Via Spezia 52/a 43126 PARMA PR - Tel. 0521.382611
Sito ufficiale: www.confesercentiparma.it
Incontro sul Turismo a Parma come risorsa per lo sviluppo. Durante l'evento organizzato da EBTER sono emersi alcuni importanti dati sul turismo a Parma, tra preferenze, criticità e futuri sviluppi. -
Parma, 14 maggio 2015 -
Si è svolto mercoledì 13 maggio alla Biblioteca del Monastero di San Giovanni Evangelista l'incontro Turismo e lavoro a Parma: la nuova "fabbrica" su cui scommetere, Promosso da Ebter, l'ente bilaterale regionale del settore Commercio, Servizi, e Turismo, che associa i sindacati di categoria FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL con Confesercenti.
L'evento è stata l'occasione per confrontarsi affinché anche a Parma si parli di turismo come risorsa strategica e di sviluppo per l'occupazione.
Obsoleti ormai i termini turismo e turista, perché l'argomento è molto più vasto e da approfondire «inutile vivere sugli allori di un'Italia che non ha bisogno di strategie perché bella – ha sottolineato Cristian Sesena, segretario nazionale FILCAMS CGIL - bisogna studiare strategie perché venga scelta come meta di viaggio e perché si possa realmente parlare di risorse. Sarebbe meglio considerare un'industria dell'accoglienza e cittadini a tempo determinato delle nostre città che vogliono partecipare alla vita cittadina».
Ma come è il turismo a Parma?
Alcune statistiche presentate da Paolo Figini, docente di economia dell'Università di Bologna e collaboratore CAST, evidenziano un turismo che coinvolge in particolare gli stranieri che scelgono strutture extra alberghiere come i b&b e che cercano esperienze culturali ed enogastronomiche.
Una realtà ben presente a Parma, ma che mostra alcune criticità, come la difficoltà a promuovere pacchetti completi, dovuto alla scarsa cooperazione degli operatori che forniscono prodotti complementari del turismo e a collegamenti non strutturati che non cooperano con i due fulcri di Bologna e Milano, schiacciando in questo modo Parma.
Tra i migliori siti turistici della città in grado di offrire informazioni turistiche di vario genere è stato indicato www.visitparma.com.
In realtà come ha sottolineato Stefano Cantoni, Coordinatore imprese turistiche e di ristorazione di Confesercenti Parma, «esiste un'organizzazione del turismo locale pronta, ma manca un patto vero che porti a concretizzare le idee sul turismo inoltre – ha poi concluso - mancano grandi eventi che è da tempo che non ci sono».
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
In collaborazione con il Prefetto, il Questore e il Comandante provinciale dei Carabinieri di Parma, Confesercenti promuove la comunicazione tra forze dell'ordine, rappresentanti dello Stato e imprese. Giovedì 21 maggio inizio ore 15,00 nella sede di Confesercenti Parma. Evento aperto a tutte le imprese di Parma. -
Parma, 13 maggio 2015 -
Prosegue l'iniziativa "I Giovedì dell'Impresa" con un nuovo importante momento di confronto, dopo aver presentato i contenuti della riforma del mercato del lavoro e le novità fiscali, Giovedì 21 maggio verrà affrontato un tema che coinvolge tante imprese commerciali, sia per la loro ubicazione in zone "problematiche", ad alta conflittualità sociale, sia per i risvolti criminosi che purtroppo ogni giorno vedono i negozi, le imprese, protagonisti passivi di furti, rapine e molestie di vario genere.
Dopo un primo incontro conoscitivo con il nuovo prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, si è concordato insieme di trattare il tema "sicurezza" per le imprese commerciali.
Oltre al Prefetto di Parma, all'incontro interverranno il nuovo Questore, Pier Riccardo Piovesana e il Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher.
L'evento sarà anche un momento di confronto per ricevere consigli preventivi e presentare le proprie situazioni di disagio, in modo da collaborare tutti quanti al mantenimento della legalità e dell'ordine nel nostro territorio.
GIOVEDI 21 MAGGIO 2015 – ore 14,30 - SALA RIUNIONI CONFESERCENTI
Programma lavori:
Ore 14,30 : Registrazione partecipanti
Ore 15,00 : inizio conferenza
Partecipano:
Prefetto di Parma, dott. Giuseppe Forlani
Questore di Parma, dott. Pier Riccardo Piovesana
Comandante Provinciale Arma dei Carabinieri, Colonnello Massimo Zuccher
Presenta l'incontro: Corrado Testa, Presidente provinciale Confesercenti di Parma
Incontro riservato alle imprese
Confesercenti Parma – Via La Spezia 52/1a – 43125 Parma – www.confesercentiparma.it
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Confesercenti lancia l'avvertimento: "Serve una linea di demarcazione chiara, e una proposta di regolamentazione". -
Parma, 23 aprile 2015 -
Social eating ed home restaurant sono un legittimo fenomeno di mercato, ma c'è bisogno di tracciare una linea di demarcazione chiara tra quello che è sharing economy e quello che, invece, è concorrenza sleale. Le nuove tecnologie e la condivisione sono una cosa meravigliosa, ma si corre il rischio di aprire la porta ad una ristorazione parallela, fatta da imprese irregolari che esercitano al di fuori di ogni controllo.
«Per questo, come Fiepet, stiamo lavorando ad una proposta di regolamentazione del fenomeno, che presenteremo presto nelle sedi opportune». Esmeralda Giampaoli, imprenditrice e presidente di Fiepet, l'associazione degli esercenti pubblici e turistici di Confesercenti, commenta così il fenomeno del social eating, ovvero la possibilità di servirsi di cuochi non professionisti – reperiti tramite appositi servizi web - per mangiare in case private, trasformate per l'occasione in home restaurant, in cambio di un contributo economico.
«Anche a Parma vi sono segnali in tal senso che si aggiungono alle tante forme di concorrenza sleale verso i ristoranti regolari - dice Stefano Catoni, responsabile ristorazione Confesercenti Parma - appoggiamo la linea presa da Roma e ci attiveremo per fare una proposta di regolamentazione per il nostro territorio.
«Ad ispirare gli home restaurant – continua Giampaoli – sono stati principi di condivisione e di risparmio: privati che mettono a disposizione di altri privati un posto a tavola, nella propria casa, chiedendo un contributo irrisorio per coprire le spese. Il social eating si è però rapidamente trasformato in un'industria alternativa, spinto dal fascino dei superchef televisivi e dal marketing delle tante piattaforme web che fanno affari d'oro mettendo in contatto gli aspiranti cuochi con i potenziali clienti. Ma tra cene gourmet e 'non professionisti' che chiedono 40-50 euro a pasto per persona, mi chiedo quanto sia rimasto dell'ispirazione originaria».
"Il sospetto – conclude il presidente Fiepet – è che tra gli home restaurant si celi un mondo sommerso di imprese irregolari che fanno attività di somministrazione parallela senza rispettare le norme che devono rispettare gli altri. Concorrenza sleale, a tutti gli effetti, che crea una distorsione del mercato ai danni delle imprese in regola che investono tempo e denaro per avere requisiti e tutte le certificazioni, a partire da quelle igienico-sanitarie, che la legge richiede a ristoratori e pubblici esercizi per tutelare la salute e la sicurezza del consumatore. Si tratta di un interesse collettivo, che deve essere tutelato anche dagli home restaurant del web."
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti)