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Iniziata la sesta edizione del Festival della legalità promosso da Provincia e diversi Comuni con la direzione scientifica di Antonio Nicaso. Il presidente Manghi: "Istituzioni unite al fianco dei giovani per contrastare i pericoli di infiltrazione. Critiche all'intervista a Riina jr.

Reggio Emilia, 11 aprile 2016

"Linguaggi dell'arte & crescita civile" è il tema che ha aperto questa mattina nell'aula magna dell'Università "Noicontrolemafie", il Festival della legalità promosso per il sesto anno alla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con diversi Comuni e Rosa Frammartino e con la direzione scientifica dello scrittore e studioso di mafie Antonio Nicaso. Dunque del contributo di letteratura, cinema e teatro a favore della legalità e contro le mafie – ma inevitabilmente anche di televisione, con la recente discussa intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina – al centro della riflessione proposta in avvio di festival agli studenti di Ariosto, Canossa, Chierici, Galvani-Iodi e Zanelli.
Ad aprire la giornata, lo stesso direttore scientifico di "Noicontrolemafie", Antonio Nicaso, che ha ricordato come la mafia "oltre ad essere reazionaria perché mai sta dalla parte dei poveri contro i ricchi o dei deboli contro i forti, ma cerca sempre di stringere rapporti e affari con il potere, è più che un modo di essere un modo di fare e dunque è esportabile e riesce a raggiungere altre regioni, come dimostra il processo Aemilia, nato da una imponente operazione contro la 'ndrangheta e che si sta celebrando proprio in questi giorni".

Ma per Nicaso, "è opportuno non farsi distrarre dal frastuono dell'albero che cade, ma concentrarci anche sul rumore della foresta che cresce, come lo straordinario lavoro che da sei anni qui a Reggio Emilia si sta facendo nelle scuole e con le scuole per far comprendere ai giovani la pervasività e la pericolosità delle mafie, nonché l'importanza di scegliere subito da quale parte stare".

"Non è più tempo dell'impegno straordinario di pochi, ma dell'impegno ordinario di molti, un impegno che deve partire dal non dimenticare, perché purtroppo abbiamo sempre tradito la memoria collettiva in questo Paese gattopardesco in cui tutto cambia per restare com'è – ha aggiunto - Riflettere su tutto quello che abbiamo già vissuto, anche qui in questa che è terra di Resistenza, oggi chiamata a una nuova Resistenza e a una nuova Liberazione". Nicaso ha quindi concluso ricordando agli studenti che possono "fare davvero tanto, innanzitutto capire l'importanza delle regole e dell'onestà, non cedere alla logica dei compromessi che ci spinge a trovare scorciatoie nella vita e capire da quale parte stare: una scelta che io, purtroppo, ho dovuto fare a soli 6 anni, quando il papà del mio compagno di banco, che da quel giorno ha smesso di sorridere, è stato ammazzato come un cane in piazza davanti a tanta gente che ha preferito passare 48 ore in carcere più di dire quello che aveva visto...".

Sul rumore della "foresta che cresce" si è soffermato anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi: "E' vero, a un paio di chilometri da qui si sta celebrando il processo Aemilia, la giustizia farà il suo corso, ma la comunità reggiana, di cui voi giovani siete la componente più importante e preziosa, per una settimana a partire da oggi rifletterà e si confronterà sul pericolo delle mafie e sulla volontà di opporci alle infiltrazioni. E al vostro fianco ci sono tutti gli enti locali, dalla Regione ai Comuni passando per la Provincia, che con umiltà e disponibilità hanno voglia di faticare, di mettersi in discussione per vedere cos'altro si può fare per respingere ogni forma di mafia. E ci sono anche tutte le istituzioni, dalla Prefettura alle forze dell'ordine, perché tutti noi, come direste voi ragazzi, andiamo d'accordo e lavoriamo insieme per generare un sistema che sia efficace contro le mafie". Proprio questa unità di intenti a livello istituzionale, "che non è scontata e che purtroppo non si verifica ovunque, specie laddove prevale il protagonismo, è una buona notizia, così come il fatto che il processo Aemilia alla fine si stia facendo qui a Reggio Emilia, grazie all'impegno di tanti enti perché nessuno ha voluto nascondere la testa sotto la sabbia, o come i tanti strumenti che dal punto di vista amministrativo ci stiamo dando per svolgere al meglio il nostro lavoro quotidiano e rafforzare il contrasto all'illegalità".
"Questo è un territorio che è stato resistente e che resistente vuole rimanere, ma ci riuscirà solo attraverso la scelta di una intera comunità, perché l'impegno parziale di qualcuno non basta", ha concluso il presidente Manghi.

Dopo i saluti portati da Felicita Buscaino a nome del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Reggio Emilia Antimo Ponticiello, Donato Santeramo - ordinario di letteratura italiana e di teatro e spettacolo all'Università di Queen's del Canada – ha svolto la prima relazione, incentrata sull'"influenza della cultura nelle cose degli umani, a partire da come è percepito il crimine organizzato e soprattutto la mafia, oggi un nome-contenitore che si utilizza per qualsiasi organizzazione criminale". Dal debutto di questo termine in un dramma teatrale del 1863 al cortometraggio muto The black hand del 1906, fino ai film della saga del Padrino con le romanze della "Cavalleria rusticana" e a un "terribile spot della Pepsi" (mai per fortuna giunto in Italia...), Santeramo si è soffermato sui pericoli della creazione del "mito-mafia", sottolineando come "simbolismo, riti e miti alimentino più del denaro e del potere la cultura mafiosa e la facciano perdurare nel tempo". "Demistificare le mafie significa allora anche decostruire i significati artificiosi e falsi dei loro simboli e rivelare la loro vera brutale natura e ragion d'essere", ha concluso.

Da Francesco Maria Gallo, mass-mediologo e director Public affairs di @Publivideo2, il primo riferimento alla discussa intervista del figlio del boss dei boss Totò Riina a "Porta a porta": "Bisogna evitare che la tivù di Stato possa garantire palcoscenici a chi lancia messaggi e non contribuisce a farci conoscere il fenomeno mafioso – ha detto - Non voglio criminalizzare Salvo Riina, ma mi chiedo che effetto faccia questa persona che promuove il suo libro su una televisione pubblica di cui ora siamo obbligati a pagare il canone: personalmente ritengo offesa la mia dignità di persona che ogni giorno con la propria intraprendenza cerca di sbarcare il lunario da un messaggio che sembra voler dirci che l'essere figlio di un criminale o associarsi alla criminalità paga molto di più...".
"Vero che sulla Rai troviamo anche belle trasmissioni come "Report" Gabanelli, ma alla fine da venti giorni si parla ovunque dell'intervista di Vespa e Salvo Riina sta stravendendo il suo libro, mentre voi magari che siete dei talenti non trovate nessuno ad aiutarvi se non i vostri coraggiosi insegnanti", ha aggiunto citando anche il caso di un "mio caro amico, Alessandro Valtulini, straordinario talento musicale e giovanissimo direttore di orchestra che ha scritto opere sinfoniche meravigliose, le ha sottoposte alla Scala di Milano e a diversi impresari senza manco ricevere una mail di rifiuto, e che a 25 anni è stato chiamato a Londra a dirigere la Philharmonia Orchestra, perché là non esiste il nepotismo". Nepotismo che è un "fenomeno di mafiosità – ha aggiunto - Anche il non riconoscimento del talento altrui porta a una concezione distorta e sbagliata del nostro modo di essere, spinge a scendere a compromessi, significa contaminarsi, annegarsi nella pratica della criminalità". Dopo aver definito "veri e propri eroi sociali gli insegnanti che tra mille difficoltà si impegnano a farvi crescere e a scegliere bene", Gallo ha quindi esortato gli studenti a studiare, leggere e informarsi "perché solo la formazione e la conoscenza portano al cambiamento e a comprendere ciò che è bene e ciò che è male".

Ultimo intervento quello del sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro, che ha pure fatto riferimento all'intervista a Salvo Riina: "Come hanno smascherato le Iene, il figlio del boss ha preteso e ottenuto di avere le domande in anticipo, non siamo più dunque nel genere giornalismo, ma nella fiction, e quella intervista contribuisce purtroppo a pieno titolo a propagare il mito della mafia e, come si diceva giustamente prima, a intossicare la nostra società: esattamente come l'atteggiamento di quella famiglia di camorristi che arrivò a Rubiera negli anni Settanta e che, presentandosi al bar col "Ferrarino", lanciava un chiaro messaggio di come i soldi facili e rapidi li facessero i furbi e i prepotenti".

Da qui l'importanza "di investire sulle infrastrutture culturali, in grado di progettare a lungo periodo, come la stessa scuola o come la "Corte ospitale" di Rubiera, un centro di produzione teatrale che ha ospitato i lavori di una bellissima "Gerusalemme liberata" realizzata con studenti e detenuti del carcere di Castelfranco Emilia, ha concluso il sindaco Cavallaro dando appuntamento per domani sera al teatro 'Herberia di Rubiera per lo spettacolo "Knockout" realizzato con gli studenti a cura di Alessandro Gallo.
A conclusione della mattinata, Nicaso ha sottolineato l'attenzione con cui le classi di Ariosto, Canossa, Chierici, Galvani-Iodi e Zanelli hanno seguito le relazioni e ha invitato gli studenti a prendere carta e penna per annotarsi un aforisma dello statista e filosofo irlandese Edmund Burke sul quale riflettere: "L'unica cosa necessaria perché il male trionfi è che i buoni non facciano nulla".

Il programma di domani, martedì 12 aprile

REGGIO EMILIA
ORE 9.30/12.30 Aula Manodori UNIMORE Viale Allegri 9
UNA COSTITUZIONE DA VIVERE E PRATICARE
VALORI E REGOLE DELLA LEGALITÀ DEMOCRATICA

INTRODUCE ANTONIO NICASO
Scrittore e Studioso delle mafie. Direttore Scientifico Noicontrolemafie
CONDUCE ELIA MINARI
Coordinatore dell'Ass.ne antimafia CORTOCIRCUITO di Reggio Emilia
SALUTO DELLE ISTITUZIONI

ALBERTINA SOLIANI Pres. Istituto A. Cervi, già Senatrice della Repubblica
RITA BERTOZZI Docente di Sociologia dell'Educazione UNIMORE
VALERIO ONIDA Presidente Emerito della Corte Costituzionale, nonché presidente della Scuola Superiore della Magistratura
DONATELLA LOPRIENO Costituzionalista, Università della Calabria
MARCO IMPERATO Sostituto Procuratore della Repubblica Tribunale di Modena

SANT'ILARIO D'ENZA
ORE 17/19 Sala Consiglio Comunale Via Roma, 84
LA COSTITUZIONE COME GUIDA

SALUTO DI MARCELLO MORETTI Sindaco di Sant'Ilario d'Enza
INCONTRO CON DONATELLA LOPRIENO
Costituzionalista, Università della Calabria

RUBIERA
ORE 17/19 Corte Ospitale Via Fontana, 2
TEATRO A SCUOLA A SCUOLA DI TEATRO. GIOVANI TALENTI CONTRO LE MAFIE

SALUTO DELLE ISTITUZIONI
EMANUELE CAVALLARO Sindaco di Rubiera

INTERVENTI
ILENIA MALAVASI Presidente Associazione Teatrale Emilia-Romagna
DONATO SANTERAMO Professore Università di Queen's CANADA
FABIO ABAGNATO Assessore Cultura di Casalecchio Bologna
PASCAL LADELFA Teatro civile/Comunità S. Patrignano

COORDINA
ALESSANDRO GALLO Educatore teatrale e Presidente Ass.ne Caracò

CONTRIBUISCONO AL DIBATTITO
rappresentanti del mondo delle Istituzioni, della Cultura e della Scuola

ORE 21 Teatro Herberia Piazza A. Gramsci, 1/B
KNOCKOUT
Spettacolo teatrale scritto e diretto da Alessandro Gallo e Marco Ziello
STUDENTI DEL LABORATORIO "RACCONTARE LA COSTITUZIONE"
Progetto "LEGALITA' & CITTADINANZA RESPONSABILE" / RUBIERA

STUDENTI DEL LABORATORIO TEATRALE /LICEO SALVEMINI
Progetto Politicamente Scorretto (Casalecchio di Reno/BO)

STUDENTI DEL LABORATORIO TEATRALE / ISTITUTO ZANELLI
Progetto Noicontrolemafie (RE)

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il Festival della legalità promosso dalla Provincia in collaborazione con diversi Comuni e con la direzione scientifica di Antonio Nicaso. Sei giorni di spettacoli e laboratori, ma soprattutto esperti e testimoni della lotta alla mafia: magistrati, giornalisti, studiosi.

Reggio Emilia, 11 aprile 2016

Arte e crescita civile, si apre "Noicontrolemafie". Oggi prende il via la sesta edizione del Festival della legalità promosso dalla Provincia in collaborazione con diversi Comuni e con la direzione scientifica di Antonio Nicaso.
Il contributo di letteratura, cinema e teatro a favore della legalità e contro le mafie è il tema che apre oggi la sesta edizione di "Noicontrolemafie", il Festival della legalità promosso dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con diversi Comuni e Rosa Frammartino e con la direzione scientifica dello scrittore e studioso di mafie Antonio Nicaso. Da lunedì 11 a sabato 16 aprile la manifestazione porterà a Reggio Emilia – ma anche ad Albinea, Bibbiano, Bagnolo in Piano, Campagnola Emilia, Castelnovo Monti, Correggio, Guastalla, Poviglio, Rubiera, Sant'Ilario d'Enza e Scandianospettacoli e laboratori, ma soprattutto esperti e testimoni della lotta alla mafia: magistrati, giornalisti, studiosi.

Al convegno di oggi su "Linguaggi dell'arte & crescita civile" a Reggio Emilia interverranno, oltre allo stesso Nicaso, il presidente della Provincia Giammaria Manghi, il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Reggio Emilia Antimo Ponticiello e i relatori Donato Santeramo, ordinario di letteratura italiana e di teatro e spettacolo dell'Università di Queen's del Canada; FrancescoMariaGallo, mass-mediologo director Public affairs di @Publivideo2; Stefano Tè, regista e direttore art ist ico Teatro dei Vent i, e il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro.

"Questa sesta edizione di "Noicontrolemafie" non è la semplice reiterazione di una positiva esperienza del passato, ma una nuova importante occasione per riflettere – ancor più alla luce degli ultimi avvenimenti di storia locale – circa la necessità di riaffermare il nostro convinto rifiuto a ogni tentativo di prevaricazione e di infiltrazione mafiosa – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – Una riflessione che riguarderà tutta la nostra comunità, dalle istituzioni ai cittadini ed in particolare le scuole superiori, da sempre riferimento privilegiato della Provincia in questo Festival della legalità, nella convinzione che una società sana si costruisca proprio partendo dai più giovani e che, come ci ha insegnatoPaolo Borsellino, 'se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo'".

Sempre lunedì, altre iniziative sono in programma a Guastalla e a Gattatico, dove dalle15 all'Istituto Cervi siterrà uno scambio di esperienze didatticamente innovative per la diffusione della cultura della legalità democratica. In serata (ore 21) alla biblioteca comunale di Campagnola incontro con la giornalista e scrittrice Angela Iantosca, autrice di "Bambini a metà. I bambini della 'ndrangheta", mentre nella biblioteca di Scandiano lo studioso delle organizzazioni criminali e scrittore Antonio Nicaso, racconterà la 'ndrangheta dal suo ultimo libro "Mafia" (previsto anche il monologo di Ada Roncone "L'invisibile faccia della luna").

Il programma di lunedì 11 aprile

REGGIO EMILIA
ORE 10.00/12.45 Aula Manodori UNIMORE Viale Allegri 9
LINGUAGGI DELL'ARTE & CRESCITA CIVILE
Il contributo di letteratura, cinema e teatro

INTRODUCE
ANTONIO NICASO
Scrittore e studioso delle mafie. Direttore Sc. Noicontrolemafie

SALUTO DELLE ISTITUZIONI
GIAMMARIA MANGHI
Presidente della Provincia di Reggio Emilia
ANTIMO PONTICIELLO
Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia

INTERVENTI
DONATO SANTERAMO
Ordinario di letteratura italiana e di teatro e spettacolo. Univ. di Queen's CANADA
EMANUELE CAVALLARO
Sindaco di Rubiera - Reggio Emilia
FRANCESCO MARIA GALLO
Mass-mediologo Director Public Affairs @Publivideo2
STEFANO TÈ
Regista e direttore artistico Teatro dei Venti

GUASTALLA
ORE 10.00/12.00 Istituto B. Russel Via Sacco e Vanzetti 1
L'USO DISTORTO DELLA RELIGIONE NELLA 'NDRANGHETA

SALUTO DI CAMILLA VERONA Sindaco di Guastalla

INCONTRO CON
Università della Calabria
SALVO OGNIBENE
Autore del libro L'EUCARISTIA MAFIOSA. LA VOCE DEI PRETI Ed. Navarra

GATTATICO
ORE 15.00/17.30 Istituto A. Cervi, Via Fratelli Cervi, 9
GLI STUDENTI RACCONTANO
LA COSTITUZIONE E LA LEGALITÀ
Scambio di esperienze didatticamente innovative per la diffusione
della cultura della legalità democratica

SALUTO DELLE ISTITUZIONI

INTRODUCE
ALBERTINA SOLIANI
Presidente dell'Istituto Alcide Cervi e Senatrice della Repubblica

COORDINA
FRANCESCA MONTANARI
Presidente dell'associazione antimafia CORTOCIRCUITO di Reggio E.

INTERVENTI
DONATELLA LOPRIENO
Costituzionalista UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA
MARCO IMPERATO
Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Modena

ESPERIENZE EDUCATIVE PER LA LEGALITÀ
SEGNI DI RISCATTO Concorso video in memoria di Mara Marmiroli

DON EUGENIO MORLINI progetto promosso da Ass. COLORE, Libera RE, Cortocircuito, Movimento Agende Rosse RE

LEGALITÀ... CHE BEL QUEL ... percorso educativo partecipante a Concittadini, Associazione BEL QUEL di Sala Bolognese BO

RADICI NEL FUTURO (IV annualità)
FIORELLA FERRARINI, STEFANO AICARDI, STUDENTESSE
in GIULLARESCENTI del Liceo "M. Di Canossa" di Reggio Emilia
Progetto partecipante a Concittadini, promosso dall'Ass. Leg. Regione ER,
con Anpi, Ass.ne Papa Giovanni XXIII, Istituto Alcide Cervi

E-LABORIamo la legalità Progetto Noicontrolemafie 2016
ROSA FRAMMARTINO Caracò Education
COSTITUZIONE E DEMOCRAZIA
Laboratori con scuole del territorio provinciale RE
E SE QUEL GIORNO...
Percorso di scrittura creativa
PREMIO G. AMBROSOLI studenti dell'Istituto Zanelli RE
TERRA DEI FUOCHI
Cortometraggio a cura degli studenti dell'Istituto Galvani-Iodi RE

CONCLUSIONI
MIRCO ZANONI Coordinatore Culturale dell'Istituto Alcide Cervi

CAMPAGNOLA EMILIA
ORE 21.00 Biblioteca comunale Piazza Roma 9

OGGI BAMBINI SOLDATI
DOMANI BOSS DI 'NDRANGHETA?
SALUTO DI
ALESSANDRO SANTACHIARA Sindaco di Campagnola Emilia

INCONTRO CON ANGELA IANTOSCA
Giornalista e Scrittrice. Autrice di BAMBINI A METÀ. I BAMBINI DELLA 'NDRANGHETA Ed. Perrone

SCANDIANO
ORE 21.00 Biblioteca comunale Via Vittorio Veneto 2/a

'NDRANGHETA, SOCIETÀ DEL DISONORE

SALUTO DI ALESSIO MAMMI Sindaco di Scandiano
INCONTRO CON ANTONIO NICASO
Studioso delle organizzazioni criminali e scrittore, ci racconta la 'ndrangheta dal suo ultimo libro MAFIA Ed. Bollati Boringhieri 2016

L'invisibile faccia della luna
Monologo di ADA RONCONE

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Concluso un nuovo corso-base della struttura permanente di formazione costituita dal 2008 da Provincia di Reggio Emilia e Coordinamento delle associazioni di volontariato.

Reggio Emilia, 7 aprile 2016

Continua a pieno ritmo l'attività della Scuola permanente di formazione di Protezione civile, costituita dal 2008 da Provincia di Reggio Emilia e Coordinamento provinciale delle organizzazioni del volontariato: nelle scorse settimane a Reggio e Novellara si sono infatti conclusi altri due corsi-base, obbligatori per i cittadini che desiderano diventare volontari operativi del sistema regionale di Protezione civile. Cinquantasette i nuovi volontari formati dopo lezioni – tenute da volontari esperti e funzionari della Provincia e che hanno avuto come tutor Denis Sepali a Novellara, Giorgio Carlucci e Marcello Nironi a Reggio - su normativa, organizzazione del sistema, sicurezza e autoprotezione, gestione delle emergenze, cartografia, primo soccorso e radiocomunicazioni. La prova pratica finale curata dai coordinatori del volontariato in emergenza Marcello Margini e Ugo Artioli si è tenuta al Polo logistico allestito dalla Provincia all'ex cantiere Tav di Villa Cella, struttura di emergenza di valenza regionale.
I 57 nuovi volontari reggiani di Protezione appartengono alle seguenti associazioni: Alpini, Val d'Enza radiocomunicazioni, Team Reggio Fuoristrada, Gruppo Brescellese, Vigilanza anti-incendi boschivi (Vab), Nucleo carabinieri in congedo San Genesio,Il Campanone, Legambiente, Città del Tricolore, Gruppo volontari di Albinea, Sesto Continente, GeoProCiv, Nubilaria, Icaro, Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto, I Ragazzi del Po e Bentivoglio.
"L'esercito dei nostri angeli del soccorso continua dunque a crescere, grazie all'impegno congiunto che istituzioni e associazioni di volontariato dedicano da tempo a mantenere vivo ed efficiente il sistema territoriale di Protezione civile reggiano, uno dei più consistenti e attrezzati della nostra regione", commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Ribaltata la sentenza del Tar di Parma che, ben 4 anni dopo la fine dei lavori, aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione: alla Allodi Srl non spetta dunque alcun risarcimento dei danni.

Reggio Emilia, 5 aprile 2016

Il comportamento della Provincia di Reggio Emilia, nell'aggiudicare i lavori del nuovo polo scolastico di Guastalla, fu assolutamente corretto e, pertanto, nessun risarcimento è dovuto alla Allodi Srl di Parma, che si classificò al secondo posto nella gara di appalto. La parola fine al lungo contenzioso avviato dall'azienda parmigiana è giunta nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato che, con la sentenza 1077/2016, ha riconosciuto la piena validità dell'operato della commissione di gara istituita da Palazzo Allende. Ribaltato, dunque, il pronunciamento del Tar di Parma che nel luglio 2014 – quasi quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo scolastico di Guastalla e cinque anni dopo la gara – aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione e condannato la Provincia a risarcire circa 80.000 euro alla Allodi, applicando in maniera estremamente rigida il principio di immodificabilità dell'offerta in sede di gara.
Una interpretazione sconfessata dal Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso della Provincia presentato dall'avvocato Paolo Coli, ha ritenuto "del tutto fuori luogo, diversamente da quanto ritenuto dal Tar, discettare sulla veste tipografica assunta dalla dichiarazione delle giustificazioni (un foglio, anziché la relazione poi prodotta nella fase di verifica dell'anomalia)". "La correzione al modulo dell'offerta economica presentata dall'aggiudicataria non integra alcuna violazione della legge essendo ascrivibile alla correzione di un errore materiale e non alla modifica dei parametri oggettivi, relativi alla quantità e misura delle opere, rilevanti per la quantificazione dell'offerta economica – scrive il giudice estensore Oreste Mario Caputo - E' altresì meramente formalistica la censura che suppone la necessaria sottoscrizione della correzione dell'errore materiale da parte di tutti i membri dell'Ati aggiudicatoria, volta che l'imputazione dell'atto non è in discussione".
La gara per la realizzazione del nuovo Polo scolastico di Guastalla (20 aule su tre piani) venne espletata dalla Provincia di Reggio Emilia tra il dicembre 2008 ed il febbraio 2009 tramite procedura aperta e con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Proprio grazie a tale criterio - che privilegia la qualità progettuale dell'offerta oltre che il prezzo – i lavori, iniziati nell'estate 2009, si conclusero già nel novembre 2010, quando la nuova scuola venne inaugurata. Ad aggiudicarsi l'appalto fu l'Ati composta da Cooperativa Muratori di Reggiolo e Manutenzioni Generali Reggiane Srl, che di poco punti precedettero la Allodi di Parma. La Commissione – costituita da sei dirigenti e funzionari della Provincia – svolse la gara in ben cinque distinte fasi, proprio al fine di garantire all'ente qualità del risultato, certezza dei costi e rispetto dei tempi di realizzazione, nonché massima trasparenza sugli aspetti tecnici e sui costi dell'appalto. Non a caso, prima che iniziassero i lavori, sia lo stesso Tar di Parma sia il Consiglio di Stato avevano giudicato legittime le attività svolte dalla Provincia, respingendo la richiesta di sospensiva presentata dalla stessa Allodi. A sorpresa, e ben quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo, era giunta nell'estate 2014 la sentenza del Tar di Parma sfavorevole alla Provincia, sentenza però ora definitivamente cassata dal Consiglio di Stato.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Grazie all'Ufficio unico dei Tributi dell'Unione praticamente raddoppiati accertamenti e riscossioni. I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa in Provincia a cui hanno preso parte il presidente Giammaria Manghi, i sindaci dei Comuni dell'Unione e il dottor Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio.

Reggio Emilia, 25 marzo 2016

Sono risultati importanti quelli ottenuti nel primo anno di attività dall'Ufficio unico del servizio tributi dell'Unione dei Comuni "Bassa Reggiana", che in questa fase di avvio della funzione è stato allestito negli uffici al primo piano della sede di Sabar, a Novellara. I dettagli sono stati illustrati questa ieri in una conferenza stampa in Provincia a cui hanno preso parte il presidente Giammaria Manghi, i sindaci dei Comuni dell'Unione e il dottor Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio.

In primis, uno degli aspetti più importanti di questa novità è che rappresenta un concreto mezzo di contrasto all'evasione fiscale, azione importante e decisiva per l'Unione, chiamata a svolgere questa pratica virtuosa per recuperare cifre importanti e che si rifà ai principi di equità ed etica pubblica. Nel corso della seconda parte dell'anno 2015, inoltre, è iniziata l'attività di contrasto all'evasione erariale, che consiste nell'invio di segnalazioni qualificate all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza di contribuenti per i quali si riscontrano casi di evasione-elusione dei tributi erariali: in tutto, sono state inviate 29 segnalazioni entro il 31 dicembre 2015.

Uno delle azioni più significative del nuovo Ufficio è stata l'intensificazione dell'attività di accertamento rispetto agli anni precedenti, sia dal punto di vista dei controlli Ici/Imu sia per quanto riguarda la Tari. Nel corso del 2015, a livello di Unione, sono stati notificati 1.309 avvisi d'accertamento Ici/Imu e l'importo totale degli accertamenti ha superato i due milioni di euro (2.122.894,00), rispetto ai 1.138.810,65 euro del 2014. Anche le riscossioni, nel 2015, hanno fatto registrare un notevole aumento grazie alla gestione associata, in quanto si è passati dai 696.965,79 euro del 2014 a 1.079.718,89 euro dell'anno successivo.

In relazione agli obiettivi specifici di fiscalità locale, l'Ufficio ha organizzato innanzitutto gli invii ordinari della Tassa Rifiuti: si è proceduto all'emissione del saldo 2014 (scadenza marzo 2015) e dell'acconto 2015 (scadenza settembre 2015) modificando alcune impostazioni di emissione ed optando per la spedizione tramite una società che si appoggia a Poste Italiane. Per quanto concerne l'attività d'accertamento di questa tassa è stato iniziato un piano di controllo sulle omesse denunce (in particolare per le utenze non domestiche), che verrà sviluppato ed intensificato nel 2016, con l'emissione di avvisi d'accertamento. Sono stati altresì notificati su tutti i Comuni (ad eccezione di Luzzara) gli avvisi per omesso pagamento Tares 2013 a tutti contribuenti che, pur avendo ricevuto il sollecito di pagamento nel corso del 2014, non avevano adempiuto al pagamento. Complessivamente sono stati notificati 3.401 avvisi d'accertamento relativi alla Tassa Rifiuti, per un totale di 1.397.955 euro.

In collaborazione con gli uffici finanziari di ciascun Comune, infine, sono state effettuate tutte le attività di programmazione e previsione delle entrate tributarie, oltre alla programmazione e alla gestione della spesa dell'Ufficio unico dei tributi. Sono state poi predisposte le delibere di approvazione dei tributi comunali Imu e Tasi e sono stati approvati i Piani economici finanziari della Tari insieme alle tariffe per l'anno 2015.

I benefici dell'Ufficio unico dei Tributi, "che conferma la dinamicità dell'Unione Bassa Reggiana", sono stati illustrati dal presidente Giammaria Manghi. "Abbiamo implementato le forze dedicate dai singoli Comuni a questa attività, fornendo anche al personale l'opportunità di una maggiore formazione di fronte a un panorama tributario che in questi anni è cambiato ripetutamente, ma soprattutto abbiamo rafforzato il nostro impegno comune nella lotta all'evasione fiscale – ha detto il presidente Manghi – Si tratta di un segnale di civiltà in un Paese nel quale questo fenomeno è purtroppo storicamente presente e si è ulteriormente acuito a causa delle difficoltà sociali dovute alla crisi economica".
"Il messaggio forte che la Bassa Reggiana lancia alla propria comunità è quello di voler aggredire l'evasione fiscale per principi di equità e di rispetto nei confronti dei cittadini onesti che pagano le tasse, ma anche perché le nuove norme di contabilità pubbliche nel 2016 di fatto trasformano le mancate riscossioni in ulteriori tagli ai bilanci dei Comuni e, dunque, ai servizi", ha aggiunto Manghi sottolineando "gli ottimi risultati di questi primi mesi di attività che in pratica hanno visto raddoppiare tanto gli accertamenti quanto le riscossioni".

"Ogni Comune ha in pratica un suo dipendente, ma tutti i martedì e venerdì ci riuniamo insieme alla Sabar per un lavoro comune che riguarda la formazione e la pianificazione dei controlli, creando utili sinergie e condividendo le diverse professionalità", ha spiegato Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio annunciando che si sta lavorando anche "all'unificazione di procedure che, dopo il software, dovrebbe ora riguardare anche i regolamenti e, per quanto possibile, la modulistica". "Lavorando insieme facciamo meglio di prima ottenendo risultati migliori come dimostra non solo l'ammontare delle somme accertate e riscosse, ma anche il numero davvero esiguo di ricorsi: appena 4 su oltre 4.700 avvisi d'accertamento", ha concluso Spatazza.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il presidente questa mattina nell'aula-bunker per ribadire la costituzione a parte civile insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "E' un processo a un gruppo di persone, la nostra comunità era lunedì in piazza a dire no a tutte le mafie".

Reggio Emilia, 23 marzo 2016

"Questo non è un processo ad una comunità nella sua interezza, ma ad un gruppo di persone, ad un sistema che ha prodotto eversione mafiosa: la comunità reggiana è quella che si è ritrovata lunedì in piazza insieme a tantissimi giovani per riaffermare il proprio convinto rifiuto a ogni tentativo di prevaricazione e di infiltrazione mafiosa e per tenere alta, anche dal punto di vista culturale, una barriera che siamo impegnati a rafforzare sempre di più". Lo ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi a margine del processo Aemilia, apertosi questa mattina nell'aula-bunker appositamente allestita nel cortile del Palazzo di giustizia di Reggio Emilia.
La Provincia di Reggio Emilia si è infatti costituita parte civile al maxiprocesso attraverso l'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "La costituzione a parte civile è una assunzione di responsabilità in nome e per conto di tutti i comuni del territorio: avanzata, e accolta, all'udienza preliminare per tutti i procedimenti relativi ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di concorso esterno, oggi l'abbiamo estesa anche ai delitti e ai reati di scopo", ha aggiunto il presidente Manghi che questa mattina si è presentato nell'aula-bunker insieme ai sindaci di Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo (quello di Brescello come noto è commissariato).
Come illustrato all'udienza preliminare svoltasi a Bologna tra ottobre e novembre dall'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna, che è affiancato dal legale di Palazzo Allende Alessandro Merlo, la Provincia di Reggio Emilia e i cinque Comuni si ritengono "persona offesa e danneggiata rispetto a tutti i capi di imputazione che hanno ad oggetto i delitti commessi nel territorio dell'ente o la cui manifestazione abbia comunque arrecato un danno all'ente stesso". Analoga, ma distinta iniziativa, è stata attuata anche dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna, pure presenti questa mattina col sindaco Vecchi e il presidente Bonaccini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Grazie al progetto "Movet" coordinato da Palazzo Allende, che ora sta selezionando altri 320 studenti. Il presidente Manghi: "Siamo il territorio che offre maggiori opportunità ai giovani in Italia".

Reggio Emilia, 17 marzo 2016

Con la consegna degli attestati ai 30 giovani neodiplomati rientrati in Italia dopo tre mesi di tirocinio in aziende ed organizzazioni europee, si è conclusa l'esperienza del progetto "Movet!" (Mobility for vocational and educational training) promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma europeo Erasmus+. L'iniziativa, realizzata nel corso del 2015, ha coinvolto complessivamente 130 studenti reggiani, provenienti da 13 scuole superiori "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". I giovani hanno avuto l'opportunità di realizzare un'esperienza di formazione linguistica e professionale in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim, nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona) e Spagna (La Coruña), grazie a un contributo europeo che ha coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione. Per i 30 partecipanti - partiti dallo scorso settembre, subito dopo aver conseguito il diploma, e rientrati tra dicembre e gennaio - quest'esperienza ha rappresentato la prima vera occasione per mettere alla prova le proprie conoscenze e abilità, acquisite nel corso del percorso scolastico appena concluso, per di più in un contesto lavorativo, sociale e culturale internazionale.
A conclusione di questo significativo percorso, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, ha consegnato ai 30 giovani reggiani un attestato di partecipazione, oltre all'Europass Mobilità, documento che certifica le conoscenze e le competenze acquisite nel corso del tirocinio e che, allegato al proprio curriculum, potrà rappresentare per ciascun partecipante un ulteriore strumento da sfruttare in vista di un prossimo ingresso nel mondo del lavoro.
"Ma l'impegno della Provincia sul fronte della mobilità internazionale giovanile non si ferma qui: sono infatti attualmente in corso i colloqui di selezione per individuare gli oltre 320 studenti, frequentanti le classi IV e V delle scuole superiori, che nel corso di quest'anno potranno replicare questa significativa esperienza", spiega la vicepresidente Ilenia Malavasi.
"Si tratta di numeri decisamente importanti che fanno della Provincia di Reggio Emilia quella che, a livello nazionale, nel 2016 metterà a disposizione dei propri giovani le maggiori opportunità di mobilità internazionale, garantendo un afflusso di risorse in misura superiore a qualsiasi altro territorio", aggiunge il presidente Giammaria Manghi, sottolineando come "questo risultato sia il frutto anche della preziosa collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, gli altri soggetti promotori, Comune di Correggio e istituto "Scaruffi-Levi-Tricolore", le imprese e le associazioni di categoria partner della Provincia".
Questi gli studenti che hanno ricevuto l'attestato della Provincia di Reggio Emilia: Francesco Incerti, Rodica Munteanu, Bianca Becchi, Luther Aboagyie, Fahad Waqar Bhatti, Adele Iaquinta, Anna Manfredi, Giorgia Laura Oliveti, Gaia Pivac, Elena Ravazzini, Alice Bellelli, Elisa Lasagni, Eleonora Lodi, Giada Pignedoli, Eben Terry Abakah Odoom, Labinot Berisha, Salvatore Minonne, Jonathan Coloretti, Eben Teddy Abakah Odoom, Edisnajda Prillo, Francesca Campioli, Giulia Canovi, Vanessa Mora, Niccolò Paglia, Marianna Facchini, Igli Alushi, Luca Corrado, Francesca Lodi, Giulia Casamatti e Sara Soufi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Incontro a Palazzo Allende con i lavoratori della ex Cormo, la cooperativa di serramenti trasformatasi in Open.Co dopo la fusione con la modenese Coop Legno di Castelvetro. Il presidente Manghi e i sindaci Vecchi e Zurlini:"Bisogna assolutamente salvaguardare continuità produttiva e tenuta occupazionale".

Reggio Emilia, 3 marzo 2016

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio, Luca Vecchi ed Oreste Zurlini, hanni incontrato ieri pomeriggio a Palazzo Allende i lavoratori della ex Cormo, la cooperativa di serramenti trasformatasi in Open.Co dopo la fusione con la modenese Coop Legno di Castelvetro.
L'incontro, al quale erano presenti anche rappresentanti del sindacato Fillea della Cgil, era stata richiesto venerdì dagli stessi lavoratori e fissato in tempi rapidi dai tre rappresentanti istituzionali in considerazione dell'urgenza e della delicatezza di una crisi che coinvolge oltre 500 lavoratori tra la stessa Open.co e la ferrarese Lavoranti Legno, a sua volta interessata dalla trattativa apertasi in Regione la scorsa estate con il coinvolgimento anche di Legacoop Emilia-Romagna.
Dopo aver ascoltato lavoratori e rappresentanti sindacali, il presidente Manghi e i sindaci Vecchi e Zurlini – oltre a condividere le preoccupazioni dei dipendenti ex Cormo - si sono impegnati a "richiedere un incontro urgente con Legacoop Emilia Ovest, prima della nuova riunione del Tavolo regionale che l'assessore alle Attività produttive Palma Costi dovrebbe convocare per metà marzo".
"Ai vertici di Legacoop ribadiremo la necessità di riprendere la trattativa a livello regionale sulla base del verbale di intenti sottoscritto lo scorso 31 luglio a Bologna, che prevedeva l'impegno a elaborare un piano con l'obiettivo prioritario di garantire la continuità produttiva dei tre stabilimenti – hanno dichiarato il presidente della Provincia e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio – Riaffermeremo inoltre, come istituzioni, che il nostro territorio non può assolutamente considerare come ineluttabile la chiusura di una serie di siti produttivi, che sono fondamentali per la tenuta non solo economica, ma anche sociale di tanti comuni. L'eventuale chiusura dello stabilimento di San Martino in Rio, non solo non può essere accettata dai lavoratori, ma non può nemmeno essere retta da un territorio che in questi ultimi mesi ha dovuto affrontare e sta affrontando numerose e pesanti crisi occupazionali".

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Illustrato in Provincia ai tecnici comunali l'intesa in campo urbanistico sottoscritta dal Comune capoluogo con la Prefettura. Il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi: "Strumento molto importante contro le infiltrazioni".

Reggio Emilia, 1 marzo 2016

E' stato illustrato ieri mattina in Provincia a tutti i tecnici comunali il Protocollo di legalità sottoscritto lo scorso novembre fra Comune di Reggio Emilia e Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dell'edilizia privata e dell'urbanistica. Come previsto dalla dichiarazione di intenti siglata il 19 novembre scorso tra il prefetto Raffaele Ruberto e il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, Palazzo Allende intende infatti promuovere in tutti i Comuni reggiani il Protocollo del Comune capoluogo che – spiega il presidente – "consente di estendere l'azione di controllo e di contrasto ai tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata anche all'edilizia privata e all'urbanistica attraverso, ad esempio, l'allargamento a nuove e diverse tipologie di strumenti della verifica tramite l'informativa antimafia; l'obbligo della comunicazione antimafia anche per permessi di costruire al di sotto dei 70mila euro; controlli puntuali su una parte rilevante delle ristrutturazioni".

Dopo un primo passaggio nelle settimane scorse alla Conferenza dei presidenti delle Unioni, l'intesa promossa dal Comune di Reggio è stata illustrata dall'assessore comunale alla Rigenerazione urbana e del territorio, Alex Pratissoli, ai tecnici di Comuni e Unioni che hanno affollato la Sala del Consiglio provinciale. "Anche in questo modo intendiamo riaffermare il ruolo centrale della 'nuova' Provincia, così come delineato dalla Legge di riforma del 2014, nell'azione di coordinamento e supporto tecnico ai Comuni", spiega il presidente Manghi ricordando come "in questa nuova veste Palazzo Allende sia già protagonista in diversi settori, a partire dalla Stazione unica appaltante alla quale hanno aderito ben 16 Comuni, 3 Unioni e 2 aziende di servizi alla persona".

In particolare, la Provincia si è impegnata ad assicurare ai Comuni e alle Unioni intenzionati ad adottare il Protocollo di legalità nei settori dell'edilizia privata e dell'urbanistica la necessaria assistenza tecnica e amministrativa, al fine di attuare correttamente le norme. A coordinare l'attività sarà il segretario generale della Provincia di Reggio Emilia, Alfredo Tirabassi.
"Per la nostra Provincia si tratta di un'altra importante attività amministrativa nell'azione di contrasto alle mafie – conclude il presidente Giammaria Manghi - un obiettivo che da sempre vede Palazzo Allende impegnato in prima linea e che ci ha visto sottoscrivere, sempre con la Prefettura, diversi Protocolli di legalità, da quello del 2007 sulla regolarità nei cantieri a quello del dicembre 2010 sugli appalti pubblici".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

La Provincia di Reggio Emilia che a Monte Faraone di Carpineti e a Pioppa di Villa Minozzo si sono verificati smottamenti causati dalle abbondanti piogge: sensi unici alternati sulle Sp 7 e 9.

Reggio Emilia, 29 febbraio 2016

La Provincia di Reggio Emilia informa che sulla Sp 9 delle Forbici, in località Pioppa di Villa Minozzo, a seguito delle incessanti piogge delle ultime ore si è verificato il cedimento del piano viabile e della scarpata di valle: al fine di consentire il transito in condizioni di sicurezza, fino al termine dei necessari lavori di ripristino, si viaggerà pertanto a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e con limite di velocità a 30 km/h.

Si viaggia a senso unico alternato, in questo caso regolato a vista, e con limite di velocità a 30 km/h anche sulla Sp 7 Pratissolo-Felina, all'incrocio con la Sp 64 in località Monte Faraone di Carpineti, dove si è verificato uno scivolamento del materiale della scarpata di monte sulla sede stradale, potenzialmente pericoloso per la circolazione dei veicoli.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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