Gentile Presidente Bonaccini,
le scrivo all’indomani della visita a Cento di Ferrara, dove, a difesa del Pronto Soccorso che rischia di essere chiuso o irrimediabilmente ridimensionato, ho trovato una città costernata, trasversalmente preoccupata del destino del proprio ospedale e, con esso, della tenuta sociale della comunità.