Dal 6 all'8 aprile 2018 alla Fiera di Modena. L'evento continua a crescere e passa da due e a tre giornate. Tra le novità Play Kids, dedicato alle famiglie anche con bimbi piccoli e Play Trade destinato ad editori, illustratori, autori e gestori di negozi. Focus sull'importanza dell'intrattenimento educativo e sul tema "Gioco ed Errore". Tema storico dell'anno il 1968.
Oltre 22 mila metri quadrati (l'equivalente di venti campi da tennis) dove immergersi con tutta la famiglia nel mondo dei giochi da tavolo con i grandi classici e le ultime novità; un padiglione "Kids" a misura di bambino con laboratori e attività interattive pensate per i più piccoli che con i loro genitori potranno sperimentare i nuovi prodotti concepiti anche per chi è in età d'asilo; il primo evento "business" in Italia dedicato esclusivamente agli attori professionali del gioco da tavolo con più di 200 iscritti e sale dedicate. Eventi straordinari per un'edizione speciale, la decima di Play-Festival del Gioco, la più grande manifestazione italiana dedicata al gioco da tavolo che in occasione del decimo compleanno porta in scena a ModenaFiere il 6,7 e 8 aprile 2018 l'edizione dei record con un ricco programma di appuntamenti e tantissime novità.
Dall'aggiunta di una giornata, che da due diventano tre, all'allestimento di Play Kids, dall'appuntamento Play Trade riservato agli operatori di settore al grande ritorno in Fiera dei LARP, i giochi di ruolo dal vivo. E poi l'unica qualificazione europea – ad oggi - del gioco di carte e dadi "Star Wars: Destiny" con partecipanti provenienti da più Paesi, i migliori esperti italiani di Edutainment che raccontano l'importanza dell'intrattenimento educativo, incontri e dibattiti sul tema "Gioco ed Errore", straordinari eventi serali dedicati ai giochi di ruolo. Il tutto con un nuovo logo rivisitato dal fumettista Lorenzo Ceccotti e con il vecchio e vincente concetto fondante del Festival dalla sua nascita ad oggi, ovvero: entra, scegli, gioca.
Organizzato da ModenaFiere con le associazioni ludiche Club TreEmme, La Tana dei Goblin e Gilda del Grifone il Festival del Gioco più atteso in Italia – che nella scorsa edizione registrò 35 mila visitatori – in questi mesi ha arricchito il suo carnet dando vita alla ludoteca più grande d'Italia.
Per info su programma, orari e costi si rimanda al sito ufficiale dell'evento www.play-modena.it
Sabato 28 e domenica 29 aprile torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, il week end alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano con tanti eventi, visite guidate e degustazioni.
Reggio Emilia, 21 marzo 2018 – Torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, l'iniziativa che sabato 28 e domenica 29 aprile invita tutti gli appassionati del Re dei formaggi a visitare i caseifici e la zona d'origine.
I caseifici di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova apriranno le porte ai Foodies che avranno la possibilità di toccare con mano la naturalità e la genuinità del Re dei formaggi, partecipando al rito della nascita della forma e alla visita degli affascinanti magazzini di stagionatura nei quali il Parmigiano Reggiano riposa almeno un anno prima di raggiungere le tavole dei consumatori.
Partecipare è semplicissimo! Nel sito www.parmigianoreggiano.it sarà pubblicata a breve la lista dei caseifici aderenti, orari di apertura ed eventi proposti. Saranno presenti inoltre alcuni consigli per soggiornare e per degustare i piatti tipici della zona al fine di rendere l'esperienza sul territorio completa e indimenticabile.
Caseifici Aperti è un'occasione per scoprire che il Parmigiano non solo è buono, ma fa anche bene.
Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: alta digeribilità, elevato contenuto di calcio, assenza di additivi e conservanti, ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.
Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici.
In concomitanza con Caseifici Aperti, il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà i cancelli a tutti coloro che vorranno visitare lo storico casellino, degustare il Parmigiano Reggiano e fare un viaggio del tempo grazie alla mostra degli attrezzi storici.
Domenica 25 marzo si conclude la rassegna che ha portato gli spettatori nell'affascinante mondo delle colonne sonore. Al gran finale parteciperanno anche i musicisti del Conservatorio Vecchi-Tonelli e del Master Musica e Cinema tenuto dal Maestro Massimo Carpegna.
MODENA – Si conclude in bellezza la fortunata rassegna Musica & Cinema che ha trasportato i partecipanti alla scoperta del legame tra immagini e colonne sonore, di come nascono e di come si fondano fino a diventare un indimenticabile tutt'uno.
Domenica 25 marzo, alle 17.30, presso il Salotto Culturale Aggazzotti, in Viale Martiri della Libertà 38, il Maestro Massimo Carpegna presenterà un ultimo appuntamento ancora più ricco di sorprese. Nei tre precedenti, il docente ha portato gli spettatori nell'affascinante mondo della costruzione delle colonne sonore, di come le immagini affiancate a musiche diverse trasmettano emozioni e suggestioni completamente diverse. In questo evento conclusivo, grazie alla collaborazione con il Conservatorio Vecchi Tonelli e del Master di Musica e Cinema tenuto dallo stesso Carpegna, si ascolteranno i nuovi temi composti da Asia De Nunzio, Lorenzo Cingolani, Taghi Vahabi, Camilla Cattivelli, Federico Celli e Carlotta Fontanesi per i film Il codice da Vinci, Il silenzio degli innocenti, Titanic, Ben Hur e Romeo e Giulietta. Le musiche saranno eseguite dal quintetto del Conservatorio formato da flauto, clarinetto, tromba, violoncello e pianoforte.
Un appuntamento da non perdere, per ascoltare giovani talenti e promuovere la cultura musicale.
A seguire è previsto un buffet aperitivo e un brindisi con gli artisti.
Il DOCENTE
Massimo Carpegna, Docente di Formazione Corale, Direzione di Coro, Musica e Cinema presso il Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e Carpi. Ha composto numerose colonne sonore e inni sinfonici tra i quali si ricorda: The five Rings (sigla RAI per le Olimpiadi invernali Torino 2006), It's time to celebrate (Inno ufficiale Campionati del Mondo di sci nordico Bormio 2005), Honour and Glory (Inno ufficiale Federazione Italiana Sport Invernali), Vinci per noi (Inno ufficiale Modena Volley). In seguito al successo del concerto diretto al Teatro Luciano Pavarotti di Modena con l'Orchestra Sinfonica G. Verdi di Parma e la Corale Rossini di Modena eseguendo musiche del baronetto Karl Jenkins, nel 2015 è stato invitato alla Carnegie Hall di New York quale Maestro del Coro per la prima americana della cantata The healer, sempre di Karl Jenkins. L' anno successivo il direttore americano Jonathan Griffith lo ha invitato a comporre una cantata (Speculum Magiae) per il Lincoln Center di New York. Con sue composizioni e direzioni sono stati pubblicati 11 cd musicali, oltre a 6 libri. Attivo nella veste di conferenziere sull'opera lirica, collabora con varie istituzioni. È stato inoltre Docente di Filmica Industriale presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di Scienze della Comunicazione, Direttore Stabile dell'Orchestra da Camera del Teatro Civico di Vercelli, Consulente Artistico del Coro Lirico del Teatro Regio di Parma e Consulente del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la creazione di un archivio informatizzato sui dati dell'opera lirica europea.
INFO e prenotazioni
Musica & Cinema
Domenica 25 marzo, ore 17.30
c/o Salotto culturale Aggazzotti
viale Martiri della Libertà 38, Modena
tel 392/0512219
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Non dimenticate queste date: dal 25 al 29 aprile a Imola (Teatro Stignani), il 15 e il 16 maggio a Modena (Teatro Pavarotti). Saranno le occasioni migliori per vedere uno spettacolo che vi emozionerà: "Billy Elliot" arriva nella nostra regione dopo il successo ottenuto a Milano.
Un'opportunità per ascoltare le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale firmato da Massimo Romeo Piparo e dalla sua PeepArrow Ent, in associazione con "Il Sistina". Si tratta dell'ultimo atto di una trilogia di cui ha parlato tutta la stampa europea, iniziata con "The Full Monty" e proseguita con "Jesus Christ Superstar". E ora Billy Elliot, un successo annunciato che sta mantenendo le promesse.
LA VICENDA
Il musical porta in scena una delle vicende più conosciute del cinema europeo: Billy ama la danza e, in una Inghilterra bigotta targata Thatcher (quella delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta), deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. Le inclinazioni del giovane Billy, tuttavia, sono completamente differenti. L'amore, la passione e la voglia di farcela trionfano, così come l'amicizia tra adolescenti riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale.
DA NON PERDERE
Come già anticipato, questo spettacolare musical è accompagnato dalle splendide musiche di Elton John. Lo show porta in scena il talento italiano di alcuni bambini nei ruoli di Billy, del suo amico Michael e del piccolo Kevin. Un nuovo grande cast che può vantare nomi conosciuti del panorama nazionale: oltre ai giovanissimi Tancredi Di Marco, Matteo Valentini e Davide Fabbri, è indispensabile citare l'esperienza di Luca Biagini ed Elisabetta Tulli ( i genitori di Billy), il talento di Sabrina Marciano e di Eleonora Facchini, il ritmo impresso dall'orchestra diretta da Emanuele Friello. Tanti elementi di qualità che trasformano la serata in un vero e proprio evento.
LA STORIA DEL MUSICAL
Billy Elliot the Musical ha debuttato al Teatro del West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove "Laurence Olivier Awards" (ne ha vinti quattro). L'incredibile successo conseguito ha fatto sì che il musical approdasse in molti altri paesi del mondo, anche in Australia (2007) e a Broadway (2008). A New York ha vinto dieci Tony Awards e dieci Drama Desk Awards. Anche in Australia ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti. In Italia nella stagione 2015/16, lo spettacolo ha avuto un successo strepitoso, sia di pubblico che di critica.
Di Pietro Razzini
L'antologia sarà presentata sabato 24 marzo, nell'ambito di Buk, Festival della piccola e media editori, ed esce a cinquant'anni dal Sessantotto, anno simbolo del cambiamento e della rivoluzione dei costumi.
MODENA –
Sono passati cinquant'anni dal Sessantotto, un anno preso a simbolo, perché, si sa, i venti del cambiamento cominciano a soffiare molto prima e si trascinano anche dopo, del mondo che vuole cambiare attraverso la contestazione e la rivoluzione dei vecchi schemi e delle regole ormai mal sopportate. Le generazioni sono in lotta, i conflitti si manifestano e si trasformano in azioni, l rivolte vanno a braccetto con la speranza in una società diversa. È l'anno delle occupazioni studentesche, dell'emancipazione femminile, della libertà sessuale, della musica che guida una società in fermento. È un anno di crisi e di nuove consapevolezze, un anno di passaggio che ha segnato un'epoca, insomma, un "Anno di Fuoco".
È proprio questo il titolo dell'antologia, "L'anno di fuoco – il Sessantotto a Modena", che sarà presentata sabato 24 marzo, alle 15, presso la Sala del Consorzio Creativo, in via dello Zono 5, a Modena, nell'ambito di BUK, Festival della Piccola e Media Editoria. Edita da Il Foglio Letterario di Piombino, il libro contiene nove storie di altrettanti autori: Gianluca Morozzi, Luigi Guicciardi, Manuela Fiorini, Mara Munerati, Valeria Munari, Giovanni Scalambra, Cinzia Bomoll, Fabrizio Cavazzuti e Fabio Mundadori, che hanno prestato la penna a una loro personalissima interpretazione degli avvenimenti di quell'anno a Modena.
L'antologia è curata da Simone Covili ed Eliselle, scrittori e membri di Fabuliamo, una nuova realtà tutta modenese che si occupa di cercare talenti e valorizzare autori.
Ci siamo fatti raccontare da Elisa Guidelli (Eliselle), come nasce questa antologia così particolare.
Come nasce "L'Anno di fuoco"?
"Da una sfida: un incarico inaspettato, pochissimo tempo per realizzarlo, la richiesta di un tema, una selezione serratissima di autori e una scadenza rigidissima. È difficile, ma non impossibile, se lo si vuole fare davvero, e l'idea è nata con naturalezza, essendo questo 2018 un anno particolare. C'era a nostro avviso una ricorrenza importante da fissare, i cinquant'anni dall'anno in cui simbolicamente è cambiato il mondo. Ci è sembrato un argomento interessante con cui sfidare a nostra volta gli scrittori scelti. Alle volte il Sessantotto è un sottofondo, altre volte lo scenario, altre ancora un semplice ricordo, ma è stato bello veder nascere un libro in così poco tempo.
Quali storie si potranno leggere e di quale genere?
"I generi che contiene l'antologia sono i più disparati, questo perché è stato chiesto agli autori selezionati di seguire il proprio istinto e il proprio genere preferito, dove potessero trovarsi più a loro agio. Si va dal comico al sentimentale, dal fantastico al giallo alla poesia, e questo perché gli autori hanno dato una personale interpretazione del tema, più vicino e attinente alle loro corde".
Alcuni autori hanno vissuto il '68, altri non erano nemmeno nati. C'è una differenza tra le storie di chi c'era e quelle di chi lo ha solo immaginato o interpretato?
"Le storie sono tutte molto interessanti proprio perché il Sessantotto le unisce senza essere mai troppo invadente. Indipendentemente da chi c'era o no, gli scrittori sono stati in grado di regalare le proprie sfumature originali senza perdere la propria voce. Il risultato è un'antologia equilibrata che fa sorridere, emozionare, riflettere, commuovere".
"L'editore "Il Foglio Letterario" è toscano. Come mai ha pubblicato un libro su Modena?
"Il Foglio è tornato quest'anno al Buk di Modena dopo alcuni anni di assenza, ripresentandosi a un festival che è diventato un baluardo della cultura non solo modenese ma ormai conosciuto a livello nazionale, e ha voluto rendere omaggio alla città e a una delle vere fiere della piccola editoria con un'antologia che raccontasse cos'è stata Modena in un periodo di fuoco come quello del Sessantotto"
Che idea ti sei fatta, come curatrice, ma anche come scrittrice e persona di cultura sul 1968 a Modena? Pensi che sia stato vissuto in maniera simile ad altre città d'Italia oppure no?
"È stato un anno intenso, e anche a Modena ci sono stati scontri e piccole rivoluzioni che hanno portato a un cambiamento anche nel corso degli anni subito successivi, che pian piano ha trasformato la città a diversi livelli"
L'anno di fuoco" è anche la prima sfida di Fabuliamo. Quali sono i vostri obiettivi?
"Fabuliamo parte da un'idea di un gruppo di amici che sono diventati un team nel corso del tempo. A seconda dei progetti da affrontare si compone di editor, copywriter, storici, autori, coach e creativi che hanno consolidato la loro esperienza nella gestione decennale di progetti narrativi ed editoriali, hanno progettato cicli formativi per gruppi e singoli in eventi d'aula e remoti, hanno realizzato eventi promozionali per autori, editori e aziende. In questo caso specifico, l'antologia dedicata al Sessantotto è nata grazie al lavoro, alle scelte e alla coordinazione mia e di Simone Covili".
INFO
L'Anno di Fuoco – Il Sessantotto a Modena
AA.VV – a cura di Fabuliamo
Il Foglio Letterario - Collana Narrativa
100 pag - € 12
Al via le Giornate di Primavera FAI: sabato 24 e domenica 25 marzo porte aperte in Emilia-Romagna a 47 beni storici e artistici in 26 località. Visite guidate in lingue straniere e circa 2.000 studenti dei licei a far da 'ciceroni'. Tema prescelto, il Novecento.
Dal monastero benedettino di San Procolo a Bologna (l'ex Maternità) alla basilica di San Lorenzo a Monticelli d'Ongina, ma senza tralasciare Palazzo Malaspina a Bobbio, sempre nel piacentino, o la cripta di Sant'Ippolito a Brisighella, nel ravennate. Sarebbe lungo l'elenco delle eccellenze artistiche e naturalistiche dell'Emilia-Romagna. Luoghi che, così come in tutta Italia, in occasione delle tradizionali Giornate FAI di Primavera, in programma il 24 e 25 marzo e illustrate questa mattina nella sede della Regione, si aprono al grande pubblico. Palazzi, musei, residenze, parchi e siti di solito non accessibili ai visitatori.
In Emilia-Romagna i beni aperti sono 47 in 26 località con più di 2.000 studenti dei licei che faranno da "apprendisti ciceroni" alla scoperta delle bellezze del territorio. Inoltre, volontari del progetto "FAI Ponte tra Culture" proporranno visite speciali in spagnolo, russo, filippino, albanese, portoghese, ucraino, rumeno per chi non conosce la lingua italiana.
Il tema conduttore scelto dal FAI Emilia-Romagna è il Novecento, un secolo cruciale, straordinario, affascinante ma anche controverso. Una sorta di viaggio in una regione policentrica e che rimarrà tale anche dopo l'unificazione d'Italia.
La Chiesa di San Francesco del Prato a Parma
Questo l'itinerario a tema proposto dal FAI
Modena Villa Lonardi - Rimini Il Parco Fellini e il Grand Hotel - Riccione Villa Franceschi - Predappio Ex Casa del Fascio e dell'Ospitalità - Bologna Sede Storica della Scuola d'Ingegneria ed Architettura - Bologna Liceo Scientifico "Augusto Righi" - Forlì Palazzo della Prefettura - Imola Villa Muggia - Lugo itinerario artistico all'interno del Complesso del Carmine, Rocca Estense e Biblioteca Trisi - Bologna Spazio Carlo Scarpa - Bologna Sede Confindustria Emilia.
"Queste giornate sono il risultato di un lavoro straordinario del Fai, che riesce sempre a proporre nuovi e interessanti siti da scoprire o riscoprire", ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti. "Il tema prescelto quest'anno si intreccia con le politiche portate avanti dalla nostra Regione, a partire dalla legge sulla Storia e la Memoria del '900, appunto, fino alla campagna dell'assessorato alla Cultura, realizzata in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale e che ha come slogan 'Energie diffuse' a sottolineare il carattere policentrico di un territorio che da Piacenza alla Valmarecchia offre un patrimonio culturale di grandissimo livello".
"Come ha già dichiarato il presidente Fai nazionale, Andrea Carandini- ha aggiunto il presidente FAI Emilia-Romagna, Marina Senin Forni- il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializzazioni – archeologia, antropologia, storia dell'arte e architettura - più che esaltare la loro separatezza devono cooperare tra loro, se vogliono rammendare e raccontare il manto, a più strati ma unico perché continuo, in cui il Paese è da millenni avvolto".
Fonte: Regione Emilia Romagna
Pienone di studenti e docenti oggi all'Istituto Rosa Luxemburg di Bologna per il taglio del nastro de "1938 - La storia".
Simonetta Saliera, Presidente dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna, Marilena Pillati, Vicesindaco di Bologna, Daniele De Paz, Presidente della Comunità ebraica di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Parri di Bologna, e il direttore scolastico regionale Versari hanno inaugurato la mostra realizzata dal Museo della Shoah in collaborazione con altre importanti associazioni e istituzioni che per i prossimi 7 giorni farà tappa a Bologna all'interno di un percorso itinerante in varie città italiane.
"Questi pannelli - spiega Saliera - ci raccontano della brutalità e della viltà delle leggi razziali ai danni dei cittadini e delle persone di religione ebraica: 80 anni il regime di Mussolini volle questi provvedimenti e l'allora capo dello Stato italiano, Re Vittorio Emanuele III le promulgò senza esitazione firmando una delle pagine più brutte e vili della storia italiana".
Piacenza, 20 marzo 2018 - Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per valorizzare e proteggere le risorse idriche. Il tema dell'edizione di quest'anno è Nature for Water (La Natura per l'acqua).
Un'opportunità significativa per riflettere sulla complessa relazione, e interazione, fra uomo, acqua, natura, ambiente, sviluppo ed economia. È anche un'occasione per mettere a fuoco ruoli e finalità del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente preposto alla gestione dell'acqua, al servizio della collettività e dei comparti produttivi, nel rispetto per l'ambiente, opera nella consapevolezza della propria responsabilità quando si tratta di mettere in campo azioni strutturate nella gestione dell'acqua, mirate ad una triplice finalità (irrigazione, protezione idraulica e dissesto idrogeologico).
Finalità irrigua e difesa idraulica del territorio sono, in una visione ampia, connesse fra loro. La gestione operata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza infatti opera in modo coordinato attraverso un complesso sistema di impianti, dighe e canali intrecciando la difesa del suolo e degli abitati (in caso di precipitazioni intense), la tutela dell'ambiente e il governo delle acque. Dunque non solo irrigazione ma anche protezione idraulica con interventi finalizzati alla salvaguardia generalizzata del territorio.
Nella giornata mondiale dedicata all'acqua facciamo un breve focus sul tema dell'irrigazione e dell'acqua come bene primario.
Il Consorzio provvede, come da Statuto, "alla derivazione, alla provvista, alla distribuzione e all'uso razionale delle risorse idriche a prevalente uso irriguo". L'orientamento del Consorzio è quello di immagazzinare l'acqua quando c'è per poi utilizzarla quando manca, interagendo con la natura e l'ambiente circostante.
Dal punto di vista della raccolta idrica il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce due dighe (Molato e Mignano), costruite nel secolo scorso, ed è pronto alle sfide attuali e future con nuovi programmi per l'efficientamento dell'acqua. Non mancano quindi i progetti per la realizzazione di nuovi laghi/invasi e per la realizzazione di sistemi distributivi che tendano all'azzeramento delle dispersioni dell'acqua.
Ricordiamo che sono sette i progetti per nuovi laghi presentati dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nell'ambito del PSRR (programma di Sviluppo Rurale Regionale): quattro in val Tidone e tre in val d'Arda. Inoltre, è appena stato ultimata un'importante analisi geologica e idrogeomorfologica finalizzata all'individuazione di aree idonee per la realizzazione di invasi idrici in val Nure e in val Trebbia. Sul fronte del contenimento delle dispersioni (e dunque degli sprechi d'acqua) è di qualche mese fa la presentazione, a un bando nazionale, di un progetto (quasi 23 chilometri di tubazioni) per rispondere al problema specifico della val d'Arda.
Le opere infrastrutturali realizzate dall'uomo (dighe, invasi,...) e volte allo stoccaggio dell'acqua si inseriscono in un processo di antropizzazione che ha caratterizzato, e connota, anche il nostro territorio padano. Gli interventi dell'uomo sulla natura, fondamentali per ogni insediamento e crescita, hanno instaurato nel corso del tempo una convivenza dinamica con l'ambiente e i suoi elementi primari, fra i quali appunto l'acqua.
La consapevolezza della preziosità del valore dell'acqua motiva dunque la gestione della stessa. Una consapevolezza da condividere con le nuove generazioni.
E' attiva infatti la presenza del Consorzio nelle scuole del nostro territorio: dalle elementari alle superiori. Durante tutto l'anno scolastico, e non solo in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, i nostri incaricati ed esperti incontrano gli studenti per educare al valore dell'acqua oppure li accompagnano nella visita agli impianti gestiti dal Consorzio.
Un incontro fruttuoso che ha generato due nuovi e tecnologici prodotti: il simulatore on line Water Domination e l'implementazione del Web Gis (portale cartografico).
Questi due prodotti tecnologici saranno presentati alle 14.30 del 22 marzo presso lo Urban Hub di Piacenza (via Alberoni, 2). Si tratta di due creazioni (nell'ambito del progetto Urban Hub-Industrie Creative Innovative Piacenza) sviluppate all'interno di Water Lab, il laboratorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza, dedicato all'innovazione creativa, con sede nello Urban Hub stesso. Le due creazioni sono state realizzate da Univillage e Hydria Group con la collaborazione attiva di 20 studenti del Liceo Statale "G. M. Colombini" di Piacenza.
Ennio Morricone, "60 years of music world tour": Mercoledì 21 marzo dalle ore 10.00 aprirà la prevendita ufficiale del concerto che si terrà il 21 giugno al Parco della Cittadella di Parma.
Dopo i sold-out dei concerti italiani e europei, con standing ovation pubblico e recensioni entusiastiche della critica, il "60 YEARS OF MUSIC WORLD TOUR" torna nel nostro paese nell'estate 2018.
Nel 2016 il Maestro Morricone ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per le musiche dell'ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight:, il Golden Globe per la "Migliore colonna sonora originale", il BAFTA per la "Migliore colonna sonora", il premio della New York Film Critics Association per la "Migliore colonna sonora" e il Premio Oscar alla "Migliore colonna sonora".
Nel corso della sua carriera, Ennio Morricone ha composto più di 500 colonne sonore per il cinema e la televisione e più di 100 composizioni di musica assoluta. Tra le sue opere più conosciute ricordiamo le musiche dei film C'era una volta il West, C'era una volta in America, Per un pugno di dollari, Novecento, The Untouchables e Mission. Le musiche di Morricone per il film Il buono, il brutto e il cattivo occupano la seconda posizione nella classifica stilata dalla BBC delle 200 migliori colonne sonore nella storia del cinema.
I concerti in Italia fanno parte di una tournée mondiale, che celebra il sessantesimo anniversario del Mastro Morricone come compositore e direttore d'orchestra e seguono una serie di date europee che hanno portato il maestro a esibirsi davanti a circa 500.000 persone in 30 diverse città europee.
Di recente, Ennio Morricone è tornato a collaborare con il regista Giuseppe Tornatore, scrivendo le musiche del suo ultimo film, La corrispondenza, interpretato da Jeremy Irons e uscito esattamente 30 anni dopo la distribuzione nelle sale di "Mission" (1986), interpretato dallo stesso Irons. Morricone e Tornatore vantano un lungo e fortunato sodalizio che li ha portati a collaborare per i film Nuovo Cinema Paradiso, Malena, La leggenda del pianista sull'oceano, Baaria e La Migliore offerta.
Parlando della tournée attualmente in corso, Morricone ha dichiarato di recente: "Dirigere dal vivo le mie composizioni in tante città diverse, davanti ad un pubblico così vario per età e background culturale, è un'esperienza estremamente gratificante. Quest'anno festeggio i 60 anni di carriera da compositore durante i quali ho composto più di 600 opere". "Per questa tournée ho pensato ad un programma aggiornato che naturalmente comprende alcuni "grandi classici" come le musiche degli amati western di Sergio Leone e Mission, ma a parte questo nella sua totalità il concerto sarà un'esperienza molto differente rispetto ai concerti del passato. Prevedo di inserire nel programma le musiche composte per Quentin Tarantino e alcuni brani composti per i western di Sergio Leone che non ho mai diretto nelle tournée precedenti. "
I biglietti saranno disponibili ESCLUSIVAMENTE sul sito www.ticketone.it e nei PUNTI VENDITA TICKETONE.
PUNTI VENDITA TICKETONE PARMA
- Bar Tabaccheria Lottici - Piazza Ghiaia 33/D, Parma
- Media World Parma (c/o C.C. Euro Torri) - Piazzale Balestrieri 2, Parma
- Tabaccheria della Rocca - Via Emilio Lepido 1/A, Parma
PREZZI BIGLIETTI
POLTRONISSIMA GOLD € 120,00 + D.P.
1° POLTRONA € 100,00 + D.P.
2° POLTRONA € 80,00 + D.P.
TRIBUNA LATERALE € 60,00 + D.P.
TRIBUNA CENTRALE € 50,00 + D.P.
Al via la rassegna "Letture d'arte". A Palazzo del Governatore quattro incontri su libri dedicati all'arte del Novecento. Primo appuntamento martedì 20 marzo con Elio Grazioli che presenterà il suo ultimo saggio "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile".
Parma, 19 marzo 2018
Confronti tra mondi apparentemente lontani e media diversi, tra immagine e parola, tra indagine artistica e sfera pubblica, tra produzione ed esposizione.
Sono questi i temi affrontati nei libri dedicati all'arte del Novecento che verranno illustrati nei quattro appuntamenti della rassegna "Letture d'arte – Dialoghi sull'arte del Novecento" curata da Cristina Casero e Davide Colombo e promossa dal Servizio Biblioteche dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell'Università di Parma.
Primo appuntamento in programma, presso l'Auditorium di Palazzo del Governatore, martedì 20 marzo con Elio Grazioli, docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università e all'Accademia di Belle Arti di Bergamo, che presenterà al pubblico il suo ultimo saggio "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile" (Johan & Levi Editore).
Quattro lezioni che, a partire da una novità editoriale dedicata all'arte del Novecento, condurranno il pubblico ad una riflessione sulla complessità del discorso artistico da vari punti di vista e con approcci metodologici complementari. Gli incontri sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
CALENDARIO INCONTRI "LETTURE D'ARTE", Auditorium Palazzo del Governatore, ore 17.30
Martedì 20 marzo - Elio Grazioli "Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell'infrasottile" (Johan & Levi Editore)
Giovedì 5 aprile, Davide Colombo "Lucio Fontana e Leonardo da Vinci. Un confronto possibile" (Scalpendi Editore)
Martedì 17 aprile, Marco Scotini "Artecrazia. Macchine espositive e governo dei pubblici" (DeriveApprodi Editore)
Giovedì 3 maggio, Michele Dantini "Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche" (Donzelli Editore)
Fonte: Comune di Parma