Con l’arrivo dell’estate sono molte le persone che si trovano non propriamente pronte per la prova costume. Ecco 5 utili consigli per dimagrire in maniera semplice e senza grossi sacrifici.
Quando si ama mangiare, non sempre è semplice riuscire a condividere la propria passione con il cibo e il peso che la bilancia mostra ogni volta che vi si sale. Se, in aggiunta, si è una persona che frequenta poco la palestra allora il problema potrebbe diventare più serio.
Grazie ai consigli degli esperti di vigilasalute.it, un portale dedicato alla cura personale e ai consigli di salute, si può cercare un punto di partenza nel raggiungere il proprio peso forma. È bene ricordare, che in ogni caso è sempre opportuno chiedere un parere al proprio medico di famiglia o dietologo. Fare dei cambi di alimentazione o di stile di vita, non sempre sono azioni da prendere alla leggera.
Consiglio 1: Non lasciare che la fame diventi una costante della tua giornata
Qualunque sia la dieta che si sceglie – si possono trovare diete e proposte di menù di ogni sorta ormai – è bene cercare di non fare diventare la fame una “sgradita” compagnia in tutto l’arco della giornata.
Avere fame, è un sintomo che indica che il proprio corpo non ha ottenuto la giusta quantità di nutrimenti per funzionare nel migliore dei modi. Se ci si sente sempre affamati, forse è opportuno chiedere al proprio dietologo se è possibile cambiare il regime alimentare che si segue. In alternativa, si può provare ad acquistare un aiuto per dimagrire e allo stesso tempo placare i morsi della fame.
Tra le proposte in commercio, kanabialica è sicuramente una delle proposte migliori. Queste gocce per dimagrire a base di CBD, permettono al corpo di lenire i morsi della fame. Fattore che permette di non sgarrare e quindi di mantenere nel migliore dei modi il regime alimentare proposto.
Scegliere di alimentarsi con alimenti ad alto contenuto proteico fin dalla prima colazione, le uova e lo yogurt greco sono un ottimo sostituto della classica brioches o fetta di pane e Nutella, sono un altro trucco per mangiare bene e sentirsi sazi più a lungo.
Consiglio 2: Concentrati sul mantenere comportamenti sani
Nelle prime fasi di una dieta è facile scoraggiarsi. Sono molte le persone, che non vedendo risultati strabilianti si abbattono e iniziano a disertare le buone abitudini prese nelle prime settimane di dieta.
Per chi non ha una grande forza di volontà, può essere opportuno cercare di sostituire degli obiettivi impossibili con degli obiettivi più semplici da raggiungere. Invece di imporsi di “perdere 2 Kg ogni settimana”, è più opportuno scegliere come obiettivo “perdere 2 Kg in un mese”. Più facile da raggiungere e quindi di grande aiuto per la propria autostima.
Consiglio 3: Verdura e frutta devono essere una costante nella vostra alimentazione
In ogni dieta per dimagrire che si rispetti, è possibile notare la presenza di tanta frutta e verdura. Queste due tipologie di alimenti, oltre ad essere di vitale importanza per il corretto funzionamento del corpo umano, sono ideali per chi si vuole alimentare in maniera sana e allo stesso tempo perdere peso.
Inoltre, gli alimenti a base di vegetali contengono una varietà di vitamine, minerali e fitonutrienti che aiutano a sostenere nel migliore dei modi il proprio sistema immunitario. Frutta e verdura forniscono anche un ottimo apporto di fibre e acqua al corpo, fattore che permette di sentirsi più sazi.
Consiglio 4: Nessun alimento è vietato al 100%
Etichettare uno o più alimenti come “buoni” o “cattivi” non è una buona prassi, ad esclusione di comprovate problematiche legate alla propria salute diagnosticate in precedenza. Per vivere in maniera sana e soddisfacente per il proprio benessere mentale una dieta, è opportuno permettersi di mangiare quello che si vuole.
In molti casi, in molti piani alimentari per le diete si inserisce un giorno di “sgarro”. A pranzo o cena in quella giornata si potrà mangiare quello che si vuole, anche alimenti o piatti che possono “non essere ideali” per il regime alimentare che si segue. Offrire una ricompensa settimanale, in particolare quando si è stati capace di seguire tutti i suggerimenti presenti nella dieta prescritta dal proprio medico, è un ottimo metodo per sentirsi soddisfatti.
Consiglio 5: Prepara da mangiare in anticipo
Pianificare in anticipo i propri pasti della giornata è importante. In questo modo, se al mattino si ha tutto già pronto, non si hanno scusanti per non seguire il piano alimentare prestabilito. Inoltre, preparare da mangiare due o tre volte alla settimana permette di risparmiare tempo. Tempo, che si potrà dedicare a fare una passeggiata o da trascorrere con le persone che più si amano.
Come è facile comprendere, con una buona organizzazione e l’aiuto di un professionista si può sviluppare una serie di abitudini sane che possono permettere di dimagrire in maniera semplice e costante. Non si deve cercare la dieta miracolosa che porta miracoli in pochi giorni. È più opportuno porsi dei piccoli obbiettivi, che una volta raggiunti possono offrire anche la giusta motivazione per affrontare quelli che ci aspettano durante il proprio percorso.
Editoriale: - "C'era una volta un virus tanto buonino… “ - Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa. - Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati - Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia - In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online. -
SOMMARIO Anno 19 - n° 16 19 aprile 2020
1.1 editoriale
"C'era una volta un virus tanto buonino… “
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa.
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 coronavirus e manodopera Coronavirus. In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online.
9.1 agricoltura e fondo covid-19 Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners
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Diventare la miglior versione di se stesse: questo è forse il più bell’obiettivo che una donna vorrebbe raggiungere. Il come, soprattutto al giorno d’oggi, è davvero una sfida enorme. La frenesia del lavoro, gli equilibri e i doveri da gestire quotidianamente, le esigenze dei figli e della famiglia da anteporre a tutto non possono che assorbire la maggior parte del tempo, giorno dopo giorno. Insomma, una donna deve essere troppe cose per essere anche se stessa.
Sembra incredibile, ma a smentire tutto questo e a dare una via di uscita è proprio un uomo. Il parmigiano Marco Caggiati, fitness coach e mental coach specializzato in PNL, ha trovato le leve e i mezzi giusti per aiutare migliaia di donne in Italia a sentirsi come desiderano.
Bella e in Forma in 30 minuti
Con un percorso di 30 minuti giornalieri, Marco abbraccia tutte le donne d’Italia che vogliono essere toniche senza andare in palestra, che vorrebbero dedicare tempo a se stesse senza sentirsi in colpa, che vogliono esserci sempre per i loro figli ma senza che sia avvertito come un dovere. Nasce così “Bella e in Forma in 30 minuti”, un allenamento fisico e mentale pensato esclusivamente per un pubblico femminile in cui ogni sessione ha una durata massima di 30 minuti. La proposta vincente nasce dal fatto che è proprio la donna a calibrare i tempi perché gli esercizi sono sempre a disposizione online in forma completamente gratuita sul sito web https://www.bellaeinformain30minuti.it/ o sul canale YouTube https://bit.ly/39Zw9zU. Inoltre, una community di oltre 115.000 donne su Facebook - https://bit.ly/2XqheMf, sono un bellissimo ambiente per confrontarsi e raccontarsi.
E, per un allenamento semi-personalizzato, esiste anche l’app “Bella e in forma per sempre” che consente di studiare un programma ad hoc con un abbonamento calibrato sulle esigenze della singola persona.
Insomma, Marco Caggiati ha creato tutti i presupposti per migliorare se stesse partendo dalla propria consapevolezza attraverso la guida della PNL fino a ottenere, con un pò di costanza, la forma fisica desiderata.
Facciamo muovere i nostri bambini
I bambini sono pieni di energia che va stimolata e incoraggiata; purtroppo la quarantena non permette ai nostri figli di esprimersi come vorrebbero. Caggiati ha quindi pensato a un supporto proprio per le giovani mamme, specialmente in questo periodo di reclusione forzata. Sono stati realizzati dei video appositamente per l’allenamento dei bimbi dai 3 ai 12 anni: esercizi utili e divertenti da fare in poco spazio, per mantenere attivi e soprattutto sorridenti i nostri bimbi. Sono già tantissimi i commenti sui social delle mamme italiane che hanno coinvolto i loro figli. Su Youtube, i video hanno già superato il milione di views.
Bello dunque vedere come la tecnologia, sapientemente usata da un professionista attento, sappia risolvere problemi molto pratici e rendere soddisfatte tante donne che, con la tenacia che le contraddistingue, possono davvero mirare ad essere la miglior versione di se stesse.
Editoriale: - Buona Pasqua e ... risorgeremo migliori! - Lattiero caseario. Listini in discesa. - Cereali e dintorni. Anticipare le prenotazioni- SOS per le campagne: subito manodopera e macchine, prima che sia troppo tardi - Richiesta di manodopera in agricoltura: il territorio fa squadra
SOMMARIO Anno 19 - n° 15 12 aprile 2020
1.1 editoriale
Buona Pasqua e ... risorgeremo migliori!
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Listini in discesa.
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Anticipare le prenotazioni.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 coronavirus Covid-19, campagne invase da pedoni e ciclisti.
8.2 meccanica e covid-19 SOS per le campagne: subito manodopera e macchine, prima che sia troppo tardi
11.1 coronavirus Coronavirus. Dalla Regione un nuovo pacchetto di misure per sostenere l'agricoltura.
12.1 agricoltura e lavoro Richiesta di manodopera in agricoltura: il territorio fa squadra
13.1promozioni “vino” e partners
14.1 promozioni “birra” e partners
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Il Centro Cardinal Ferrari va in supporto della sanità pubblica ospitando pazienti positivi Covid dimessi dagli ospedali dell’Emilia Romagna ma che necessitano ancora di un periodo di cure prima del rientro a domicilio
COMUNICATO - Fontanellato, 2 aprile 2020 - Il Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, l’ospedale riabilitativo appartenente a Santo Stefano Riabilitazione (Gruppo Kos), apre ai pazienti Covid 19 dimessi dagli ospedali dell’Emilia Romagna.
Il Centro Cardinal Ferrari ha dedicato 13 posti letto in un reparto dedicato isolato rispetto al resto della struttura e con un percorso di ingresso protetto per la sicurezza di operatori e pazienti.
Il personale dedicato al reparto è stato dotato di tutti i dispositivi di protezione individuali necessari per il trattamento di pazienti Covid positivi. Nel reparto sono state adottate le procedure previste dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, Ministero della Salute e Regione Emilia Romagna recepite dalla Direzione Sanitaria del Centro e sulle quali il personale è già stato formato.
I pazienti ospitati al Centro Cardinal Ferrari sono usciti dalla fase più critica acuta e necessitano di un periodo di ricovero ospedaliero finale protetto, supportato da presidi e personale in grado di garantire adeguata assistenza sanitaria prima del rientro a domicilio.
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 13 29 marzo 2020 -
Editoriale: - Un uomo solo al comando. - Lattiero caseario. Borse a singhiozzo.- Cereali e dintorni. Impennata dei prezzi - Finanziamento da 160 milioni di euro per la crescita del Consorzio Casalasco del Pomodoro - FederUnacoma: la produzione di macchine è strategica, come l’intera filiera agro-alimentare - Scenari nel mondo del vino dopo il corona virus -
SOMMARIO Anno 19 - n° 13 29 marzo 2020
1.1 editoriale
Un uomo solo al comando.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Borse a singhiozzo.
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Impennata dei prezzi
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 pomodoro Finanziamento da 160 milioni di euro per la crescita del Consorzio Casalasco del Pomodoro
8.2 meccanica e covid-19 FederUnacoma: la produzione di macchine è strategica, come l’intera filiera agro-alimentare
9.0 vitivinIcoltura e covid-19 Le aziende
9.1 vino post coronavirus Scenari nel mondo del vino dopo il corona virus
10.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
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Il coronavirus è entrato di prepotenza e improvvisamente nella vita di ogni singolo abitante del pianeta. Un attimo e la globalizzazione è diventato un ricordo. Tutti reclusi nelle proprie abitazioni a contare i decessi e i nuovi contagi. Ma quali terribili pensieri corrono nella mente, insomma quali sono le principali paure che ci inseguono?
Il sondaggio scade il3 aprile 2020
di Gabriele Majo (da Stadiotardini.it) – Mi sono addormentato brangognando via WhatsApp con uno dei migliori autori di StadioTardini.it, subito dopo aver postato l’ennesima conferenza stampa del premier Conte con l’ultima rata dei provvedimenti in vigore, primo ministro che non gode, evidentemente, del suo gradimento politico e che di conseguenza, magari un po’ esacerbato dagli effetti collaterali indesiderati della Quarantena, non giudica essere in grado di guidare il Paese in questo percorso a ostacoli che comunque, personalmente, ritengo possa mettere in difficoltà chiunque e credo ancor di più metterebbe in difficoltà chi comodamente vidima proclami dal di fuori senza avere l’onere di prendere decisioni.
Solo chi fa sbaglia, e probabilmente, ex post, di errori possiamo tutti quanti sostenere che ne siano stati commessi e non pochi, da chi si trova al timone e la mia non vuole certo essere una indulgenza plenaria per nessuno, quella ce l’ha già mandata il Papa, concedendoci nel contempo, di poterci auto-confessare (io più che la recita in solitaria dell’atto di dolore avrei sdoganato la meno comoda confessione virtuale trasformando il telefonino in confessionale): il mio vorrebbe essere solo un invito a mantenere, se possibile, la barra dell’equilibrio a dritta (ricordate cinque anni fa, ai tempi del fallimento del nostro amato Parma? Più o meno dicevo le stesse cose, lontano da proclami da capopopolo che pure così facilmente attecchiscono sul popolino), perché qui non dobbiamo scannarci tra guelfi e ghibellini o juventini ed anti-juventini.
Qui siamo chiamati a combattere con un subdolo nemico invisibile che da un momento all'altro può impossessarsi della nostra vita. E non solo di quella degli altri. Quando pochi giorni fa scrissi il primo necrologio della special edition Coronavirus, quello sul Bianco, conclusi dicendoci che quel decesso apriva “gli occhi, un po’ a tutti, perché ci fa capire come il contagio non sia una cosa lontana che riguardi solo gli altri, ma anche chi ha condiviso una parte della nostra vita, anche se non sempre pensandola allo stesso modo”. E allora, con paura o con coraggio, manteniamo l’equilibrio, ma stiamo attenti, non facciamo gli spacconi, né creiamo divisioni.
Né, però, esageriamo con l’improvvisato senso patriottico da Mondiale che ci porta a sostenere, con hashtag o meno, del tutti uniti ce la faremo. come scusa per i flashmob solo perché, in realtà, non abbiamo una cippa da fare tra queste quattro mura e qualcosa ce lo dobbiamo pure inventare per andare sul balcone a fraternizzare, magari con chi pochi giorni prima e forse tra qualche mese, non torneremo a sopportare perché ci dà fastidio il fumo della sua sigaretta o perché non utilizza a dovere gli spazi condominiali. Anche la divisione tra complottisti e negazionisti dei complotti porta alle volte a dialoghi surreali (o surrenali) sui social, che notoriamente non frequento, ma di cui vedo i riflessi sui vari gruppi WhatsApp, unica social-concessione che appunto mi concedo.
Purtroppo le fake news pullulano anche se a diffonderle alle volte sono persone conosciute che ci mettono ‘a faccia, come diceva una nostra vecchia conoscenza, o nome e cognome, ma appunto un po’ complottisti lo sono per convinzione, o per abitudine, o semplicemente per lavoro e/o missione. Ricevo. come immagino tutti voi, decine di video di esperti, filosofi, sociologi, che, magari con voce pacata e convincente, vorrebbero indottrinarci, concatenando eventi, fatti e date (metodo che, onestamente, seguivo anch'io a suo tempo, quello pre-fallimento Parma su StadioTardini, ma con onestà intellettuale – quella che forse manca agli odierni integralisti – premettevo sempre che io vi davo la mia “verità putativa” che non era detto che coincidesse con la veridicità effettiva dei fatti o con quella che sarà la verità processuale che verrà fuori e che magari ci riserverà sorprese rispetto a quello che ci aspettavamo, anche perché resto della convinzione che gli inquirenti ci abbiano capito fin lì sulla questione, brancolando nel buio o attaccandosi a convinzioni che a me paiono un po’ fuori tema) sul fatto che a tutto questo ci sarebbero dietro gli americani, che volevano punire o limitare la Cina, non essendoci riusciti coi dazi.
Poi arrivano i main streaming che invece scientificamente ci dimostrano che il Covid 19 non è stato bio-ingegnerizzato, anche perché ci sono decine di scienziati, anche vicino a casa nostra, che stanno studiando il virus, che garantiscono essere mutante e ci sono evidenze che sia naturale. Io stesso a lungo ho pensato che fosse scappato il gatto agli stessi cinesi – così si diceva nei primi giorni a proposito di manipolazioni del virus della Sars in laboratorio e accidentalmente finito in circolo – convinzione che aveva fatto breccia nella mia mente di solito avvezza o allenata a schivare le bufale. Del resto è nella natura umana “cercare il colpevole” per placare la propria ansia, ma è una scorciatoia intellettuale da evitarsi.
Vorrei a questo proposito concludere questo sermone domenicale delle 11 – settimana scorsa avevo lasciato questo spazio all'ottimo e ottimistico Mister Roberto Dellapina col suo futuristico Rinascita: non avendo ricevuto in tempo utile il prosieguo della sua avventura letteraria supplisco io con questa mia pistolettata – con un blob, rigorosamente anonimo come da richiesta degli interessati – di alcuni stimati medici di mia fiducia sul tema Coronavirus.
Prima di trascrivere le loro note più salienti concedetemi, tornando circolarmente a quanto stavo scrivendo all'inizio sulla gestione italiana di questa emergenza, pur con tutti i limiti che possiamo annotare, il modus operandi italiano è sostanzialmente lo stesso che stanno seguendo in altre nazioni europee, o dall'Europa appena usciti con un premier che somiglia terribilmente al presidente americano, o dagli stessi Stati Uniti. E’ come il bambino al quale il genitore dice di non dare la testa contro il muro: non vi darà retta fin quando la testa non ce l’avrà data e dopo di vi darà ragione. Ora chi ci perculava per i blocchi o altro sta seguendo la stessa strada.
Le ridicole rincorse all'approvvigionamento selvaggio nei supermercati si sono globalizzate e le abbiamo viste anche in paesi più rigidi o frigidi di noi mediterranei e nessuno più predica l’immunità di gregge convertendosi alle chiusure, a rate all'italiana. Ché noi siamo in democrazia, non con un sistema totalitario come qualcuno vorrebbe (e poi si accorgerebbero che ore sono, visto che fanno fatica a stare in casa e fanno fare gli straordinari al cane pur di portarlo fuori, e si inventano runner della domenica quando fino a quella precedente poltrivano su quello stesso divano che ora sembrano schifare).
Col senno di poi non serve a una benedetta mazza postare questo o quel politico (avversario) locale o nazionale che il 22 o il 27 Febbraio brindava o marciava: la situazione è in continua evoluzione e non aiuta star lì a cercare questo o quel documento per dire sapevano anche prima. Io se lo avessi saputo prima non avrei fatto quei brindisi o quei video Milano non si ferma. Evidentemente non lo sapevano: nessuno – anche se pensiamo possa essere un coglione, solo perché avversario – è così autolesionista da sfidare il corona. Insomma: diamoci una calmata, e cerchiamo di riscoprire valori nascosti e dimenticati. Buona serata, comunque. E buon BLOB.
WHATSAPP MEDICAL BLOB
Medico di Base: “Da quello che so io hanno confrontato il gemona e hanno escluso la manipolazione. Sembra una mutazione naturale. Se devi creare un virus cattivo ne crei uno come il vaiolo o come l’ebola. Nonostante tutto il Coronavirus è un virus debole: è termolabile a 26 gradi, e sensibile a qualsiasi disinfettante, il vaccino si potrà produrre velocemente. Se la prende soprattutto con gli anziani, ma si trasmette abbastanza velocemente come il suo parente del raffreddore. Purtroppo il problema grave lo lo pone la mancanza di posti letto, di apparecchiature di medici, infermieri e ausilii di protezione. Quindi direi molto molto improbabile la creazione in laboratorio. Poi tutto è possibile…”
Medico Ospedaliero: “Informazione: il video inviato sull'intervista del dott. Montanari, non è del tutto corretto. Anziani e cardiopatici non sarebbero morti se non avessero incontrato quel virus. Il virus, per una buona parte dei casi contagiati, sviluppa una polmonite interstiziale che nel 20% dei casi va incontro ad una insufficienza polmonare fino al collasso respiratorio. Muoiono più facilmente gli anziani e gli ammalati cronici perché non hanno forza abbastanza a resistere la lunga terapia di ventilazione assistita. I giovani, che cominciamo a vedere sempre più, hanno solo una capacità polmonare migliore e manifestano la malattia più tardi e arrivano in ospedale quando la situazione è già compromessa. Diventano dispnoici perché hanno già consumato la loro capacità di compensazione respiratoria. Essendo giovani possono resistere meglio la lunga terapia di ventilazione assistita, ma molte volte arrivano troppo tardi. Sto sempre parlando di un 20% di contagiati (che è sempre tanto) che, naturalmente, tutti coinvolti nello stesso lasso di tempo, ha portato al collasso il sistema sanitario. I più non hanno sintomi e molti, anche con polmonite, guariscono da soli. Non si riescono a ricoverare tutti. Ma sappiate che i più guariscono da soli. Se però, anche i giovani, si accorgono che dopo un medio sforzo vanno in affanno – ma affanno vero come vertigine o pre sincope – allora bisogna chiamare aiuto. Volevo solo sottolineare che i morti, sono morti molto prima del tempo, grazie al virus e non solo perché erano già ammalati”.
Medico Ospedaliero: “È una malattia che stiamo scoprendo sul campo, non ci sono arrivati altre informazioni se non l’esperienza dei nostri vicini della Lombardia. Prima che arrivasse l’onda epidemica, avevamo fatto un corso di aggiornamento sul Coronavirus che ci aveva dato informazioni quasi elementari. La realtà è ben diversa e drammatica da quello che ci si aspettava. Non voglio creare panico, voglio solo dare informazioni corrette. Sappiate che i più guariscono da soli. Una coppia di miei amici hanno sviluppato la polmonite bilaterale interstiziale, ma sono guariti; nell'arco di 4-5 giorni scompare la febbre, la tosse resiste per molto tempo,ma dopo circa 20/25 giorni passa.”
Medico di Base: “Purtroppo qualche eccezione esiste come le altre influenze, ma non hanno mai fatto il bollettino di guerra e soprattutto questo insegna come è importante la tanto sottovalutata vaccinazione che salva tutti gli anni tanti anziani. La politica del terrore spaventa le persone normali, non i coglioni. Per quelli bisogna usare altri mezzi. L’Asiatica e l’Hong Kong hanno fatto centinaia di migliaia di morti, ma era un altro mondo e nessuno faceva bollettini di morte etc etc e non c’erano respiratori ed altro. Non vengono mai fatte comparazioni. Sembra che non muoia più nessuno di niente, ma non è così. Il medico ha la funzione non solo di curare, ma anche di rassicurare. Ricevo centinaia di telefonate di gente terrorizzata solo per un mal di gola o un raffreddore… La politica del terrore serve anche a far sì che per una cazzata la gente si rechi in Ospedale affollando ancor di più i pronto soccorso: se di vuol far star e a casa la gente di utilizzino le forze dell’ordine per i coglioni e purtroppo per tanto giovani incoscienti. Ma spaventare gli altri è follia diciamo un azzardo.”
Medico Ospedaliero: “Negli uffici, in azienda, non servono mega mascherine con filtri. Noi usiamo F2, ma siamo a stretto contatto per 12 ore e usiamo F3 solo in caso di terapia con aerosol o nei momenti in cui il paziente viene intubato. Le mascherine chirurgiche vanno bene per proteggere se stessi o gli altri, (commesse, operatori agli sportelli), ma devono essere indossati sia da chi lavora che da chi si avvicina a loro. Nella passeggiata o in casa non serve niente”.
Medico Ospedaliero: “Attualmente il cocktail di antivirali (quelli usati per l’Hiv) e il farmaco antireumatoide, iniziati subito, appena arrivano in ospedale con insufficienza respiratoria, sembra dare buoni risultati, proprio per svezzarli meglio e più velocemente dai respiratori e per evitare il gesto estremo dell’intubazione. L’antireumatico inibisce quella risposta esagerata che aggrava la fibrosi polmonare con una risposta autoimmunitaria patologica. Ecco perché si dà solo a chi è già compromesso. Non lo si dà come prevenzione. Come, molto efficace deve essere l’anticorpo monoclonale sperimentato a Napoli che inibisce il processo di fibrosi polmonare tipica della risposta autoimmunitaria patologica”.
Autore
Gabriele Majo, 56 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.
di Francesca Caggiati - 22 marzo 2020 - Si chiama Mario Sancinelli, è un bergamasco, e dal suo profilo Facebook registra un filmato e scrive: "Video sfogo di un Bergamasco, un Italiano arrabbiato. Dedicato a chi di questo schifo non ne può più."
Ed elenca gli innumerevoli errori e mancanze che i nostri politici hanno commesso in questi lunghi giorni, a partire dai primi ricoveri da coronavirus che risalgono a fine gennaio.
Fino ad arrivare ad oggi. Una situazione drammatica di cui ancora non si intravede la fine e non si riesce a prevederne i morti, con i nostri governanti focalizzati ancora sugli aspetti economici, ancor prima che sulla salute e la vita delle persone.
Sei minuti in cui, punto per punto, disamina la situazione nella sua città. Situazione che si sta replicando in tutte le province italiane e che non risparmierà nessuno. Anzi, al Sud potrebbe essere ancora più cruenta.
Quando tutto sarà finito, Sancinelli - un cittadino come tanti, esasperato da questa situazione straziante - invita a ricordarsi di come si sono comportati coloro che dovrebbero avere a cuore il bene dell'Italia e di tutti gli italiani.
VIDEO
https://www.facebook.com/mario.sancinelli.5/videos/2880972091989924/
Editoriale: - Bisogna armarsi di una gran pazienza. Il tunnel è lungo. - Lattiero caseario. Coronavirus e preoccupazioni commerciali - Cereali e dintorni. Fase confusa e critica dei mercati. - Le aziende vitivinicole al tempo del coronavirus – una preziosa iniziativa che può aiutarle...
SOMMARIO Anno 19 - n° 12 22 marzo 2020
1.1 editoriale
Bisogna armarsi di una gran pazienza. Il tunnel è lungo.
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Coronavirus e preoccupazioni commerciali
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Fase confusa e critica dei mercati.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Varie fonti news
8.1 apicoltura “Apicoltori reggiani assediati dai ladri di alveari”
8.2 agricoltura Agricoltura. Le richieste della Regione alla ministra Bellanova
9.0 vitivinocoltura e covid-19 Le aziende vitivinicole al tempo del coronavirus – una preziosa iniziativa che può aiutarle
9.1 bonifica parmense Bonifica Parmense, orari e disposizioni per l’emergenza da Coronavirus
10.1 promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners
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