AUSL Modena

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Presentato un innovativo progetto dedicato ai pazienti 'fragili' per il quale ha donato 10mila euro anche il Rotary Club. L'obiettivo è sperimentare l'applicazione della telemedicina per eseguire direttamente da casa o dallo studio del medico, con l'ausilio di un infermiere, il tracciato elettrocardiografico. -

Modena, 7 luglio 2015 -

L'obiettivo è semplice: permettere al paziente anziano, affetto da patologie croniche o alle persone non autosufficienti, di non doversi spostare per eseguire i controlli cardiaci ai quali, spesso, devono sottoporsi con una certa regolarità. Da questa esigenza è nata l'idea di utilizzare la 'telemedicina' che permette il controllo 'remoto' dei parametri vitali di un paziente portando direttamente a casa sua, nella struttura residenziale dove è ospitato o nello studio del proprio medico, gli strumenti per effettuare un determinato esame.

A sperimentare l'innovativa pratica, nei prossimi due anni, sarà il Distretto di Sassuolo. È stato presentato oggi, infatti, un progetto di 'telecardiologia' per la gestione di un campione di pazienti 'fragili' residenti negli 8 Comuni del Distretto (all'interno di 2 case di residenza per anziani, in 2 ambulatori di medicina di gruppo e per coloro che sono seguiti dall'assistenza infermieristica domiciliare) attraverso il nuovo modello assistenziale, al quale ha contribuito con una donazione di 10 mila euro anche il Rotary Club di Sassuolo, già da tempo impegnato a sostenere progetti per la salute dei cittadini come i progetti di diffusione sul territorio dei defibrillatori.

Grazie all'acquisizione di nuovi elettrocardiografi (di cui uno portatile) messi a disposizione di medici di famiglia e infermieri, il paziente diabetico, ad esempio, o chi soffre di disturbi cognitivi, potrà evitare di doversi recare in Ospedale o presso Poliambulatori per effettuare un elettrocardiogramma. Utilizzando la strumentazione direttamente in struttura o presso l'abitazione del paziente, medici di base e infermieri saranno in grado di inviare in tempo reale alla centrale di raccolta dati presente presso l'Unità Operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo, tutti i parametri cardiologici dei propri assistiti. Questo grazie alla rete di telemedicina già funzionante in provincia, ad esempio, per la lettura dell'elettrocardiogramma in emergenza-urgenza.

"Ringraziamo il Rotary Club di Sassuolo per questa importante donazione che consente di avviare un progetto con contenuti decisamente innovativi - spiega il Direttore del Distretto Maria Pia Biondi. Con questa sperimentazione potrà migliorare il monitoraggio costante delle persone con problemi di cronicità e sarà possibile prevenire complicazioni o eventi avversi per la salute dei pazienti. Se molte prestazioni sanitarie, fino ad oggi, hanno reso necessaria la presenza di uno specialista sul posto, in questo progetto le competenze del medico specialista saranno utilizzate in modalità remota, consentendo la gestitone del paziente da parte di altri operatori sanitari. L'auspicio è che questo strumento consenta di migliorare la presa in carico globale della persona, riducendo i disagi legati a spostamenti frequenti e renda più agevole il lavoro ai professionisti delle cure primarie nell'ambito dei diversi setting assistenziali territoriali."

Il progetto di telemedicina a supporto delle cure primarie, è stato presentato ufficialmente oggi, martedì 7 luglio, nell'Ospedale di Sassuolo dal Past-president del Rotary Club di Sassuolo Corrado Lavini e, per l'Azienda USL di Modena, dal direttore del Distretto sanitario Maria Pia Biondi; dal direttore del Servizio Ingegneria Clinica Massimo Garagnani, dalla direttrice del Dipartimento di Cure Primarie Maria Luisa De Luca e da Enrico Panini, direttore dell'Unità Operative di Cure Primaria del Distretto e Francesco Melandri cardiologo dell'Unità Operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo.

(Fonte: ufficio stampa Usl MO)

Pagamento ticket sanitario in banca: dal 1 luglio ci si dovrà rivolgere esclusivamente agli sportelli Carisbo -

Modena, 30 giugno 2015 -

Importante novità dal 1° luglio per chi sceglie di pagare il ticket sanitario in banca: in seguito a una gara regionale è stato individuato il nuovo tesoriere dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena ed è quindi cambiato l'istituto bancario di riferimento per i pagamenti. Fino al 30 giugno si potrà pagare il ticket nelle filiali dell'Unicredit mentre, dal 1 luglio, per i pagamenti in banca ci si dovrà rivolgere esclusivamente agli sportelli CARISBO www.carisbo.it.

Per pagare i ticket è possibile inoltre utilizzare gli sportelli cassa e le casse automatiche (riscuotitrici) all'interno delle strutture sanitarie che consentono il pagamento in contanti, con bancomat e in alcuni casi con carta di credito. Chi invece preferisce pagare on-line può collegarsi al sito www.pagonlinesanita.it. 

Per chi ha già prenotato una visita o un esame specialistico è comunque importante verificare le modalità per il pagamento in banca poiché i moduli potrebbero riportare ancora le precedenti indicazioni. Va inoltre segnalato che fino al 2 luglio potranno verificarsi interruzioni nelle funzionalità delle riscuotitrici automatiche.
La direzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena si scusa per i possibili disagi e ricorda che per dubbi e chiarimenti è possibile contattare l'Ufficio relazioni col pubblico al numero 059.422.2333 e consultare il sito internet www.policlinico.mo.it.

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

Livio Presutti e Daniele Marchioni autori del primo volume dedicato alla formazione dei chirurghi in questa difficile tecnica mininvasiva. -

Modena, 23 giugno 2015 -

La chirurgia endoscopica dell'orecchio è la disciplina che si pone l'obiettivo di operare attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retro auricolare, come avviene abitualmente. Si tratta di una tecnica davvero mini invasiva, con degenza più breve e rapido recupero delle funzionalità. Nel 2005, il Policlinico di Modena è stato il primo ospedale italiano a dedicarsi a questa tecnica grazie all'impegno del prof. Livio Presutti, Direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria ed al prof. Daniele Marchioni, otorinolaringoiatra formatosi nel nostro Ateneo e, dal 2014, Direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Università di Verona.

Non stupisce quindi che proprio Livio Presutti e Daniele Marchioni siano gli autori del volume Endoscopic Ear Surgery (Thieme Medical Publishers), presentato ieri al Policlinico di Modena. Il testo, primo al mondo nel settore, nasce con la finalità di formare i futuri chirurghi di questa metodica difficile e mininvasiva. Un manuale, frutto di diversi anni di impegno e ricerca, che parte proprio dalla grande esperienza dei due autori, veri leader a livello internazionale in questa tecnica, con una casistica che, dal 2008 al 2015, supera i 1.100 interventi complessivi. Tra questi, spicca il primo intervento al mondo di asportazione di un neurinoma del nervo acustico per via esclusivamente endoscopica, eseguito nel 2012 al Policlinico di Modena.

«L'appuntamento di oggi è la sintesi perfetta di quanto si propone di raggiungere un ospedale di insegnamento come il nostro – sintetizza il Direttore Generale Ivan Trenti in apertura – sottolineo cinque aspetti per cui sono orgoglioso di presentare questo volume:

Testimonia l'innovazione delle metodiche chirurgiche utilizzate, riflesso dell'alta professionalità dell'equipe;
Traghetta nuove esperienze consolidate e scientificamente validate;
Esperienze messe a frutto e trasmesse tramite la didattica, di cui il prof. Marchioni stesso è esempio lampante;
L'attività chirurgica del prof. Presutti è una vera e propria scuola ed il Policlinico farà di tutto per creare le condizioni favorevoli ad assecondarla;
Il nostro impegno è quello di richiedere formalmente alla Regione il riconoscimento del ruolo di Hub al nostro centro.
Questo volume certifica un ruolo di primo piano del nostro ospedale e del nostro Ateneo in una disciplina di altissima specializzazione. La nostra è un'Azienda che ha tanti professionisti di primo piano in diverse specialità. Questi successi devono essere da un lato motivo di soddisfazione per tutti e dall'altro un incentivo per tutta l'Azienda a migliorarsi ancora, al fine di fornire ai nostri utenti il miglior servizio possibile".

«Siamo partiti da una semplice domanda – racconta il prof. Livio PresuttiCome mai in ambito di ginocchio, laringe o naso esiste la chirurgia mini invasiva e per quel che riguarda l'orecchio invece no? Abbiamo dato una risposta a questa domanda, colmando un vuoto che non aveva motivo di esistere. La nostra è una chirurgia funzionale, che preserva le funzionalità. La chirurgia endoscopica dell'orecchio opera attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retro auricolare. Questo evita incisioni cutanee e ampie demolizioni ossee tipiche della tecnica tradizionale. Tutto questo si traduce in un minore stress chirurgico per il paziente e quindi in periodo di degenza più breve e in un recupero più rapido dall'intervento. L'esperienza maturata negli anni sta dimostrando come l'approccio otoendoscopico fornisca importati risultati sia dal punto di vista della radicalità d'exeresi dalle patologia sia del punto di vista della conservazione della delicata funzionalità sensoriale dell'orecchio.
Siamo leader mondiali nel campo, con 5 congressi internazionali già organizzati, l'ultimo dei quali a Modena l'anno scorso, con medici provenienti da 18 paesi del mondo».

Di esperienza, in effetti, al Policlinico ne hanno molta. La Scuola modenese, infatti, è stata la prima in Italia ad eseguire interventi di chirurgia endoscopica otologica. Era il 2005 e si cercò di rispondere all'esigenza di esplorare dei recessi della cassa timpanica nascosti alla più classica visione microscopica.

«Da allora, grazie anche allo sviluppo delle tecnologie endoscopiche e all'avvento dell'alta definizione, abbiamo cominciato ad eseguire un numero sempre maggiore di interventi ad esclusivo approccio endoscopico - ha aggiunto il prof. Daniele Marchioni – E' il rapporto professionale che sta alla base di questi lavori ad essere fondamentale. Tre delle più prestigiose università statunitensi, Harvard, Vanderbilt e American Academy, oltre all'Università di Toronto, ci hanno chiesto di fare teaching presso le loro strutture. La prossima settimana siamo stati invitati in Giappone per tre incontri sul tema a Niigata, Yamagata e Tokyo. E' motivo di grande soddisfazione».

La scuola modenese si è impegnata a sviluppare questa tecnica in collaborazione con i migliori centri internazionali come dimostrano i numerosi lavori scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste specialistiche del settore. Il prof. Presutti e il prof. Marchioni sono membri fondatori dell'International Working Group on Endoscopic Ear Surgery (IWGEES), un organismo formato da molti dei più importanti chirurghi otologi di tutto il mondo, tra i cui fondatori figurano i più grandi esperti del settore tra cui il Dott. J.F. Nogueira (Direttore del Sinus & Otologic Center, Fortaleza Brasile) e Il Dott. M. Tarabichi (Direttore ENT Division American Hospital Dubai).
«I ragazzi seguono le eccellenze – testimonia la dr.ssa Anna Iannone, delegata alla didattica dalla Presidenza di Facoltà – E questa è un chiaro caso di eccellenza, di cui andare fieri».

La Chirurgia Endoscopica dell'Orecchio è divenuta standard, ormai, al Policlinico. Dei 300 interventi che annualmente la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena esegue sull'orecchio medio, l'80% è svolto con una tecnica esclusivamente endoscopica. Il restante 20% presenta un approccio endoscopico-microscopico, effettuato cioè abbinando la tecnica tradizionale alla più moderna tecnica endoscopica, sempre nell'ottica di una minore invasività. A Modena, con questa tecnica, sono stati eseguiti diverse centinaia di interventi per plastica della membrana timpanica, otosclerosi, colesteatoma ed anche per malattie della base cranica. A Verona, il prof. Marchioni ha portato il suo background e ora all'Azienda Ospedaliero – Universitaria scaligera si effettuano 100 interventi di chirurgia endoscopica dell'orecchio.

Da questa ormai decennale esperienza è nata l'idea di Presutti e Marchioni di pubblicare Endoscopic Ear Surgery - Principles, Indications, and Techniques (Thieme Edizione) il primo volume dedicato ai chirurghi che vogliono imparare questa metodica, destinato a diventare il punto di riferimento per centinaia di professionisti. Il volume è corredato da immagini endoscopiche intraoperatorie girata con telecamere ad alta definizione, oltre a disegni realizzati dallo stesso Marchioni. Tra gli argomenti del volume spiccano l'endoscopica, la gestione endoscopica microscopico combinata di interventi come il colesteatoma (una malattia infiammatoria cronica molto aggressiva che colpisce adulti e bambini e che può portare a complicanze molto gravi), il restauro chirurgico della ventilazione dell'orecchio medio, la timpanoplastica e chirurgia della staffa. Importanti i capitoli relativi all'anatomia e la fisiopatologia dell'orecchio medio attraverso la diagnosi, indicazioni chirurgiche, procedure e strumentazione.

«La migliore didattica nasce dalla migliore ricerca, oggi ne abbiamo ulteriore riprova – sottolinea il prof. Angelo O. Andrisano, Magnifico Rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia - Questo libro è indispensabile per tutti gli otorinolaringoiatri perché offre un quadro completo delle attuali conoscenze ed esplora le possibilità future di questa metodica. Siamo quindi orgogliosi che un docente del nostro Ateneo e un docente formatosi a Modena siano autori di questo volume e siano tra i punti di riferimento a livello internazionale di questa metodica a dimostrazione dell'ottimo lavoro svolto dal nostro Ateneo. Siamo inoltre estremamente felici di apprendere che l'Azienda Ospedaliera intenda richiedere la costituzione di Hub per il nostro centro».

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)