“Premio Anmic Parma 2018”: cerimonia di consegna in un gremito auditorium dell’Assistenza Pubblica di Parma, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità. Premio all’imprenditore Gerardo Malangone, menzione per il progetto “Montagnaterapia” del Club Alpino Italiano.
Parma, 4 dicembre 2018 –
Un riconoscimento che va a persone con disabilità che abbiano contribuito, nel loro settore di riferimento, alla crescita della comunità. È questo il “Premio Anmic Parma” che viene ogni anno consegnato il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, dalla sezione provinciale di Anmic, la più grande associazione di rappresentanza e tutela delle persone disabili.
Durante la cerimonia di ieri, condotta dal giornalista Giuseppe Milano in un gremito auditorium dell’Assistenza Pubblica, è stato consegnato il “Premio Anmic Parma 2018” a Gerardo Malangone, imprenditore nel settore degli ausili per disabili che si è distinto anche nel volontariato e nel sociale con alcune donazioni di strumenti o di esperienze in favore di strutture o persone con disabilità del territorio. “Ho cercato di trasformare la mia disabilità in un’opportunità, sia per me sia per gli altri – è il commento di Malangone -. Da parte mia ogni giorno cerco di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, cercando di trovare per loro la soluzione più adeguata”. Per lui premio e questa motivazione: “Per l’imprenditoria seria, capace e di responsabilità sociale”.
Anche quest'anno il premio Anmic ha previsto una menzione speciale: è andata al Cai Parma, per il progetto “Montagnaterapia” che, dal 2010, porta persone con disabilità all'aria aperta soprattutto attraverso escursionismo, ma anche arrampicata, bici e rafting, rendendo possibile, attraverso l'utilizzo di mezzi adeguati e volontari preparati, quanto sembra impossibile. A ritirare il premio è stato il presidente del Cai, Gian Luca Giovanardi: “La Montagnaterapia è una cosa seria e ci tengo a dirlo perché esiste anche una vulgata per cui sembra una passeggiata in montagna. No, la montagnaterapia ha un importante valore riabilitativo, senza dimenticare che permette svago, divertimento e relazione, aspetti altrettanto importanti. Noi facciamo il possibile, insieme ad Ausl, Centro Cardinal Ferrari, Consorzio Solidarietà Sociale e Face, ma sappiamo che bisogno e richieste sono superiori”. Sulla targa consegnata si legge: “Per il progetto “Montagnaterapia” con il quale restituisce felicità alle persone disabili”.
Alla cerimonia hanno portato i loro saluti Luca Bellingeri, presidente dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus, il prefetto Giuseppe Forlani; il sindaco Federico Pizzarotti; la consigliera regionale Barbara Lori; il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria, Massimo Fabi; Emilia Caronna, delegata del Rettore per le fasce deboli, studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento.
Walter Antonini, presidente di Anmic Parma, ha spiegato così il senso del premio Anmic: “Diamo un riconoscimento a quelle persone o realtà – sottolinea - che attraverso la loro testimonianza o la loro attività dimostrano che la disabilità può essere considerata anche una risorsa. In particolare, con il premio, valorizziamo le potenzialità che una persona disabile può mettere a disposizione della comunità. Malangone è un imprenditore con un grande senso di responsabilità sociale, mentre il Cai fa un’attività che migliora la qualità della vita delle persone con disabilità”.
Alberto Mutti, vicepresidente nazionale Anmic, ha portato l’attenzione sulla responsabilità delle Istituzioni: “Siamo riusciti a portare l’uomo a camminare sulla Luna, ma non siamo in grado di farlo camminare nelle nostre città – osserva -. Non lo dicevo io, ma il segretario generale dell’Onu, nel 1981. Da allora, non è stato risolto il problema delle barriere architettoniche”.
Nel 2016 il Premio Anmic Parma era andato alla nuotatrice paralimpica Giulia Ghiretti, nel 2017 al medico Giancarlo Izzi (menzione alla scrittrice Maria Teresa Rinaldi).
Foto di Francesca Bocchia
I dati presentati da Forza Italia hanno evidenziato come, negli ospedali di tutta la provincia, i pazienti che aspettano di essere contattati per un intervento siano 23 mila. La metà è stata inserita nelle liste nel 2018. Otorino, chirurgia pediatrica, chirurgia generale e della mano i settori dove le liste sono più lunghe.
MODENA -
Si torna a parlare dei tempi (biblici) della sanità. Secondo i dati diffusi da Forza Italia sulle ormai famigerate “liste d’attesa” sarebbero 10 mila i modenesi che stanno aspettando di essere operati al Policlinico, mentre altri 3600 attendo la chiamata dall’ospedale di Baggiovara. Se a questi si aggiungono i pazienti (è proprio il caso di dirlo) degli altri nosocomi della provincia, il numero di chi aspetta un intervento chirurgico sale a 23 mila.
Evidentemente, si tratta di operazioni programmate e non urgenti, ma i dati fanno comunque riflettere. La lista più lunga e datata riguarda l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico, dove appena metà dei pazienti che attende un intervento, 5586 persone su 10794, è stata messa in lista d’attesa nel 2018.
Ci sono, però, 200 persone che aspettano di essere convocate per un intervento chirurgico dal 2010. Di queste, 145 sono in lista d’attesa per “Otorino” e 55 per Chirurgia Pediatrica. 12 persone attendono invece un intervento ortopedico dal 2011, mentre il 2012 risulta particolarmente “intasato” da chi attende la mano del chirurgo in Otorino, Chirurgia pediatrica e Ortopedia.
Il 2014 “porta in dote” una lista d’attesa di 458 persone, di cui 114 per Chirurgia della mano, seguiti per numero (125) dai pazienti di Otorino. Il 2015 spicca per le liste di attesa in Odontoiatria e Chirurgia plastica ricostruttiva. Negli ultimi tre anni, tuttavia, ha recuperato Chirurgia Pediatrica, che ha ridotto i pazienti il lista a solo 7 persone, mentre si allunga sempre di più la lista di attesa per Chirurgia della mano.
Infine, il 2018 vede al primo posto Ortopedia, con più di mille pazienti in attesa, seguita da Chirurgia della mano (1590), Ginecologia, Dermatologia e Otorino.
Le liste di attesa dell’Ospedale di Baggiovara, invece, fanno registrare 3626 persone, con al primo posto Chirurgia Generale (1445), seguita da Urologia, con 928.
Le cose non sembrano andare meglio nei principali nosocomi della provincia. A Sassuolo, per esempio, attendono il chirurgo 7000 pazienti. Di questi la maggior parte (2144) per un intervento di Oculistica, seguita da Otorino, terzo posto per la Chirurgia Generale (722).
Spostandosi a Carpi, sono in lista d’attesa 1166 persone. Persiste il primato di Otorino, con 339 interventi “in sospeso”, seguito da Urologia con 300. Mirandola ha una “lista” di 400 persone, mentre 534 e 235 pazienti attendono una chiamata per essere operati, rispettivamente, a Vignola e a Pavullo.
Un 59 titolare di una ditta di trasporto di calcestruzzo avrebbe “commissionato” il rogo di due betoniere di due aziende di San Cesario e Anzola. Gli esecutori materiali sono tre giovani stranieri, anch’essi finiti nei guai.
MODENA –
Una concorrenza davvero sleale quella messa in atto da un imprenditore 59 enne sassolese, titolare di una ditta individuale adibita al trasporto di calcestruzzo.
Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Dottor Amara ed eseguite dal NucleoInvestigativo dei Carabinieri di Modena, ci sarebbe proprio lui dietro a due roghi dolosi, ai danni di una ditta di San Cesario sul Panaro, nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorsi, e di un’altra azienda di Anzola Emilia, nel bolognese, nella notte tra il 20 e il 21 maggio.
Ad andare a fuoco tre betoniere della prima ditta e una betonpompa della seconda, con il fine di trarre vantaggio nell’affidamento degli appalti, ma anche come vendetta per alcune vicende, ancora poco chiare, legate al “mercato” delle commesse.
Le indagini hanno consentito sia di risalire al materiale incendiario, sia al mandante, il 59 enne sassolese, ma anche agli esecutori materiali dei roghi dolosi: un 22 enne albanese, ex dipendente dell’imprenditore, un 21 enne tunisino e un 19 enne marocchino.
L’inchiesta ha anche consentito di fare luce su un ambiente lavorativo “difficile”, caratterizzato da una forte concorrenza tra “padroncini”. È emerso infatti anche un caso di corruzione interno alla ditta appaltante delle commesse, andato a vantaggio sempre del 59 enne. Ancora lui sarebbe stato oggetto di denuncia per condotte illecite da parte del titolare della ditta di San Cesario vittima del rogo.
Per il sassolese è quindi scattato l’arresto per incendio doloso in concorso e illecita concorrenza con violenza e minacce. L’uomo si trova ora ai domiciliari. Stessa misura cautelare anche per il 22 enne albanese, mentre per gli altri due giovani, identificati come esecutori materiali, è scattato l’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.
L'incidente è accaduto sulla strada Nazionale per Carpi; le cause al vaglio della Municipale. Sabato notte altra vettura fuori strada in tangenziale Carducci.
Modena -
Fortunatamente non sono in pericolo di vita i quattro giovani che, nella serata di domenica 2 dicembre, a bordo della loro auto, percorrendo la Nazionale per Carpi Sud, sono finiti contro un platano. Alla guida della Fiat 500X su cui viaggiavano c'era un ragazzo della provincia di Napoli e tra i passeggeri, tutti tra i 24 e i 25 anni, anche un ragazzo carpigiano.
I quatto amici procedevano in direzione di Carpi quando, verso le 20.30, all'altezza del civico 171, il conducente ha perso il controllo della vettura che è uscita di strada andando a sbattere contro una delle grosse alberature a bordo della carreggiata. Sul posto per i rilievi di legge è andata la Polizia municipale di Modena. I giovani sono stati tutti trasportati all'Ospedale Civile di Baggiovara con ferite di media gravità. Le cause del sinistro sono al vaglio della squadra dell'Ufficio Infortunistica della Municipale, che ha anche chiesto gli accertamenti per verificare se il conducente guidasse in stato di ebbrezza.
ALTRA VETTURA FUORI STRADA
Ed era sicuramente sotto l'effetto dell'alcol, l'uomo che sabato notte alla guida della sua auto è uscito di strada provocando un sinistro che non ha coinvolto altri veicoli. Il conducente, un 38enne di nazionalità marocchina e residente a Modena, era solo a bordo della vettura Punto e stava percorrendo la tangenziale Carducci di Modena. Verso l'una di notte, all'altezza dell'uscita 10, l'auto è uscita dalla sede stradale ed è finita nel fossato. Sul posto per i rilievi e i soccorsi è arrivata la Polizia municipale di Modena. Il conducente è risultato positivo al pretest alcolemico a cui ha accettato di sottoporsi, ma saranno gli accertamenti condotti dal personale sanitario dell'ospedale Civile di Baggiovara, dove è stato accompagnato per le lievi lesioni riportate, a stabilire in quale misura guidasse in stato di ebbrezza.
In questi casi l'iter prevede il ritiro cautelare della patente di guida per dieci giorni; quando arriveranno gli esiti degli esami, se il tasso alcolico nel sangue risulterà superiore a 0.8, l'uomo sarà denunciato alla Procura che deciderà in quale misura applicare la sanzione penale e la sospensione della patente. Solo nel caso il tasso alcolemico fosse tra 0.5 e 0.8 (prima fascia) scatterebbe esclusivamente una sanzione amministrativa.
L'uomo è già in carcere, visto l'aggravante del luogo e della giovane età dei clienti. L'operazione del Nucleo problematiche territorio scattata in seguito a segnalazione.
Modena -
Grazie alle segnalazioni dei residenti della zona e all'intervento della Polizia municipale di Modena, è in carcere l'uomo che spacciava droga nei pressi di un istituto superiore della città.
L'uomo, un tunisino di 55 anni irregolare sul territorio nazionale e già colpito da un provvedimento di espulsione, è stato arrestato dal Nucleo problematiche del territorio della Municipale nell'ambito di un'attività disposta appunto in seguito alla segnalazione della presenza di uno spacciatore che riforniva gli studenti all'uscita della scuola.
Venerdì 30 novembre ad attenderlo nei pressi dell'istituto superiore tra via Pascal e via Luosi, al termine delle lezioni, c'erano però anche gli agenti della Municipale in abiti civili che lo hanno visto arrivare in bicicletta ed effettuare un rapido scambio con un ragazzo che ha poi ammesso di averlo chiamato poco prima al cellulare. Gli operatori del Npt hanno arrestato lo spacciatore in flagranza di reato mentre cedeva al ragazzo, un minorenne, alcuni grammi di hascisc e in tasca aveva altri 50 grammi della stessa sostanza stupefacente. La droga è stata sequestrata insieme a 50 euro in contanti.
Inoltre, l'uomo ha tentato di scappare e di divincolarsi; è stato pertanto anche denunciato per resistenza, oltre che per spaccio di stupefacenti e dal Comando di via Galilei (dove la sua posizione si è aggravata anche in considerazione delle chiamate che gli sono giunte sul telefono cellulare da parte di altri studenti) è stato portato direttamente al carcere di Sant'Anna in attesa della convalida dell'arresto, come disposto dal magistrato visto l'aggravante dello spaccio a minorenni davanti a una scuola.
Cerimonia di consegna questa sera alle 18, all’auditorium dell’Assistenza Pubblica, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità. Premio all’imprenditore, menzione per il progetto “Montagnaterapia” del Club Alpino Italiano.
Parma -
In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, la sezione provinciale dell’Anmic consegna il “Premio Anmic Parma 2018” a Gerardo Malangone, imprenditore nel settore degli ausili per disabili che si è distinto anche nel volontariato e nel sociale con alcune donazioni di strumenti o di esperienze in favore di strutture o persone con disabilità del territorio.
La cerimonia di consegna avrà luogo oggi, lunedì 3 dicembre, alle 18, all’auditorium dell’Assistenza Pubblica (via Gorizia 2/a).
Anche quest'anno il premio Anmic prevede una menzione speciale: andrà al Cai Parma, per il progetto “Montagnaterapia” che, dal 2010, porta persone con disabilità all'aria aperta soprattutto attraverso escursionismo, ma anche arrampicata, bici e rafting, rendendo possibile, attraverso l'utilizzo di mezzi adeguati e volontari preparati, quanto sembra impossibile.
Il “Premio Anmic Parma” è un riconoscimento destinato a persone con disabilità che abbiano contribuito, nel loro settore di riferimento, alla crescita della comunità. Nel 2016 è stato assegnato alla sportiva Giulia Ghiretti, nel 2017 al medico Giancarlo Izzi (menzione speciale alla scrittrice Maria Teresa Rinaldi).
Alla cerimonia di premiazione, aperta alla cittadinanza e condotta dal giornalista Giuseppe Milano, interverranno le istituzioni cittadine.
Nella finalità di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in ambito cittadino, il Questore di Parma, nella mattinata odierna ha disposto la sospensione della licenza della discoteca “DADAUMPA”, ubicata a Parma in via Emilio Lepido nr. 48/A, per un periodo di 7 giorni.
IL MOTIVO DEL PROVVEDIMENTO
Il provvedimento, eseguito da personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, è stato adottato a seguito del verificarsi di vari episodi di violenza avvenuti all’interno del locale e nelle sue pertinenze, l’ultimo dei quali ha visto un frequentatore dello stesso aggredito e picchiato con lesioni guaribili in 30 giorni, oltre alla presenza di soggetti gravati da pregiudizi di polizia e/o penali.
CONTROLLI A PUBBLICI ESERCIZI
Il provvedimento è scaturito dopo i controlli svolti dalle forze di Polizia, in collaborazione con altri Enti, finalizzata a verificare la correttezza nella conduzione di attività economiche ed altro. Tra venerdì e sabato scorso sono stati infatti effettuati controlli ai quali hanno partecipato, oltre al personale della Questura, anche personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del S.I.A.N. dell’AUSL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro in diversi pubblici esercizi cittadini.
L’attività ha portato all’accertamento ed alla contestazione di violazioni amministrative da parte della P.M. (pubblicità dei prezzi, cartellonistica per il divieto di fumo, strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico, diffusione di musica senza autorizzazione o non in conformità alle prescrizioni, ecc); da parte dell’AUSL, con prescrizioni per l’osservanza di norme igieniche; da parte dell’Ispettorato del Lavoro con riscontro di lavoratori non regolari e conseguente sospensione differita dell’attività e sanzione amministrativa; da parte della Guardia di Finanza con sanzioni in materia di registratori di cassa e mancata emissione di scontrini.
La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha anche accompagnato in ufficio due cittadini stranieri per notifiche e verifica della loro posizione sul T.N..
Nel corso di detto servizio sono state identificate e controllate 12 persone, controllati 4 pubblici esercizi, accertate 12 violazioni con sanzioni per complessivi € 4.700 circa.
L’ex capitano crociato si racconta in “Alessandro Lucarelli, l’ultima bandiera” e ieri non sono mancate le persone in fila presso lo stadio Tardini di Parma per l'ambito autografo.
La presentazione del libro si terrà questa sera, venerdì 30 Novembre 2018, presso l’Auditorium Paganini (Sala Ipogea) alle ore 21. Presenta la serata Alessandro Bonan. INGRESSO LIBERO.
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia
Blitz della Polizia in una palazzina di Modena: arrestato un giovane italiano incensurato. Nell'appartamento rinvenuta droga e armi.
Modena -
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante, durante un servizio straordinario di controllo del territorio, ha fermato per accertamenti, in via Nonantolana a Modena, un'auto guidata da un giovane italiano di 23 anni incensurato, che ha mostrato subito evidenti segni di agitazione fornendo spiegazioni evasive circa la provenienza del mezzo in suo possesso.
Da una immediata verifica in banca dati il veicolo è risultato di proprietà di un sassolese, gravato da numerosi precedenti di Polizia. Per questo, il giovane è stato accompagnato in Questura per verifiche più approfondite. Qui gli agenti della Squadra Mobile lo hanno riconosciuto come assiduo frequentatore di uno stabile di via Attiraglio, abituale ritrovo di individui pregiudicati per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Nel corso del controllo sono stati recuperati due mazzi di chiavi, di cui uno appartenente all'abitazione del giovane; circa l'altro mazzo di chiavi il 23enne non ha voluto fornire spiegazioni. Vista la mancata collaborazione, gli agenti hanno deciso di recarsi presso lo stabile di via Attiraglio per verificare se tali chiavi permettessero l'accesso ad uno degli appartamenti. Dopo aver provato ad aprire la porta di diversi alloggi sono riusciti a trovare la serratura compatibile.
All'interno dell'appartamento, distribuiti nelle tre stanze di cui era composto, sono stati rinvenuti 30kg di hashish, di cui 100 ovuli del tipo "Amnisia", 22 kg di marijuana, 5,5kg di cocaina e 5 kg di eroina, oltre a materiale atto al confezionamento comprese due presse per la formazione dei "panetti".
Sono state recuperate e sottoposte a sequestro anche due pistole, una semiautomatica marca Franchi, calibro 7,65, completa di caricatore con inseriti 9 proiettili, una revolver marca Giver Johnson, priva di matricola, 18 proiettili calibro 3,65 compatibili con quest'ultima arma e contenuti in due confezioni sottovuoto a parte, nonché la somma di denaro in contanti pari a 2590,00 euro e tre telefoni cellulari.
Il 23enne, terminati gli adempimenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno.
Cerimonia di posa della prima pietra, per la realizzazione della nuova Casa della Salute Lubiana-San Lazzaro. L’intero progetto prevede anche un edificio che ospiterà il Polo Sociale Territoriale del Comune di Parma - che fa riferimento all’utenza della zona Lubiana-San Lazzaro-Cittadella - luogo di gestione dell’insieme degli interventi sociali, e un’altra struttura, destinata ad ospitare il Centro Dialisi territoriale dell’AUSL.
Parma -
Si è svolta, questa mattina, la cerimonia di posa della prima pietra, per la realizzazione della nuova Casa della Salute Lubiana-San Lazzaro, in via XXIV Maggio: è la quarta Casa della Salute delle sei previste in città, di cui tre già attive - le Case della Salute Pintor-Molinetto, Parma Centro e Montanara – oltre alla Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente.
"Una risposta condivisa e concreta alle necessità del quartiere" - ha affermato il sindaco Pizzarotti. L'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi ha dichiarato: “La nuova Casa della Salute Lubiana – San Lazzaro costituisce una struttura in funzione del quartiere che è nata grazie alla collaborazione tra i vari Enti coinvolti e che ha tenuto conto dei suggerimenti dei Consigli dei Cittadini Volontari e dei circoli presenti nel quartiere stesso. Una volta conclusa, permetterà il rientro nel quartiere del Polo Socio Sanitario, oggi ubicato negli ex uffici della Provincia in piazzale della Pace. La struttura è stata pensata come un vero e proprio Punto di Comunità e avrà una forma a “C”. Sarà dotata di una corte centrale verde, rivolta verso via XXIV Maggio, dove saranno collocati dei giochi bimbi. Possiamo parlare di una sorta di Centro Civico atipico la cui realizzazione avrà ricadute positive su l'intero quartiere dal momento che il Comune ha previsto anche la riqualificazione di via XXIV Maggio con nuovi parcheggi ed una pista ciclopedonale di collegamento con la zona dell'ex Althea. Un grazie alle Sorelle Missionarie di Maria, proprietarie del terreno, con cui è stato messo in atto “un percorso di condivisione”. Grazie anche a tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno concorso alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento a Massimo Fabi, ex Direttore Generale di Ausl Parma, oggi Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma. Il Comune ha contribuito a questa opera con risorse pari a circa 1 milione e 400 mila euro”.
Nell’edificio troveranno spazio le attività dell’Azienda USL oggi assicurate in via Leonardo da Vinci, quindi, lo sportello unico-CUP, il servizio infermieristico domiciliare, l’ambulatorio infermieristico di quartiere per la gestione della cronicità, il punto prelievi, l’ambulatorio di ostetricia, l’ambulatorio di ginecologia a cui si aggiungono i medici di medicina generale associati in medicina di gruppo, con l’ambulatorio infermieristico e la segreteria.
Ma l’intero progetto non prevede solo la realizzazione della Casa della Salute, infatti, l’opera comprende anche un edificio collegato alla Casa della Salute che ospiterà il Polo Sociale Territoriale del Comune di Parma - che fa riferimento all’utenza della zona Lubiana-San Lazzaro-Cittadella - luogo di gestione dell’insieme degli interventi sociali, e un’altra struttura, destinata ad ospitare il Centro Dialisi territoriale dell’AUSL. L’adiacenza della Casa della Salute e del Polo Territoriale garantirà una migliore integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali.
Nel dettaglio, il Polo Sociale Territoriale comunale (Polo Sociale Lubiana) ospiterà il segretariato sociale e un’equipe multi professionale - composta da assistente sociale, psicologo, educatore, ed altri operatori, man mano individuati a secondo delle necessità – per progetti ed interventi individualizzati e di sviluppo di comunità, attraverso l’integrazione con le diverse realtà e risorse territoriali. A cui si affiancano una sala riunioni e le sale d’attesa.
Il Centro dialisi sarà costituito da 3 sale con 6 posti letto ciascuna, più una sala astanteria e un’ulteriore sala da 2 posti ciascuna, oltre all’ambulatorio medico, l’ambulatorio medicazioni, l’accettazione con ufficio amministrativo, il locale della guardiola, gli spogliatoi, la sala d’attesa e i locali accessori e di servizio. Migliora quindi notevolmente l’accessibilità al servizio dialisi, oggi attivo alla Casa della Salute Pintor-Molinetto.
Hanno preso parte al mometo di posa della prima pietra i Rappresentanti delle Amministrazioni Comunali del Distretto di Parma; Professionisti delle due Aziende Sanitarie di Parma; Medici di Medicina Generale; Rappresentanti delle Associazioni del Volontariato locale e dei cittadini. Fra questi alcuni consiglieri comunali. Sono intervenuti: il sindaco, Federico Pizzarotti; Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna; Elena Saccenti, Direttore Generale AUSL di Parma; Massimo Fabi, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma; Michele Alinovi, Assessore Politiche di Pianificazione, Sviluppo del territorio e Opere pubbliche Comune di Parma; Laura Rossi, Assessora al Welfare Comune di Parma; Nicoletta Paci, Assessora alle Politiche della Sanità Comune di Parma; Barbara Lori, Consigliere regionale delegata della Presidenza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna; Pierantonio Muzzetto, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Parma e Suor Rosalina Offredi, in rappresentanza della società Missionaria di Maria – Saveriane.
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia