All’ultima edizione di Golosaria il vero protagonista è stato lo showcooking gluten free tenuto da Ilaria Bertinelli e Francesca Morandin: una brioche ripiena di mele e cannella, senza glutine e dal basso indice glicemico.
Di Chiara Marando – Martedì 20 Ottobre 2015 - (Guarda il contributo video in fondo all'articolo)
Si è appena conclusa la 10° edizione di Golosaria, un successo annunciato per una formula che ormai da 10 anni delizia i visitatori con il meglio dei prodotti enogastronomici italiani.
Quest’ ultimo appuntamento si è svolto in una location nuova, il MiCo – Milano Congressi, un luogo dall’aspetto semplice, spogliato dall’eccesso di particolari e quindi perfetto per far risaltare esclusivamente i protagonisti dell’evento: i prodotti da assaggiare ed acquistare, quasi come fosse un enorme mercato.
Tanti sono stati gli ospiti che hanno animato il programma di questo weekend fatto di gusto e cultura, ma su un evento in particolare sono stati puntati i riflettori, uno showcooking diverso perché indirizzato ad un segmento di pubblico che ricerca una cucina Gluten Free.
A tenerlo è stata Ilaria Bertinelli, CEO di Interconsul, società leader nell’ambito dell’interpretariato professionale, e nota per essere diventata un’esperta cuoca specializzata nella cucina per diabetici e celiaci. Suo è il libro di successo Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”, diario che raccoglie ricette senza glutine da veri gourmet, del quale è da poco uscita una seconda edizione.
Con lei, e soprattutto con le sue esperte mani in pasta, Francesca Morandin, figlia di uno dei più noti panettonieri italiani. Il loro è stato un sodalizio iniziato qualche tempo fa ed è proprio Ilaria a spiegare quanto Francesca sia stata di ispirazione nel suo lavoro. Insieme hanno perfezionato la ricetta presentata durante lo showcooking, una Brioche farcita con mele del Trentino e cannella, senza glutine ed a basso indice glicemico. Chilometri di distanza, due cucine differenti ma la stessa voglia di creare qualcosa di veramente buono e sano.
Già, perché come spiega Ilaria Bertinelli, la cosa veramente difficile non è trovare un alimento privo di glutine che sia saporito, bensì trovarlo che sia anche equilibrato e salutare “ Pochi se ne rendono conto, ma le persone celiache hanno una percentuale più alta di obesità nel tempo rispetto alle altre - e continua Ilaria – questo accade proprio per la qualità degli alimenti che assumono, troppo spesso ricchi di grassi e zuccheri. Il nostro compito è quello di dare valore a ciò che mangiamo.”
Ed è da questo concetto che deriva la ricetta proposta, un mix di ingredienti adatti a tutti, per un benessere completo dell’organismo. In fondo, la pasticceria è una “scienza esatta”, così la definisce Francesca Morandin, ed ancora di più quella senza glutine.
Ma a guardare, e soprattutto assaggiare, la loro creazione, tutto si potrebbe dire tranne che l’equilibrio costi sacrificio al palato. Un impasto fatto di ottima farina senza glutine, la Glutinò del Molino Quaglia, lievito madre, germinato di grano saraceno, poco zucchero e poco miele: il risultato è una Brioche siciliana fragrante, morbida e pronta da farcire. Proprio nel ripieno la tradizione dolciaria siciliana si sposa con i sapori del Trentino: mele saltate in padella con una spolverata di cannella.
“Quello della cannella - sottolinea Ilaria Bertinelli – è un accorgimento estremamente utile perché, oltre a dare un sapore eccezionale e particolare, questa spezia ha un naturale effetto antiglicemico. Probabilmente è per questo che la cultura gastronomica dei paesi nordici ne fa un grande utilizzo, per contrastare l’innalzamento della glicemia dato dall’abbondante presenza di burro nei loro dolci tradizionali”.
La creatività di Ilaria e l’esperienza di Francesca hanno dato vita ad una preparazione golosa, sana, capace di raccontare il mondo della tavola attraverso gli occhi di chi pone attenzione alle materie prime, alla loro stagionalità ma, soprattutto, alle necessità di chi vive una condizione che fino a poco tempo fa affrontava il cibo come una costrizione e negazione, ma che ora può finalmente guardarlo con gioia.
L'Onav organizza incontri e degustazioni a tema, nel Reggiano, per insegnare ad 'interpretare' e a conoscere uno dei più grandi patrimoni nazionali. -
Reggio Emilia, 17, ottobre 2015 –
Il vino ci appartiene. E' una parte delle nostre tradizioni. Va conosciuto e degustato.
Una consapevolezza che viene sostenuta anche dalle associazioni come l'ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) che sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato.
Domani, domenica 18 ottobre, in occasione della Fiera di San Luca, in collaborazione con il Comune di Correggio, propone una degustazione con una selezione di vini d'Italia strutturata a banchi di assaggio aperti dalle ore 15:00 alle 19:00. L'evento avrà luogo nel cortile del Municipio di Correggio in Corso Mazzini.
Sarà un evento conviviale, aperto a tutti. Una buona occasione per scambiare impressioni e commenti sui vini in degustazione con gli Assaggiatori di ONAV, nonchè per apprendere le nozioni base per approcciarsi ad un buon calice di vino. Perchè bisogna uscire dall'errata demonizzazione attribuita al vino: il vino è un importante elemento delle storia nazionale.
"Questo è il primo evento che organizziamo sulla piazza di Correggio - spiega Silvio Oliva, delegato provinciale di ONAV e l'abbiamo pensato come un evento informale perchè il vino è piacere e racconta aneddoti di un vitigno, di un territorio, del lavoro dell'uomo che lo produce. Un vino può piacere o no, è comunque positivo parlarne con chi vuole esprimere più aggettivi di un semplice 'mi piace' . La nostra organizzazione è presente in tutte le province d'Italia ed avvicina appassionati del vino attraverso corsi, degustazioni guidate, manifestazioni enologiche, concorsi; anche a Reggio Emilia siamo attivi con degustazioni mensili ed un corso per Aspiranti assaggiatori in partenza il 4 novembre a Reggio Emilia ( www.onav.it )."
I prossimi eventi di ONAV Reggio Emilia
Giovedì 22 ottobre: cena con degustazione di vini da antichi vitigni locali
Mercoledì 4 novembre: avvio del Corso di 1° livello per "Assaggiatore di Vino". Il corso è articolato in 18 lezioni teoricopratiche
durante le quali saranno assaggiati oltre 60 vini. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563). Sede del corso AscomConfcommercio a Reggio Emilia.
Dal 17 al 19 ottobre a Milano torna Golosaria, la rassegna della cultura e del gusto arrivata ai suoi 10 anni. L’appuntamento è al MiCo – Milano Congressi
Di Chiara Marando – Venerdì 16 Ottobre 2015 -
Ormai siamo arrivati a 10 anni di Golosaria, 10 anni fatti di bontà in quella che rappresenta la rassegna del gusto e della cultura, l’incontro con la qualità italiana dei piccoli e grandi produttori. Un evento che nasce dall’idea di Paolo Massobrio e Marco Gatti, un contenitore di eccellenze enogastronomiche e di realtà capaci di distinguersi nell’ambito del food&beverage, aziende da conoscere, provare ed apprezzare.
Il prossimo appuntamento sarà a Milano dal 17 al 19 ottobre al MiCo - Milano Congressi, uno spazio di oltre 12.000 metri quadrati che ospiterà oltre 300 produttori, start up del settore e decine di incontri ogni giorno. Sarà anche il momento per ripercorre alcuni dei temi salienti emersi nei sei mesi di EXPO2015, affrontarli ed interpretarne le sfaccettature: "La qualità che nutre il futuro"
Protagonista indiscussa sarà l’Italia con i suoi prodotti e le sue aziende all’interno di percorso suddiviso in aree tematiche ispirate ai media del "mondo Golosaria”.
Si inizia con la guida ed il portale "Il Golosario" che darà il via alla grande esposizione FOOD permanente di 150 selezionati produttori, raccontati anche nei LAB, con un focus su argomenti quali la conservazione degli alimenti, ma anche un’incursione tra i Maestri del Gusto di Torino.
Intorno al "Gatti-Massobrio", nuovo Taccuino nazionale dei ristoranti, verranno invitati i migliori chef d’Italia, mentre nei MASTER la Scuola Internazionale di Cucina IFSE declinerà i temi della moderna ristorazione.
L’opera di carattere enologico "L'Ascolto del vino" sarà al centro del viaggio WINE con le 120 cantine della selezione Top Hundred ed imperdibili Wine Tasting di etichette tra le migliori dell’enologia italiana.
Ma Golosaria è nota anche per un’altra grande area, quella riservata alla cucina come luogo di lavoro e convivialità. Spazio quindi a SHOW COOKING che tratteranno l’argomento “vita domestica, dal non spreco all’utilizzo delle migliori tecnologie”.
Proprio a proposito di Show Cooking, sabato 17, dalle ore 19, l’aperitivo diventerà dolce ma soprattutto gluten free. A prepararlo sarà l’ormai nota Ilaria Bertinelli, interprete parmigiana e cuoca impegnata nella cucina per diabetici e celiaci, che insieme a Francesca Morandin, figlia di uno dei più famosi panettonieri italiani, realizzerà una golosa brioche senza glutine dal basso indice glicemico. Grazie alla loro esperienza, nonché alla grande conoscenza delle materie prime, daranno corpo ad un impasto preparato ad hoc con l’eccellente farina Glutinò del Molino Quaglia, che coniugherà fragranza, salute e gusto.
La terrazza coperta ospiterà l’area LOUNGE con la CUCINA DI STRADA, interpretata dai professionisti del Golosario, un tour “virtuale” che attraverserà tutta Italia: dagli hamburger di carne piemontese di Amati! Papillarium, a quelli in versione lomellina con la zucca di Genuino, dalla focaccia di Recco di Manuelina agli sciatt valtellinesi di Sciatt à Porter, fino ai plin langaroli di Cucina delle Langhe. Poi ancora le specialità partenopee di Friarié, la pizza d'autore di MamaPetra, il fritto ed il fusion all'italiana di Cheerin'guito, il bollito della tradizione emiliana di Clinica Gastronomica Arnaldo ed il “truck della griglia” della Street Food Company. Sinergia brianzola, poi, con gli gnocchi e le patate fritte con la patata bianca di Oreno dell'azienda agricola Fortuna, lo zafferano di Mastri Speziali e le birre del Birrificio Hibu, insieme ai rimandi d'oltreoceano di Vanilla Bakery. Il tutto innaffiato dai vini piemontesi di Bersano, le birre di Silvia Castagnero e dei Mastri Birrai Umbri, oltre alla prima cola nata sotto la Mole, MoleCola.
Codacons denuncia: Padiglioni impossibili da visitare, rendere ingresso gratuito e restituire i soldi a chi ha biglietto. La diffida a Expo2015 spa: file troppo lunghe impediscono di usufruire dei servizi pagati. Si rischia l'inadempienza contrattuale.
di Virgilio - Parma 18 ottobre 2015 -
Rischia di finire malino l'Expo di Milano. Iniziato nel peggiore dei modi e addirittura quasi non finito, alla fine l'EXPO non solo è riuscito a rullare sulla pista di Rho ma addirittura a decollare per un volo trionfante.
Tanto trionfante che, chiuse le ferie per la maggior parte degli italiano, questi abbiano deciso di consumare gli ultimi sprazzi di sole attorno all'Albero della Vita e a tutto quanto si è riusciti a creare attorno ad esso nel giro di pochi mesi tra un'inchiesta giudiziaria e l'altra.
Nelle giornate del fine settimana non era assolutamente inusuale una folla di 230-250.000 persone al giorno e come anche noi avevamo rilevato, le code ai migliori padiglioni potevano registrare dalle 3 alle 7 ore di attesa.
Già ai primissimi giorni di settembre avevamo anche avvisato circa la necessità di prepararsi bene bene prima di intraprendere il viaggio. e la giornalista commentava "Decidere quando andare ad Expo è un po' come scegliere il giorno e l'ora giusti per una "partenza intelligente": si tirano i dadi e si tenta la fortuna. Solo che la fortuna non è utile esclusivamente all'ingresso, che anzi può essere addirittura rapido, bensì nel corso dell'intero giro turistico."
Da fine agosto è stato un crescendo e l'euforia del successo potrebbe, proprio in coda a Expo e in acconto a quello che verrà, trasformarsi in una macchia nera sulla maglia immacolata della macchina organizzativa.
E' il Codacons a intervenire nei giorni scorsi e a denunciare l'impossibilità di visitare i padiglioni e "suggerisce" a EXPO di restituire i soldi a chi ha acquistato i biglietti poiché, motiva il movimento dei consumatori, "... la necessità di coprire le spese sostenute per Expo 2015 ha portato a consentire accessi quotidiani praticamente illimitati all'area. Ciò ha determinato nelle ultime settimane un sovraffollamento eccessivo, con conseguente formazione di code insostenibili ai padiglioni. In sostanza gli utenti comprano un servizio di cui oggi non possono usufruire, o che possono fruire solo in parte..."
Meno di due settimane alla chiusura del sipario sull'Expo e poi, oltre al Giubileo romano, chissà quale altra diavoleria si inventeranno i lombardi per attrarre i pellegrini nel sito del "successo insperato".
Il comunicato CODACONS
DIFFIDA AD EXPO 2015 S.P.A.: FILE TROPPO LUNGHE IMPEDISCONO DI USUFRUIRE DEI SERVIZI PAGATI. SI RISCHIA INADEMPIENZA CONTRATTUALE
Il Codacons ha inviato oggi (13 ottobre ndr) una diffida urgente ad Expo 2015 S.pa., chiedendo la modifica immediata delle condizioni di accesso all'esposizione universale, e il rimborso di quanto pagato in favore di chi è ancora in possesso di biglietti di ingresso non usufruiti.
Al centro della denuncia dell'associazione dei consumatori, le lunghe code che rappresentano oramai da settimane una costante per qualsiasi servizio fornito dall'area, in modo particolare per la fruizione dei padiglioni. Al punto che le file comportano una attesa media di 3 ore per riuscire a visitare i padiglioni, con punte di 7 ore per quello del Giappone e di 6 ore per il Palazzo Italia.
I cittadini pagano un salato biglietto di ingresso ma non riescono a fruire di Expo – denuncia il Codacons – Questo per evidenti carenze ed errori imputabili all'organizzazione dell'evento: la necessità di coprire le spese sostenute per Expo 2015 ha portato a consentire accessi quotidiani praticamente illimitati all'area. Ciò ha determinato nelle ultime settimane un sovraffollamento eccessivo, con conseguente formazione di code insostenibili ai padiglioni. In sostanza gli utenti comprano un servizio di cui oggi non possono usufruire, o che possono fruire solo in parte, poiché le lunghe file permettono materialmente di visitare un numero ristretto e limitato di padiglioni.
Per tale motivo il Codacons ha diffidato Expo 2015 S.p.a. a modificare con urgenza le condizioni di accesso all'area, prevedendo da subito che gli ingressi siano a numero chiuso, gratuiti o a prezzo fortemente ridotto, e rendendo a pagamento i singoli padiglioni, così da eliminare le lunghe file che rendono impossibile la fruizione di Expo e permettere ai cittadini di pagare in base ai servizi realmente goduti. Expo dovrà inoltre restituire quanto pagato a chi è in possesso di biglietti di ingresso non ancora usufruiti. In caso di mancato accoglimento di tali richieste – conclude il Codacons – si potrebbe addirittura configurare una forma di inadempimento contrattuale nei confronti di Expo 2015 S.p.a.
Cinque domeniche di mercatini, degustazioni ed eventi sino al 15 novembre. Il programma della 25° edizione. Oltre alle bancarelle del mercatino del tartufo, altri prodotti tipici, artigianato e hobbistica, ma anche degustazioni e vendita di specialità enogastronomiche. -
Parma, 14 ottobre 2015 –
Si terrà dal 17 ottobre al 15 novembre 2015, in alta val Baganza, la XXV edizione della Fiera nazionale del tartufo nero di Fragno.
"La Provincia è da sempre convinta sostenitrice di questa eccellenza del nostro territorio, uno dei più preziosi e ricercati prodotti del Parmense – afferma il Delegato all'Agricoltura della Provincia di Parma Claudio Moretti, che ha presentato l'iniziativa lunedì, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il sindaco di Calestano Francesco Peschiera, il presidente dell'associazione tartufini Alessandro Belloli e il vicepresidente della Pro Loco di Calestano Vittorio Bertani.
La Fiera del tartufo di Fragno è organizzata dalla Pro Loco e da Comune di Calestano, che fa parte dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo, con il patrocinio di Provincia e in collaborazione con la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli, il Consorzio Qualità Tipica Val Baganza, le Associazioni dei Raccoglitori di Tartufo e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio.
IL PROGRAMMA
Si parte sabato 17 ottobre alle 16 con inaugurazione ufficiale e il taglio del nastro, poi fino a domenica 15 novembre si snoderà il ricco programma di eventi. Per tutto il periodo sarà una grande festa di profumi, sapori e colori tra le bancarelle del mercatino e nei ristoranti, trattorie e agriturismi di capoluogo e frazioni che offriranno appetitosi menù a tema.
Tutte le domeniche sarà possibile passeggiare lungo le strade e gli antichi portici del suggestivo borgo medievale tra le bancarelle del mercatino del tartufo che ospiterà altri prodotti tipici, artigianato e hobbistica, ma anche degustazioni e vendita di specialità enogastronomiche: dalle focaccine al tartufo, dalle spongate alle caldarroste, dai pattonini alle frittelle, il tutto accompagnato da vin brulè.
In occasione del mercato verrà allestito il Borsino del Tartufo che fisserà settimanalmente i prezzi minimi e massimi di vendita del tartufo, regolamentando il mercato, in modo da assicurare agli acquirenti che il prezzo corrisponda alle caratteristiche del prodotto. Appuntamento fisso anche in piazzale Martiri di Lama dove nella nuova struttura coperta e riscaldata dalla tarda mattinata verranno serviti uova e canestrini di funghi al tartufo nero di Fragno a cura della Protezione Civile e dalle 12.30 si potrà consumare il pranzo a base di Tartufo nero di Fragno nei ristoranti e agriturismi convezionati. Nelle prime due domeniche sarà anche presente il ristorante Giorgione's di Varano de' Melegari con il suo street food per degustare proposte a base di tartufo.
Tante le iniziative collaterali: in collaborazione con alcuni tartufai locali la Pro Loco organizzerà visite guidate in tartufaia su prenotazione (tel. 0525.520114 e cell. 327.7476467 – 333.1401182).
Il 1° novembre alle ore 15 in Sala Borri il premio alla migliore "Malvasia dei Colli del Tartufo Nero di Fragno Terre Classiche" organizzato da Pro Loco e Associazione Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli.
L'8 novembre alle 14 poi, al prato Canali si potrà assistere alla gara di cani da tartufo che rientra nel circuito nazionale (a cura di F.N.A.T.I.) e alle 15.30 in Sala Borri si terrà l'asta del Tartufo Nero con i "grani" di "trifola" più pregiati a cura di Pro Loco e Associazione Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli.
Il 15 novembre alle 17 in Sala Borri si terrà il "Trofeo Pro Loco" che premierà il tartufo più grosso raccolto in zona durante le settimane della fiera.
La Fiera del Tartufo è anche cultura: durante le cinque domeniche di festa, sarà possibile assistere a vari convegni sul tartufo sotto i suoi molteplici aspetti, da protagonista sulle tavole ma anche nella storia dell'arte. Si parte domenica 18 in Sala Borri con Alessandra Zambonelli, Gianluigi Gregori e Francesco Dall'Argine.
Il 25 ottobre tornerà la "Tartufo Bike", escursione non competitiva nelle terre del Tartufo nero di Fragno ( www.mtbaltavalbaganza.it ). Un'immersione nei boschi di pino silvestre, querce, carpini e faggi sormontati da un cielo punteggiato di tanto in tanto da poiane, gheppi o sparvieri: un'area che recentemente ha ottenuto la certificazione a riserva Mab (Man and Biosphere) Unesco.
Sarà anche possibile effettuare gite domenicali nei dintorni di Calestano con Guide Ambientali Escursionistiche nei luoghi più interessanti della zona come i Salti del Diavolo, le piccole grotte di Iano, il monte Scaletta e il monte Bosso, alla scoperta non solo di sentieri e angoli paesaggistici di rilievo ma anche di fiori e tracce di animali a cura del CAI Parma e dell'associazione Terre Emerse.
Disponibile un'area sosta camper durante la fiera, illuminata e videosorvegliata, attrezzata con acqua e luce nell'area artigianale di via Partigiani d'Italia, 18.
Per i più piccoli ogni domenica dalle 14.30 nel Villaggio degli gnomi (p.zza Manzoni) si avranno attività ludiche e ricreative con animatori professionisti.
IL TARTUFO
Non si sa se siano o meno fondate le doti afrodisiache attribuite a questo tesoro nero a cominciare da Plinio passando per Casanova fino a Pietro Aretino. Comunque, il tartufo nero di Fragno (Tuber Uncinatum Chatin) è il tesoro del territorio calestanese, una specie particolare, rustica e robusta, il cui nome deriva dall'omonima e graziosa località a est del capoluogo, specie che è tutelata da una legge nazionale del 1991.
Raccolto dalla fine di settembre e per tutto l'inverno con l'aiuto di cani addestrati, il tartufo nero di Fragno si consuma prevalentemente fresco e si utilizza in molti piatti tipici della tradizione gastronomica locale come tortelli, tagliatelle, risotto, carni, uova e polenta.
Inoltre il suo aroma intenso e delicato si combina perfettamente con il gusto di un altro prodotto tipico della Food Valley: il Parmigiano-Reggiano con cui si prepara una miscela adatta per molteplici usi in cucina.
Per informazioni: www.tartufonerofragno.it
L'architetto Luca Casaroli ha illustrato le sue recenti scoperte sui possedimenti che furono del Maestro. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto. -
Parma, 14 ottobre 2015 -
Nella "Casa del giovane Verdi", storico luogo in via Piroli a Busseto in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, domenica l'architetto Luca Casaroli di Rivergaro (Piacenza) ha condotto il numeroso pubblico, tra cui tanti giovani, nei possedimenti terrieri di Verdi illustrando i risultati della sua ricerca. Studio che ha compiuto come tesi di laurea in Architettura ambientale presso il Politecnico di Milano con i docenti Renzo Marchesi e Carla Danani. Casaroli ha ricordato nei dettagli come, nel 1844, il padre Carlo aiutò economicamente il figlio Giuseppe nel pagamento delle rate per l'acquisto del fondo "Il Pulgaro" a Roncole e tramite varie mappe ha definito i reali confini delle terre di Verdi.
Per ogni terreno ha illustrato la motivazione che indusse Verdi al suo acquisto: la presenza dell'acqua, di un caseificio, di un mulino ed altre strutture indispensabili per migliorare la produttività dei suoi poderi e la lavorazione dei raccolti. Numerose sono state le domande che il pubblico ha rivolto a Casaroli tese ad approfondire l'attività del Verdi imprenditore agricolo e l'influenza economica avuta sugli abitanti del "suo villaggio" di Sant'Agata e non solo. Comportamento che i presenti hanno confrontato con quanto avviene nell'attuale panorama produttivo italiano, in cui Verdi potrebbe essere un modello da seguire per il superamento dell'attuale crisi economica.
L'evento si è concluso con un dono dei geometri Marta Cammi e Luigi Zanotti che hanno messo a disposizione della "Casa del Giovane Verdi" le antiche mappe catastali realizzate nel 1820-1821 dai cartografi militari austriaci per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella"Casa del Giovane Verdi" messa a disposizione gratuitamente da Anna Sichel, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa e ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi".
Alla vigilia dei suoi primi 70 anni di storia, una mostra ripercorre le campagne di comunicazione a partire dal famoso carosello televisivo del 1964 con Walter Chiari, "Solo io mi chiamo Yoga". La mostra resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale. -
Parma 13 ottobre 2015 –
Inaugura oggi alle ore 13 a Expo Milano, alla presenza del presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, la mostra dedicata al marchio di succhi di frutta Yoga, di proprietà del consorzio cooperativo bolognese. La mostra, che resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale, ripercorrerà i momenti più salienti della storia del marchio e della sua comunicazione, alla vigilia dei suoi primi 70 anni di vita.
La storia di Yoga, il cui marchio fu registrato ufficialmente a Roma nel 1946, comincia già alla fine degli anni venti a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, sede della omonima industria Massalombarda, prima azienda italiana dedicata alla produzione di succhi di frutta. Il prodotto conobbe subito una larghissima diffusione su larga scala, a tal punto che Yoga divenne quasi una parola di uso comune per indicare i succhi di frutta. Conserve Italia, che rilevò il marchio nel 1995, ha saputo valorizzare con immutata intensità il valore dell'italianità del succo, preservando sempre quella "fedeltà alla frutta" che è garanzia di bontà e di naturalità.
Le campagne di comunicazione esposte nel percorso della mostra muoveranno dal claim storico "Solo io mi chiamo Yoga", ovvero il messaggio che nel corso degli anni è riuscito ad esprimere in maniera efficace e quasi lapidaria il concetto di unicità della marca. Yoga è unico, ma al tempo stesso anche vario e diverso, come i gusti dei succhi e della frutta proposti ai consumatori. Ed è stata proprio la frutta il soggetto e il mezzo con cui Yoga si è sempre proposta agli italiani: dentro alla famosa bottiglia di vetro si trova frutta vera, selezionata con cura e attenzione.
L'apice della relazione di fiducia e familiarità tra il marchio e i suoi consumatori fu raggiunto negli anni Cinquanta, quando Walter Chiari, personaggio già amatissimo dal pubblico italiano, si fece portavoce e testimonial del brand con il carosello pubblicitario del 1964 "Solo io mi chiamo Walter Chiari. E solo io mi chiamo Yoga".
All'interno della mostra sarà possibile rivedere anche altri Caroselli televisivi di Yoga, con l'indimenticabile Orsaghiotto, fino ai concorsi a premi ("5 milioni per 5 parole") e alle recenti campagne di comunicazione di Conserve Italia che continuano a fare leva sull'unicità della marca e sulla bontà della frutta lavorata, necessaria per produrre succhi di altissima qualità.
Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" a Busseto, l'architetto Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro" -
Parma, 9 ottobre 2015 -
Da anni si afferma che Verdi era un ricco possidente terriero le cui proprietà "erano racchiuse dall'Ongina e dall'Arda e che dal Po si estendevano sino alla città di Fiorenzuola", ma tramite lo spoglio degli atti di compravendita e delle mappe catastali, una recente ricerca verdiana dell'architetto Luca Casaroli ha oltrepassato il mito definendo i reali confini delle proprietà del Maestro. Il minuzioso lavoro verrà presentato Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" in Busseto, dove si stanno svolgendo una serie di appuntamenti collaterali al Festival Verdi.
Nella dimora in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca: "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro", svolta nell'ambito del Politecnico di Milano (Scuola di Architettura e società). Una ricerca fondamentale per un progetto di valorizzazione territoriale patrocinato dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna e adottato dall'Associazione piacentina "Le Terre Traverse". Attività che ha permesso, inoltre, di definire il criterio di acquisizione adottato da Verdi. Incontro che offre quindi nuove conoscenze ed emozioni che il fascino della Casa frequentata dal piccolo Verdi durante gli studi ginnasiali bussetani amplificherà.
L'appuntamento alla Casa del giovane Verdi si svolge grazie alla bussetana Anna Sichel grande amica della cultura e proprietaria dello storico sito che mette a disposizione tale luogo gratuitamente senza alcun fine lucrativo. Il musicologo Dino Rizzo delegato alla Cultura del Comune di Busseto e la ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro il giovane Giuseppe Verdi, coordinano le attività culturali collaterali al festival di Verdi e patrocinate dal Comune di Busseto.
Tradizione e innovazione: due parole in contrapposizione ma che esprimono le qualità del nostro territorio. La sfida di TEDx? Coniugare la ricca tradizione nella quale siamo immersi con il nuovo, nell'era globale dell'alta velocità. -
Bologna, 11 ottobre 2015 –
Diciannove speaker d'eccezione si alterneranno sul palco dell'Auditorium Unipol di Bologna e racconteranno le loro idee di successo. Un panel tutto italiano di esperti in diversi ambiti, rientrati in patria per questa occasione da Los Angeles, New York, Parigi, Istanbul, Barcellona, Londra...
L'evento in questione si chiama TEDx ed è l'incontro più 'variegato' del pianeta. Sbarcherà anche quest'anno a Bologna, sabato 24 ottobre e porterà, in questa quinta edizione, un nuovo tema da trattare, dal titolo "Tradizionalmente Innovativi": due parole contrastanti che, affiancate, danno vita ad una qualità sottile che molte realtà del nostro territorio posseggono.
I diciannove relatori sono un campione rappresentativo tutto italiano: in questa occasione molti di loro sono rientrati in Italia dai loro luoghi di successo.
Sono imprenditori, artisti, designer, che, pur mantenendo le loro radici nella tradizione, hanno sviluppato – e continuano a farlo – una visione e un'attitudine straordinariamente innovativa che supera le sfide del mercato in continua trasformazione, determinando nuovi traguardi, senza perdere il punto di vista da cui sono partiti. Gli speaker sono: Hang and Harp, Lucia Chierchia, Lorenzo Piazzi, Simone Ravaioli, Renato Ruatta, Piergiorgio Grossi, Bibop G.Gresta, Paolo Ferri, Gianni Tonelli, Enrica Sighinolfi, Fabio Zaffagnini, Luca Rosetti, Marcello Mancini, Silvia Salmeri, Simone Gamberini, Silvia Evangelisti, Alessandro Gheri, Chiara Galloni, Maria Chiara Prodi.
Tra i 19 relatori si parlarà anche di Liberex.
Domenica 11 ottobre torna la kermesse santilariese con gastronomia, tradizioni, spettacoli, solidarietà, luna park. Per tutto il giorno il mercato straordinario e i negozi aperti. -
Reggio Emilia, 10 ottobre 2015 - in allegato in fondo al testo il programma scaricabile -
Le fiere sono appuntamenti importanti per un Comune: contenitori di idee, intenti, esposizioni.
Anche per quest'anno l'Amministrazione ha cercato di costruire un programma che potesse contenere un'offerta diversificata e ha introdotto, così com'è avvenuto a Maggio, novità o graditi ritorni per caratterizzare la Fiera d'Autunno sul tema dell'antico e dei ricordi.
Si parte venerdì 9 sera con i Bibliodays e una piacevole lettura-spettacolo con la Compagnia Primo Studio. Il Luna Park sarà già attivo per la gioia dei bambini e dei ragazzi.
Sabato 10 sera vede protagonista la Poesia in dialetto reggiano al Centro Mavarta, ma domenica 11 il giorno più ricco di iniziative.
Tra le novità di questa edizione la Cappellettata della Pro Loco con cappelletti a pranzo e la musica della Compagnia del Vino all'aperitivo e lo spazio dedicato agli Antichi Mestieri con il Gruppo Storico Margheritino allo Stallo di via Roma.
Grande spazio alla fotografia con la premiazione del concorso Al Strèdi ed Sant'Ilari, le mostre in via Libertà, in via Matteotti e sotto i portici di piazza Repubblica e all'arte con l'incontro dedicato al collezionismo e al labirinto di Franco Maria Ricci presso la sede di Itinere.
Autentici "classici" gli Antiquari in piazza nell'area del Grattacielo, il torneo di tiro con l'arco Hospitale S.Ilarii, la sfilata canina 4 Zampe in Fiera e le dimostrazioni di arti marziali di Aikido Insieme e ASD Nishiyama.
La solidarietà torna con Metti la testa a posto e... una mano sul cuore organizzata da acconciatori ed estisti presso la Barberia Violi che destinerà i fondi alle Scuole d'Infanzia comunali. Avis S.Ilario, Avis Calerno e AP Croce Bianca effettueranno dimostrazioni sanitarie e screening gratuiti per glicemia e pressione.
Senza dimenticare le associazioni in Fiera: Auser, Gruppo Al Filos, Comitato Collodi, Scuola dell'Infazia Fiastri, Volley Calerno, SAP Val D'Enza, CSI S.Ilario Basket.