Di Chiara Marando – 04 Ottobre 2014
Chi lo dice che per preparare un pasto coi fiocchi siano necessari ingredienti ricercati oppure perfettamente dosati? La cucina, come tutte le arti, è fatta anche di sentimento ed improvvisazione, inutile pensare che sia soltanto pura tecnica e perfezione. Quindi spesso basta un tocco di fantasia in più per creare dal nulla, o quasi, ricette da leccarsi i baffi.
A tutti sarà capitato di tornare a casa, aprire il frigorifero e farsi invadere dallo sconforto perché, come si dice in questi casi, ad aspettarvi “c’era solo l’eco”. Il trucco però c’è e sta nell’ingegnarsi. Vi è rimasto un misero zucchino, una cipolla, due uova e poco di più? Niente paura, basterà far rosolare la cipolla con lo zucchino tagliato a rondelle, sbattere le uova con sale, pepe, un po’ di Parmigiano Reggiano e pangrattato, amalgamare il tutto e cuocerlo in una padella a fuoco vivace con il coperchio. Ne risulterà una frittata golosa che, grazie al pangrattato, somiglierà ad un tortino.
Ma questo è solo un semplicissimo, e più che rapido, esempio di quello che si può fare con gli avanzi, perchè la cosiddetta “cucina di recupero” può riservare piacevoli sorprese al palato ed al portafoglio, evitando inutili sprechi. E poi diciamolo, una piccola pausa dai banchetti, dal dover preparare tutti i giorni piatti elaborati, ci vuole proprio.
Non ci crederete ma dal nulla si possono cucinare delle tartine veloci, bastano del pane, un po’ di salume e formaggio, non importa la tipologia, ed ancora riutilizzare la pasta facendone una sempre ottima frittata oppure amalgamarla a pomodoro e scamorza per trasformarla in un delizioso sformato. Se vi è avanzato del pollo allora avanti con la creatività ed aggiungetelo ad una insalata mista, oppure frullatelo con la maionese ed i capperi per una sfiziosa bontà da spalmare sul pane, ed ancora fatene dei bocconcini croccanti impanati e fritti.
I veri gourmet non lo ammetteranno mai, ma più o meno in tutte le cucine, ben nascoste, ci sono le zuppe in brick oppure in scatola, i salva-cena per eccellenza dei momenti più bui. Bene, anche in questo caso il risultato vi sorprenderà se aggiungerete spezie, pane casereccio, verdure oppure speck a listarelle, pochi semplici ingredienti capaci di fare la differenza. Guardate qui.
Se desiderate qualche idea appetitosa in più allora cliccate qui e troverete tante possibili combinazioni, una soluzione diversa per ogni sera oppure per una cena tra amici.
Di Chiara Marando - 6 Settembre 2014
Quello della cucina è un regno nel quale ci vogliono passione e fantasia. Bisogna avere il coraggio di osare e provare sempre nuovi accostamenti, anche perché capita che le ricette più buone nascano proprio dagli errori.
E’ il caso di uno dei dolci tipici della tradizione austriaca, il Kaiserschmarren, un nome quasi impronunciabile per un piatto estremamente gustoso. Si tratta di una sorta di frittata dolce, letteralmente “la frittata dell’imperatore”, e la sua storia inizia per sbaglio, uno sbaglio molto goloso.
La tradizione narra che una sera, l'imperatore Francesco Giuseppe non potendo partecipare alla consueta cena avesse chiesto al cuoco una crêpe per poterla mangiare nel suo studio. Quest’ultimo, però, impegnato a preparare la cena per l'esigente famiglia reale, si scordò della crêpe lasciandola troppo sul fuoco. Il risultato fu che la bruciò leggermente, e nel tentativo di girarla la ruppe. Dato che il pasto veniva reclamato, pensò di rimediare spezzettandola completamente ed accompagnandola con un po’ di marmellata e zucchero per coprire il danno. Il piatto che ne uscì fu un vero successo, tanto che l'imperatore decretò questa nuova pietanza come la sua preferita.
Ed infatti il Kaiserschmarren conquista al primo assaggio, un impasto morbido e saporito ulteriormente esaltato da composte di frutta, generalmente ribes rossi. Lo si può cucinare i vari modi, anche amalgamando con gli ingredienti principali l’uvetta sultanina o la mela tagliata a piccolissimi pezzi.
Preparare questa delizia è estremamente semplice:
Ingredienti per 4 persone:
4 uova
150 gr di farina
50 gr. di zucchero
250 ml di latte
1 noce di burro per la cottura
1 pizzico di sale
2 cucchiai di Marsala o Rum
Marmellata a piacere
Per prima cosa bisogna separare i tuorli dagli albumi che dovranno essere montati a neve con un pizzico di sale. Lavorare i tuorli con lo zucchero ed aggiungere poi il latte e la farina per ottenere una pastella omogenea. Infine, unire il Rum o il Marsala e gli albumi a neve facendo attenzione a non farli smontare.
Quando il composto sarà pronto, versarlo in una padella nella quale avrete fatto sciogliere la noce di burro.
Far cuocere il tutto per 4-5 minuti con il coperchio, quindi tagliare la frittata in 4 parti così da poterla girare. Una volta effettuato questo passaggio, mantenendola sul fuoco, farne tanti pezzi piccoli. Ricordatevi che entrambe le parti devono essere dorate accuratamente.
Quando sarà pronto, servire il dolce cosparso di zucchero a velo e marmellata a piacere.
Di Chiara Marando – Sabato 24 Maggio 2014
Voi come preferite la colazione?
C’è chi proprio decide di non considerarla, un salto a piè pari verso il pranzo, chi prende solo un caffè, chi si alza prima per gustarsi pane e marmellata, e ancora chi si concede il classico cornetto e cappuccino al bar. Insomma, la nostra colazione tipo, cosiddetta all’italiana, è spesso rivolta al dolce e non tutti amano le varianti salate tanto comuni all’estero. Come si dice in certi casi, però, “tentar non nuoce”.
Già, perché anche gli appassionati del Made in Italy in cucina potrebbero ricredersi sperimentando qualche tocco “ intercontinentale” , come ad esempio un ottimo brunch: un mix gustoso che fonde il pranzo con la colazione, un pasto unico ideale per una domenica rilassante in cui desideriamo coccolare il nostro palato con spuntini dolci e salati, oppure per un incontro originale con gli amici.
Ma quali sono i segreti per un brunch a regola d’arte?
Il primo passo è allestire la scena perfetta per far risaltare le leccornie che cucinerete, pertanto la cura dei dettagli e la semplicità della tavola sono due elementi fondamentali. Ricordatevi che state organizzando qualcosa di piacevolmente rustico e qualche fiore per completare il quadro di colori non guasterebbe. Poi passiamo alla scelta ed alla preparazione del menù, un lavoro che vi porterà via un po’ di tempo, quindi rilassatevi e non abbiate fretta, tutto risulterà molto più semplice ed anche saporito.
Per quanto riguarda il dolce non possono mancare i soffici Pancakes, da gustare con varietà di marmellate e miele, i Muffin, i classici cereali e muesli, le torte casalinghe come quelle per il the oppure le crostate, tanta frutta fresca o macedonia, yogurt, ed infine l’immancabile e ben fornito cestino del pane.
Ed ora veniamo al salato. La tradizione intercontinentale vuole che si preparino le uova strapazzate con il bacon croccante, un piatto di verdure crude da sgranocchiare tra una chiacchiera e l’altra, le salsicce al cognac, sandwich a volontà, salumi misti, ed ancora toast, sformatini di verdura, sfiziosi salatini e mini quiche magari con pancetta.
Inutile dire che tutto questo deve essere accompagnato da abbondanti varietà di bevande come the, succhi di frutta, caffè lungo, latte ed, ovviamente, acqua a volontà.
Per farvi venire qualche idea golosa, e l’acquolina in bocca, provate a farvi ispirare da qualche ricetta cliccando qui oppure anche qui
Convinti? Allora, la prossima domenica di che brunch sarete?
Di Chiara Marando – Parma 22 Febbraio 2014
Riuscire ad entrare nel regno di uno chef e poterlo osservare all’opera tra i fornelli è sempre un privilegio. Si riescono a carpire i piccoli segreti, i movimenti rapidi e sicuri di chi conosce ed ama il proprio mestiere, e le tecniche di preparazione che possono trasformare un semplice piatto in una portata da veri gourmet. Se poi a questo si aggiunge che in qualche caso molto fortunato riusciamo anche a portare a casa una gustosa ricetta, il gioco è fatto.
Oggi è Fabio Romani, del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma, ad aprire le porte della sua cucina, a raccontarsi e preparare per noi un piatto con i profumi del territorio. La location è quella del caratteristico podere di famiglia dall’anima rustica, dove ogni più piccolo arredo testimonia un pezzo di storia e di ricordi. Il menù segue la tradizione parmigiana mantenendo uno stretto legame con le ricette di casa, quelle della nonna. Primi fra tutti i famosi Tortelli di Verza, delicati ma saporiti, poi i corposi Guancialini di manzo, ed ancora i dolci come il classico e intramontabile Budino al cioccolato ed il Semifreddo agli amaretti e cioccolato. Si può dire che Fabio abbia fatto della sua cucina una seconda casa, una vera passione che lo accompagna da sempre. Lui è l’evoluzione del vecchio oste, ama intrattenere i clienti con la sua simpatia ed osservare le reazioni al primo assaggio dei piatti.
La ricetta che ci ha voluto rivelare è semplice ma di sicuro effetto, dal gusto squisitamente avvolgente. Gnocchi fatti in casa con sugo di porri e culatello
Ingredienti:
1 kg di patate vecchie ( farinose e compatte)
200 gr. di farina (oppure fecola e maizena)
1 uovo intero
Sale q.b.
Prepararli è molto semplice, ma attenzione al piccolo tocco da professionista: le patate vanno cotte in forno (1 ora a 160°) lasciandole intere, con la buccia e su una base di sale, così da assorbirne la giusta quantità e rimanere compatte. Una volta cotte pelarle ancora calde, schiacciarle con il passapatate ed aggiungere tutti gli altri ingredienti.
Impastate energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate i vostri gnocchi facendo attenzione a riporli su una superficie infarinata così che non si attacchino.
Preparare il condimento, poi, sarà molto veloce. Tagliate grossolanamente un porro, fatelo stufare con una noce di burro, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, ed infine aggiungete il culatello tagliato a striscioline. Il salume garantisce già una sapidità perfetta quindi non è necessario aggiungere il sale ma solo un pochino di pepe.
Basteranno pochi minuti perché il tutto sia pronto. Nel frattempo fate bollire i gnocchi in abbondante acqua salata ed una volta cotti aggiungeteli al condimento. Mantecate con l’immancabile Parmigiano e servite ben caldi.
Ristorante Romani
Strada Dei Ronchi, 2 - Vicomero,
43030 Torrile Parma
Tel. 0521 314117