CNA Modena

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Calo export Russia e Ucraina: a salvare il settore ci pensa la moda femminile con la carta Europa -

Modena, 18 settembre -

Il botta e risposta di sanzioni tra Europa e Russia sul caso Ucraina, una questione che ha tenuto banco nelle scorse settimane, ha alzato l'asticella dell'attenzione dell'economia modenese coinvolgendo non solo l'agroalimentare, ma anche l'arredamento, il design e il tessile abbigliamento: ad ogni sanzione europea, Putin risponde con misure sempre più restrittive che interessano anche prodotti a marchio Made in Italy. Dall'alimentare all'arredamento, passando per il settore moda e accessori. Settori, questi ultimi, che classificano l'Italia come secondo fornitore della Russia.

Archiviato un primo semestre 2014 già in calo sull'anno precedente (-4,2%, questa la diminuzione denunciata dalle esportazioni modenesi nel settore), il pericolo di perdere clientela russa (un mercato che, assieme a quello ucraino vale quasi 58 milioni di euro) diventa un fattore davvero destabilizzante per il tessile-abbigliamento di casa nostra. "E non solo per chi produce direttamente – ammonisce Tamara Gualandi, presidente di CNA Federmoda Modena – c'è un'intera filiera che rischia le conseguenze di un blocco del mercato russo-ucraino: imprese del tessile, ricamifici, persino i trasporti". In questo contesto cala la fiducia delle imprese e quindi la propensione ad investire".

Del resto, se guardiamo alla nostra Provincia, i dati che emergono dall'indagine statistica congiunturale sul II trimestre della Camera di Commercio di Modena, svolta in collaborazione con CNA e Confindustria, mostra segnali precisi. La maglieria ha subito, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, un calo produttivo del -14,7% e il fatturato del -5,2%, al contrario della percentuale di vendita estera che è salita dell' 1,5%. Uguale dinamica per il settore abbigliamento: produzione (-4,9%) e fatturato interno (-2,3%) con segno meno, fatturato all'estero con segno più (+6,2%). Nonostante il calo degli ordini esteri (-3,8% per la maglieria e -26% per l'abbigliamento rispetto al 2013) per le imprese della moda, in particolare quella femminile, continuare a investire sull'export è la chiave di successo per uscire dalla stagnazione che blocca il mercato del nostro paese.

"Importante è quindi individuare nuovi mercati e costruire rapporti commerciali e in questo senso le fiere di settore possono aiutare. Tra le più importanti per le nostre imprese sicuramente rientrano le edizioni di maggio e novembre di Modaprima. Puntare sulla qualità, sperando che la diplomazia, quella buona, abbia la meglio sulla minaccia. È questo di cui abbiamo bisogno e non solo per una questione economica", chiosa Tamara Gualandi. Allora via libera alle spedizioni verso i Paesi UE, tra i mercati più dinamici in questo momento e che assorbe il 50,7% del totale export moda donna.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lunedì 15 settembre (dalle ore 16.00) incontro di CNA presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore e potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo -

Modena, 12 settembre 2014 -

Conoscenza, consapevolezza, cambiamento e coordinamento. Queste le parole chiave per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore per potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo e sempre più spietato. Riuscire a fornire ai propri clienti una consulenza sulla base delle caratteristiche specifiche della singola persona è la chiave del successo per gli imprenditori del benessere per poter rilanciare la propria attività. Un'attività appesantita dal momento di recessione attuale e da un mercato affollato da competitors, con prezzi sempre pù aggressivi.
Per arrivare a questo obiettivo, CNA mette in campo i suoi specialisti del mestiere organizzando i "Lunedì della Bellezza": una serie di incontri per la presentazione di corsi creati su misura per aiutare gli imprenditori a utilizzare al meglio nuove tecniche e conoscenze (teoriche e pratiche) del settore.

Il primo di questi incontri dal titolo "La gestione del centro estetico" si terrà lunedì 15 settembre, dalle ore 16.00 alle ore 17.30, presso la sede CNA Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Relatore della giornata Paolo Casalgrandi di SPA Consulting, esperto in tecniche di gestione e consulenza nell'ambito del benessere, che illustrerà ai partecipanti come poter incrementare le opportunità di guadagno e di crescita professionale per un settore in continua evoluzione. Chiarirà inoltre le materie che saranno oggetto dei corsi di formazione che si svolgeranno nei mesi a seguire in CNA: spazieranno dalla vendita e fidelizzazione della clientela al comunicare con successo, passando per la gestione ed organizzazione delle risorse umane e agli strumenti di marketing e merchandising.

La partecipazione all'incontro è gratuita. Per informazioni o iscrizioni www.mo.cna.it, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Venerdì, 12 Settembre 2014 10:36

Modena - Una lente di ingrandimento sul No Profit

Lunedì 15 settembre alla CNA di Modena una serata con Giovanni Moro, per parlare dell'eterogeneo mondo del terzo settore. Ingresso aperto al pubblico -

Modena, 12 settembre 2014 -

Che cosa hanno in comune un'università (non statale) e un doposcuola in un quartiere degradato? Oppure un centro fitness e una società sportiva per disabili? Ben poco, eppure, almeno in Italia, si tratta di realtà che rientrano in quell'insieme magmatico e indistinto definito come "terzo settore". Un paradosso, addirittura una "finzione che va smontata" secondo Giovanni Moro, autore del libro "Contro il no profit", titolo provocatorio.

Proprio Giovanni Moro sarà l'ospite d'onore all'incontro intitolato "Miserie e nobiltà del no profit", una serata organizzata da CNA per lunedì 15 settembre, alle 20.45, presso la Sala Arcelli della sede provinciale dell'Associazione, a Modena, in via Malavolti, 27.
Nel suo ultimo libro, Giovanni Moro - figlio dell'indimenticato Aldo, sociologo e docente universitario, tra i fondatori di Cittadinanzattiva e presidente di Fondaca, centro studi sui temi della cittadinanza – sostiene che non esiste un no profit omogeneo, ma, piuttosto, che esista dietro al no profit un business che inquina questo mondo. Proprio per questo, secondo il sociologo, occorre ridisegnare l'ordinamento giuridico basato sull'ormai obsoleta (è del 1997) legge Zamagni per costruire un sistema di qualificazione che conferisca vantaggi a questi enti sulla base delle attività svolte, della contiguità all'interesse generale e non in relazione alle forme societarie.

Un interesse non nuovo quello di CNA per questo settore, visto che l'associazione modenese da vent'anni è impegnata a fornire consulenza alle organizzazioni no profit "vere". Da qui la volontà di organizzare un momento di confronto al quale sono stati invitati tutti gli enti no profit, le organizzazioni e le istituzioni che operano in un settore la cui attività (pensiamo all'assistenza ai poveri, agli anziani, ai circoli sportivi che svolgono attività per le classi sociali più disagiate) è sempre più importante nella vita della nostra comunità.
L'ingresso è aperto al pubblico.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

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