Con "Scene d'Amleto", nuova produzione del Teatro del Cerchio, il capolavoro di Shakespeare apre a nuove riflessioni. Lo spettacolo, con la regia di Antonio Zanoletti, va in scena al teatro di via Pini sabato 12 marzo alle ore 21.00.
Parma, 10 marzo 2016
Sarà "Scene d'Amleto" lo spettacolo che sabato 12 marzo alle ore 21.00 chiuderà la mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani", con cui il Teatro del Cerchio ha reso omaggio al bardo di Stratford-upon-Avon nel quattrocentesimo anniversario della scomparsa. Un Amleto particolare, quello ideato dal regista Antonio Zanoletti (che ha curato anche le scene e i costumi), perché se è vero che già tantissimo è stato detto, scritto e realizzato (sia in teatro che al cinema) su questo capolavoro di Shakespeare, è anche vero che il dramma è talmente complesso e sfaccettato da non esaurire mai la sua potenza narrativa e da continuare a nutrire la fantasia creativa di registi e attori. E Zanoletti, che ha avuto come maestri Giorgio Strehler e Luca Ronconi, ha selezionato alcuni elementi del testo shakespeariano per focalizzarsi su due temi precisi: la strumentalizzazione dei giovani da parte degli adulti e il complesso edipico che si cela nelle azioni di Amleto. Ed ecco che la scena si svolge su "una colata di velluto rosso sangue che è trono, letto e luogo dei poteri", come spiega il regista: «Può essere che l'esaltazione di Amleto nel vendicare il padre nasconda qualche meccanismo psicologico che ne impedisca l'azione? A rallentare l'azione c'è forse un desiderio rimosso verso la madre? Edipo... Amleto. Perché non affrontare questo testo alla luce di questo archetipo? Come ci parla ancora, oggi, Amleto, questo capolavoro di tutti i tempi? Io penso questo: all'uomo non è dato di gestire l'inizio e la fine della propria esistenza, ma soltanto il decidere come utilizzarla, questa esistenza. E non è cosa da poco». Sul palco, gli attori Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Maria Pia Pagliarecci, Simone Baroni, Mario Aroldi, Damiano Camarda e Giuseppe Piccione.
Per informazioni e prenotazioni: 331.8978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Promossa dall'associazione U.C.A.I. di Parma la quarta edizione della collettiva dedicata alla Festa della donna, dal titolo Donna: singolare femminile. Dal Punto di vista di sette artiste... ad ingresso gratuito presso la Galleria S. Andrea di Parma.
Parma, 9 marzo 2016
E' stata inaugurata sabato scorso, la mostra "Donna: singolare femminile", presso Galleria S. Andrea sino giovedì 17 marzo. Un racconto a sette voci di altrettante pittrici che con le loro opere figurative, informali o materiche, rappresentano molteplici sfumature di femminilità: da quella estrema, radicale, sovversiva di Elena Iori a quella misteriosa ed enigmatica di Mirella Lanfranchi, da quella esplosiva ed incisiva di Francesca Cassoni, a quella delicata e meditativa di Lidia Tedoldi, da quella combattiva e lirica di Maria Grazia Passini a quella più decorativa e materna di Ester Aimi, fino a quella raffinata ed elegante di Rosanna Rossi.
Nonostante la diversità di età, percorsi artistici e di vita tutte attraverso l'Arte sono accomunate nel mettere a nudo la propria anima, intimità e passioni di donne artiste.
foto di Francesca Bocchia
"La ragazza del treno" di Paula Hawkins: un thriller considerato un vero e proprio caso editoriale, che ha ottenuto un successo strepitoso negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Una storia che tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo.
Di Cecilia Novembri
Parma, 4 marzo 2016
Londra è lo sfondo di "La ragazza del treno" di Paula Hawkins, uscito nel gennaio 2015 e ancora tra i primi posti nelle classifiche di vendita e di apprezzamento.
La protagonista è Rachel, ragazza dalla vita poco invidiabile, vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città.
Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, in totale anonimato, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente ad una fermata, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda, immagina la loro vita, i loro pensieri, senza conoscerli gli ha perfino dato un nome, Jason e Jess, nella sua mente sono la coppia perfetta.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere, da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia.
Ma cos'ha visto davvero Rachel?
Scorrendo le pagine di questo thriller, considerato un vero e proprio caso editoriale, non ci si stupisce assolutamente del successo che ha ottenuto finora negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
L'autrice esordiente riesce, con uno stile di scrittura veloce a tenere i lettori con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, cucendo la storia attorno a un tema che rende quasi impossibile non identificarsi nei protagonisti.
L'autrice inglese alterna il punto di vista principale di Rachel con quello delle altre due donne protagoniste, tiene incollato il lettore alle pagine, fino all'ultima riga trascinandolo tra gli intrecci della mente dei personaggi del romanzo, tra passato e presente, rimorsi e rimpianti.
Impossibile non appassionarsi anche per i non amanti del genere, presto un film!
Ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma.
Curata della critica d'arte Stefania Provinciali, racchiude 36 fotografie che affrontano la tematica della violenza sulle donne. La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi propone una riflessione che parte dalla lesa dignità e porta verso il riscatto e la rinascita.
"Amori dalla Cenere. Canto di Donna" inaugura domani, Sabato 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.
In anteprima per Gazzetta dell'Emilia, ph. Francesca Bocchia
Uno dei musical più noti e amati al mondo, a Milano fino a domenica 6 marzo, sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. A Bologna appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.
Di Pietro Razzini
Parma, 5 marzo 2016
Sicuramente Mina e Celentano furono ispirati da altre emozioni mentre cantavano il celebre singolo, ma è indubbio che gli spettatori del teatro Arcimboldi siano stati pervasi da un "Brivido felino". Già, perchè questo è l'effetto che il musical Cats regala a tutti coloro che decidono di vivere una serata in compagnia dei personaggi creati dalla fantasiosa penna T.S. Eliot. A Milano fino a domenica 6 marzo, Cats sta registrando il tutto esaurito serata dopo serata. E ad attendere il pubblico italiano ci sono ancora le date di Bari e Bologna. Nel nostro capoluogo di provincia, appuntamento dal 17 al 20 marzo all'Unipol Arena.
LA TRAMA Tutto ruota intorno alla grande festa organizzata una volta all'anno dai gatti del quartiere di Jellicle per festeggiare il loro capo, Old Deuteronomy. Nel corso dell'appuntamento sarà proprio lui a scegliere uno dei felini che avrà l'onore di ascendere al paradiso dei gatti, l'Heaviside Layer. Prima, tuttavia, i personaggi si presentano e ognuno racconta la propria storia. La festa viene turbata da due avvenimenti: la comparsa in scena di Grizabella, un tempo affascinante gattina che, dopo aver abbandonato il gruppo, si è ritrovata sola, e le improvvise apparizioni del malvagio Macavity che rapisce Old Deuteronomy. La comparsa in scena del magico Mister Mistoffelees, assistito dall'affascinante Cassandra, aiuterà a risolvere la situazione, riportando la felicità nel gruppo. Nel finale torna in scena Grizabella che si rivolge ai compagni di un tempo chiedendo di essere perdonata e riammessa fra loro. E Old Deuteronomy concede proprio a lei il privilegio di salire la scala che la porterà all'Heaviside Layer.
LO SHOW Scenografie di grande impatto regalano agli spettatori di Cats un mondo fatto di fantasia e magia. I giochi di luce creano un'atmosfera unica, in grado di ipnotizzare i presenti. Le musiche di Andrew Lloyd Webber, sempre più coinvolgenti, sono assolutamente trascinanti e offrono inni capaci di resistere all'usura del tempo. Tra questi, indimenticabile, il brano cantato da Grizabella: Memory è e rimarrà per sempre uno dei grandi capolavori legati al musical. Trucco e costumi, infine, accompagnano movenze dall'alto valore artistico, creando una sorta di identità tra palco e realtà.
LA STORIA Fin dal suo primo debutto nel West End nel lontano 1981, Cats è diventato uno dei musical più noti e amati nel mondo, incassando più di un miliardo di sterline. E' stato rappresentato in oltre trenta Paesi e tradotto in quindici lingue. Sono solo pochi numeri ma tanto basta per capire la grandezza di uno spettacolo imperdibile. Da brivido...felino.
credits photo Alessandro Pinna
Le Fiere di Parma grazie alla collaborazione con Fabio Castelli, collezionista e ideatore di MIA Photo Fair, propongono a Mercanteinfiera uno spazio dedicato alla fotografia e alla sua ricerca. Un percorso di oltre 100 scatti di autori di fama internazionale.
Parma, 2 marzo 2016
Foto di Francesca Bocchia
Spazio alla fotografia d'autore. Mercanteinfiera per la sua XXII edizione, - in corso alle Fiere di Parma sino al 6 marzo - crea un percorso tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi in cui la fotografia sposta l'antiquariato, il modernariato e il vintage.
Ad affascinare sono sono gli scatti provocanti e provocatori di James (nickname di Jamie) King supermodel, la prima modella trans immortalata in uno shooting di moda del 1995 dalla statunitense Nan Goldin protagonista, accanto ad Antonio Biasucci, Franco Fontana, Ulrich Tillmann ed altri mostri sacri della fotografia, di "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie".
La collaterale, allestita presso il Padiglione 4 delle Fiere e realizzata grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair - prima e più importante fiera d'arte dedicata alla fotografia e all'immagine in movimento in Italia - è realizzata tramite un percorso di oltre 100 scatti.
"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".
In mostra un totale di 13 autori italiani e stranieri, tra cui molti nomi famosi a livello internazionale: Sergio Scabar, Luigi Veronesi, Franco Fontana, Antonio Biasiucci, Vittore Fossati, Leonardo Genovese, Lynne Lawner, Rita Lintz, Marcello Mariana, Cosimo di Leo Ricatto e Sara Rossi, con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.
Oggi alla mostra anche le telecamere di La7 per uno speciale su Mercanteinfiera, in onda sabato all'interno del programma di approfondimento Magazine7 alle 12:45.
La cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia. Il libro "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.
Parma, 26 febbraio 2016
Anna Sichel, proprietaria della dimora giovanile in cui Giuseppe Verdi visse dai 10 ai 18 anni, nei prossimi giorni regalerà agli appassionati e agli studiosi di quel grande genio musicale che fu il Cigno di Busseto altre "chicche". Questa volta il filo conduttore è insolito ma pieno di sorprese, si tratta della riscoperta della cucina che piaceva al Maestro ed alla Duchessa Maria Luigia, che vissero nella stessa epoca. Attraverso minuziose ricerche d'archivio sulla scia delle tradizioni culinarie del Parmense e della Bassa in particolare, Anna Sichel ha raccolto in un volume dal titolo "A Tavola con Verdi e Maria Luigia" aspetti inediti dei piatti che piacevano al compositore ed alla duchessa. L'autrice racconta di Verdi quando si occupava di arte culinaria, addirittura un antico documento dimostra che il Maestro era molto esigente a tavola, al punto da arrivare ad assumere e sostituire uno dopo l'altro oltre quaranta cuochi, asserendo che egli non cercava dei semplici "bruciapentole". La duchessa era così dedita alla buona tavola che per dare sapore alle prelibatezze usava persino far profumare i polli quando erano in vita. Questi ed altri particolari poco conosciuti sono narrati nel testo di Anna Sichel, nel quale, con l'aiuto di uno chef stellato e di alcune appassionate di cucina della Bassa, sono state riscoperte numerose ricette di allora che vengono riproposte per consentire di realizzarle oggi. Il libro verrà presentato domenica alle 11 nella Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, dove tra gli altri interverrà lo chef Marco Dallabona della Stella d'Oro di Soragna. Commenterà il testo l'autrice della prefazione Meri Rizzi.
Dal 5 al 19 marzo in Palatina la mostra fotografica di Caterina Orzi, "Amori dalla Cenere. Canto di Donna". Un percorso di 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.
fotografie ph. Francesca Bocchia
Parma, 27 febbraio 2016
La fotografa e artista parmigiana Caterina Orzi, da sempre attenta alle tematiche sociali, in particolare al tema della violenza sulle donne, torna protagonista con un'idea innovativa; un diario catalogo in cui vuole indurre alla riflessione su ciò che lede la dignità delle donne, fornendo al lettore una prospettiva di risoluzione dopo esperienze di vita dolorose. Un racconto del percorso interiore che ogni donna può intraprendere per ritrovare l'armonia perduta. Una riflessione che partendo dalla lesa dignità porta verso il riscatto e la rinascita, suggerendo che la cultura e la poesia sono risolutive.
Dopo essere stata ospitata alla Biblioteca della Camera dei Deputati, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la mostra dal titolo "Amori dalla Cenere. Canto di Donna" arriva rinnovata a Parma, nel salone Maria Luigia della Biblioteca Palatina di Parma, dal 5 al 19 marzo 2016.
Dedicata all'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, presenterà 36 immagini fotografiche accompagnate da testi poetici, a cura della critica d'arte Stefania Provinciali; il progetto dell'allestimento è dell'arch. Tommaso Brighenti.
La mostra fotografica che è stata presentata stamattina in Piazza della Pace, sarà inaugurata il 5 marzo alle ore 11 alla presenza dell'on. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Rimarrà aperta al pubblico sino al 19 marzo nei seguenti orari: da lunedì a giovedì 9.00-18.30; venerdì e sabato 9.00-13.00.
Il progetto, infine, è sostenuto da professioniste del mondo della cultura, del giornalismo e della politica: Patrizia Maestri deputata, Barbara Lori consigliera regionale, Stefania Provinciali critica d'arte e giornalista, Fabrizia Dalcò, esperta di politiche di genere. Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'Associazione no-profit ONLUS Centro Antiviolenza di Parma.
"La Provincia di Parma, che ha ancora la promozione delle Pari opportunità tra i suoi compiti istituzionali, sostiene con convinzione questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente Filippo Fritelli - Caterina Orzi con le sue opere è stata una delle prime ad occuparsi del tema della violenza e delle sue rappresentazioni. E ora approda al racconto, sempre per immagini, dell'affrancarsi delle donne dalla violenza per la costruzione di un progetto di vita."
"Le foto di Caterina Orzi, con la loro dolcezza ci portano un messaggio di amore – ha affermato l'on. Patrizia Maestri - ci parlano del corpo delle donne, un corpo che è fatto per accogliere, ma che spesso viene usato, mercificato e violato, e che deve invece essere rispettato: dagli uomini, dalla politica e dai media."
"L'Azienda Usl ha il compito di tutelare la salute e di prevenire malattie e offese ai corpi e alle menti, da qui il nostro impegno per la prevenzione e la cura, ma anche per promuovere una cultura che sconfigga la violenza" Così la Direttrice generale dell'Azienda Usl Elena Saccenti ha spiegato l'appoggio all'iniziativa.
"L'Università ha l'obiettivo di diffondere il sapere, ma anche di formare buoni cittadini – ha affermato il prof. Michele Guerra dell'Università di Parma - per questo sosteniamo questa mostra contro la violenza sulle donne, sapendo che l'arte sa condensare molteplici discorsi appartenenti a sfere diverse, e favorire la condivisione dei messaggi."
Samuela Frigeri presidente del Centro Antiviolenza ha ricordato la lunga collaborazione con Caterina Orzi: "La mostra è anche un'occasione per raccontare di noi e del nostro lavoro con immagini belle, rappresentando momenti di sollievo, e non solo mostrando la donna-vittima, che è uno stereotipo da cui occorre uscire, ma parlando in modo diverso delle donne che vogliamo aiutare."
"Ospitiamo la mostra nel salone, a contatto con i ragazzi che studiano: sarà per loro un'opportunità per una riflessione sul tema della violenza, attraverso immagini positive" ha spiegato Daniela Moschini, direttrice della Biblioteca Palatina, che ha anche sottolineato la novità di una mostra figurativa in un luogo dedicato ai libri.
Stefania Provinciali, critica d'arte e curatrice della mostra, si è soffermata sull'uso che la Orzi fa della macchina fotografica:"Caterina entra nell'oggetto con l'occhio, il pensiero e l'obiettivo, cercandone la luce e la positività, e restituendoci immagini piacevoli."
La mostra è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Palatina (MiBACT), con il Patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Azienda USL Parma, Università degli Studi di Parma, Chiesi Foundation Onlus, Centro Antiviolenza di Parma.
Si avvale inoltre della collaborazione dei Comuni di Parma, Montechiarugolo, Langhirano, Noceto, Salsomaggiore, Colorno, Collecchio, Fidenza, Busseto, Sala Baganza, Medesano, Sissa Trecasali, Felino, Roccabianca, Borgotaro, Traversetolo, Lesignano.
Hanno contribuito anche: Codere Italia, Azienda Agricola Bertinelli, Punto Verde, Videotype. Sponsor tecnici: Studio Grafico BLL, Casale del Groppone, Società Agricola Ciù Ciù, EGGS, Stiletto e Marpessa.
Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra "Giappone segreto" farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della fotografia dell' '800: 140 autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali.
Parma, 26 febbraio 2016
fotografia ph. Francesca Bocchia
Un viaggio fra i paesaggi, la vita quotidiana, la ritualità e la religione, gli eroi e la figura femminile nella cultura giapponese. La mostra "Giappone Segreto" propone i capolavori della fotografia dell' '800.
Un percorso attraverso 140 opere originali, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910, che saranno esposte a Palazzo del Governatore di Parma dal 5 marzo al 5 giugno 2016.
Autentici capolavori, connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un'antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici: risultati artistici di sorprendente bellezza, con soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori.
La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali - i cosiddetti globetrotter - di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.
Il percorso espositivo, che ruota attorno ai capolavori della scuola di Yokohama, uno dei vertici della fotografia dell'Ottocento, e all'esperienza del viaggio dei 'globetrotter', seguirà un itinerario tematico, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese, 20 rare carte de visite, 12 stampe xilografiche policrome dei migliori maestri dell'ukiyo-e quali Hokusai, Hiroshige e Utamaro.
Le fotografie saranno messe in relazione anche ad alcuni esempi di arte decorativa giapponese, tra cui spiccano un'armatura da samurai del XVIII secolo, le maschere del teatro classico nō e alcuni splendidi kimono.
La rassegna celebra il recente accordo tra Parma e la Prefettura di Kagawa e si tiene in occasione del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone.
Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura, Francesco Paolo Campione, Direttore Museo delle Culture di Lugano, e Filippo Zevi, Consigliere delegato Giunti Arte mostre musei.
Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di Parma, la mostra è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d'arte giapponesi al Museo delle Culture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell'arte.
Catalogo GAmm Giunti.
GIAPPONE SEGRETO. Capolavori della fotografia dell'800
Parma, Palazzo del Governatore (piazza Giuseppe Garibaldi, 2)
5 marzo - 5 giugno 2016
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00
sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00
lunedì chiuso
La biglietteria chiude un'ora prima.
Biglietti: intero, € 10,00
ridotto, € 8,00 (over 65, portatori handicap, insegnanti, altre categorie convenzionate con lo Studio. Biglietto famiglia (due genitori con fino a due bambini), per ciascun utente di gruppi prenotati superiori alle 15 persone (max 25) con prenotazione, altre categorie convenzionate, tessera Giunti al Punto
ridotto speciale, € 5,00 (under 26, studenti e scolaresche con prenotazione, altre convenzioni)
ingresso gratuito, under 6, accompagnatori gruppi scolastici, accompagnatore disabile che presenti necessità, accompagnatore o guida per i gruppi prenotati, iscritti all'albo giornalisti, tesserati ICOM, altre categorie o promozioni per sponsor convenzionati.
L'amore sui tetti di Verona: la storia di Romeo e Giulietta raccontata dai loro gatti. Al Teatro del Cerchio un nuovo, poetico e incantato spettacolo per bambini, con la regia del maestro Antonio Zanoletti.
Parma, 25 febbraio 2016
La storia d'amore (tragica) più famosa di tutte è l'ispirazione per la nuova produzione del Teatro del Cerchio che all'interno della mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani" propone "Romiao e Micetta sui tetti di Verona", lo spettacolo che concluderà la Stagione Ragazzi 2015/2016. L'appuntamento è per Domenica 28 Febbraio alle ore 17 al Teatro di Via Pini, quando gli attori Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Anna Lisa Cornelli e Chiara Casoli porteranno in scena il tormentato amore dei due amanti di Verona raccontato, però, dai gatti delle due famiglie rivali, Montecchi e Capuleti. Tratto da un racconto di Annamaria Piccione, "Romiao e Micetta" parla dell'amore più puro e coraggioso, quello che non bada alle convenzioni, supera le differenze e si rafforza nelle difficoltà.
«In questo mondo anestetizzato, la magia sta negli occhi di chi guarda, sta nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza dei bambini. È proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce questa idea – spiega Antonio Zanoletti, attore, doppiatore e regista teatrale di fama, che spesso collabora col Teatro del Cerchio e cura la regia di questo spettacolo; - ecco allora che Romiao, gatto scapestrato dei vicoli veronesi, e Micetta, la bella e coccolata gattina di Giulietta, con l'aiuto dei loro amici gatti, diventano gli eroi di questi bambini, i messaggeri dei sentimenti che questa infanzia, sempre più smarrita, fatica a trovare, sommersi come sono di telefonini, i-Pad, TV sempre più becere e chiassosamente insulse, per ritrovare col Teatro quel rapporto così unico, così vero, così speciale che l'arte del palcoscenico sa comunicare». E, questa volta, al capolavoro di Shakespeare non mancherà il lieto fine.
Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.