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A Parma, più precisamente nei campi di Noceto, a ridosso del Parco del Taro, sta per tornare la seconda edizione della Farm Run, tappa del campionato nazionale ed europeo di MUD RUN 2016.

di LGC Noceto, 15 luglio 2016
Pronti via! Il campionato italiano MudRun ( www.mudrun.it ) farà tappa a Noceto (Parma) il prossimo 7 di agosto, nel cuore della "Food Valley", con la FarmRun ( www.farmrun.it ), gara qualificante per l'OCR European Championships ( http://ocreuropeanchampionships.org ).

Non "Tra mandrie e Cowboy" ma poco ci manca.
La più divertente e stravagante corsa a ostacoli in mezzo alla natura propone una nuova e avvincente edizione.

Gli ostacoli da superare saranno tantissimi: balle di fieno, vasche di pomodori da guadare e così via, ma soprattutto immancabile e onnipresente il fango, tra fossati, montagne di terra e ghiaia e alcune simpatiche sorprese che gli appassionati di questa impegnativa quanto affascinante specialità si troveranno a affrontare e, ovviamente a "tentare" di superare.

Daniele-ultimo ostacolo

A suggellare la selettività della gara, qualificante per il campionato europeo l'OCR European Championships ( http://ocreuropeanchampionships.org ) sono stati realizzati nuovi e impegnativi ostacoli, come ad esempio il "Quarter Pipe" solo per citarne uno.

Nella pianura parmense, a pochi chilometri dagli Appennini e dalle dolci colline che ospitano le città termali di Salsomaggiore e Tabiano Terme, immerso nel Parco Naturale del Taro, Noceto è la cerniera tra importanti distretti agroalimentari noti in tutto il Mondo: Il Parmigiano Reggiano, il Pomodoro, il Prosciutto di Parma e il Salame di Felino.

L'eccellenza agroalimentare nazionale concentrata in pochi chilometri quadrati perché, come ben racconta il noto giallista, parmigiano peraltro, Carlo Lucarelli, gli emiliano romagnoli quando devono fare qualcosa la devono fare bene "Siamo gente che lavora a Bologna, dorme a Modena e va a ballare a Rimini e ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia-Romagna. Qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, anche la notte qui, il mare e il divertimento diventa un'industria. Qui si fa, veloci e diretti come le strade che attraversano la regione. Si fa per stare meglio, gli asili, gli ospedali, le macchine più belle del mondo, in nessun altro posto del mondo, quando la gente va a tavola parla così tanto di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l'aceto balsamico, il ripieno dei tortellini, la cottura della piadina, e mica solo questo, sono più di 4.000 le ricette depositate in Emilia Romagna. La gente lo studia quello che mangia. Perché qui da noi, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, il maiale diventa cultura e diventa filosofia. Però poi mica rimane lassù, poi la si mangia..."

z-3Fontanellato rocca7 cibus

Ecco quindi che se si deve fare un'auto è una Ferrari o Lamborghini, se si deve fare un formaggio è il Parmigiano Reggiano, un prosciutto è il "Parma", quello con la corona, il vino più esportato è, guarda caso, il Lambrusco e l'aceto non può che essere "Balsamico" di Reggio o di Modena, ma sempre unico e inimitabile.

La FARMRUN vuole proseguire la storia, proporre una gara, selettiva ma divertente, competitiva ma solidale, dura ma appagante.
Tutte le contraddizioni che convivono in noi Emiliano Romagnoli vogliamo, non potremmo fare diversamente, proporle e offrirle a tutti, a vinti e vincitori, appassionati o turisti, tutti insieme a discutere, ridere e prendersi "in giro" attorno a una tavola, dove tutto è consentito, tranne essere tristi.

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E allora via, lungo un percorso di 12 Km in cui il territorio sarà lo spettatore, con le sue bellezze naturalistiche e i suoi prodotti tipici e voi Mudrunnes i protagonisti e i nostri "sacri ospiti".

Tanto sport ma anche spettacoli, buon cibo e soprattutto divertimento!

La FARM RUN è per TUTTI!
NON serve essere atleti per divertirsi, ci si può iscrivere da soli oppure in gruppo per il percorso Competitivo o per quello NON Competitivo.
Vi aspettiamo, con sorprese, regali e tanta ospitalità il 7 agosto a Noceto. Una gara nel fango e una festa per tutti.

Link di riferimento:
http://www.farmrun.ite video https://www.youtube.com/watch?v=wmTSYgDFi-M

http://ocreuropeanchampionships.org

http://www.mudrun.it

http://www.merrell.it

 

Pubblicato in Sport Emilia

Secondo uno studio del Politecnico di Losanna il frutto ha proprietà taumaturgiche finora insospettabili
I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno scoperto che una molecola del melograno, trasformata dall'intestino, permette di lottare efficacemente contro la senescenza muscolare.

I risultati sono definiti "spettacolari". Lo studio è stato pubblicato da "Nature Medicine". Con l'invecchiamento, i mitocondri delle cellule, che funzionano come generatori in miniatura di energia, perdono progressivamente la loro efficacia. Il loro cattivo funzionamento si ripercuote negativamente sull'attività muscolare. Un gruppo di ricercatori dell'EPFL, fra i quali il suo ex presidente Patrick Aebischer, nonché la società Amazentis, sono all'origine di una scoperta spettacolare, afferma oggi il Politecnico in un comunicato.

La scoperta è avvenuta analizzando il melograno, e più precisamente una molecola del frutto. Dopo essere stata trasformata dalla flora batterica intestinale, la molecola in questione, l'urolitina A, è in grado di ripristinare il funzionamento dei mitocondri difettosi, affermano gli autori dello studio. Sul verme nematode C. elegans, la molecola ha prolungato la sua durata di vita di oltre il 45%. Il test è poi stato condotto sui topi e sui ratti. "I topi senior, di circa 2 anni, hanno dimostrato capacità di resistenza alla corsa superiori del 42% rispetto al gruppo di controllo". Il fatto che due specie estremamente lontane una dall'altra reagiscano in modo analogo alla medesima sostanza "dimostra che si tratta di un meccanismo essenziale alla vita", sottolinea il co-autore dello studio Johan Auwerx, citato nel comunicato. È dunque molto probabile che il meccanismo funzioni anche per l'uomo, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti".

L'urolitina A non è direttamente contenuta dal melograno, ma si tratta di un precursore le cui concentrazioni dipendono dalla flora intestinale di ogni singolo individuo, umano o animale, sottolineano i ricercatori. Lo studio ritiene che l'approccio nutrizionale costituisca una "quasi rivoluzione", o perlomeno "un vero e proprio cambiamento di paradigma scientifico": aiutando il corpo a rigenerarsi da solo, "l'urolitina A potrebbe riuscire là dove i candidati dei gruppi farmaceutici hanno fallito". L'approccio nutrizionale, il cui obiettivo è di curare o prevenire patologie per mezzo di nutrimenti "migliorati", è al centro delle attuali strategie dei grandi gruppi industriali e farmaceutici.


Lecce, 11 luglio 2016

La review scientifica che mette in luce benefici vantaggi per tutte le età. La guida all'uso corretto. L'Italia capofila in europa per la sicurezza.

Milano giugno 2016 – Integratori Italia presenta un importante passo avanti nella conoscenza del ruolo e delle evidenze scientifiche sull'integrazione alimentare, uno stato dell'arte delle evidenze scientifiche più significative e sulle frontiere più promettenti dell'alimentazione e della salute. Un pool di otto tra i maggiori esperti italiani ha realizzato, dopo oltre un anno di lavoro, la prima edizione della Review sull'Integrazione Alimentare che fa chiarezza sia su principi attivi che sulle diverse esigenze nelle varie fasi della vita. Numerosi e ampi i temi trattati: ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita; integratori a base di vitamine e minerali, estratti vegetali e probiotici; integratori per la salute e la bellezza della donna; integratori e loro ruolo per la salute cardiovascolare e per contrastare il declino cognitivo; qualità e sicurezza.

La missione di INTEGRATORI ITALIA di AIIPA è di "contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell'integratore alimentare, per favorire scelte sempre più consapevoli del consumatore e lo sviluppo di questo settore in Italia" – afferma Alessandro Colombo, Presidente di INTEGRATORI ITALIA, che precisa: "Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare quest'opera, che certamente non esaurisce un tema così ampio ma che costituisce un passo avanti per fare il punto e contribuire alla conoscenza scientifica sul ruolo degli integratori alimentari nei moderni stili di vita".
Da diversi anni la ricerca scientifica si è data l'obiettivo di validare il ruolo delle sostanze presenti negli integratori alimentari nel coadiuvare le funzioni fisiologiche in soggetti sani. Nonostante la difficoltà oggettiva di dimostrare scientificamente un beneficio clinicamente rilevante sul mantenimento dello stato di salute e del benessere, possiamo oggi disporre di un significativo numero di pubblicazioni di alto livello qualitativo che conferma quanto i diversi componenti degli integratori, dalle vitamine e minerali, ai prebiotici e probiotici, agli estratti vegetali sino alle numerose molecole biologicamente attive derivate dagli organismi animali e vegetali, svolgano effettivamente tale ruolo.
Uno stile di vita sano, costruito su una dieta controllata e varia, un costante esercizio fisico e l'adozione di comportamenti virtuosi per la salute, evitando un eccessivo consumo di alcool e il fumo, rappresentano la base irrinunciabile del mantenimento della salute in ogni fase della vita di persone giovani, adulti o anziani. Esistono però periodi nei quali il nostro stato di benessere viene messo alla prova, e può essere necessario integrare la nostra dieta con elementi concentrati di sostanze che si sono dimostrate utili per affrontare al meglio determinate situazioni. L'uso oramai molto diffuso nel nostro Paese di questi alimenti "particolari" che offrono benefici funzionali è diventato una conferma indiretta dei vantaggi che gli integratori offrono per il mantenimento dello stato di benessere dell'individuo.

Una recente ricerca di GfK Eurisko per INTEGRATORI ITALIA sul tema "Il mondo degli integratori alimentari" ha infatti evidenziato non solo che sette italiani su dieci hanno usato un integratore alimentare, ma anche l'elevato livello d'interesse dei consumatori ad avere informazioni sugli integratori: oltre quattro persone su dieci desiderano ricevere consigli e notizie, in particolar modo sui benefici per l'organismo, sui rischi e le controindicazioni, sul corretto utilizzo e sui diversi principi attivi. Su questo fronte, giocano un ruolo fondamentale il medico di medicina generale – che è, infatti, secondo il 53% degli intervistati interessati a ricevere informazioni sugli integratori, la prima fonte informativa - seguito dai medici specialisti e dal farmacista (citati dal 49% della popolazione); segue in termini d'importanza il web con il 40% di risposte.

"Per rispondere sempre più e sempre meglio a tali bisogni informativi – conclude Colombo - abbiamo realizzato questo progetto, che ci auguriamo possa costituire un utile complemento a supporto dell'attività di counselling dei professionisti della salute e un ulteriore stimolo alle accresciute esigenze d'informazione da parte di consumatori e media".

"Sebbene l'adozione di uno stile alimentare vario ed equilibrato sia ritenuta sufficiente per garantire i nutrienti necessari, sempre più osservazioni epidemiologiche supportano la necessità di una maggiore attenzione alla copertura del fabbisogno nutrizionale e al sostegno delle funzioni fisiologiche – afferma Franca Marangoni, Responsabile Ricerca Nutrition Foundation of Italy. Gli integratori possono rappresentare una valida e sicura opportunità per favorire l'assunzione ottimale di una o più sostanze e il sostegno di funzioni fisiologiche, contribuendo anche alla prevenzione di fattori di rischio di malattia. Ad esempio nel Physicians' Health Study, uno tra i maggiori studi d'intervento condotti recentemente, su una popolazione di oltre 14.000 medici americani di 50 anni o più seguiti per 11 anni, l'assunzione di un multivitaminico è risultata associata a una riduzione, modesta ma significativa, del rischio di tumori, soprattutto tra i soggetti in età più avanzata".

PER INVECCHIARE BENE
Come invecchiare in salute, oggi? "Le principali direttrici della ricerca biochimica dell'invecchiamento sono indirizzate nella riduzione dell'infiammazione silente, dei processi perossidativi e nella necessità di mantenere l'efficienza mitocondriale, vero motore della cellula"– sottolinea Benvenuto Cestaro, Direttore della Scuola di Specialità in Scienza dell'Alimentazione dell'Università degli Studi di Milano. "L'infiammazione silente è il primo mezzo di difesa dell'organismo per inattivare virus, batteri, allergeni ambientali. Si tratta di un processo di bassa intensità ma cronico, che può portare ad un esaurimento del sistema immunitario. Per contrastarlo, è utile una dieta antiinfiammatoria, con limitata assunzione di acidi grassi idrogenati, acidi grassi saturi e acidi grassi omega-6 (privilegiando quelli monoinsaturi come l'olio di oliva), una ridotta assunzione di zuccheri semplici e un incremento di carboidrati integrali. Utile anche l'integrazione a base di acido linolenico, cardiolipine e/o specifici fosfolipidi precursori delle cardiolipine, che si sta rivelando di estrema utilità a prevenire e riparare i danni mitocondriali".

ALLEATI DEL CERVELLO
A proposito d'invecchiamento e declino cognitivo, Giovanni Scapagnini, Associato di Biochimica Clinica al Dipartimento Scienze per la Salute dell'Università degli Studi del Molise, precisa: "Il cervello è estremamente esposto allo stress ossidativo e di conseguenza invecchia più precocemente; la dieta rappresenta uno tra i fattori più in grado di influenzare il nostro stato di salute e la qualità dell'invecchiamento. Oltre al glucosio, da cui dipendono le funzioni cerebrali, risultano fondamentali per una corretta fisiologia neuronale le vitamine, in particolare del gruppo B, gli omega 3 per la trasmissione dell'impulso nervoso, la memoria e l'apprendimento; i fosfolipidi, alla base della struttura delle membrane cellulari; L-acetil carnitina (LAC), assimilabile anche attraverso il cibo e la supplementazione, per la sua azione neuroprotettiva. Ulteriori sostanze "non nutrienti" che hanno evidenziato capacità di ridurre il danno ossidativo, sostenere il normale tono dell'umore e migliorare le capacità mnemoniche sono le antocianine e le procianidine del mirtillo, le catechine del tè, i flavanoli del cacao, il resveratrolo e la curcumina, le epicatechine del cacao e l'omotaurina, presente in alcune alghe marine".

AMICI DEL CUORE
"Stile di vita corretto e alimentazione equilibrata, con il supporto di un'appropriata supplementazione, sono efficaci anche sul fronte della prevenzione delle malattie, ad esempio di quelle cardiovascolari" – sottolinea Andrea Poli, Presidente Nutrition Foundation of Italy. "Le osservazioni epidemiologiche e i grandi studi di intervento hanno documentato l'importanza della gestione del profilo lipidico, principale fattore di rischio per le malattie coronariche. Numerosi integratori alimentari sono dotati di una documentata efficacia su tale parametro: tra questi, particolarmente promettenti sono i fitosteroli, gli integratori a base di riso rosso fermentato, il beta-glucano, la berberina, i grassi polinsaturi della famiglia degli omega-3"

PER LA SALUTE E LA BELLEZZA DELLE DONNE
"Per quanto riguarda la salute della donna, meno colpita dai problemi cardiovascolari, lo stile di vita oggi però la espone comunque a fattori di rischio importanti, come stress, alimentazione irregolare, scarsa attività fisica e fumo. Molto studi evidenziano una carenza cronica di alcuni elementi come ferro, acido folico, calcio, magnesio e molte vitamine, sia durante il periodo adolescenziale che in età adulta" – afferma Vincenzo de Leo, Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo, Sezione di Ginecologia e Ostetricia, Università degli Studi di Siena. "La ricerca oggi ci sta dando interessanti riscontri da integratori alimentari contenenti specifiche sostanze naturali, come ad esempio la cannella per la dismenorrea, trattamenti a base di vitamina B1 per alleviare i sintomi fisici e psichici della sindrome premestruale, fitoestrogeni di origine vegetale in associazione a calcio, vit. D, agnocasto, iperico per contrastare i sintomi neurovegetativi nella delicata fase della vita legata alla menopausa. Interessanti anche i dati relativi a sostanze come la caffeina, il retinolo, il loto (Nelumbo nucifera), la carnitina per il trattamento della cellulite, problema che inizia solitamente nel periodo dell'adolescenza ed è presente a vari gradi in circa il 90% delle donne".

GLI ITALIANI AMANO I BOTANICALS
Un approfondimento speciale meritano gli integratori a base di erbe, che stanno trovando un largo consenso nella popolazione generale e che sempre più entrano a far parte delle abitudini quotidiane. Patrizia Restani, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell'Università degli Studi di Milano, commenta: "Per inquadrare il mercato degli integratori a base di piante, sono interessanti i risultati del Progetto PlantLIBRA, che ha coinvolto 2400 consumatori in 6 paesi europei - Finlandia, Germania, Italia, Romania, Spagna, UK - e che nel nostro Paese ha interessato quattro città: Milano, Venezia, Roma e Catania. Emerge un profilo del consumatore d'integratori a base di erbe mediamente colto e con un sano stile di vita; il 71% degli intervistati ha un livello d'istruzione medio o alto, il 63% fa attività fisica moderata, il 65% è normopeso, il 48% non fuma. Oltre l'80% dei consumatori ha dichiarato di trarre beneficio dall'uso d'integratori a base di erbe, sempre o talvolta. Le piante più amate e richieste degli italiani: Aloe, Finocchio, Valeriana, Ginseng, Mirtillo, Passiflora, Melissa, Guaranà, Tarassaco, Carciofo ( www.plantlibra.eu )".

I PROBIOTICI AL SERVIZIO DI SALUTE E BENESSERE
Un altro ambito che riveste grande interesse in termini di ricerca e innovazione, nonché di grande richiesta da parte dei consumatori, è quello dei probiotici, definiti da FAO/OMS nel 2001 come "microrganismi vivi e vitali al momento dell'uso, la cui efficacia è legata al consumo di un'adeguata quantità e il cui uso deve portare un beneficio per la salute o il benessere". A questo proposito Lorenzo Morelli, Preside Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza precisa: "La ricerca da 20 anni ritiene quello dei probiotici un settore in cui investire risorse per l'avanzamento delle conoscenze del rapporto fra salute e batteri, identificando questi ultimi non più nei soli agenti patogeni bensì come potenziali mezzi per il mantenimento di un buono stato di salute. Tuttavia, pur a fronte dell'imponente quantità di ricerca e sviluppo svolta, allo stato dell'arte l'unico claim ammesso da EFSA è relativo all'azione idrolitica sul lattosio delle colture batteriche usate per produrre lo yogurt". Prosegue: "Oggi le linee di ricerca ammissibili sui probiotici secondo EFSA sono principalmente focalizzate sulle aree: discomfort gastro-intestinale (adulti affetti da sindrome da colon irritabile, neonati con coliche gassose); difese immunitarie contro agenti patogeni (i probiotici si sono rivelati utili nella riduzione delle infezioni delle vie respiratore superiori e nell'incidenza delle infezioni da Clostridium difficile) e benefici nella risposta agli allergeni".

QUALITA' E SICUREZZA DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI: ITALIA CAPOFILA D'EUROPA
Concludiamo con un punto fermo che riguarda la sicurezza degli integratori alimentari, a cura di Giancarlo Cravotto, Direttore del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, dell'Università degli Studi di Torino, che commenta: "La forza del sistema di sicurezza italiano per alimenti e integratori è diventato un riferimento per molti Paesi: la nostra organizzazione è basata su un modello "one health" dove la visione è unitaria, quindi una sola salute che include tutta la catena alimentare, dal ciclo di vita di vegetali e animali arrivando all'uomo. E' un processo pianificato e controllato dai campi alla tavola, attuato sulla base delle direttive e regolamenti UE; la direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo - recepita in Italia con il decreto legislativo n. 169 del 21 maggio 2004 - l'impegno scientifico e di verifica di EFSA, l'istituzione di riferimento per la valutazione del rischio per la sicurezza di alimenti nell'UE, la legislazione alimentare italiana ed europea, hanno costruito un'architettura di protezione e di garanzie per il consumatore italiano unica; i produttori d'integratori alimentari in Italia vantano un elevato standard produttivo e un efficiente sistema di assicurazione della qualità, che li colloca ai primi posti in Europa. Non dimentichiamo infine che l'Italia è una tra le nazioni tecnologicamente più avanzate per lo sviluppo di protocolli di "green extraction": selettivi, efficienti e a basso impatto ambientale".

(allegato file PDF Scaricabile)

(Fonte Integratori Italia Milano 23 giugno 2016)

Mutuo Mon Amour. Cereali e Dintorni. Lattiero caseario. Carni e salumi. Export Vino. Suinicoltura. Sicurezza alimentare. Salute e benessere. Prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 24 19 giugno 2016 (In allegato il formato PDF scaricabile)

1.1 editoriale Mutuo mon amour!
3.1 Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati in forte ripresa.
5.1 carni e salumi Salumi italiani: produzione (+0,9%) e fatturato (+0,7%) in lieve crescita, trainati dall'export
5.2 export vino L'Export italiano del vino cresce ancora in valore
6.1 suinicoltura Tavolo suinicoltura, Alleanza delle Cooperative: etichettatura d'origine e sostegno all'export per contrastare la crisi
6.2 salute e caffè Il caffè non provoca il tumore
6.3 salute e sicurezza alimentare USA, Kellogg's ritira 23 prodotti diversi
7.1 Cereali e dintorni. Non si attenua la tensione sui mercati delle commodities
8.1 prezzi agricoli Ismea, rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli
9.1promozioni "vino" e partners
10.1promozioni "birra" e partners

Cibus-24-19giu16-COP

Domenica, 19 Giugno 2016 10:35

Il caffè non provoca il tumore

OMS: il caffè non provoca il tumore ma bere bevande molto calde probabile causa cancro esofago.

Questa la sentenza degli esperti dell'International agency for research on cancer (Iarc), l'agenzia dell'OMS per la ricerca sul cancro, che ha assolto dall'accusa caffè, mate e altre bevande calde di provocare tumori. La monografia è stata appena pubblicata su Lancet Oncology. L'Agenzia ha esaminato circa 500 studi fatti negli anni scorsi, trovando che non risulta nulla che giustifichi il fatto che negli anni '90 il caffè venne messo nella categoria 2b (cioè potenzialmente cancerogeno) per il cancro alla vescica.

Dunque secondo la classificazione decisa da un comitato di 23 esperti il caffè e il mate, la bevanda tipica del Sud America, sono nel gruppo 3, quello delle sostanze per cui non c'è una adeguata documentazione scientifica che attesti la cancerogenicità.

Per il caffè si tratta di un 'declassamento', visto che nella precedente monografia sulla bevanda era stato messo invece nel gruppo 2B, quello dei 'possibly carcinogenic', dei 'possibili cancerogeni'.

Se le bevande in sé non sono sotto accusa, sottolinea dunque la monografia, il bere bevande molto calde è finito nel gruppo 2A, quello dei 'probably carcinogenic' (probabilmente cancerogeni), per il rischio aumentato di tumore dell'esofago, documentato anche da diversi studi sull'uomo.

Un dietrofront completo, quindi,spiega Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", per la bevanda fra le più amate in Italia, che nel 1991 era invece stata inserita in un elenco di sostanze che potevano essere cancerogene. Dopo l'allarme sulle carni rossi, era infatti arrivato l'annuncio che anche caffè e bisfenoli sarebbero finiti sotto osservazione del valutarne il rischio cancro. Nel Nord America e in buona parte dei paesi europei il fenomeno è meno diffuso.

Lo stress indotto sui tessuti, nello bere bevande molto calde, oltre i 65 gradi, può aumentare, nelle persone predisposte e insieme ad altri fattori, il rischio di sviluppare un tumore.

Domenica, 19 Giugno 2016 08:33

Kellogg's ritira 23 prodotti diversi

USA: Kellogg's ritira 23 prodotti diversi per componenti non dichiarati. Gravi rischi per la salute. Lo segnala la Food and Drug Administration (FDA)

Lecce 14 giugno 2016 - Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare statunitense (FDA) ha annunciato che è stato disposto il ritiro volontario dalla vendita di 23 tipi di prodotti diversi firmati Kellogg Company.

Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, è la presenza di sostanze non dichiarate in etichetta, emerso nel corso di un controllo di routine interno da parte degli esperti dell'azienda alimentare.

Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori che soffrono di ipersensibilità per la presenza accidentale di alcuni allergeni nei prodotti messi in vendita ma non riportati nella lista degli ingredienti. Kellogg ha avviato il ritiro dopo che il suo fornitore, Grain Craft, ha scoperto che la farina di grano può potenzialmente contenere bassi livelli di residui di arachidi. L'azienda ha ricevuto informazioni di persone che si sono ammalate dopo avere consumato i prodotti.

Ad essere coinvolti sono i Mother's, Keebler, Kellogg's Special K brownies, Murray and Famous Amos che sono stati distribuiti nei punti vendita dei supermercati negli Stati Uniti.

I consumatori allergici sono però invitati a non consumare il prodotto. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l'aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un'intolleranza alimentare.

Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono utilizzare senza problemi il prodotto. Quest'ultimo richiamo, arriva due anni dopo che Kellogg aveva ritirato dal mercato 36.000 confezioni del suo K alle bacche rosse e cereali per il rischio che potessero contenere pericolosi frammenti di vetro.

Il ritiro dei prodotti è avvenuto negli USA, ma data l'ampia risonanza che l'accaduto ha avuto nei notiziari in lingua inglese, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all'estero e non conoscere bene l'inglese.

Lecce, 14 giugno 2016

Lunedì, 06 Giugno 2016 10:03

Parma Etica Festival 2016: tutte le foto

Cucina vegana e corretti stili di vita collegati ad un'alimentazione sana per una delle manifestazioni etiche a portata di bambino più grandi d'Europa. Si è conclusa ieri con successo la 3° edizione di Parma Etica Festival. Quattro giorni di conferenze, laboratori, musica e documentari che hanno animato il Parco Eridania.

Workshop gratuiti sulla sostenibilità con tematiche quali l'ambiente e la salute. Protagonisti gli animali e largo spazio al mondo dei bambini; prezioso presente da cui partire. Quattro giorni di laboratori gratuiti di cucina naturale, danza, arte circense e giochi didattici per sensibilizzarli ad uno stile di vita etico, rispettoso di tutte le forme viventi e dunque, sostenibile.

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Tutte le foto di Francesca Bocchia nella galleria in fondo alla pagina

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente.

Giovedì 02 Giugno 2016 -

Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente: frequenza cardiaca (battiti al minuto), pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, emoglobina, pH capillare, pressione parziale di O2, pressione parziale di CO2, Ossigeno ml/dL, Biossido di Carbonio mmol/L, pressione arteriosa media, portata cardiaca, gittata cardiaca, ematocrito, viscosità ematica, eritrociti oltre al flusso d’onda dal vivo della pressione ematica e il polso, mostrati sul display da 2,2 pollici.

 E' sufficiente inserire un dito della mano sinistra all'interno del dispositivo e in pochi secondi si ottengono i valori dei parametri e il grafico dell'elettrocardiogramma. Collegando "MTX" a un computer, i dati possono essere trasmessi a un centro di monitoraggio remoto. Una delle prime applicazioni potrà infatti coinvolgere medici di base che, dall'ambulatorio, potranno chiedere una valutazione del paziente agli specialisti ospedalieri.
 
​I valori dei parametri principali si ricavano dal polpastrello che viene "fotografato" con una micro camera agli infrarossi; i dati di emodinamica vengono invece calcolati attraverso complessi algoritmi. La misurazione deve essere svolta da personale sanitario appositamente formato e l'accuratezza dei dati vede un margine di errore inferiore al 10% nella quasi totalità dei parametri.

Il dispositivo non invasivo TensorTip MTX è il primo al mondo in grado di misurare la pressione arteriosa emodinamica senza il pompaggio d'aria. Il Prof. Sergio Pillon, Presidente dell’ONSET, Osservatorio Nazionale Sanità Elettronica e Telemedicina, e membro del panel consultivo di eHealth Ventures, ha affermato: “Queste nuove tecnologie consentono il monitoraggio di parametri che finora potevano essere monitorati soltanto con test invasivi, condotti esclusivamente presso laboratori specializzati e in ospedale. Le opportunità offerte dalla tecnologia CNOGA possono ridurre enormemente le visite al pronto soccorso e valorizzare la figura del medico. Nel giro di pochi secondi, il medico può salvare sul computer una dettagliata valutazione del paziente e, se necessario, trasmetterla allo specialista per una seconda opinione”.

 Il Prof. Pillon ha osservato inoltre: “L’analisi del flusso d’onda può fornire dati ancora più significativi, salvando parametri continui di pressione del sangue, saturazione ossigeno, portata cardiaca, gittata cardiaca e tutti gli altri parametri, per un’analisi offline “.

Il dispositivo è marchiato CE ed è registrato nel database del Ministero della Salute con codice CND Z1203020202 - REP DM NO. 1255142/R.


Il TensorTip Matrix sarà distribuito in Italia dalla Artech di Cavezzo (Modena), l'azienda rasa al suolo dal sisma emiliano del 2012, rinata con le proprie forze e oggi proiettata, attraverso la controllata al 100% Artech Virtual Clinic, verso il settore dei servizi evoluti nel campo della telemedicina.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Un clima di permanente campagna elettorale. E i risultati si vedono. Cereali e dintorni, poche variazioni, attesa per le notizie sul meteo estivo. Gran rimbalzo del Latte Spot. Grana Padano contro la pressione alta. Al via in Emilia Romagna il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro". Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Pastificio Andalini, 60 e non dimostrarli.

SOMMARIO Anno 15 - n° 20 22 maggio 2016 (in allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Un clima di permanente campagna elettorale. E i risultati si vedono
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Poche variazioni, attesa per le notizie sul meteo estivo. FEDIT: alla fine paga sempre pantalone.
4.1 Lattiero Caseario Gran rimbalzo del Latte Spot.
5.1 vino e riconoscimenti Decanter, a Piacenza la Medaglia di bronzo.
5.2 salute e benessere
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Durante il congresso dell'American Society of Hypertension, in corso in questi giorni a New York, è stato presentato uno studio che dimostra come una dieta a base di Grana Padano DOP abbia contribuito a ridurre la pressione arteriosa nei soggetti affetti da ipertensione.

Emilia, 18 Maggio 2016 -

Curarsi mangiando. Dal congresso dell'autorevole American Society of Hypertension in corso in questi giorni a New York arriva la conferma che il cibo può essere la nostra medicina. Nel corso dei lavori è stato presentato e condiviso uno studio che dimostra come una dieta a base di Grana Padano DOP abbia contribuito a ridurre la pressione arteriosa nei soggetti affetti da ipertensione.

La ricerca, realizzato dall'Unità Operativa di Ipertensione dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, guidata dal Dr. Giuseppe Crippa, e dall'Istituto di Scienze degli Alimenti della Nutrizione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dimostra che 30 grammi al giorno di Grana Padano DOP, somministrati per 2 mesi, riducono significativamente la pressione alta.

I ricercatori italiani hanno condotto uno studio clinico controllato con placebo in pazienti ipertesi, con lo stesso protocollo che si usa per testare l'efficacia dei farmaci (procedura rarissima per gli alimenti), metodologia che dà risultati altamente attendibili e riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale.

Lo studio è stato realizzato inserendo nella dieta giornaliera di 30 pazienti (da 45 a oltre 65 anni, 13 femmine e 17 maschi) 30 grammi al giorno di Grana Padano DOP stagionato 12 mesi in quanto particolarmente ricco di tripeptidi che hanno proprietà ACE-inibitori. Gli stessi pazienti, in ordine casuale, hanno assunto un placebo inattivo, cioè privo di tripeptidi.

Alcuni di questi peptidi (denominati IPP e VPP) hanno un importante effetto biologico in quanto sono in grado d'inibire l'attività di un enzima (enzima di conversione dell'angiotensina o ACE). Questo enzima è cruciale nella cura dell'ipertensione e i farmaci più diffusi per il suo trattamento agiscono proprio attraverso questo meccanismo (ACE-Inibitori come il ramipril, l'enalapril ecc).

"Sono infatti questi frammenti proteici che si sviluppano nella fermentazione del latte ad opera del Lactobacillus helveticus che inibiscono l'enzima che fa aumentare la pressione arteriosa producendo la conversione dell'angiotensina - racconta il Dott. Crippa - queste molecole raggiungono la massima concentrazione nel Grana Padano stagionato 12 mesi, quello che troviamo a disposizione sul mercato e che noi abbiamo somministrato ai pazienti che non erano riusciti a stabilizzare la loro pressione arteriosa nei 3 mesi precedenti. Al momento dell'inizio della ricerca in tutti i pazienti la pressione era maggiore 140 mmHg per la sistolica e/o maggiore di 90 per la diastolica. Dopo 2 mesi di trattamento con Grana Padano i livelli pressori si sono ridotti in modo significativo (- 6 mmHg per la pressione sistolica e – 5 mmHg per la pressione diastolica) e, nella maggior parte dei pazienti, la pressione si è normalizzata."

Nel rispetto del disciplinare DOP il Grana Padano non può essere commercializzato con una stagionatura inferiore a 9 mesi, e quello che normalmente si trova sul mercato ha in media 12 mesi, proprio il momento in cui i peptidi antipertensivi raggiungono il picco. Dopo tale periodo, procedendo con la stagionatura, la concentrazione di queste molecole antipertensive via via diminuisce.

Continua il Dott. Crippa:"È ragionevole pensare che l'effetto antipertensivo ottenuto con il Grana Padano DOP non sia facilmente estendibile ad altri tipi di formaggio perché la specie dei lattobacilli utilizzati, il tipo di caseificazione, la durata e le caratteristiche dell'invecchiamento del Grana Padano sono del tutto particolari e non facilmente riproducibili."

L'effetto del Grana Padano (quale prodotto funzionale) dimostrato da questa ricerca è stato raggiunto nonostante il contenuto di sale, grassi e colesterolo, elementi che in passato hanno portato molti a considerare il formaggio come nemico della salute. In realtà in 30 grammi di Grana Padano, la dose giornaliera data ai pazienti ipertesi, c'è molto meno sodio che in una rosetta di pane e enormemente meno che in una pizza. Inoltre, in 30 grammi si trovano 32 mg di colesterolo, una quantità veramente modesta rispetto a 220 mg che rappresentano il livello medio giornaliero consigliato per un adulto.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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