Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio. Allerta RASFF per corpi estranei in foglie di barbabietole tritate
Tra le importazioni di prodotti alimentari in Italia, scatta di nuovo un'allerta alimentare per verdure surgelate con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore.
Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di fili di metallo in foglie di barbabietole tritate e porzionate congelate dal Belgio, segnalando l'allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa.
Nell'avviso 369.2018 del 12 febbraio però, si parla solo di "verdure surgelate provenienti dal Belgio e distribuite in Italia" senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia lo "Sportello dei Diritti".
In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" la provenienza della verdura in questione con la corretta identificazione del prodotto, si coglie l'occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si apre una confezione di verdure surgelate. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana. I sintomi sono differenti a seconda del tipo di corpo estraneo ingerito e del posto in cui il corpo si è fermato (esofago, stomaco, intestino).
Se il corpo estraneo è molto piccolo (tra i 2 cm centimetri e i 2 cm e mezzo di diametro) non è appuntito, non è tossico, in genere non ci sono problemi, ed entro due-quattro giorni viene eliminato con le feci.
Se l'oggetto è grande dai 2 cm e mezzo ai 3 cm di diametro, può fermarsi nell'esofago causando difficoltà a deglutire, dolore allo sterno, salivazione. Se il corpo si ferma nello stomaco o nell'intestino, le conseguenze sono dolori all'addome e vomito.
Se l'oggetto ingerito è appuntito, come può accadere nel caso di corpuscoli come le pietre, queste possono fermarsi dappertutto: se si fermano nell'esofago causano dolore, difficoltà a deglutire e fastidio dietro allo sterno; se si fermano nello stomaco o nell'intestino, facilmente causano ferite o perforazioni, causando sanguinamento o peritonite.
In ogni caso, per chi si trova in cucina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello ""Sportello dei Diritti" è sempre bene verificare visivamente il contenuto dei prodotti acquistati per evitare qualsiasi tipo di conseguenza di questo tipo.
Lecce, 13 febbraio 2018
Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano preparato per torta margherita e muffins Pedon. Presenza di soia non dichiarata in etichetta: ecco i lotti. Interessati canale iper e super
La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto.
Cresce l'attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati Auchan e Simply hanno diffuso il richiamo di alcuni lotti di preparato per torta margherita e muffins senza glutine EasyGlut Pedon, per la mancata dichiarazione in etichetta della presenza di soia come allergene.
I lotti coinvolti sono: 01/12/18-02/12/18-100119-07/11/19-31/08/19-13/09/19-17/10/19-30/10/19, 02/12/2018 e 10/01/2019, venduti in confezioni da 400 g. Il preparato per torte richiamato è stato prodotto da Pedon Spa nello stabilimento di via del Progresso 32 a Molvena, in provincia di Vicenza.
Si richiede di riconsegnare eventuali confezioni acquistate al presente punto vendita. Per ulteriori informazioni rivolgersi al fornitore PEDON al numero verde 800-034437.
L'azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni oggetto del richiamo. E di non consumarne assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", se si è allergici o intolleranti alla soia, la cui ingestione in questo caso sarebbe molto pericolosa. Si può andare nel punto vendita in cui si è fatta la spesa e si ha diritto al rimborso o alla sostituzione del prodotto. Con la speranza che la disattenzione non provochi più problemi, gravi, di questo genere.
(12 febbraio 2018)
Editoriale: - Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela - Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano - Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza - Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari - Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po.
SOMMARIO Anno 17 - n° 06 11 febbraio 2018
1.1 editoriale
Due pesi e due misure. Emmanuel V/S Pamela
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in caduta libera e leggera flessione per il "Padano"
3.1 viticoltura Viticoltura tra futuro e prospettive: le 4 regole d'oro del professor Scienza
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 ambiente e sprechi alimentari Galletti: "Contro gli sprechi i primi risultati importanti, ma dobbiamo fare di più."
4.2 salute NAS Milano: alimenti con additivi non autorizzati, seqestrate 200 mila confezioni di integratori
4.3 Salute e benessere Dev'essere condannato chi commercia o somministra alimenti infestati da parassiti non nocivi
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati di difficile interpretazione. AGGIORNAMENTO
7.1 emilia centrale bonifica Emilia Centrale, ecco i progetti del Consorzio per oltre 21 milioni di euro inseriti nei piani di sviluppo rurale
7.2 export agroalimentare Istat: export agroalimentare a quota 37,6 miliardi
8.1 fiume po Osservatorio Permanente - già al lavoro per i futuri scenari d'acqua del bacino del Po -
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA stimola potenziali rincari .
10.1 latte MIPAAF Fondo latte: in corso pagamenti da parte di Ismea
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners
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Dev'essere condannato chi commercia o somministra alimenti infestati da parassiti non nocivi anche se la loro presenza è naturale.
Anisakis a gogo nelle alici e ammenda salata per il grossista di prodotti ittici. Il reato è perfezionato perché è la normativa Ue a obbligare il commerciante o il ristoratore a controllare sempre i prodotti alimentari che detiene anche se l'invasione di larve è una condizione normale del pesce riconosciuta dal ministero della Salute.
Lo "Sportello dei Diritti": una sentenza importante in materia di sicurezza alimentare. I commercianti e i ristoratori che vendono pesce infestato da parassiti, tra tutti l'Anisakis, rischieranno d'ora in avanti anche una condanna penale.
La sicurezza alimentare è un obbligo fondamentale per chiunque impiega, venda, detenga per la vendita, la somministrazione o comunque la distribuzione per il consumo sostanze alimentari che comporta conseguenze penalmente rilevanti per coloro che non lo rispettano.
Noi dello "Sportello dei Diritti", rileva il presidente Giovanni D'Agata, sono anni che tra le nostre attività comunichiamo l'importanza dei controlli sui prodotti destinati all'alimentazione, in primo luogo proprio da parte di commercianti e ristoratori. Ecco perché ci pare opportuno segnalare la sentenza 56080/17 della Cassazione penale, pubblicata il 15 dicembre che ha stabilito il principio secondo cui commette reato chi vende alimenti infestati da parassiti pur se non nocivi e se la presenza degli stessi è condizione naturale e normale del prodotto.
Nella fattispecie, i giudici dalla terza sezione penale della Suprema Corte, hanno rigettato il ricorso del titolare di un'azienda specializzata nel commercio all'ingrosso di prodotti ittici contro la sentenza del tribunale di Savona che lo aveva condannato all'ammenda di 10 mila euro perché perché ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 5 lett. d) e 6 comma 3 della legge n. 283 del 1962, per avere,quale legale rappresentate della VP srl, commercializzato alimenti infestati da larve di parassiti (Anisakidae) non idonee al consumo umano. Nel proporre ricorso per Cassazione alla decisione del tribunale ligure, il grossista aveva dedotto che il giudice di merito avrebbe omesso di considerare che la presenza delle larve era condizione naturale e normale del prodotto in quanto ingerite dal pesce, circostanza attestata anche dalla nota del ministero della Salute DGSAN n. 4380-P del 17/02/2011.
I giudici di legittimità però hanno ritenuto corretta la sentenza di primo grado e ricordato che l'articolo 5 della legge 283/62 sanziona "espressamente l'impiego, la vendita, la detenzione per la vendita, la somministrazione o comunque la distribuzione per il consumo di sostanze alimentari che siano, insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive".
Il chiaro tenore letterale della norma non lascia dubbi sul fatto che tale condotta è integrata in presenza di una di queste ipotesi e che non necessariamente debba «coesistere il requisito che la sostanza sia anche nociva».
In particolare, - evidenziano i giudici di Piazza Cavour - all'imputato veniva contestato di aver venduto, quale legale rappresentante dell'azienda all'ingrosso di prodotti ittici, ben 140 chili di acciughe invase da parassiti dal momento che era stata accertata la presenza di «larve vive di Anisakis in quantitativi rilevanti» e, pertanto, va confermato il reato da ritenersi integrato in presenza di «detenzione/commercializzazione di sostanza invase da parassiti». Il collegio di legittimità evidenzia che con l'espressione "invase da parassiti" contenuta nella lettera d) della disposizione citata, il legislatore non ha inteso «richiedere anche la nocività della sostanza, peraltro sussistente trattandosi di specie patogena, l'Anisakis, pericolosa per la salute umana».
Quanto poi all'altro profilo di censura, secondo cui il reato sarebbe escluso perché naturale è la presenza delle larve nel pesce azzurro, è infondato. È noto, come si evince dalla letteratura scientifica, che «le larve presenti nel prodotto ittico possano trasmigrare nell'uomo provocando infezioni gastriche/allergiche essendo indiscusso il carattere patogeno dell'Anisakis». La naturale presenza dei parassiti, come invocata dal ricorrente anche con richiamo del parere dell'Efsa e della nota del ministero della Salute, non basta a superare il «chiaro obbligo proveniente da fonte regolamentare dell'Unione europea direttamente applicabile nello Stato italiano». Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", come detto, si tratta di una sentenza importante in materia di sicurezza alimentare perché d'ora in avanti i commercianti e i ristoratori che vendono o somministrano pesce o prodotti alimentari infestati da parassiti, tra tutti l'Anisakis, rischieranno anche una condanna penale.
(15 dicembre 2017)
Allergene non dichiarato, NaturaSì ritira prodotto bio. Rimborso per chi lo ha acquistato
La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l'attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati NaturaSì hanno richiamato le Tortillas Chips gusto Naturel - 200g del marchio Trafo.
Motivo: presenza allergene non dichiarato.
Un ritiro dagli scaffali dovuto perché esiste la concreta possibilità che in alcune confezioni ci siano tracce di glutine. Ingrediente che può dare appunto allergia, finito inavvertitamente dentro il preparato del prodotto in questione. E quindi non dichiarato sulle etichette. L'azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni con la dicitura "da consumare entro l'11/08/2018. E di non consumarne assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", se si è allergici o intolleranti al glutine, la cui ingestione in questo caso sarebbe molto pericolosa. Si può andare nel punto vendita in cui si è fatta la spesa e si ha diritto al rimborso o alla sostituzione del prodotto. Con la speranza che la disattenzione non provochi più problemi, gravi, di questo genere.
(9 febbraio 2018)
Editoriale: - Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani - Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro. - Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016 - Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti - Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie -
1.1 editoriale
Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro.
3.1 fieragricola dal 31/1 al 3/2 Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita.
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 bonifica Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti
4.2 scandalo test gas Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie
5.1 fieragricola "Tour" Fieragricola: il premio innovazione punta su sostenibilità e tecnologia.
5.2 parmigiano reggiano Nasce uno dei più grandi produttori dell'intero comprensorio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia tiene e anche il Super Euro.
7.1 eventi acqua "Il valore dell'acqua: coltiviamo insieme il nostro futuro". Appuntamento al 13 febbraio .
7.2 bovini da carne Ismea - tendenze dl bovino da carne
8.1 sicurezza alimentare Frammenti di vetro finiti nel sugo
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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RASFF da poche ore ha attivato un avviso di sicurezza per frammenti di vetro in pomodori setacciati dall'Italia. Prodotto ritirato dal mercato europeo ma non in Italia
30 gennaio 2018. Tra le esportazioni di prodotti alimentari dall'Italia, scatta di nuovo un'allerta alimentare per pomodori setacciati con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di vetro in pomodori setacciati provenienti dall'Italia e commercializzati in Germania, segnalando l'allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa.
Nell'avviso 245.2018 del 30/01/2018 però, si parla solo di "pomodori setacciati provenienti dall'Italia e distribuiti in Germania" senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia lo "Sportello dei Diritti".
In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" la provenienza del prodotto in questione con la corretta identificazione della marca, si coglie l'occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si apre una confezione di pomodori, poiché c'è la possibilità concreta che diversi lotti di prodotto siano già nelle dispense di casa nostra e vengano consumati nei prossimi giorni, senza poter reagire. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana.
In ogni caso, per chi si trova in cucina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" è sempre bene verificare visivamente il contenuto dei prodotti acquistati per evitare qualsiasi tipo di conseguenza di questo tipo. Per tali evidenti ragioni, diffondere la notizia è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. In altri Paesi europei le notizie di allerta vengono divulgate in rete da parte delle stesse aziende o da parte delle autorità sanitarie che le raccolgono e le diffondono.
Ma in Italia ciò non accade con la stessa velocità. Il caso fipronil docet.
Parma, 30 gennaio 2018. Nella giornata di ieri la Polizia Municipale, insieme al Servizio Veterinario dell'Ausl, ha effettuato, dietro segnalazione dei cittadini, un sopralluogo in una macelleria autorizzata a svolgere anche le funzioni di esercizio di vicinato etnico alimentare, riscontrando, durante le operazioni di controllo, l'attività di vendita di prodotti non alimentari senza la prevista autorizzazione (la sanzione ammonta a 5.164 euro).
Gli agenti di Polizia Municipale hanno inoltre provveduto ad effettuare un ingente sequestro amministrativo di prodotti alimentari privi di etichettatura in lingua italiana (la sanzione è di 3.166,67 euro).
Infine, gli operatori del Servizio Veterinario hanno riscontrato nella cella frigorifera la presenza di carni ed interiora bovine privi di ogni identificazione: per questi alimenti non conformi è stato imposto quindi il divieto di immissione sul mercato e l'obbligo di smaltimento con successiva sanzione.
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 4 28 gennaio 2018 -
Editoriale: - -35 giorni e già minacciano di "spread" - Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano. - Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna - La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda - Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.
SOMMARIO Anno 17 - n° 04 28 gennaio 2018
1.1 editoriale
-35 giorni e già minacciano di "spread"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano.
3.1 imprese e competenze La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda
3.2 ismea qualivita XV Rapporto Ismea-Qualivita: DOP e IGP patrimonio da 15 miliardi di euro
4.1 innovazione L'agricoltura 4.0 in Italia vale già 100 milioni di euro
4.2 vino eventi Bollicine in villa, 2° edizione
5.1 economia e imprese Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna
5.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: a FICO il Consorzio celebra Sant'Antonio Abate
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.
7.1 artigianato in rete ALAB, L'ITALIA S'È DESTA... DA PALERMO.
7.2 eventi SIA-Paris #SIA2018 Il Salone Internazionale dell'Agricoltura accoglie ogni anno circa 30.000 visitatori professionali
8.1 eventi Fromage - paris Parigi: Il Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari svela i suoi 10 colpi di fulmine 2O18
9.1 Fieragricola Verona Fieragricola: a Verona il Focus innovazione de L'Informatore Agrario
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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Antimicrobico spray orale ritirato a scopo precauzionale dalle farmacie e parafarmacie. Ecco il lotto. Sospesa anche la vendita on line su Amazon
La Società Futura ha comunicato che sta per procedere al ritiro dal mercato per motivi precauzionali di un lotto di soluzione spray del cavo orale e della gola. Nello specifico si tratta del lotto n. 27 del dispositivo medico ORALEXYL SPRAY ORALE 20ML – cod. 904993755.
Non si conoscono i motivi di tale decisione. Il suddetto prodotto non può, pertanto, essere venduto. ORALEXYL è una soluzione spray del cavo orale e della gola. Utile negli stati di irritazione edarrossamenti delle mucose gengivali ed orofaringee. La notizia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", arriva in seguito ad una e mail dell'azienda Società Futura, nella quale è stato dichiarato che, in via del tutto precauzionale, il lotto in questione in commercio sul mercato globale verrà richiamato anche con un blocco delle vendite di Amazon.
(23 gennaio 2018)