni, l'accreditamento dei centri socio-occupazionali e l'implementazione di quanto previsto dalla legge 112/2016, cosiddetta sul "Dopo di noi". «Un'ottima legge – ha osservato Temporini –, con cui abbiamo potuto acquisire risorse per ulteriori interventi di domiciliarità e convivenze tra le persone con disabilità che hanno "frequentato" la Scuola di autonomia. E dal prossimo anno apriremo altri due appartamenti dedicati a questi progetti».
Prioritario anche il consolidamento di affidamenti e affiancamenti familiari: «Siamo partiti con quattro nuclei coinvolti – ha sottolineato il direttore – e oggi siamo a 31. È stato svolto un lavoro importante che ci ha consentito di prevenire o risolvere delle criticità rilevanti».

Dal punto di vista numerico, la popolazione dell'Unione negli ultimi 10 anni è passata da 44.531 a 49.534 abitanti, mentre gli utenti in carico all'Azienda sono quasi raddoppiati, passando da 1.400 a 2.700. Di questi, il 17 per cento sono minori, dieci punti in più rispetto alla media regionale. «Un dato significativo e positivo per quel che riguarda l'efficacia delle "sentinelle" sul territorio e la prevenzione», ha commentato Temporini. Il 61 per cento, sono giovani adulti e il 21 per cento anziani, due dati in crescita, mentre l'11 per cento, stabile, sono immigrati.
Tra gli interventi è previsto il rafforzamento della qualità dei centri diurni, l'aumento delle ore di presenza dell'infermiera professionale, la formazione degli operatori e delle famiglie. Il Piano prevede inoltre un'ottimizzazione dei servizi di prima accoglienza, ad esempio delle "Case donne", l'attuazione delle azioni previste dall'Accordo integrato socio-sanitario con il Distretto Sud Est dell'Ausl e il potenziamento dei servizi e progetti per minorenni e famiglie, dalle misure di sostegno alle capacità genitoriali, passando per gli affidi e affiancamenti, in sinergia con le comunità familiari ed educative che operano sul territorio.

Obiettivi che per essere centrati, hanno tuttavia bisogno di maggiori investimenti, anche in considerazione dell'aumento degli utenti. «La spesa per le risorse umane aumenterà di 154 mila euro su totale di circa 2,3 milioni – ha precisato Temporini – mentre quella per l'area disabili aumenterà di 70 mila euro. L'aumento più importante, pari a 404 mila euro su 2,1 milioni complessivi, riguarda l'area minori».

Al termine della presentazione, il consigliere di minoranza Tiziana Azzolini (Lega Nord-Forza Italia) ha osservato come nel piano non ci siano i reclami e le valutazioni dei cittadini sui servizi. Il direttore ha replicato che si tratta di dati che vengono inseriti nel Bilancio consuntivo. «Detto questo, i reclami sono stati tre – ha aggiunto –,mentre le indagini di customer satisfaction mostrano un alto gradimento dei servizi». Un esempio? Il voto di 9,4 su 10 registrato dai Centri diurni.
Il presidente dell'Azienda e sindaco di Montechiarugolo, Luigi Buriola, ha sottolineato la capacità dimostrata dall'azienda di far fronte «all'aumento dell'utenza e alle evoluzioni sociali, anche durante il periodo di grande crisi economica», mentre il presidente dell'Unione Pedemontana e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, ha evidenziato come, a fronte di trasferimenti stabili da parte dei Comuni, i servizi siano aumentati: «Questo significa che l'Azienda ha operato una buona ottimizzazione delle spese». Un plauso al piano è arrivato anche da Aldo Spina, assessore unionale ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza: «Un punto di forza di queto documento risiede nell'impegno dell'azienda nel valorizzare le reti sociali per far sì che certe situazioni vengano consolidate prima che diventino critiche».

Il Piano è stato approvato a larghissima maggioranza. Unico voto contrario quello di Azzolini, mentre le sue colleghe di opposizione Ilaria Montagna ed Elena Conti si sono astenute.

Quest'ultima ha precisato, in sede di dichiarazione di voto, di aver scelto l'astensione come «forma di avvicinamento. Sarebbe stato semplice votare no per partito preso, ma ho voglia di sperare che questo piano possa funzionare. Sono stata scettica sull'Unione e su alcune scelte, ma credo che i Servizi sociali, così come sono stati strutturati, possano essere una forza».

 

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Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Gruppo Misto di Felino, composto da Dorotea di Giorgio e Chiara Militerno, due ex consigliere della maggioranza felinese.

A seguire la dichiarazione del gruppo misto:

"Per quanto riguarda il discorso immigrazione, sicurezza e degrado abbiamo, nel corso di questi mesi, avanzato diverse interrogazioni all'amministrazione attuale, in quanto riteniamo che siano dei temi attuali, importanti e delicati e che meritano un'attenzione ed una corretta sensibilità.
Crediamo che sia fondamentale informarsi il più possibile per capire cosa succede intorno a noi e quali sono le misure che si vogliono adottare.
Il nostro obiettivo è quello di mantenere monitorata la situazione, senza abbassare la guardia in quanto le risposte attualmente dateci non soddisfano appieno le esigenze e le preoccupazioni dell'intera comunità felinese. Possiamo dire che è un percorso aperto dato il nostro continuo interessamento che puntualmente viene espresso in sede di Consiglio Comunale.
Ci riserviamo di aggiungere altro in base alle risposte che otterremo e all'evolversi delle situazioni."

Gruppo Misto Consiglio Comunale di Felino

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