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Un' importante momento di confronto sul tema dell'Impresa Donna, una realtà sempre più forte e che ha attirato l'attenzione di numerose donne parmigiane, anche neo laureate, che hanno partecipato all'evento per sapere qualcosa di più su come avviare una propria attività.
Parma, 28 novembre 2014 -
Si è svolto ieri pomeriggio all'Academia Barilla di Parma il convegno nazionale "Imprenditoria Femminile e Franchising: l'impresa possibile". Un' importante momento di confronto sul tema dell'Impresa Donna, una realtà sempre più forte e che ha attirato l'attenzione di numerose donne parmigiane, anche neo laureate, che hanno partecipato all'evento per sapere qualcosa di più su come avviare una propria attività.
Al 30 settembre 2014, i dati della Camera di Commercio di Parma sul nostro territorio mostrano 8.316 imprese attive femminili su 41.756, si parla dunque di un 19,9% del totale delle imprese di cui il 68,5% sono ditte individuali e il 70,8% si occupano di servizi. In particolare Confersercenti Parma ha monitorato una quota rosa dei suoi associati pari al 40%, ha sottolineato il Presidente Corrado Testa, «motivo per cui abbiamo deciso di organizzare questa tavola rotonda» a cui hanno partecipato i rappresentanti nazionali di Federfranchising, la Camera di Commercio di Parma, il Segretario generale di Banca Monte Erico Verderi e alcune importanti imprenditrici impegnate direttamente come franchisor che hanno portato la loro personale esperienza.
Se negli ultimi anni i dati imprenditoriali di Unioncamere parlano con il segno negativo «per quanto riguarda il mondo del Franchising si parla con un più davanti - ha specificato Patrizia De Luise, Presidente Nazionale Federfanchising e Impresa Donna Confesercenti - in particolare nel 2014 si è visto un +5% delle aperture di imprese Franchising di donne under 35». Diversi i temi toccati durante il pomeriggio, dagli sbagli da evitare ai successi da portare come esempio, come quello dell'imprenditrice Claudia Torrisi, Country manager Kids & Us Italy che si è scoperta imprenditrice per poter conciliare la vita familiare e il mondo del lavoro ancora troppo duro e difficile verso le donne.
Per l'occasione è stato presentato ufficialmente il Comitato dell'Imprenditoria Femminile di Confesercenti Parma che si è costituito il 30 ottobre 2014, formato da 12 imprenditrici donne di diverse professioni, il cui obiettivo sarà quello di creare «una mappatura parmigiana delle imprese presenti cercando punti di forza e criticità e fungere da sportello informativo per tutte le donne che vorranno avviare una nuova attività o per quelle già imprenditrici che vogliono essere informate circa bandi nazionali ed europei, crediti e agevolazioni in merito» ha dichiarato Francesca Chittolini, Vicepresidente Confesercenti. Al convegno è intervenuta Fabrizia Dalcò, responsabile Pari Opportunità della Provincia di Parma che ha consegnato a Francesca Chittolini il "Dizionario Biografico delle Parmigiane" in due volumi. Un progetto della Provincia di Parma che ha portato alla luce circa duemila nomi di donne di Parma e provincia che hanno scritto la storia "rosa" del nostro territorio dall'epoca Romana Imperiale ai giorni nostri.
(Fonte: Confesercenti Parma)
Nasce il Comitato di Imprenditoria femminile di Confesercenti Parma. Sono oltre 350 le imprese al femminile iscritte e oltre 150 le società in cui compaiono quote rosa, una bella realtà che esige attenzione ecco perchè è stato avviato questo nuovo progetto, già presente a livello nazionale ed ora anche su Parma.
Parma, 3 novembre 2014 -
Giovedì 30 ottobre 2014 è stato costituito nella sede provinciale di Parma il Comitato per l'Imprenditoria femminile di Confesercenti. Un momento storico, un nuovo impegno e un nuovo progetto che vuole ricominciare a parlare di "Impresa Donna" anche a livello locale. A Roma è già presente il Coordinamento nazionale costituito per la promozione di azioni di supporto al lavoro autonomo e professionale delle donne, un importante strumento operativo che si è voluto realizzare anche nella sede locale, per meglio rappresentare le realtà del territorio.
«Anni fa c'era stato uno slancio in questo senso con bandi, progetti, fondi e sostegni che poi però furono i primi a essere tagliati, ora vogliamo ricominciare a parlarne, a riportare all'attenzione questa importante parte di imprenditrici, cercando di capire le nuove esigenze con la testimonianza attiva e partecipata di donne che da anni stanno navigando nel mondo del lavoro autonomo, con fatica, ma senza mai lanciare i remi» ha sottolineato Stefano Cantoni, coordinatore del Comitato.
L'anagrafica a Parma parla chiaro: sono oltre 350 le imprese al femminile iscritte a Confesercenti e oltre 150 le società in cui compaiono quote rosa «una bella realtà che esige attenzione perché una vera e propria risorsa di energie. Primo step sarà quello di conoscersi e prendere atto delle realtà già presenti per poter creare partnership, fare squadra e non rimanere realtà isolate» ha evidenziato Francesca Chittolini, vicepresidente Confesercenti e delegata del Comitato.
«Da qui sarà interessante proseguire con un osservatorio dell'imprenditoria femminile, prestando particolare attenzione a bandi nazionali ed europei, quindi divenire punto di informazione e anche promotrici di criticità che si rilevano. Per esempio i bandi sono quasi tutti rivolti a donne entro i 35 anni di età, tagliando via una fetta consistente di persone che magari prima hanno pensato alla famiglia, o allo studio e che in un secondo momento vorrebbero dedicarsi al lavoro costituendo attività autonome».
Presenti 12 imprenditrici - Francesca Chittolini, Ilaria Gradella, Elisabetta Lilieri Dal Verme, Joana Alaves, Ursula Boschi, Cinzia Ferraroni, Benny Parisi, Daniela Moggini, Crisitina Bertolazzi, Alessandra Gezza, Carlotta Freschi, Cristina Conti Parizzi - provenienti da mondi differenti, ma tutte con le idee molto chiare su ciò che vorrebbero poter dire e chiedere per rendere la vita un po' più scorrevole a chi di imprese ne gestisce quotidianamente due, quella familiare in primis.
Tutte unanimi nel non perdersi in battaglie alla "Don Chisciotte", ma cercare punti reali da sviluppare e proporre creando progetti fruibili e realizzabili. Prossimo appuntamento sarà il 27 novembre all'Academia Barilla dove verrà ufficialmente presentato il Comitato. In questa data si illustreranno calendario, obiettivi e mission per un nuovo 2015 un po' più femminile.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Confesercenti chiede la cancellazione delle imposte locali, il riallineamento degli studi di settore e contributi a fondo perduto -
Parma, 23 ottobre 2014 -
Il Presidente e la Giunta di Confesercenti Parma hanno messo nero su bianco tre step per dare un significativo aiuto alle imprese danneggiate dall'alluvione dello scorso 13 ottobre. Si tratta di alcuni punti che con la collaborazione di Comune di Parma, Camera di Commercio e Agenzia dell'Entrate potrebbero dare un sospiro di sollievo a chi in questo momento si trova in reali difficoltà nel riprendere la normale attività.
La logica di fondo è che per tornare quanto prima a un regime di normalità, è importante non aggravare ulteriormente le attività con ulteriori spese.
Confesercenti chiede dunque al Comune di Parma la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire - per un periodo temporale di tre anni - dell'esclusione delle imposte comunali, evidenziando l'importanza di non congelare solo per qualche mese le imposte locali, ma di cancellarle per il periodo di sospensione. Il congelamento significherebbe che una volta terminato il periodo di sospensione, le imprese si troverebbero a pagare anche le imposte arretrate creando un disagio maggiore.
Si chiede inoltre alla Camera di Commercio di Parma la possibilità di poter fruire di contributi a fondo perduto – e non solo finanziamenti - attraverso la Cooperativa di Garanzia fra Commercianti, per permettere alle imprese di ripristinare le normali funzioni commerciali.
Attualmente la Camera di Commercio ha già attivato una linea telefonica dedicata alle imprese alluvionate: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 17 è possibile chiamare il numero 0521.210430 e denunciare il proprio stato di imprenditore danneggiato dall'alluvione. E' anche a disposizione l'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le imprese, oltre a fornire le proprie generalità, sono invitate a comunicare una prima stima dei danni subiti, specificando se si tratta di danni ai beni immobili, a macchinari, attrezzature, veicoli, arredi, prodotti finiti, semilavorati, materie prime e scorte.
La terza richiesta è rivolta all'Agenzia delle Entrate affinché si proceda con il riallineamento degli studi di settore per tre anni. A causa dei danni subiti sicuramente le attività non potranno rientrare nei parametri predisposti e dunque è necessario intervenire quanto prima per riallinearli in base agli effettivi guadagni. Proprio per questo motivo è verrà richiesto un incontro a stretto giro con l'Agenzia delle Entrate per cercare di aiutare le imprese del territorio.
Infine Confesercenti Parma mette a disposizione delle attività colpite i contributi che verranno raccolti in questi giorni e nei mesi futuri per far fronte all'emergenza e dare respiro alle aziende colpite, sono inoltre a disposizione gli uffici tecnici per tutti coloro che avessero bisogno di assistenza per la compilazione delle varie modulistiche di rimborso e per ricevere informazioni aggiornate sui vari contributi e aiuti. Info: 0521/382611 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)