Con l'arrivo di un lungo weekend, FLASHON MAG desidera dare il "benvenuto" ad una "new entry": Ilaria Bertinelli.
Ilaria, nota imprenditrice e mamma tuttosprint, è riuscita con la sua energia e caparbietà a trasformare una problematica di salute della sua piccola Gaia in un nuovo stile di vita pieno di amore e cose buonissime. Da oggi le ricette di Ilaria sapranno rendere buoni e appetitosi tutti i piatti senza privazioni, ma con un piccolo e semplice aiuto!
Di Ilaria Bertinelli
La stagione delle zucche volge al termine, quindi vale la pena sfruttare le ultime occasioni di gustarsele in una delle versione che non mi delude mai, la vellutata.
Dopo una lunga giornata di lavoro, anche se la temperatura sta gradatamente aumentando, gustarsi il dolce sapore della zucca abbinato alla nota caramellata delle cipolle cotte al forno, sicuramente ci aiuta a trovare un'oasi di pace e di piacere. Questa ricetta è perfetta anche per i più piccoli della famiglia che non si lamenteranno per un piatto di verdura che conquista anche solo con il colore. Questa ricetta è naturalmente senza glutine, quindi l'unica variante per chi non potesse permettersi il glutine saranno i crostini contraddistinti da un doppio asterisco **
5,3 g CHO per 100 g senza crostini
INGREDIENTI per 4 Persone
570 g acqua
350 g zucca gialla
160 g patata
150 g cipolla
30 g olio extra vergine di oliva
q.b. sale e pepe
q.b. crostini**
PREPARAZIONE
Tagliare la zucca e la cipolla in pezzi di circa 3 cm di lato.
Ricoprire una teglia con carta forno e adagiarvi sopra la zucca e la cipolla; preriscaldare il forno ventilato a 160°C e cuocere le verdure per 30 minuti.
Tagliare la patata a pezzi piccoli e farla saltare in un tegame con 2 cucchiai di olio di oliva per circa 4 minuti, aggiungere le verdure cotte al forno, l'acqua, aggiustare di sale, mettere il coperchio al tegame e lasciare cuocere per 15 minuti.
Con un frullatore a immersione, frullare la minestra di verdura in modo da ottenere una crema e servirla con un filo d'olio per ogni piatto, una macinata di pepe e crostini a piacere.
CREDITS photo: unadonna.it – giallozafferano.it – chiccacook.it – donnad.it –salepepe.it – arnaldagourmet.com – it.wikihow.com – lacucinaitaliana.it – greenpink.org – gds.it
Trend in cucina: la moda del momento sceglie il Golden Milk, una bevanda dalle origini antiche preparata con latte, miele e curcuma, ovvero la cosiddetta “radice della guarigione del corpo”. Un drink dai tanti benefici
Di Chiara Marando -
Sabato 23 Gennaio 2016 -
Mode, manie e tendenze, in cucina non finiscono mai i trend del momento, alimenti nuovi o riscoperti che sembrano non poter mancare sulla tavola dei veri gourmet.
Questa volta tocca ad una bevanda particolare e dal nome promettente: il Golden Milk, un mix di latte, miele e curcuma. Tutti lo vogliono, lo cercano e ne condividono la foto tramite social, come ben dimostra l’hashtag #goldenmilk, ma la realtà è che non si tratta di una novità, bensì di un prodotto dalla storia quasi millenaria.
I primi a conoscerne e sfruttarne le virtù benefiche sono stati i medici ayurvedici, proprio in relazione alle proprietà della curcuma, ma anche del miele e del latte, che riescono ad attivare effetti positivi sul nostro organismo. Infatti, entrando nel dettaglio, la curcuma possiede ormai conclamate caratteristiche curative come anti-infiammatorio, ma anche antiossidante ed analgesico. In più, rappresenta un’importante soluzione per trattare quei disturbi legati al sistema articolare, intestinale e respiratorio. Il segreto si trova nella cosiddetta curcumina, una sostanza estremamente preziosa, diciamo proprio un’alleata per il benessere a tutto tondo, definita non a caso come la “radice della guarigione del corpo”.
Se poi pensiamo al miele, inutile dire che non c’è rimedio naturale migliore per mal di gola e tosse. Aggiungendolo al latte, ricco di calcio, vitamina D e proprietà calmanti, l’accoppiata diventa insuperabile per favorire il sonno serale, oppure per coccolarsi durante l’influenza.
Gli amanti del Golden Milk, ovvero chi non può più farne e meno, consigliano di assumerne un bicchiere una volta al giorno con regolarità, così da poterne constatare le potenzialità.
Ma dopo aver elencato i suoi numerosi aspetti positivi, non rimane che provarlo. Quindi ecco la ricetta per prepararlo a casa:
Ingredienti per la Pasta di curcuma
1/2 tazza di curcuma in polvere
1/2 tazza di acqua
1/2 cucchiaino di pepe macinato.
Preparazione
Bollire acqua, pepe e curcuma mescolando fino ad ottenere un impasto denso che farete raffreddare. La pasta di curcuma si può tenere in un contenitore ermetico in frigo fino a 40 giorni.
Ingredienti per Golden Milk
1 cucchiaio di pasta di curcuma
1 tazza di latte vegetale (soia o riso)
1 cucchiaino di olio di mandorle dolci
Miele per dolcificare
Preparazione
Far bollire il latte con un cucchiaio di pasta di curcuma ed uno di olio di mandorle fino a quando il composto non sarà diventato cremoso. Infine, aggiungere il miele.
Il Natale si avvicina, ecco qualche consiglio utile e ricette gustose per una tavola delle feste total vegan: dall’antipasto al dolce per realizzare piatti saporiti, con tocchi tradizionali e tipici regionali, ma anche particolari ed originali.
- Di Chiara Marando -
Sabato 19 Dicembre 2015 -
Il Natale si avvicina e tradizione vuole che questi giorni si trascorrano con la famiglia, intorno ad una tavola imbandita da un tripudio di bontà tipiche delle feste che variano di regione in regione. Ma se alcuni si indirizzano verso pesce, paste ripiene e dolci artigianali come panettone e torrone, altri vivono la tavola delle feste in un modo diverso, alternativo, ma altrettanto gustoso e piacevole.
Proviamo a pensare ad un menù interamente vegano, piatti che seguono la filosofia del biologico, dei prodotti privi di derivati animali, ma anche dei prodotti regionali, soluzioni che riescono a sorprendere il palato con sapori e profumi piacevoli anche per chi solitamente storce il naso davanti all’argomento.
Quindi ecco qualche idea per un Natale “total vegan”, partendo dagli antipasti fino ad arrivare al dolce.
Si comincia con degli stuzzicanti crostini di pane con hummus di ceci e salsa guacamole che non delude mai, ma anche con una fragrante Focaccia colorata, Pittule salentine e verdure in pastella.
Focaccia Colorata
Ingredienti
- 250 g di farina “00”
- 250 g farina di grano duro
- 200 g di patate
- Acqua
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 cucchiaio di sale
- 1 cubetto lievito di birra
- Olive nere
- Pomodori pachino
- origano
- olio
Preparazione:
Cuocere le patate in acqua bollente e salata per circa 40 minuti. Quando saranno pronte schiacciatele aiutandovi con una forchetta fino a creare una purea omogenea.
Mentre aspettate che si raffreddino, unite la farina 00 e quella di grano duro; mettetevi il lievito precedentemente sciolto in acqua tiepida, lo zucchero, il sale ed impastate il tutto. Infine, aggiungete le patate continuando ad impastare.
A questo punto, oliate bene una teglia da forno, stendete la pasta, copritela con un panno e lasciatela lievitare per circa 2/3 ore in un luogo caldo ed asciutto.
Scaldate il forno a 220 gradi e, nel frattempo, guarnite la focaccia con i pomodori pachino, le olive, l’origano e l’olio. Infornate per 30 minuti fino a quando la superficie non si sarà dorata.
Pittule salentine
Si tratta di un piatto tipico della tradizione contadina pugliese, semplice da realizzare ed estremamente sfizioso da assaporare. Il consiglio è quello di preparare una dose maggiore di impasto durante la preparazione della focaccia. Quello che rimarrà potrà essere arricchito con verdure oppure olive e fritto a pezzi grossolani nell’olio bollente.
Verdure pastellate
Un grande classico irresistibile che non passa mai di moda, Prepararlo è semplicissimo: basta tagliare le verdure scelte a listarelle, o tocchetti piccoli, e passarle in un composto di farina e birra prima di friggerle in olio di semi.
Dopo gli antipasti è il momento dei primi. A consigliare ricette da copiare è Sonia Peronaci, ex volto di Giallo Zafferano, nonché chef esperta ed attenta a fornire sempre suggerimenti utili, idee gustose ed in linea con le diverse esigenze. Sul suo blog www.soniaperonaci.it propone interessanti soluzioni rivolte a chi sceglie la cucina vegana come il Curry di verdure con riso pilaf, aromatico, saporito ed originale.
E come secondo? Un semplice ma ottimo Spezzatino di seitan:
Ingredienti
- 300 gr di seitan naturale
- 200 gr di arachidi tostate e salate
- pepe rosa
- 1 cucchiaino di cumino
- 3 Chiodi di garofano
- 400 gr di pomodori rossi maturi
- 2 cipolle rosse
- 200 ml di acqua
- Sale
- Olio
Preparazione
Tagliate a cubetti i seitan e mettetelo in una ciotola. Passate poi a preparare la salsa speziata: in una pentola capiente versate le arachidi tostate e salate, aggiungete due chiodi di garofano, un pizzico di cumino ed una manciata di pepe rosa. Fate cuocere il tutto per circa una decina di minuti mescolando.
Quando le spezie saranno pronte frullatele con la cipolla ed il pomodoro; mettete il composta in una pentola, aggiungete l’acqua, un filo d’olio ed un pizzico di sale. Lasciate quindi cuocere per circa 15 minuti per poi completare con il seitan, facendo cuocere per altri 15 minuti.
Infine, eccoci al dolce di Natale per eccellenza: il Panettone. Già, perché non si deve rinunciare a questa bontà, è possibile trovarne in commercio numerose varianti con ingredienti vegani, ma comunque golose e stuzzicanti.
Il negozio Barazzoni I Love My House di Parma ha ospitato un pomeriggio tra i fornelli molto particolare: Ilaria Bertinelli ha proposto un delizioso menù per la tavola delle feste completamente gluten free. Dall’antipasto al dolce, con ricette sfiziose tutte da provare.
Di Chiara Marando - 14 Dicembre 2015 - (Foto gallery by Lorenzo Moreni)
Lo aveva promesso ed ha mantenuto pienamente la parola data: Ilaria Bertinelli, nota per il suo impegno come cuoca nell’ambito dell'alimentazione per celiaci e diabetici, nonché autrice del libro “Uno Chef per Gaia”, ha proposto un menù per le feste stuzzicante, gustoso e completamente gluten free.
Sabato scorso, nella sempre suggestiva cornice del negozio Barazzoni I Love My House di Parma, Ilaria è riuscita ad incuriosire con ricette da veri gourmet, facili da realizzare, appetitose e prive di glutine.
Un pomeriggio tra i fornelli che ha unito teoria, pratica e degustazione finale dei piatti preparati, davanti ad un pubblico attento di signore pronte a carpire ogni singolo segreto e mossa.
Ilaria, con la sua consueta simpatia e fluidità di movimenti, è riuscita a fornire spunti interessanti, idee e consigli utili, oltre ad un menù completo da riprovare subito a casa.
Una ricetta più buona dell’altra: Tartellette di farina di teff con squacquerone e verdurine saltate, Rotolini di crepes ai tre colori, Maiale in crosta di Parmigiano e patate dal cuore morbido, Mini cheesecake con cioccolata e arancia amara e, per finire, Alberelli di Natale in pasta frolla.
Giusto per incuriosire, e fornire un’idea golosa, ecco la ricetta delle Tartellette di teff con squacquerone e verdurine:
Ingredienti per la pasta brisè:
110 gr. di burro
100 gr. di farina di teff chiara
75 gr. di farina di mandorle
20 gr. di farina di riso
1 cucchiaio di latte
1 pizzico di sale
Ingredienti per la farcitura:
150 gr. di Squacquerone
1 carota
1 zucchina
1 porro
1 pezzo di verza cappuccio
q.b di olio, sale e pepe
Preparazione:
Prima di tutto, mescolare il burro ed il latte aiutandovi con le fruste fino a quando non si saranno amalgamati ed ammorbiditi; aggiungere poi al composto le farine di riso, teff e mandorle con un pizzico di sale e continuare ad impastare. Quando avrete ottenuto un impasto liscio e compatto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e farlo riposare in frigorifero per circa un’ora.
Ricoprire gli stampi da tartelletta con la brisè appena preparata e cuocere il tutto in forno preriscaldato per 10-15 minuti a 180°C. Sfornare e lasciare intiepidire.
Nel frattempo, tagliare a julienne carota e zucchina, a rondelle fini il porro ed a striscioline sottili la verza cappuccio. Mettere un filo d’olio in una padella antiaderente, meglio se tipo Wok, e cuocervi le verdure, aggiustando di sale e pepe, fino a quando si saranno ammorbidite.
Prima di servire le tartellette, comporle mettendo un cucchiaino di squacquerone sul fondo di ciascuna e ricoprirlo con le verdurine tiepide.
Guarda la Gallery:
Sabato 12 Dicembre, a partire dalle ore 15, presso il negozio Barazzoni I Love My House di Parma, si terrà il corso di cucina tenuto da Ilaria Bertinelli: dall’antipasto al dolce con ricette che vogliono arricchire la tavola delle feste di gusto e colore, il tutto rigorosamente gluten free
Di Chiara Marando - Martedì 08 Dicembre 2015 -
Dolce e salato, dall’antipasto fino al dessert per una tavola delle feste sfiziosa, stuzzicante e golosa ma rigorosamente gluten free.
Un menù completo che verrà realizzato sabato 12 dicembre, a partire dalle ore 15, presso il negozio Barazzoni I Love My House di Parma. L’artista ai fornelli è Ilaria Bertinelli, cuocaesperta specializzata nella cucina per diabetici e celiaci. Suo è il libro di successo “Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”, diario che raccoglie ricette senza glutine da veri gourmet, del quale è da poco uscita una seconda edizione.
Un pomeriggio all’insegna del gusto nel quale poter non solo osservare la preparazione di invitanti delizie, ma anche apprendere piccoli segreti su ingredienti e tecniche di lavorazione. Il tutto, ovviamente, con la possibilità di degustare ogni piatto, assaporandone la pienezza di sapore e profumo.
Per l’occasione Ilaria ha pensato a proposte semplici da comporre ma di grande impatto per occhi e palato: le friabili Tartellette alla farina di teff guarnite con squacquerone e verdurine saltate in padella, le delicate Crespelle ai tre colori con un cuore morbido di formaggio e verza stufata, il corposo Maiale in crosta accompagnato con Tortini di patate dal cuore morbido e , per finire in dolcezza, la cremosa Cheesecake al cioccolato e arancia amara, ed i simpatici Alberelli di Natale in pasta frolla da decorare a piacere.
Un mix che guarda alla tradizione, proponendo alcuni must in cucina, come la pasta brisé, ma rivisitandoli in una chiave diversa, dando nuovi tocchi di gusto grazie all’utilizzo di ingredienti che ancora sono poco utilizzati, ma permettono di creare sinfonie di sapore molto interessanti.
Tutte ricette realizzate interamente con prodotti privi di glutine, accuratamente scelte per offrire interessanti idee da sfruttare in tavola, per dare ancora più colore e personalità ad ogni pasto e riscaldare l’atmosfera rendendo più confortevoli le fredde giornate invernali.
Il costo di partecipazione è di 20 euro a persona.
Per maggiori informazioni, o per iscriversi al corso, basta chiamare il numero 0521 487626
Di Chiara Marando – Sabato 1 Agosto 2015
Inseparabili compagni di vita, amici fidati capaci di regalare il sorriso ed asciugare le lacrime nei momenti di tristezza: sono i nostri cani.
E’ vero, oggi la tendenza è quella di viziarli un po’ troppo ma in fondo che male c’è a fronte di tutto l’affetto e la dedizione che ci dimostrano. Quindi, se siete stanchi di preparare per loro il solito pasto secco fatto di crocchette, certamente equilibrate ma poco invitanti, provate a cimentarvi in qualche manicaretto sfizioso, perfettamente bilanciato ed estremamente gustoso. Insomma qualcosa che mangereste anche voi senza problemi.
Ci sono veri e propri chef che si occupano di inventare ricette alternative e naturali, una cucina che vuole ricalcare quella per i padroni ma con qualche accorgimento in più in fatto di ingredienti. Già, perché alcuni alimenti possono risultare estremamente nocivi quindi è bene tenere presente poche regole prima di cominciare.
L’alimentazione dei cani si basa su necessità nutrizionali molto precise, un mix perfetto di proteine, carboidrati e grassi che deve essere rispettato per poter garantire la perfetta salute dell’animale. Ecco quindi che un giretto dal veterinario per ricevere qualche informazione in più su caratteristiche ed esigenze legate alla razza ed all’età del cane possono essere fondamentali per comprendere quale strada alimentare intraprendere.
Ora passiamo alla composizione del pasto ideale: proteine (carne bianca o rossa, da alternare a pesce, uova o formaggio magro) e carboidrati (pasta, riso, pane secco, verdure e cereali).
Gli esperti consigliano carne non troppo grassa da bollire per un paio di minuti, formaggio light, uova cotte e sbriciolate nel pasto con tutto il guscio perché ricco di calcio, pasta e riso ben cotti e sciacquati per togliere l’amido, verdura cotta ad eccezione di spinaci, bietole e cicorie la cui quantità deve essere controllata.
Nella lista dei cibi da bandire ci sono cioccolata, caffè e tè per il loro contenuto di sostanze eccitanti, cipolla aglio e cavolo, perché possono causare anemie, ed ancora lattosio, uva e uvetta, alimenti crudi, funghi, sale e zucchero, ed infine l’impasto del pane che può crescere ed espandersi fino a provocare la rottura dello stomaco e dell’intestino.
Dopo questo breve ma importante excursus, ecco qualche idea gourmet direttamente dagli esperti per realizzare preparazioni che tenterebbero ai più golosi:
Di Chiara Marando – Sabato 14 Marzo 2015
Un viaggio lungo la via Emilia alla scoperta delle sue tradizioni e tipicità culinarie, un patrimonio che fonda le sue radici nella storia contadina, nei suoi cibi poveri divenuti eccellenze gastronomiche da tramandare.
“Ma sei di coccio?”, di Enrico Belgrado (I quaderni del Loggione ed. Damster), un nome curioso per un libro che racconta il passato di un territorio trasformandosi in una piccola guida per saperne di più sul buon mangiare.
C’è un filo conduttore che lega i vari piatti perché, che siano tigelle, crescentine, spianate o gnocchi fritti, la cosa importante è gustare delle prelibatezze accomunate da materie prime semplici e genuine.
Tanti nomi per prodotti vicini tra loro e simili nelle caratteristiche, ed altrettante metodologie di preparazione, che nascono dalle peculiarità delle varie zone e dalla necessità di inventare nuovi modi e forme per alimenti basati su pochi ingredienti basilari come farina, acqua, olio e sale.
Cotture come il più antico “arrosto sulle braci”, fino alla più recente “frittura” nelle varianti con strutto, prediletta dai puristi, olio d’olio d’oliva oppure di girasole, il prescelto dai ristoratori esperti.
Tra le pagine del libro si viene trasportati in un racconto alla scoperta degli strumenti antichi fatti in coccio e terracotta, degli ingredienti, delle ricette, dei riti e segni propiziatori capaci di favorire l’abbondanza di cibo come la croce sulle pagnotte, che contribuisce ad una migliore lievitazione, oppure le rose celtiche sul fondo delle padelle.
Un affascinante excursus tra squisitezze della cultura contadina, testimoni di una tradizione popolare: dalla Torta Fritta tipica del parmense, al Gnocco Fritto reggiano e modenese, alla Crescentina di Bologna, fino alla Piadina romagnola ed alla Bortellina piacentina.
Un tesoro gastronomico che rischia di scomparire a causa delle moderne contaminazioni che trasformano ricette lontane in qualcosa di diverso, e merita di essere di essere preservato e protetto. Proprio questo è lo scopo per il quale sono nate denominazioni come i PAT, ovvero nomi che identificano prodotti agroalimentari tradizionali che ancora vengono realizzati in aree territoriali molto ristrette, oppure i DOP e gli IGP che aiutano a determinare e riconoscere un’eccellenza alimentare in un mondo dove il fare cucina è diventato ormai globale.
A completare degnamente il libro sono un elenco di specialità con relativi ingredienti, insieme ad un nutrito ricettario per provare a diventare dei veri chef a casa propria.
Per saperne di più: www.damster.it
Di Chiara Marando - Sabato 28 Febbraio 2015
Il suo aspetto ricorda quello del comune grano, ma con chicchi più grandi, e la sua storia risale all’antico Egitto, quando già 6000 anni fa veniva ampiamente coltivato ed utilizzato. Stiamo parlando del Kamut, un cereale millenario che da qualche anno è stato rivalutato e compare sempre più frequentemente in cucina sotto forma di farina, pagnotte e pasta.
Un prodotto alternativo e gustoso che deve il suo successo anche alle particolari proprietà che lo contraddistinguono rendendolo un alimento altamente digeribile. Secondo alcuni studi, condotti soprattutto negli Stati Uniti, il 70% delle persone che soffrono di intolleranze alimentari nei confronti del grano comune può tranquillamente consumare Kamut, fatta eccezione per i celiaci vista la presenza di glutine.
Ma i suoi benefici sono tanti e tutti da provare. Non a caso, è considerato uno dei cereali più completi dal punto di vista nutrizionale in quanto composto principalmente da carboidrati, ma anche da una buona dose di proteine, circa il 40% in più rispetto al frumento, e da selenio, ottima fonte di antiossidanti, amminoacidi e vitamina E.
Insomma, un concentrato di benessere, coltivato solo secondo metodi di agricoltura biologica, che racchiude in sé bontà, salute e quella sensazione, ormai rara, di mangiare qualcosa di genuino che ancora segue i dettami della natura. E non si tratta solo di suggestione. Infatti, non essendo mai stato coinvolto nei programmi di produzione utilizzati per grano ed altri cerali, il Kamut non ne ha acquisito le caratteristiche in fatto di alte rese e resistenza alle malattie. Ciò gli ha permesso di mantenere alcune proprietà nutrizionali che favoriscono importanti effetti benefici sul nostro organismo. Giusto per fare un esempio, mangiare alimenti a base di Kamut aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e di glicemia.
Ed ora parliamo del suo straordinario potenziale in cucina. Trovare la farina di Kamut è ormai un gioco da ragazzi, ogni supermercato ne è provvisto, quindi sarà possibile cimentarsi nella panificazione casalinga e preparare infornate di pane e pizza fragranti. Anche cucinare semplicemente i chicchi e condirli con verdure saltate può essere una soluzione perfetta per un primo alternativo, oppure una pietanza fresca ed estiva nei periodi più caldi. Che dire poi di una calda e profumata zuppa nelle stagioni più fredde? Ricordatevi, però, di non avere fretta perché i chicchi vanno lasciati in ammollo per circa 10 ore e successivamente cotti in acqua bollente per 60 minuti.
Tante sono le ricette sfiziose da preparare con questo alimento estremamente versatile, piccoli trucchi da veri chef capaci di rendere più variegati i vostri menù dandovi la possibilità di assaggiare nuove stuzzicanti prelibatezze. Biscotti, primi piatti, panini, focacce e torte diventeranno le vostre armi segrete ai fornelli.
Di Chiara Marando – Parma 07 Febbraio 2015
San Valentino è alle porte e, come spesso accade, gli innamorati stanno pensando in quale modo trascorrere la serata più romantica dell’anno. La cenetta a lume di candela è sempre una soluzione molto gettonata ma se al romanticismo dell’atmosfera si aggiunge il fascino di una struttura maestosa come quella di un castello secolare, allora il successo è assicurato. Stiamo parlando del Castello di Cortanze, in provincia di Asti, un maniero medievale magistralmente ristrutturato che conserva tutto il sapore delle epoche passate in una suggestione quasi magica. Struttura maestosa ed accogliente, nonché location perfetta per eventi ma anche per un momenti di relax lontano dal caos cittadino. Un totale di 9 camere e 3 suite eleganti e raffinate che ben si adattano con l’arredamento circostante, perfette per trascorrere un weekend in totale tranquillità ammirando la vallata circostante e lasciandosi coccolare dalle delizie del ristorante.
Il suggerimento arriva direttamente da uno chef d’eccezione come Mattia Poggi, volto noto nel mondo dell’alta cucina e conduttore di programmi culinari sul canale Alice TV, che si occuperà di gestire il ristorante del Castello e rendere la serata di San Valentino indimenticabile. Mattia non svela i particolari del menù ma ci anticipa quello che sarà il suo stile ai fornelli: ingredienti di alta qualità preparati con cotture poco elaborate così che i sapori possano “esplodere” in bocca rivelandosi a poco a poco nel palato. Non un semplice pasto, ma una vera e propria esperienza sensoriale che ben si completa con l’offerta della ricca carta dei vini, un mix tra rinomate etichette della zona, specialità italiane e del Nord Europa.
Per tutti coloro che decideranno di trascorrere il 14 febbraio a casa, lo chef consiglia qualche ricetta facile ma di sicuro effetto, utili per dare prova di grande abilità in cucina. Un menù completo firmato Mattia Poggi: si inizia con un antipasto di Calamari crudi al profumo di timo, si continua con dei Gnocchetti agli scampi per poi passare ad un secondo di carne a base di Agnello in crosta di pistacchi.
Per l’antipasto è necessario tagliare i calamari a listarelle sottili così che assorbano il condimento che deve essere preparato con olio, sale, timo e succo di limone.
Ed ora il primo: stufare 8/10 scampi con olio, aglio e burro, farli tostare, sfumarli con il cognac e coprirli di acqua facendo cuocere il tutto per 10 minuti. Una volta pronti, mettere da parte gli scampi e filtrare il liquido in una padella di acciaio. Nel frattempo, cuocere i gnocchetti in acqua salata per un minuto terminando la cottura nel brodetto precedentemente filtrato. Quando avranno assorbito il liquido, mantecare con olio ed aggiungere gli scampi.
Il secondo è ancora più semplice: rosolare le costolette di agnello con un filo di olio, spennellarle poi con un velo di senape e passarle nei pistacchi tritati. Infine, infornare per 10 minuti a 190°/200°.
Il dolce poi non può mancare, rigorosamente afrodisiaco e rinvigorente come una soffice Mousse al cioccolato e caffè.
Castello di Cortanze
Via Marchesi Roero, 1
14020 Cortanze (AT)
Tel. 0141 901410
Di Chiara Marando – Parma 24 Gennaio 2015
Spezie, spezie ed ancora spezie. Portentose fonti di profumi, sapori e proprietà benefiche per il nostro organismo. Un universo da scoprire la cui storia affonda le radici in un tempo lontano, in culture antiche come quella indiana e cinese che tanto hanno da insegnare in fatto di tradizione.
Conosciute ed utilizzate per conservare ed arricchire i cibi ma anche, e soprattutto, per le riconosciute virtù curative e digestive. Prendiamo ad esempio la Curcuma, potente antiossidante ed antitumorale, nonché ingrediente principe di tutti i “masala”, ovvero miscele di spezie alleate ai fornelli. Oppure la Noce Moscata, vero e proprio antisettico, ed ancora la dolce Cannella, antibatterica, antiossidante e preziosa per alleviare i disturbi dovuti all’ipertensione. Ma questi sono solo alcuni esempi delle oltre 50 tipologie di spezie più note.
Nella cultura indiana l’uso delle spezie serve per mantenere alto quello che loro definiscono “il fuoco digestivo”, fondamentale per l’equilibrio del benessere fisico. Ma anche in medicina cinese vengono considerate essenziali perché fondamentali per attivare il processo digestivo, in altre parole hanno il potere di muovere l’energia.
Insomma, un mondo affascinante del quale è un vero piacere apprendere i meccanismi, un mondo che Lena Tritto, insegnante di cucina e consulente di alimentazione energetica secondo la Medicina cinese, ha affrontato nell’ incontro “ Il mondo nel piatto. Cucinare con le spezie”, tenuto in una location ormai nota per i suoi appuntamenti culturali come lo store Barazzoni I Love My House di Parma.
Un pomeriggio all’insegna della cucina in cui Lena ha illustrato, non solo le numerose peculiarità che contraddistinguono le spezie, ma anche i numerosi utilizzi che se ne possono fare dando alle ricette quel tocco di aromi e gusto in più. Piatti intensi fatti di ingredienti semplici che acquistano carattere e stimolano l’acquolina. Preparazioni come i Muffin saltati di cavolfiore e mandorle, Curry di Verdure invernali al latte di cocco e Masala, Speedy kebab casalingo ed ancora fichi secchi al cioccolato.
Ed ora ecco un’altra ricetta cucinata da Lena e perfetta per qualsiasi palato: Farifrittata con farina di ceci, cipolla e zucca al rosmarino
150 gr. di farina di ceci
450 ml. di acqua
2 cipolle dorate
350 gr. di zucca pulita
1 cucchiaio di rosmarino tritato
Pepe e noce moscata q.b.
Sale marino integrale
Olio extravergine di oliva
Preparazione:
Mescolare la farina di ceci con acqua, 1 cucchiaio di olio, sale, pepe abbondante ed una grattata di noce moscata e lasciare riposare la pastella. Affettare la cipolla, tagliare a tocchetti la zucca e far rosolare il tutto in una padella con olio, sale e rosmarino per circa 10 minuti. Unire poi la verdura cotta alla pastella, ungere una padella antiaderente e versarvi il composto. Cuocere con il coperchio 15 minuti per parte, fino a quando non si sarà formata una crosticina croccante.
Et voilà, pronta da servire, magari con delle verdure alla griglia.