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Il Duca Bianco ha rivoluzionato e influenzato ogni sfera del mondo artistico. Le grandi maison si sono ispirate a lui per colori, forme e materiali. Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico ripreso dal modo della moda.

Di Veronica Volpi

"Ho sempre voluto essere un istigatore di nuove idee, ho cercato di provare tutto ciò che potesse essere uno strumento artistico, ho cercato di essere una rivoluzione fatta uomo".

Così David Bowie amava descrivere la sua vita, definendosi rivoluzionario e influencer di ogni sfera del mondo artistico. E così è stato, lasciando dietro di sé una grande eredità in materia di musica, cinema arte e moda.
Enigmatico, eclettico, rivoluzionario e trasformista, durante la sua esistenza è stato un vero e proprio "camaleonte del rock" in grado di personificare diversi ruoli e personaggi ognuno dei quali mentori di un movimento artistico, culturale e ideologico.
Ogni sua trasformazione è stata accompagnata da uno stile specifico dotato di una forza tale da influenzare più di ogni altro il modo della moda e il lavoro di stilisti classici e innovatori, che vedevano in lui una vera e propria fonte di ispirazione da cui trarre continuamente spunto in tema di colori, forme e materiali.

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Primo fra tutti, Jean Paul Gaultier ha annoverato in varie sfilate il Duca Bianco attraverso pettinature rosso fuoco, make-up "infiammati" e pantaloni sixties: emblematica fra tutti è stata la passerella con Ziggy Stardust di modelle uscite con la famosa tuta a fantasia stellare e pettinatura "a cresta" rosso fuoco.
Più avanti con gli anni, la maison Gucci, sotto la guida di Frida Giannini, ha portato nelle boutique l'iconica giacca con spallotte di pailettes, il tailleur dorato e il bolerino con le frange, reinterpretando questi capi in una chiave contemporanea, moderna idonea al confort dello street style.
Anche Chanel ha omaggiato più volte lo stilista, come nel caso della creazione dei mocassini dorati con triplo fondo, oppure Alexander McQueen, con la creazione del cappotto con la stampa della bandiera inglese riportato sulla copertina dell'album album "Earthling" del 1997.

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Non da meno sono state le grandi redazioni giornalistiche di moda: da Vogue che più volte ha immortalato nelle sue pagine modelle truccate con l'emblematico fulmine sul viso, tra cui Kate Moss, a Elle, Marie Claire e quant'altro.
Una vera e propria stella, quindi, la cui impronta rimarrà indelebile nell'arte e nella cultura per i secoli a venire.

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Images With Courtesy of: DavidBowie.org – Vogue.it

Vajazzling: la California lancia la moda di decorare le zone intime con cristalli e le italiane accolgono favorevolmente questa tendenza. Un'idea originale per momenti intimi speciali, da sfruttare magari per San Valentino. Ecco come si fa ad avere un pube brillante. 

Di A.K.

Parma, 6 febbraio 2016

Dal web – Se non ci avete ancora pensato siete ancora in tempo per applicare brillanti sul vostro pube. L'effetto 'wow!' sarà assicurato.
Parola di stelline e dive americane che hanno già sperimentato la moda del Vajazzling, del tatuaggio fatto di cristalli Swarovski sul basso ventre.
La prima a lanciare la tendenza è stata Jennifer Love Hewitt, che ha proprio fatto un tutorial televisivo su come vengono applicate le decorzaioni. Dopo di lei, una pletora di divine si è fatta fotografare ingioiellata solo là...
Il vajazzling si fa con cristalli Swarovski auto-adesivi ed è una novità che viene dalla California. Una alternativa trasgressiva e provocante al tatuaggio.
In Italia ci siamo. E' un fenomeno in crescita, a detta delle estetiste più all'avanguardia.
Caratteristiche e modalità della nuova tendenza sono presto dette.
Prima di tutto, l'applicazione di un tatuaggio composto da Swarovski sul Monte di Venere richiede necessariamente una epilazione totale dell'inguine. Il sistema migliore è lo zucchero o la resina perché garantiscono tempi più lunghi di ricrescita dei peli, lasciano la pelle molto più liscia e non comportano rischi di irritazioni.
Mettere le decorazioni luccicanti è invece una cosa rapidissima: ci vuole solo un minuto.
Come per i classici tatuaggi, esistono disegni già preparati. Vengono realizzati a mano in cristalli originali Swarovski e ne esistono di tantissime forme e dimensioni che vanno dal fiore al disegno stilizzato; possono essere colorati oppure composti semplicemente da cristalli.
Chi ha gia sperimentato assicura che avere una decorazione sulla parte pubica non dà fastidio quando si è vestite perché sono applicazioni sottili e che i tatuaggi sono igienici e ipollargenici.
Sono applicati con una colla speciale studiata apposta per essere utilizzata sulla pelle senza creare problemi.
Per quanto riguarda la durata, il disegno rimane per 4 o 5 giorni e si stacca con le mani.
Contrariamente a quanto si pensi, il costo è abbordabile. Si tratta di spendere circa venti euro. Qualcosa in meno se lo si acquista per applicarlo a casa da sole.

Venerdì, 05 Febbraio 2016 11:01

Cover Maniac

Nate per proteggere il nostro smartphone da urti e cadute ora sono divenute un vero e proprio accessorio che segue le mode del momento. Le cover caratterizzano il nostro dispositivo dicendo molto sulla nostra personalità. Un Must Have da tutti i prezzi e per tutti i gusti!

di Mariasole

Parma, 5 febbraio 2016

Cover o non cover? Che sia per non passare inosservati o semplicemente per proteggere il proprio smartphone in caso di cadute, sono nate all'inizio solo come delle anonime protezioni in gomma o plastica, con il passare del tempo sono diventate dei veri e propri accessori "Must Have", lasciando ampio spazio all'aspetto decorativo!

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Ormai è un vero e proprio status symbol, come fosse un vestito, un paio di scarpe, di pantaloni o una borsa. La varietà è ormai vastissima, dalle monocolore, a quelle a forma di coniglio, di borsetta o di sushi, a quelle tridimensionali o in velluto, con i baffi, mimetiche o in cotone. Le grandi firme della moda come Moschino, Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Tiffany, Subdued e i designer più apprezzati si sono lanciati in questo universo!

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Per accontentare la sempre più crescente richiesta sono nati dei negozi specializzati dove scegliere diventa davvero un'impresa: centinaia di cover per tutte le tasche e tutti i gusti, dalle più semplici a 9 euro e 99 a quelle glitterate, in finta pelle, coccodrillo o cavallino che costano quasi 40 euro, ma anche i siti internet che vendono le tanto amate cover sono moltiplicati. Dunque ampio spazio alla fantasia e all'affermazione della propria personalità!

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 Credits photos with the courtesy of: Amazon.it - Moschino.com - ChiaraFerragniCollection.com - Branzilla.com - Aliexpress.com - Myluxury.it

Mercoledì, 03 Febbraio 2016 10:07

Le tendenze maschili Fall/Winter 2016-17

Primo mese di sfilate con le tendenze per il prossimo autunno/inverno 2016-2017: ecco tutte le tendenze uomo dalle fashion week di Londra, Milano e Parigi alle passerelle dell'evento più importante d'Europa nel settore: il Pitti.

Di Veronica Volpi

Gennaio non è solo il primo mese dell'anno, è anche il primo mese dove si fanno avanti le sfilate con le loro tendenze per il prossimo autunno/inverno 2016-2017.

E' l'uomo a essere protagonista, non solo con le fashion week di Londra, Milano e Parigi, ma anche con quello che è l'evento più importante d'Europa nel settore: il Pitti.

Da una parte a Londra si delinea una tendenza rivolta verso il rigore e lo stile militare, con lunghi cappotti in feltro rifiniti di mostrine e camicie in seta arricchite di stemmi militari e blasoni, ma alleggerito dalla presenza di felpe con cerniere sotto il mento e sneakers colorate.

Dall'altra, invece, in Italia, si fa strada una moda attenta alle generazioni alla persona: il giovane si fa uomo indossando strutturate giacche doppio petto talvolta arricchite da pochette e cravatte colorate, con pantaloni alla caviglia e stringate dai variopinti colori, mentre l'adulto si ringiovanisce in jeans e t-shirt con l'accompagnamento da giacche da smoking.

Per la prima volta si fa avanti una moda ecosostenibile: l'attenzione per l'ambiente lo si denota non solo nell'utilizzo di fibre naturali, ma anche nelle fantasie e nei colori che riprendono le tinte della terra quali cognac e camouflage.

 

Mercoledì, 15 Aprile 2015 10:40

VINTAGE, il bello di un passato che non invecchia

Non solo è moda ma è diventato un vero e proprio stile di vita. Come riconoscere il vero vintage e inventare il proprio stile. Senza incorrere nel falso

di A.K. Parma 15 aprile 2015 -

Vintage come originalità e tendenza. Ma soprattutto vintage come stile di vita. Intramontabile e in continua evoluzione.
Quando si pensa al retro lo si associa al dismesso, al vecchio.

Ma la passione per un oggetto ritrovato è la rivisitazione di un mondo a sé, fatto di fantasia, ricordi, passato, mescolati insieme dalla abilità che ciascuno di noi ci mette per ricreare.
Il segreto del suo successo sta nelle infinite possibilità che ha un qualsiasi 'prodotto' da soffitta di tornare a rivivere grazie a una rivisitazione che lo rende personale. Perché, forse, sentiamo tutti la mancanza di qualcosa di davvero unico, che ci caratterizzi, ci renda originali, in un mondo in cui la moda impone tante cose standardizzate e destinate a stancarci dopo una stagione, poiché subito sostituite da altre cose, spesso non solo costose e inavvicinabili, ma anche imitate all'infinito e in modo grossolano.

Il termine Vintage si estende a qualsiasi tipologia di prodotto: dai manufatti agli strumenti musicali, dalle componenti di biciclette, automobili o altri mezzi di trasporto, fino all'abbigliamento, agli oggetti frutto di artigianato raffinato, come quelli di gioielleria.

Insomma, qualsiasi cosa, da quella più quotidiana come un tostapane a quella più d'élite come un orologio che, se usato, può assurgere a ghiotto oggetto rétro.

Tra i più giovani, solo per citare qualche esempio, oggi spopola tutto ciò che ha raffigurato Audrey Hepburn e Marylin Monroe. Ciondoli, magliette, orecchini, borse. Gli occhiali stanno riscuotendo ancora grande successo. Dalla montatura a goccia molto anni '80 fino a quella più chic con una struttura più "forte" e "presente".
Tante giacche e giubbottini di pelle di ogni colore, tanto in voga negli anni '70, ma anche tante borse con le frange e cappelli.

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L'anima del vintage vive, in pratica, ritagliata su chi decide di apprezzarla. E quindi ogni prodotto del lavoro di un abile artigiano può essere vintage, purchè abbia determinate caratteristiche di base che si combinano con elementi in continua trasformazione. La prima peculiarità, su tutte, è naturalmente l'opera del tempo che consuma dando al prodotto fascino e mistero. E devono essere almeno venti anni di lavoro. E, infatti, il vocabolo, diventato ormai un vero e proprio marchio di fabbrica, deriva dal francese antico vendenge (a sua volta mutuato dalla parola latina vindemia) indicante in senso generico i vini d'annata di pregio.

La seconda caratteristica principale è che sia di manifattura eccellente, come si facevano le cose una volta: un abito a fiori di manifattura sartoriale di una nonna potrebbe diventare un raffinato pezzo da indossare, così come un paio di scarpe confezionate con ricercatezza da un sapiente calzolaio. Tutti gli oggetti di arredo, o i gioielli finemente cesellati che venivano costruiti con abilità e perizia, uno a uno, che non erano frutto di realizzazione in serie, possono entrare a far parte di questo mondo pieno di fascino.

La caccia al vintage può essere considerata gratificante poiché richiede impegno e conoscenze. Ma attenzione: nel mondo dell'usato è facile scivolare dal buon affare a un banale fake .

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Vintage, il vademecum
Ecco le categorie e le caratteristiche che ci introdurranno nell'affascinante universo del dismesso' di qualità:

- Tutti gli oggetti di culto per qualità superiori se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto
- Devono essere d'epoca, di gusto sorpassato e démodé, per alcuni non avere meno di 20 anni.
- Devono evocare periodi remoti, testimoniare lo stile di un certo periodo, essere irripetibili per le loro qualità: disegno, colore, forma, materiali impiegati.
- Il logorio rende gli oggetti ancora più particolari ed apprezzati; anzi, più sono usurati e più hanno valore e quindi più costosi.

- Abiti e tutto ciò che ha fatto moda e quindi una o diverse epoche. Possono definirsi abiti da collezionismo tutti quelli delle grandi personalità che sono stati indossati per grandi eventi oppure anche intere collezioni d'annata di stilisti famosi. Per esempio, sul vintage stanno spadroneggiando gli anni '70 e '80. I capi di allora sono molto ricercati per la qualità della cucitura e per l'unicità dei pezzi.
Nell'ambito degli oggetti vintage c'è l'imbarazzo della scelta. Bracciali, cappelli, anelli, collane e tanto altro che sono stati così particolari da essere ricordati tutt'oggi.
Ricercatissimi gli accessori "rivisitati". Per poterli riprodurre solitamente si utilizzano materiali recuperati, stropicciati, intarsiati, ricamati, rattoppati che portano i segni e le tracce senza eguali e splendide del tempo. Vanno per la maggiore le rivisitazioni dei famosi kimoni giapponesi e di tanti costumi d'epoca ottocentesca.

- Complementi d'arredo e oggetti d'autore, di illuminazione, mobili, design italiani e stranieri.
Nel settore modernariato troviamo portacipria, porta caramelle, bambole anni '50, libri, lettere, macchine fotografiche, macchine da scrivere, ventilatori e tanti altri ancora.
- I vinili si definiscono già da soli. L'evoluzione verso il compact disc ha prodotto un salto in avanti nella qualità della musica ma, con il passare del tempo, la nostalgia nei confronti della nera piastra circolare

- Il fumetto, che è una sorta di rito che si tramanda di generazione in generazione.

- I giocattoli, come Barbie, macchine, dadi e miniature ma anche figurine e stickers.

- Infine c'è la macrocategoria in cui rientrano orologi, oreficeria, mobili, argenteria, ceramiche, vetri, punti luce, quadri, attrezzi, incisioni, bronzi, ottoni, sculture, cornici, strumenti, arte sacra ecc.

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Pubblicato in Design Emilia
Sabato, 04 Aprile 2015 10:45

Food Porn: la sensualità del cibo

Di Chiara Marando – 04 Aprile 2015

Cibo, cucina e ricette, argomenti che negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre più successo sia tra appassionati che veri professionisti del settore.  Una panoramica ampia e variegata che spazia dalla riscoperta dei piatti locali e regionali, alle preparazioni semplici, rapide ma curate con una selezione meticolosa degli ingredienti, fino a sperimentazioni molecolari oppure cucina naturale e biologica.

Un fenomeno certamente affascinante che ha portato, soprattutto negli ultimi anni, ad un’attenzione quasi maniacale verso l’estetica dei piatti, la ricerca costante di una presentazione che non sia solo golosa al primo assaggio ma anche stuzzicante per gli occhi. E non è un caso se , oltre ai programmi tv ed alle riviste patinate ricche di immagini “da mangiare”, anche la più comune condivisione sui social network di foto legate al tema food ha raggiunto un volume impressionante.

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Si parla di Food Porn, un nome che fa sorridere, ma rappresenta una realtà tra le più praticate sul web che rende perfettamente l’idea di una percezione quasi “sensuale” del cibo. La regola principale è molto semplice: trasformare gli alimenti in un vero e proprio oggetto del desiderio, una tentazione irresistibile capace di accentuare la salivazione. Come con qualsiasi altro soggetto, davanti all’obiettivo la luce fa da padrona e diventa elemento indispensabile per creare sfumature morbide e sinuose, nonché accentuare colori e particolari. In sintesi, tra una modella ed una fetta di torta al cioccolato con panna non c’è differenza.

Anche se solo di recente diffusione, il termine “food porn” compare per la prima volta in un libro del 1984, “Female Desire-Women’s Sexuality today” scritto da Rosalind Coward, identificando la rappresentazione godereccia dei piatti con lo scopo di stimolare l’acquolina, una reazione paragonabile a quella sessuale.

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Diversamente da quanto si possa immaginare però, la spettacolarizzazione del cibo non ne comporta la sola esaltazione estetica fine a sé stessa, al contrario ha incentivato lo sviluppo di una più sentita preoccupazione verso quelle domande legate a tematiche alimentari. In altre parole, si sta assistendo ad una nuova presa di coscienza sull’importanza di una corretta nutrizione per la salute, un cambiamento nelle abitudini quotidiane a tavola che sta conducendo ad un graduale passaggio verso la cultura dello slow-food. Questo significa che ci sarà sempre più attenzione alla provenienza degli ingredienti, alla filiera corta del km zero, alle informazioni su tecniche di allevamento, produzione ed analisi delle materie prime.

Ed effettivamente, tutto questo si avvicina all’argomento principe sul quale si fonda Expo 2015, ovvero la ricerca di un’alimentazione sana, ecosostenibile e sufficiente per tutti i Paesi, nel totale rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

Pubblicato in Cultura Emilia
Lunedì, 12 Maggio 2014 10:02

Un successo firmato Parma Vintage

Di Chiara Marando – Parma 12 Maggio 2014

Abiti, gioielli, borse, scarpe ed accessori! Diciamolo, una donna può perdere la cognizione del tempo e dello spazio quando si ritrova proiettata in un mondo fatto di tutto questo. Se poi il contenitore è una location come la splendida Villa del Ferlaro a Sala Baganza, in provincia di Parma, il risultato è assicurato.

Chi ci è stato ha già capito. Sto parlando di Parma Vintage, la lussuosa mostra-mercato di modernariato e moda d'altri tempi, organizzata da Bi&Bi Comunicazione, che per un intero weekend ha dato vita ad un evento unico nel suo genere. Non a caso, per l'occasione, è stato scelto un consulente e partner d'eccezione come il marchio A.N.G.E.L.O. (www.angelo.it), nella persona di Angelo Caroli, uno dei punti di riferimento più noti nel settore dell'abbigliamento usato. Il suo Vintage Palace è una sorta di enorme parco giochi all'interno del quale è impossibile non farsi catturare dal fascino degli abiti di un tempo, e dove poter acquistare delle vere e proprie “chicche” da intenditori per arricchire il proprio guardaroba.

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Complice la bella stagione, la Villa del Ferlaro è stata presa d'assalto da un pubblico di curiosi e intenditori, in un continuo viavai senza sosta. Insomma, Parma Vintage è stato un vero e proprio successo. E a dirla tutta, non poteva essere altrimenti. Tanti gli espositori, provenienti da tutta Italia, che hanno messo in mostra un ricco assortimento di pezzi d'autore, e non solo, dalle linee e dai disegni affascinanti, in una moltitudine di colori e forme da lasciar storditi.

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Difficile decidere dove guardare e ancora più difficile scegliere cosa portare a casa, per non parlare della sezione dedicata agli abiti da sposa, un tripudio di eleganza capace di rendere veramente unico il “giorno più bello”. Ma dato che non basta solo l'abito, ecco a disposizione per domande e chiarimenti wedding planner, cake designer, dog sitter e addirittura la stylist per il vostro amico a quattro zampe. Tutto, ovviamente, in stile rigorosamente vintage.

Ve lo siete persi? Niente paura, potete trovare tutte le informazioni su servizi ed espositori qui www.ilmercatodeglieventi.it

Pubblicato in Design Emilia

Con una nuova collezione di orecchini, l’azienda rinnova il suo impegno a favore di GRADE per il Centro Oncoematologico di Reggio Emilia -

 

Reggio Emilia, 1 maggio 2014 –

GRADE Onlus e Diffusione Tessile ancora insieme per sostenere l'eccellenza sanitaria.

Ad aprile riparte la collaborazione tra il Gruppo Amici dell'Ematologia e il più famoso Factory Outlet italiano con l’operazione Mon Bijou - Fashion for Charity.

Una nuova collezione di orecchini, caratterizzati dalla goccia simbolo dell’associazione, illumineranno un progetto speciale: il ricavato della vendita contribuirà alla raccolta fondi di GRADE Onlus per la costruzione del CORE, il futuro Centro Oncoematologico di Reggio Emilia

Gli orecchini Mon Bijou sono caratterizzati da una pietra luminosa in 10 colori fashion e da linee semplici e delicate, pensati per essere indossati tutti i giorni, al lavoro e nel tempo libero. I bijoux sono disponibili al costo di 15 euro negli store di Diffusione Tessile, nel negozio di tessuti in centro a Reggio Emilia (via San Carlo 8/B) e su diffusionetessile.it.

La luminosità degli orecchini di Diffusione Tessile per GRADE Onlus farà brillare la solidarietà, mettendo in luce gli occhi e il cuore di chi vorrà indossarli.

 

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L'unione di intenti tra GRADE Onlus e Diffusione Tessile è nata nel 2013 con il lancio dell'operazione Il Foulard - Fashion for Charity: il progetto ha portato alla vendita di 10.000 foulard e alla raccolta di 50.000 euro per il CO-RE. La consegna dell'assegno è avvenuta il 17 dicembre 2013 durante la cena di Natale dell'associazione: Alessandro Montanini, Amministratore Delegato di Diffusione Tessile, e Sara Cantarelli, ideatrice del progetto ed ex-paziente del Reparto di Ematologia, hanno consegnato nelle mani di Francesco Merli (Direttore Reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS) e Roberto Abati (volontario e referente di GRADE) la somma, derivante dall'impegno dell'azienda nel campo della beneficenza e dalla generosità di tutti coloro che hanno scelto di “indossare” la solidarietà.

GRADE, in segno di riconoscenza, ha donato a Diffusione Tessile la piastrella numero 82 del progetto “Noi ci siamo. 299 gocce per il CORE”, che andranno a comporre la pavimentazione all'ingresso del Centro Oncoematologico di Reggio Emilia.

 

Per questo grande traguardo - spiega Alessandro Montanini,  Amministratore Delegato di Diffusione Tessileci teniamo a ringraziare soprattutto tutte le nostre clienti che, acquistando il foulard, hanno collaborato alla realizzazione di questo grande sogno. Di fondamentale importanza è stato anche il lavoro del personale di tutti i nostri negozi, coloro che dalla sede si sono occupati della logistica, della gestione amministrativa e dell'immagine del prodotto, le visual merchandiser di Diffusione Tessile che hanno letteralmente messo la faccia in questo progetto e tutta la loro esperienza e passione nella realizzazione di splendidi allestimenti...senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Ci auguriamo un altrettanto soddisfacente risultato con la nuova proposta 2014!”.

 

Dopo il grande successo de Il Foulard - Fashion for Charity – spiega Francesco Merli, Direttore del Reparto di EmatologiaDiffusione Tessile ha deciso di rinnovare il suo impegno verso GRADE, dimostrando grande sensibilità nei confronti della nostra attività di raccolta fondi, ma soprattutto verso il territorio: il CORE rappresenterà un'avanguardia sanitaria nella lotta contro le patologie onco-ematologiche. Dal 2009 a oggi, GRADE ha già consegnato 1.830.000 euro al CORE, un risultato straordinario che è stato possibile solo con l'aiuto di tutti. Nell'ultimo triennio 2013-2015 restano ancora 400.000 euro da raccogliere per raggiungere il risultato a noi richiesto”.

 

 

Chi è Diffusione Tessile (www.diffusionetessile.it

Diffusione Tessile fa parte di uno dei più grandi gruppi a livello mondiale per l'abbigliamento femminile di alta gamma. La nostra missione aziendale è la gestione delle rimanenze di tessuti e confezioni di abbigliamento delle stagioni precedenti prodotte dal gruppo. I 20 factory outlet in Italia e all’estero offrono prodotti d'alta qualità, smarchiati e a prezzi contenuti. Oggi il sito web www.diffusionetessile.it  compie 12 anni ed è uno dei più grandi store online di abbigliamento, tra i primi a proporre l’e-commerce nel settore della moda italiana: attualmente offre circa 8500 capi e relativi abbinamenti con borse, bigiotteria, occhiali e calzature per completare ogni look.

 

Chi è GRADE ONLUS - Gruppo Amici dellEmatologia (www.grade.it

È un’associazione senza scopo di lucro, nata a Reggio Emilia nel 1989. Fin dalle origini, ha una mission precisa e coerente: sostenere l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e finanziare progetti di ricerca e assistenza ai pazienti affetti da malattie del sangue su tutto il territorio provinciale. Formata da medici, infermieri e personale del Reparto, ma anche da ex malati e famiglie, negli ultimi 20 anni GRADE Onlus è riuscita a devolvere all’Arcispedale Santa Maria Nuova fondi per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Oggi l’obiettivo è ancora più ambizioso: costruire e dare vita al “CO-RE”, il nuovo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia, una struttura sanitaria d’eccellenza per vincere insieme la partita più difficile.

 

 Per informazioni: 

 

GRADE Onlus T. 0522-296888 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(Fonte: ufficio stampa Grade Onlus)

 

Sabato, 26 Aprile 2014 10:08

PARMA VINTAGE 2014 @ VILLA DEL FERLARO

Conto alla rovescia per PARMA VINTAGE 2014, primo evento d’eccellenza a Parma dedicato al vintage e alle cose d’altri tempi organizzato da Bi & Bi Comunicazione e A.N.G.E.L.O. Vintage Palace. Il 3 e 4 maggio, dalle ore 10 alle 20, la splendida Villa del Ferlaro ospita una lussuosa mostra-mercato di modernariato e moda d’altri tempi, con ricca selezione per la sposa. In programma shooting fotografico di abiti d’epoca, esposizione di auto storiche, dimostrazione di vintage cake design e molti altri eventi speciali. Ingresso 4€, ridotto 3€.

MERCATO IN VILLAImmerse nel verde del Parco Boschi di Carrega, le splendide stanze di Villa Ferlaro rivivono grazie ai migliori espositori italiani, con una grande varietà di proposte: abbigliamento e accessori d’epoca, modernariato e brocantage, pezzi unici e curiosità, per tutti i gusti e tutte le tasche.

MODA VINTAGE Per orientarsi fra le diverse proposte moda di Parma Vintage, la consulente d’immagine Silvia Bragagnolo - Vestiti Usciamo sarà a disposizione per preziosi consigli di stile. Previsto servizio di sartoria real time, per riadattare il capo acquistato alla fisicità del suo nuovo proprietario.

SPECIALE WEDDING Dedicato a tutte le future spose, spazio di consulenza a cura delle esperte di Love me do – Antonella Zamboni e Parma Weddings, per suggerimenti su come realizzare un matrimonio in pieno stile vintage. Dimostrazione di vintage cake design, con decorazione di biscotti e cup cakes.

PHOTO EVENTPrevisto per l’intera durata dell’evento un free shooting fotografico di abiti nuziali e da cerimonia della collezione di A.N.G.E.L.O., con trucco e acconciatura in stile curato da Bizzarri Capricci Hair&Make-up. Cabina photo booth a cura di Weddin’ Tellers, per realizzare simpatici autoscatti travestendosi con i nostri accessori vintage.

NON SOLO DONNA Parma Vintage pensa anche al divertimento di mariti e fidanzati. AVS – Associazione Veicoli Storici di Parma porta in esposizione a Villa del Ferlaro bellissime auto e motociclette d’epoca. Per gli amici a quattro zampe, invece, Wash Dog Parma prevede sartoria per la realizzazione di abiti nuziali per cani.

 

 

 

 

(Fonte: Ufficio Stamoa Bi&Bi Comunicazione)

 

 

Sarà presentata domani, giovedì 24 aprile in Calle di Luca 17 a Modena in occasione del Fashion Revolution Day -

 

Modena, 23 aprile 2014 -

Una maglietta di cotone come tutte le altre, colorata, sportiva, da abbinare a jeans e scarpe da ginnastica. Quando la indossi, però, ti senti rivoluzionario, perché sai che nessun bambino, nessuna donna e nessun uomo è stato sfruttato per confezionarla. Si tratta della nuova “linea etica” di T-shirt che sarà presentata domani, giovedì 24 aprile 2014 a partire dalle ore 18, nella bottega della Cooperativa Oltremare di Calle di Luca 17 a Modena. Così si celebra anche a Modena il “Fashion Revolution Day”, la manifestazione mondiale per ricordare, a un anno di distanza, il crollo del complesso produttivo di Rana Plaza, a Dhaka in Bangldesh, dove morirono 1.133 persone e tante altre rimasero ferite.

La Cooperativa Oltremare – che da oltre vent'anni si occupa di commercio equosolidale – ha deciso di presentare in questa occasione i modelli delle nuove T-shirt disponibili nella bottega in centro a Modena. Le magliette sono state realizzate, attraverso il progetto O'press nato lungo la filiera del Fair trade, con il cotone proveniente dal Bangladesh, mentre la serigrafia è stata realizzata all’interno del carcere dei Marassi di Genova.

«Anche il semplice chiederci "chi ha fatto i miei vestiti?" può determinare un nuovo modo di scegliere ciò che acquistiamo e magari può incoraggiare chi crea la moda a farlo in maniera più responsabile» spiegano gli organizzatori del “Fashion Revolution Day” a cui ha aderito la Cooperativa Oltremare di Modena.

Il 24 aprile 2014 l’esposizione delle magliette sarà preceduta, a partire dalle ore 18, dalla proiezione del documentario "Courageous Heart". Seguirà un aperitivo con i prodotti del commercio equosolidale.

 

(Fonte: ufficio stampa Cooperativa Oltremare
Via Emilia Ovest, 260 Modena Tel 059822779 Cell 335432564)

Bottega d’Oltremare Calle di Luca, 17 Modena 

 

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