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Domenica 14 settembre 2014 durante il Festival del Prosciutto di Parma si sancisce un connubio di eccellenze con la presentazione del libro di Enrico Belgrado dedicato ai pani antichi -
Parma, 2 settembre 2014 -
Un amore indissolubile che non può passare inosservato e che durante il Festival del Prosciutto di Parma, proclama la sua unione: parliamo del Prosciutto di Parma e della piadina romagnola. Quest'anno durante la celebre manifestazione dedicata a uno dei salumi più amati in tutto il mondo - che si terrà a Langhirano dal 5 al 21 settembre 2014 - verrà riservata un'intima, ma importante parentesi a questo gustoso connubio che rappresenta l'unione tra diverse eccellenze del territorio.
Confesercenti in collaborazione con il Comune di Langhirano e l'assessore al turismo e commercio Mauro Lamoretti approfondiranno questo gemellaggio con la presentazione del libro "Ma sei di coccio?" di Enrico Belgrado. Il volume presenta ricette, aneddoti e storie dei pani tradizionali del nostro territorio. Un percorso che ripercorre le differenze culinarie e i tipi di cottura di uno dei cibi più antichi, per una riscoperta dei pani da un punto di vista storico culturale.
L'appuntamento è domenica 14 settembre 2014 alle ore 18 nella Sala del Consiglio del Comune di Langhirano.
«E' dal connubio di diverse eccellenze che si creano nuove occasioni di promozione di prodotti tipici del territorio, uno street food in chiave moderna e di qualità che va ad accrescere una cultura turistica consapevole e di qualità» dichiara il coordinatore Assoturismo di Confesercenti Stefano Cantoni.
Al termine della presentazione si proseguirà la serata nella zona di p.zza Ferrari a Langhirano dove si potrà degustare il prosciutto di Parma, accompagnato dalla piadina romagnola. L'evento si è reso possibile grazie anche alla collaborazione di Giacomo Costantini, di Confesercenti Ravenna e Gian Piero Giordani, di Confesercenti Cesena.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Indagine Confesercenti: nei primi sei mesi del 2014 si sono monitorate 615 chiusure di attività a fronte di 297 nuove aperture. Di queste chiusure, 299 si sono verificate in città, mentre le restanti in provincia.
Parma, 30 luglio 2014 -
Arrivano dati preoccupanti dall'Osservatorio Nazionale di Confesercenti: commercio e turismo restano ai minimi anche nel 2014. Continua la crisi per il commercio al dettaglio con i negozi di abbigliamento e le sigarette elettroniche (unico boom che si era verificato in questi anni). Confesercenti lancia l'allarme «Prospettive al ribasso, rischio crescita zero: serve svolta fiscale forte. Usare Garanzia Giovani per favorire l'autoimprenditorialità».
Il dato Istat negativo sulle vendite al dettaglio segnala che la stagnazione dell'economia prosegue. Di questo passo l'eventualità di una crescita zero rischia di rafforzarsi pericolosamente. Attendiamo ora di vedere se lo scenario cambierà con l'ingresso in campo da giugno e luglio del bonus fiscale e dei saldi. C'è bisogno di una svolta fiscale forte, tempestiva e vasta, sostenuta da interventi coraggiosi sulla spesa pubblica. Il prezzo più salato di questa situazione lo pagano soprattutto i piccoli negozi mentre prosegue in modo inarrestabile l'emorragia di chiusure di attività.
Parma e provincia seguono il trend negativo italiano
In particolare sul nostro territorio nei primi sei mesi del 2014 si sono monitorate 615 chiusure di attività a fronte di 297 nuove aperture. Di queste chiusure, 299 si sono verificate in città, mentre le restanti in provincia. I numeri più preoccupanti sono dati da turismo e commercio al dettaglio, seguono bar, ristorazione e negozi di calzature.
Il commercio al dettaglio registra un saldo negativo in tutta la provincia: 181 cessazioni di attività di cui 22 alimentari. In particolare a Parma i dati parlano di 90 cessazioni a fronte di 30 aperture, monitorando dunque un saldo negativo di -60 solo in città. Per quanto riguarda il turismo si parla di 121 imprese di alloggio e somministrazione chiuse, di cui 59 in città. Le aperture in tutta la provincia sono state 49.
La corrente negativa investe anche la ristorazione: si registrano 50 chiusure di cui 20 solo in città - a fronte di 23 nuove iscrizioni su tutto il territorio.
Per quanto riguarda i bar tra Parma e provincia sono stati chiusi ben 57 locali di cui più della metà solo a Parma (32).
Anche quest'anno le imprese lavorano per più di metà anno per il fisco e a Parma con le addizionali e le tariffe alle stelle occorre aggiungerci quasi un mese in più.
Il nostro caro e rinomato commercio di abbigliamento e calzature va in negativo: tra Parma e provincia sono stati chiusi 38 negozi, di cui 14 solo in città.
Anche l'importante settore alimentare prosegue la discesa in negativo: chiuse 9 macellerie, di cui 2 in città. Un primo saldo positivo (+1) lo registrano invece i negozi di ortofrutta con 5 nuove aperture (tutte fuori città) e 4 chiusure tra Parma e provincia. Negativi anche i dati riguardanti il commercio ambulante, negli ultimi mesi a Parma si sono monitorate 26 cancellazioni.
Per quanto riguarda i negozi di sigarette elettroniche si sono chiuse 7 attività, di cui 5 in città e ovviamente nessuna nuova iscrizione su tutto il territorio.
Anche il settore imprese di intermediari del commercio chiude il semestre in negativo con 99 imprese chiuse, a fronte di 73 nuove iscritte.
Le edicole chiudono il semestre in negativo, anche se con dati meno allarmanti: su Parma e provincia si registrano 2 chiusure di cui solo una in città.
In stallo i distributori di carburante: da gennaio a giugno non si sono verificate né chiusure né nuove aperture.
Gli unici dati positivi riguardano il commercio via internet - 8 nuove iscrizioni e 4 cancellazioni – e il commercio di automobili che ha monitorato sì chiusure di imprese (10), ma anche nuove iscrizioni (27), di queste 15 sono a Parma città.
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)
Confesercenti appoggia la protesta indetta per il 19 giugno organizzata dal gruppo di imprenditori dell'Oltretorrente -
Parma, 13 giugno 2014 -
La Federazione Italiana Esercizi Pubblici di Parma, Fiepet Confesercenti, esprime piena solidarietà e appoggio alle iniziative presentate questa mattina sulla stampa dal gruppo di esercenti dell'Oltretorrente. Le imprese sono stanche ormai di essere continuamente tartassate e poi impedite nel lavoro, dai fantasiosi provvedimenti del Comune di Parma proposti dall'Assessore Casa. Provvedimenti giudicati illegittimi anche dal nostro ufficio legislativo della Confesercenti Nazionale; un regolamento per tanti aspetti, contro il diritto al lavoro, contro la nuova occupazione giovanile, contro lo sviluppo economico, che con due anni di ritardo attua solo alcune semplificazioni.
L'incapacità di ascoltare e di affrontare il controllo di due strade della città ha portato la maggioranza del Consiglio Comunale ad approvare un nuovo regolamento che appare ingestibile e pensato unicamente per fare "cassa", invece che risolvere i legittimi problemi dei residenti. Altro "fumo negli occhi" proprio quando invece serve sostegno e impegno per sviluppare al massimo ogni occasione d'impresa che può generare posti di lavoro e aumentare la produzione industriale: tutti conosciamo i dati sulla disoccupazione nella nostra città, quella giovanile a livelli estremi ormai.
A Parma con questo provvedimento, si sta facendo il contrario, si cercano di chiudere le imprese e addirittura si vieta l'apertura di nuove attività, affidando alla Polizia Municipale - non si sa su quali basi e regole - il potere vincolante di dire si o no alle nuove aperture. E' ora di dire basta alle sopraffazioni della politica conformista, incapace di risolvere con equità i problemi.
Siamo pronti a dare pieno sostegno e appoggio anche legale alle iniziative, spontanee o meno, per reagire a questo sistema. Invitiamo perciò tutti quanti a partecipare Giovedi 19 Giugno alla serata di protesta in via D'Azeglio, organizzata dal gruppo di imprenditori dell'Oltretorrente.
Massimo Delle Donne Presidente Fiepet Parma
Stefano Cantoni coordinatore Fiepet Parma
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)