La Sp 513R è minacciata da oltre un anno da un imponente movimento franoso. Incontro Provincia, Comune, Stb e tecnici. Il consigliere provinciale Andrea Tagliavini: "Versante sostanzialmente stabile, ma il problema non è risolto: in base agli esiti del monitoraggio progetteremo l'intervento risolutivo". -
Reggio Emilia, 20 ottobre 2015 -
I lavori alla Cantoniera di Vetto, dove la Sp 513R è minacciata da oltre un anno da un imponente movimento franoso, sono stati al centro nei giorni scorsi di un incontro tra il consigliere delegato e il dirigente alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, il sindaco Fabio Ruffini e il vicesindaco Aronne Ruffini del Comune di Vetto, il geologo del Servizio tecnico di bacino della Regione Giovanni Bertolini e i tecnici della Subsoil di Quattro Castella e della Alpigeo Società cooperativa di geologia applicata di Belluno, le due ditte impegnate nelle attività di monitoraggio e di studio della frana.
"Entro i primi di novembre saranno conclusi i lavori del primo stralcio, realizzato grazie a un contributo di 305.000 euro concesso dalla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, dopo il sopralluogo compiuto dallo stesso direttore dell'Agenzia regionale Maurizio Mainetti nel giugno del 2014 – spiega il consigliere provinciale Andrea Tagliavini – In questi mesi abbiamo provveduto a mettere in sicurezza il versante completando il disgaggio e realizzando barriera paramassi, operazioni che anche in occasione delle piogge dei giorni scorsi hanno assicurato una sostanziale stabilità della parete".
Dall'estate, poi, sono stati posizionati numerosi dispositivi per monitorare l'evoluzione del movimento franoso: "Saranno fondamentali per fornire dati utili alla progettazione esecutiva della seconda fase d'intervento, che dovrà risolvere in maniera definitiva la situazione alla Cantoniera per evitare che un'arteria di così importante collegamento per Vetto, Ramiseto e tutta la Val d'Enza rischi di essere nuovamente interrotta", aggiunge Tagliavini.
I primi dati del monitoraggio sono attesi per dicembre e saranno oggetto di un ulteriore incontro tra Provincia, Comuni e Servizio tecnico di bacino. Nel frattempo, il consigliere Tagliavini proseguirà i contatti con l'Agenzia regionale di Protezione civile perché anche il secondo stralcio di lavori possa essere finanziato.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
La Protezione civile ha confermato l'imminente stanziamento della terza tranche, primi lavori a Fratta di San Polo e tra Minozzo e Sologno. Dall'Stb ulteriori interventi per 1,4 mln a Baiso, Ligonchio e Ramiseto. Il presidente Manghi e i sindaci: investire sulla prevenzione. -
Reggio Emilia, 13 ottobre 2015 -
Gli 11 milioni assegnati all'Emilia-Romagna dalla Commissione europea per le alluvioni che a ottobre e novembre 2014 colpirono la nostra regione insieme a Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia sono già in Banca d'Italia. Nei prossimi giorni verranno girati nelle casse della Regione che ne destinerà 2 alla Provincia di Reggio Emilia, che con queste risorse conta di realizzare ben 11 interventi.
E' una delle buone notizie emerse dal summit istituzionale sulla messa in sicurezza del nostro territorio che si è tenuto ieri mattina nella Sala del Consiglio comunale di San Polo d'Enza alla presenza del presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, del consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini con il dirigente Valerio Bussei, dei responsabili regionale e provinciale della Protezione civile, Maurizio Mainetti e Federica Manenti, e del direttore del Servizio tecnico di bacino. Proprio da Francesco Capuano – con la conferma di ulteriori 1,4 milioni destinati dal Servizio tecnico di bacino a Baiso, Montecagno di Ligonchio e Taviano di Ramiseto – è arrivata un'altra buona notizia "che si unisce a quella relativa all'ottimo lavoro di squadra che Provincia di Reggio Emilia e Comuni hanno saputo realizzare e che ci ha permesso di affrontare al meglio le tante emergenze che dal 2013 hanno colpito il nostro territorio, come ci è stato riconosciuto dallo stesso direttore della Protezione civile regionale", sottolinea il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi. "Devo farvi i complimenti per il metodo che in questi tre anni avete adottato, che è il migliore anche in questa prospettiva di riordino che sta coinvolgendo la Provincia, i Comuni con unioni e fusioni, ma anche la stessa Protezione civile regionale – ha detto il direttore dell'Agenzia regionale Maurizio Mainetti - L'obiettivo è quello di dare il miglior servizio possibile ai cittadini e lo si raggiunge solo con strutture tecniche efficienti e amministratori che, come nel vostro caso, fanno il loro lavoro".
"Altri aiuti importanti potrebbero arrivare dal Piano nazionale gestito dall'apposita Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico varata dal Governo, che prevede in tre anni 56 milioni di contributi e che, proprio nei prossimi giorni, dovrà essere aggiornato – aggiunge il presidente Manghi – Perché, come anche tanti sindaci hanno evidenziato, vogliamo dimostrare di essere capaci non solo di gestire le emergenze, ma anche di provvedere alla prevenzione e alla manutenzione di un territorio così fragile e purtroppo sempre più esposto a eventi meteo estremi come il nostro Appennino".
Gli 11 nuovi interventi finanziati
Intanto, il nostro territorio potrà contrare su questi ulteriori 2 milioni di fondi europei che la Regione trasferirà nei prossimi giorni per opere che dovranno essere realizzate (e pagate) entro 18 mesi. A gestirli sarà la Provincia di Reggio Emilia, che conta di avviare 11 cantieri. "Grazie alla disponibilità confermataci oggi dal direttore Mainetti di anticipo immediato delle risorse - spiega il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Andrea Tagliavini – partiremo subito con gli interventi previsti sulla Sp 73 a La Fratta di San Polo, almeno con il primo di due stralci che prevedono la realizzazione di una palificata tirantata, drenaggi profondi e ripristino della sede stradale, e con interventi analoghi sulla Sp 5 a Villa Minozzo tra gli abitati di Minozzo e Sologno".
Questi gli altri nove interventi che la Provincia realizzerà grazie ai fondi europei: sulla Sp 27 a Fontanella di Baiso per il rinforzo della paratia esistente, il completamento di quella di valle e l'installazione di drenaggi sub orizzontali (565.000 euro in tre lotti); sulla Sp 103 a Taviano di Ramiseto per il consolidamento della scarpata di valle con inserimento di palificazioni, realizzazione di drenaggi e regimentazione delle acque superficiali (200.000); sulla Sp 7 nei pressi della zona industriale di Viano per il ripristino della scarpata di valle con opera di sostegno alla base e sistemazione dello scolo delle acqua superficiali lungo la strada (70.000); sulla Sp 15 in prossimità del bivio per Taviano a Ramiseto per la sistemazione della scarpata di valle e la realizzazione di opere di sostegno della sede stradale e di drenaggi profondi (230.000); sulla Sp 63 a Carbonaso di Viano per opera di sostegno della sede stradale mediante la realizzazione gabbionate e realizzazione di drenaggi lungo il versante di valle (75.000); sulla Sp 7 a Montefaraone di Carpineti per il ripristino della scarpata di monte con pulizia del materiale instabile, la posa di geostuoia e la realizzazione di opera di contenimento alla base (50.000); sulla Sp 76 tra Carpineti e il castello per la realizzazione di opera di sostegno a valle strada e ripristino della scarpata e rifacimento della sede stradale (95.000); sulla Sp 76 a Carpineti nei pressi del bivio per Villaprara per opere di drenaggio e il rifacimento della sede stradale (75.000); sulla Sp 61 a Gazzano di Villa Minozzo per la realizzazione di opere di sostegno della scarpata di valle e sistemazione del piano viabile (90.000).
Questi interventi si aggiungono ai 103 già in corso nella nostra provincia grazie alle prime due tranche di finanziamenti nazionali e regionali per poco più di 3 milioni di euro, come hanno illustrato in avvio di lavori la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti e, per i cantieri gestiti direttamente dalla Provincia, il dirigente del Servizio Infrastrutture Valerio Bussei.
Al summit di ieri mattina sono intervenuti – esponendo le principali criticità dei rispettivi territori - i sindaci di San Polo, Carpineti, Vetto, Baiso, Toano, Villa Minozzo, Castelnovo Monti, Ramiseto, Viano, Canossa, Vezzano, Casina, Ligonchio, Albinea, Bibbiano e Ramiseto.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
La Provincia di Reggio Emilia informa che da lunedì 24 agosto sulla Sp 513 di Val d'Enza in località Cantoniera di Vetto, come noto da tempo interessata da una imponente frana, riprenderanno i lavori di realizzazione della bretella che dovrebbe bypassare la zona oggetto di dissesti. Dopo la pausa primaverile dovuta al maltempo e l'approvazione di una variante al progetto originario, saranno eseguite opere propedeutiche alla bretella, in particolare rimozione di alberi e massi caduti sulla scarpata di monte, riprofilatura del pendio fino a livello dello strato roccioso, posa di barriere flessibili, placcatura e chiodatura per consolidare l'affioramento litoide fratturato.
Per consentire all'impresa esecutrice dei lavori – la Idroter di Villa Minozzo - di intervenire in sicurezza e garantire la pubblica incolumità, si rende necessario limitare il transito istituendo un senso unico alternato regolato con impianto semaforico o da movieri, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h. I provvedimenti rimarranno in vigore dal 24 agosto, fino al termine dei lavori, dalle 7,30 alle 18,30.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Annunciati ieri dallo stesso governatore Stefano Bonaccini. Il presidente Giammartia Manghi: "Riusciremo a sistemare gran parte dei dissesti". Riordino istituzionale, sempre grazie all'impegno della Regione "è ragionevole pensare che non ci saranno esuberi". -
Reggio Emilia, 24 aprile 2015 -
Altri 5 milioni grazie alla Regione per arginare il dissesto idrogeologico del territorio reggiano. E' la buona notizia portata ieri a Reggio Emilia dallo stesso governatore Stefano Bonaccini, dopo la giunta regionale tenutasi in mattinata al Museo Cervi di Gattatico e poco prima di incontrare l'Assemblea dei sindaci in Provincia.
Incontrando i giornalisti tra i due impegni insieme al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, agli assessori a Difesa del suolo e Cultura Paola Gazzolo e Massimo Mezzetti e al sottosegretario Andrea Rossi, Bonaccini ha annunciato che "questa mattina la giunta regionale, grazie al lavoro straordinario dell'assessore Gazzolo, ha deciso di assegnare tra maggio e l'autunno tra i 5 e i 5,5 milioni di euro al territorio reggiano, in aggiunta ai 700.000 già destinati nell'ambito dei 5 milioni di fondo regionale straordinario stanziato in seguito all'emergenza maltempo dei primi di febbraio".
"In autunno abbiamo deciso di destinare al territorio reggiano 2 degli 11 milioni assegnatici dal Fondo di solidarietà europeo in seguito alle alluvioni di ottobre e novembre 2014, ai quali a breve aggiungeremo ulteriori risorse, indicativamente tra i 3 e i 3,5 milioni, attingendo in parte da fondi regionali, in parte dai 13,8 milioni stanziati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza per la nevicata e mareggiata di febbraio", ha precisato il presidente della Regione. "Crediamo si tratti di una risposta all'altezza delle esigenze segnalataci dal territorio reggiano, che è stato pesantemente colpito dai dissesti", ha aggiunto annunciando che "l'assessore Gazzolo sta anche lavorando ad un Piano decennale di interventi a difesa del suolo e della costa, perché purtroppo solitamente in questo Paese si investe molto dopo la emergenze, ma poco nella prevenzione".
Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha espresso la "grande soddisfazione dei Comuni reggiani per la concertazione istituzionale e l'attenzione che anche in questa occasione la Regione ci ha assicurato e che, in tempi veramente impensati per la politica, hanno prodotto un impegno economico di tale rilevanza". "Quasi 6 milioni nel complesso rappresentano una cifra lunare, che ci consentirà di sistemare buona parte delle emergenze di un territorio che, per sua natura, è estremamente fragile e necessita di una serie di interventi strutturali di messa in sicurezza", ha aggiunto Manghi, ricordando come "siano circa 80 le frane attualmente attive in una decina di comuni reggiani, per una stima di danni che ammonta a circa 9 milioni di euro".
Il doppio appuntamento di ieri – seduta di giunta in mattinata al Museo Cervi, incontro con i sindaci nel pomeriggio a Palazzo Allende – conferma gli impegni assunti al momento dell'insediamento, nemmeno cento giorni fa, dalla nuova Giunta regionale di "stare poco in ufficio e molto sul territorio", ha spiegato il governatore Bonaccini, che è già alla sua settima visita nel Reggiano e che dietro la scrivania ha appeso "con orgoglio il Primo Tricolore che mi avete donato".
Sempre in quest'ottica, il presidente della Regione ha annunciato per il prossimo 30 aprile la convocazione, a Reggiolo, del terzo coordinamento istituzionale dei sindaci del cratere dei terremoti del 20 e 29 maggio 2012, dopo quelli tenutesi a San Felice e Bondeno.
"Andare sistematicamente sul territorio per interloquire direttamente con le istituzioni locali è una caratteristica che apprezziamo particolarmente, a maggior ragione in questa fase storica, in questa nuova giunta regionale che ha avuto un avvio di mandato molto vivo e pronto ad accogliere gli inviti all'interlocuzione istituzionale", ha sottolineato il presidente Manghi ricordando come questa positiva collaborazione si sia già avviata in diversi ambiti, "a partire dal riordino istituzionale, che è la pietra angolare sulla quale si basa un sistema che vuole riformarsi". Proprio a proposito delle "nuove Province", il governatore Bonaccini ha confermato che "nel bilancio che approveremo martedì sono previsti 28 milioni per i dipendenti provinciali, perché il nostro obiettivo è creare occupazione, non aumentare i disoccupati". "Grazie a questo significativo impegno da parte della Regione, considerando anche mobilità, prepensionamenti e futura 'statalizzazione' di alcuni settori come Centri per l'impiego e Polizia provinciale, è ragionevole pensare che non si registreranno esuberi, e questa è sicuramente una buona notizia perché da sempre una delle nostri preoccupazione è stata quella salvaguardare il prezioso capitale umano rappresentato dai dipendenti della Provincia", ha aggiunto Manghi.
A breve, Bonaccini ha poi annunciato la definizione della legge regionale sulle eventuali funzioni da riassegnare alle Province in aggiunta a quelle individuate dalla riforma Delrio, "con l'auspicio che sia condivisa dai presidenti delle Province e dalla Città metropolitana di Bologna, con i quali ci stiamo confrontando". Poi si aprirà la discussione sul tema delle aree vaste, "enti di coordinamento di determinate politiche, non certo delle Province-bis" chiamate ad aggiungersi appunto alla Città metropolitana di Bologna: "Già la giunta Errani aveva immaginato aree nuove: la Romagna è tendenzialmente pronta a unirsi, per l'Emilia ribadisco di non avere pregiudizi o preclusione: un'Emilia unica o divisa in due non è un problema, l'importante è che ci sia la massima condivisione possibile perché come per le imprese, come per le fiere, come per tutto, le aggregazioni sono indispensabili per sfruttare al meglio le nostre potenzialità e competere con l'Europa più avanzata", ha concluso il presidente della Regione.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Senso unico alternato sulla Sp 11 a Paderna di Vezzano per uno smottamento -
Reggio Emilia, 27 marzo 2015 -
Altre situazioni di criticità, in seguito al maltempo dei giorni scorsi, sulle strade provinciali. Da oggi la Provincia di Reggio Emilia è stata costretta a chiudere al transito la Sp 73 "San Polo-Canossa-Castello", nei pressi della località Borsea di San Polo d'Enza, a causa di un cedimento della sede stradale che ha interessato completamente l'asse viabile. Fino al termine dei lavori di ripristino, per consentire il raggiungimento dei centri abitati di Borsea e Grassano, il traffico verrà deviato sulla Sp 78 "Quattro Castella-Bergonzano-Borsea".
Senso unico alternato a vista e limite di velocità a 30 km/h invece sulla Sp 11 "Braglie-Torre-Casina", in località Paderna di Vezzano sul Crostolo, a causa di uno smottamento della scarpata di monte.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
In entrambi i tratti si viaggia a senso unico alternato. Mezzi pesanti e autobus ancora dirottati su percorsi alternativi. Limite dei 30 km all'ora in due tratti della Sp 8 a Toano per strada dissestata -
Reggio Emilia, 25 marzo 2015 -
Il maltempo continua a flagellare il nostro Appennino ed in particolare il territorio di Baiso. Dopo che ieri la Provincia di Reggio Emilia aveva comunicato di aver provvisoriamente riaperto al transito a senso unico alternato, ma non per i mezzi pesanti, la Sp 7 Pratissolo – Felina (chiusa da gennaio per una frana in località Monte Lusino di Baiso), oggi sempre sulla stessa Sp 7, nei pressi di Monte Faraone, a causa di una frana di monte è stato istituito un senso unico alternato a vista con limite di velocità a 30 km/h.
Per quanto riguarda la frana di Monte Lusino, dove la strada provinciale è stata provvisoriamente riaperta al transito a senso unico alternato e con limite dei 30 km/h, la Provincia di Reggio Emilia ricorda che per i mezzi pesanti la Sp 7 continua a rimanere non transitabile per un tratto di circa 8 chilometri dall'incrocio con la Sp 98 in località Gargola all'incrocio con la Sp 27 e la Sp 107 nell'abitato di Baiso.
I percorsi alternativi restano i seguenti:
Veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) e autobus:
- da Reggio Emilia in direzione Baiso sulla Sp 7 all'incrocio in località Gargola sulla Sp 98 e in seguito sulla Sp 107;
- da Baiso in direzione Reggio Emilia sulla Sp 107, quindi sulla S.P.98;
Veicoli di massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate (esclusi quelli diretti alla discarica):
- da Reggio Emilia in direzione Baiso, alla rotatoria di Pratissolo proseguire per Castellarano sulla Sp 486R, quindi a Roteglia sulla Sp 27 per Baiso;
- da Baiso in direzione Reggio Emilia sulla Sp 27 direzione Roteglia, quindi sulla Sp 486R direzione Reggio Emilia.
Nei prossimi giorni, forse già lunedì se il tempo lo consentirà, è probabile comunque una nuova chiusura al transito della Sp 7 a Monte Lusino per consentire la posa delle fondazioni dell'opera di contenimento della frana: i lavori dovrebbero durare non più di una settimana, dopo di che la Sp 7 sarà di nuovo riaperta alle sole auto, sempre a senso unico alternato.
Variazioni al traffico anche in comune di Toano, dove da ieri in due tratti della Sp 8 - in località Aigume e all'incrocio per il campeggio di Quara – si viaggia con limite di velocità a 30 km/h in quanto la strada è dissestata ed è presente della ghiaia sulla carreggiata. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al termine dei lavori di ripristino.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Con il progetto "SOS Bonifica" il Consorzio della Bonifica Parmense mette a disposizione dei Comuni del territorio collinare e montano mezzi d'opera e risorse umane con lo scopo di prevenire frane e dissesti in Appennino -
Parma, 17 marzo 2015 –
L'iniziativa "SOS Bonifica" è stata presentata oggi dal Presidente della Provincia Filippo Fritelli, dal Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi e dal Direttore Meuccio Berselli. Con questo progetto, si punta ad una costante manutenzione della regimazione dell'acqua nelle cunette e nei fossi adiacenti alle strade comunali e vicinali per prevenire frane e dissesti, così numerosi e devastanti nel nostro Appennino.
Il Consorzio della Bonifica Parmense mette a disposizione dei Comuni del territorio collinare e montano mezzi d'opera e risorse umane. Appositi escavatori di medie dimensioni, dotati anche di cingoli in gomma, per la protezione del manto stradale, saranno impiegati a rotazione in tutto il territorio interessato; alle Amministrazioni comunali verrà affidata la scelta dei programmi, delle priorità e l'elenco degli interventi da realizzare.
Questo progetto, sperimentato con successo l'anno scorso a Salsomaggiore, che è stato il comune–pilota, viene così esteso ai comuni della collina e della montagna. "Visti i risultati positivi, ritengo estremamente apprezzabile lo spirito di collaborazione con i Comuni che il Consorzio di Bonifica esprime; questo intervento a favore del territorio rappresenta un metodo innovativo e concreto di prevenzione." - afferma nella nota il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, sindaco della città termale.
Il Consorzio della Bonifica Parmense in coerenza con la sua mission di presidio idrogeologico e di difesa del suolo, già negli anni scorsi aveva avviato con successo il progetto "Difesa Attiva Appennino" per la prevenzione sul territorio collinare - montano. "Il progetto Difesa Attiva Appennino ha avuto grande apprezzamento e molte aziende agricole hanno beneficiato del progetto di salvaguardia, contribuendo anche direttamente a segnalare per tempo il dissesto e consentendo al Consorzio di arginare il fenomeno - dice il direttore del Consorzio Meuccio Berselli nella nota - Sos Bonifica, che presentiamo oggi per tutto il comprensorio montano, mostra quanto sia importante prevenire, anziché intervenire in emergenza con costi davvero esplosivi".
Oggi la Provincia di Reggio Emilia è stata costretta a emettere altre 4 ordinanze di limitazione del traffico. Limite dei 30 km/h in tutto il tratto baisano della Sp 107 e sulla Sp 27 tra Baiso e Roteglia di Castellarano. Da giovedì senso unico per taglio piante pericolose sulla Sp 26 per la Pietra -
Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -
Il maltempo dei giorni scorsi continua a provocare disagi alla circolazione un po' in tutta la montagna. Oggi la Provincia di Reggio Emilia è stata costretta a emettere altre 4 ordinanze di limitazione del traffico, tutte conseguenti alle conseguenze delle nevicate e delle piogge di febbraio che hanno attivato frane o danneggiato la vegetazione.
Sulla Sp 61 per Ponte Dolo, in prossimità dell'incrocio con la Sp 9 in comune di Villa Minozzo, una frana di valle ha causato il crollo della banchina stradale. Al fine di rendere sicura la circolazione dei veicoli, è stato quindi istituito un senso unico alternato a vista, con l'introduzione del limite di velocità a 30 km/h.
Solo limite di velocità a 30 km/h invece su tutto il tratto della Sp 107 in comune di Baiso (dall'incrocio con la Sp 7 in centro all'incrocio con la Sp 98 Fondovalle del Tresinaro) e per un tratto di circa 4 chilometri della Sp 27 in prossimità del centro di Baiso fino all'inizio del centro abitato di Roteglia di Castellarano. In entrambi i casi il fondo stradale si presenta infatti dissestato a causa della riattivazione di vari fronti di frana.
A Castelnovo Monti, infine, da giovedì 5 marzo senso unico alternato regolato da movieri e limite di velocità a 30 km/h per i primi 400 metri della Sp 26 per la Pietra di Bismantova, al fine di consentire la rimozione dei nidi di processionaria e il taglio di piante, poste su lato destro di fronte all'accesso del cimitero, piegatesi pericolosamente verso la sede stradale a causa delle nevicate di febbraio.
Tutti i provvedimenti rimarranno in vigore fino al termine dei lavori.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Due distinti finanziamenti per interventi urgenti a La Vecchia e Monte Lusino, dove però il terreno completamente inzuppato rende purtroppo il versante ancora instabile e i lavori, di conseguenza, impossibili -
Reggio Emilia, 2 marzo 2015 -
Buone notizie per i territori di Baiso e Vezzano sul Crostolo, alle prese con nuovi, estesi movimenti franosi. Sabato il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, ha infatti approvato due distinti finanziamenti per interventi di somma urgenza a La Vecchia di Vezzano sul Crostolo (40.000 euro) e a Monte Lusino di Baiso (altri 70.000 euro), dove da fine gennaio una frana ha costretto la Provincia a chiudere al transito la Sp 7 Pratissolo-Felina. I due finanziamenti concessi dall'Agenzia regionale della Protezione sono il frutto del lavoro congiunto che, anche in questa occasione, Provincia di Reggio Emilia e Comuni hanno saputo svolgere a tutela della sicurezza dei cittadini.
Nel dettaglio, i 40.000 euro di fondi regionali assegnati al Comune di Vezzano sul Crostolo riguardano la frana riattivatasi a La Vecchia, che rischia di interrompere la Statale 63, eventualità che renderebbe difficili i soccorsi ai circa 1.500 abitanti delle frazioni di La Vecchia, Bettola e Montalto: l'unica strada alternativa, la Sp 11 – via I Maggio, non è infatti percorribile dai mezzi pesanti e da quelli di soccorso a causa della forte pendenza e della geometria delle curve, in particolare in condizioni meteorologiche avverse. La Statale 63, inoltre, è strategica per i collegamenti e le attività di soccorso da Reggio verso i comuni di Casina, Castelnuovo Monti e Carpineti. Sempre a Vezzano - dove il sindaco Mauro Bigi ha ritenuto necessario mantenere attivo sino al rientro dell'emergenza il Centro operativo comunale (Coc) di Protezione civile allestito in Municipio – desta preoccupazione anche la frana attivatasi in via Roma Sud, nel centro del paese. Proprio ieri la Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia ha compiuto un sopralluogo, predisponendo i monitoraggi: confermata l'evacuazione dell'abitazione interessata dallo smottamento.
Altri 70.000 euro sono stati inoltre concessi dall'Agenzia regionale di Protezione civile – in aggiunta agli 80.000 euro stanziati nelle scorse settimane – alla Provincia di Reggio Emilia per il ripristino urgente della Sp 7, interrotta in località Monte Lusino di Baiso, poco dopo il ponte sul rio Spigone. Qui, purtroppo, le buone notizie relative ai finanziamenti non si accompagnano a quelle meteo: dopo la neve e il successivo scioglimento, le ultime, insistenti piogge hanno infatti aggravato ulteriormente la situazione. Il terreno è argilloso e completamente inzuppato d'acqua, sulla strada continua a scendere fanghiglia molto liquida di difficile asportazione e il versante è ancora assolutamente instabile. Anche il sopralluogo compiuto l'altro giorno da Provincia e impresa insieme a un esperto, un ingegnere geotecnico di Verona, ha confermato la gravità e la complessità della situazione: fino a quando il terreno non si sarà seccato e il versante stabilizzato, sarà dunque impossibile (oltre che pericoloso) intervenire. La speranza è che nuove precipitazioni non si verifichino nei prossimi giorni, in modo da poter avviare i lavori che, grazie anche all'ulteriore finanziamento, saranno più articolati e comporteranno anche la realizzazione di un'opera di sostegno alle base della frana.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Abitazioni allagate a Santa Vittoria di Gualtieri, altre 4 evacuate a San Bartolomeo e, per una frana, a Vezzano. Preallarme della Protezione Civile per alcuni comuni del Modenese e del Reggiano. Piogge in esaurimento nelle prossime ore -
Reggio Emilia, 25 febbraio 2015 -
Sono numerosi gli episodi di dissesto sul territorio regionale causati dalle intense precipitazioni che da ieri hanno colpito l'Emilia-Romagna.
In provincia di Reggio Emilia, a seguito delle manovre di invaso delle casse di espansione del cavo Parmigiana Moglia a Novellara, l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato, con una nuova allerta lo stato di preallarme per alcuni comuni del Modenese e del Reggiano, su indicazione del Consorzio di bonifica Emilia centrale, come definito dal Piano interregionale di emergenza per il rischio idraulico del territorio colpito dal terremoto del maggio 2012.
Secondo i dati forniti da Arpa, le piogge sono previste in esaurimento nelle prossime ore. L'Agenzia regionale di Protezione civile ha comunque deciso di prolungare l'allerta emessa il 23 febbraio per criticità idraulica ed idrogeologica a causa dell'attuale situazione del reticolo idraulico, del difficile smaltimento delle acque e dei numerosi episodi di dissesto di versante.
Allagamenti diffusi
"Dalla sera e per tutta la notte insieme al Coordinamento delle associazioni di volontariato – spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, Federica Manenti - abbiamo monitorato il transito delle onde di piena sui torrenti principali, in particolare l'Enza – che ha raggiunto il livello di pre-allarme, rimanendo comunque sotto quello di allarme che avrebbe comportato la chiusura al transito del ponte di Sorbolo – ed il Crostolo, che a Santa Vittoria di Gualtieri ha invece raggiunto la soglia di allarme inondando terreni e un paio di abitazioni.
"Gravosa anche la situazione Reggio Emilia, con diversi interventi di vigili del fuoco e volontariato di Protezione civile in particolare in via Giovanardi a San Bartolomeo dove si è dovuti intervenire con un escavatore e sacchetti di sabbia a protezione di tre abitazioni minacciate da canali e precauzionalmente evacuate", continua Manenti. Allagamenti diffusi anche sulla provinciale tra Barco di Bibbiano e Montecchio, a Campegine e Poviglio e, in generale, molto intensa l'attività un po' in tutta la fascia pedecollinare dei volontari di Protezione civile – in particolare Alpini e Radiocomunicazioni Val d'Enza - a supporto di Comuni e squadre dei vigili del fuoco.
Per il Consorzio di bonifica dell'Emilia centrale le piogge di ieri e della notte hanno raggiunto i 40 mm dalla collina alla bassa pianura, ma soprattutto hanno colpito terreni già saturi per le precedenti precipitazioni. Molti fossi stradali sono tracimati e nella fascia di alta pianura si è resa indispensabile la chiusura delle chiaviche emissarie: per molte ore la rete di bonifica non ha quindi avuto possibilità di scarico, con allagamenti diffusi nelle aree in particolare tra Enza e Crostolo e bacino Rodano afferente al Crostolo.
Stato di preallarme
Per controllare i livelli nel cavo Parmigiana Moglia che ha oltrepassato al Bondanello la quota di 19,60 metri, questa mattina sono state aperte le casse di espansione di Novellara e contestualmente anche la cassa sul Cavo Tresinaro a Rio Saliceto. L'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato a partire dalle 14 lo stato di preallarme connesso alla manovra di invaso delle casse di espansione del cavo Parmigiana Moglia a Novellara. "L'eventuale fase successiva, che consiste nell'allagamento controllato delle aree preventivamente individuate, cominciando da quelle adiacenti ai bacini del cavo Parmigiana Moglia, sarà comunicata con un anticipo di almeno 24 ore", precisa la Protezione civile dell'Emilia-Romagna. Il preallarme riguarda i comuni di Boretto, Brescello, Campagnola, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto e Rolo e, nel Modenese, Novi, Carpi, Soliera e Concordia.
Frane
Le intense piogge, oltre ad aggravare frane già attivatesi con la nevicata come quelle di La Vecchia e di Monte Lusino, hanno provocato altri smottamenti sempre a Vezzano e a Baiso. Proprio nel centro di Vezzano, in via Roma Sud, è stata precauzionalmente evacuata una abitazione interessata da frana, mentre sulla Sp 27 Baiso-Roteglia, nei pressi del centro abitato di Baiso, si è verificato uno smottamento della scarpata di valle che ha costretto la Provincia ad adottare un provvedimento di circolazione a senso unico alternato regolato a vista con limitazione della velocità a 30 km/h.
Hanno rischiato l'evacuazione anche 3 nuclei familiari a Castellarano minacciati dalla frana di Cà Telani, attivatasi nella primavera dello scorso anno.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
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