Un biglietto per l'ex compagna uccisa nel casale a San Prospero, prima di compiere il gesto estremo. Samuele Turco accusato di duplice omicidio si è tolto la vita ieri sera nel carcere di via Burla impiccandosi con un lenzuolo alle sbarre della finestra della cella.
Insieme al figlio era accusato di omicidio e la perizia psichiatrica aveva escluso l'infermità mentale, stabilendo la capacità di intendere e volere dei due al momento del duplice omicidio. La confessione di Samuele Turco nel mese di febbraio, aveva poi scagionato il figlio.
Smantellata dai Carabinieri un'associazione a delinquere finalizzata al controllo del traffico dei clandestini da avviare alla prostituzione, dall'Africa all'Italia con scalo a Bologna.
Alle ore 11:00 odierne, presso la sala "Scantamburlo" della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, situata in via dei Bersaglieri nr. 3 a Bologna, i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro illustreranno i dettagli di un'operazione che ha portato all'individuazione di una rete di criminali che gestiva il traffico dei clandestini.
Verso le ore 21:50 si sabato, una volante della Polizia è intervenuta per la presenza di una persona molesta Intercity 612 Taranto Milano. Il capotreno ha raccontato agli agenti che durante il tragitto da Reggio Emilia Emila a Parma, un uomo ha importunato i passeggeri e azionato il freno di emergenza provocando panico e un notevole ritardo del treno.
I poliziotti alla ricerca dell'uomo segnalato, lo hanno trovato mentre rovistata nella borsa di una signora anziana prelevando una busta contendente soldi, mentre la malcapitata urlava chiedendo aiuto. Nonostante il tentativo di fuga è stato bloccato.
L'individuo era entrato nella cabina della signora gridando "fermi tutti, sono un controllore", dopodiché aveva rubato la busta, contenente 200 euro e per guadagnarsi la fuga, aveva spintonato con vigore l'anziana donna facendola cadere rovinosamente a terra.
C.I., 45 enne pluripregiudicato, è stato accompagnato in Questura e tratto in arresto per il reato di rapina impropria aggravata e, su disposizione del P.M. di turno Dott. Giuseppe Amara, trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo che si terrà nell'odierna giornata. Per aver molestato i passeggeri ed azionato il freno di emergenza è stato denunciato anche per il reato di interruzione di pubblico servizio.
L'associazione di volontariato promossa dalla Caritas diocesana che a sede a Modena è stata presa di mira intorno alle 20 di ieri sera. Ignoti, hanno lasciato due molotov, bottiglie piene di benzina, contro la struttura che ospita diversi migranti e situata in strada Cimitero San Cataldo.
Fortuna ha voluto che solo una delle due abbia preso fuoco, limitando i danni. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e una volante della Polizia e gli inquirenti stanno cercando di risalire ai colpevoli tramite i filmati delle telecamere.
"Un gesto gravissimo, da condannare con decisione. Piena solidarietà a Porta Aperta". Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha commentato così la notizia delle due bottiglie incendiarie, scagliate contro la sede del centro di accoglienza.
"Spero che le indagini – aggiunge il sindaco - assicurino alla giustizia al più presto esecutori e mandanti. Piena solidarietà a Porta Aperta che svolge un ruolo così importante all'interno della comunità modenese".
L'incidente si è verificato alle 02.50 delle notte appena trascorsa, in via Fleming, all'altezza dell'edicola.
Una VW Polo condotta da una parmigiana di trantaquattro anni, mentre viaggiava con direzione p.le Caduti del Lavoro, è entrata in collisione con un veicolo in sosta. La Polo ha terminato la corsa cappottata al centro strada. La conducente ha riportato ferite lievi ed è stata trasportata al pronto soccorso dagli operatori del 118, intervenuti sul posto.
La dinamica dell'incidente è al vaglio della Polizia Municipale che ha effettuato i rilevi.
Sanità. La Giunta regionale chiede al ministero della Salute la deroga per non sospendere l'attività di assistenza al parto di 6 Punti nascita dell'Emilia Romagna.
19 luglio 2017
A rischio sono strutture con meno di 500 parti l'anno della rete dell'Emilia-Romagna. Si tratta di tre in Appennino - Castelnovo ne' Monti (Re), Borgo Val di Taro (Pr), Pavullo nel Frignano (Mo) -, Scandiano (Re) in pianura e due nell'area del cratere colpita dal sisma del 2012, Mirandola (Mo) e Cento (Fe).
L'assessore Venturi: "Abbiamo deciso di percorrere tutte le strade possibili per evitare la sospensione dell'attività di assistenza al parto. Sicurezza al primo posto: se verrà concessa doteremo i punti nascita del personale necessario. In caso contrario alle mamme e ai nascituri sarà comunque garantita assistenza di grande qualità".
La decisione è stata presa nel corso della seduta illustrata ieri dall'assessore alle Politiche della salute, Sergio Venturi, in commissione consiliare Politiche per la salute e politiche sociali, contestualmente alla presentazione della Relazione fatta dalla Commissione regionale tecnico consultiva sul percorso nascita, nella quale l'indicazione che viene data è quella di chiedere la deroga per i due punti nascita del cratere e di sospendere il servizio nelle altre quattro strutture, dove a giudizio della Commissione tecnica non vi sarebbero le condizioni di sicurezza necessarie visto il numero di parti largamente inferiore ai 500 l'anno (limite fissato in sede nazionale).
"Come Giunta abbiamo però deciso di percorrere tutte le strade possibili per evitare la sospensione delle attività di assistenza al parto nei sei punti nascita e per questo chiederemo la deroga al ministero. Qualora venisse concessa- prosegue l'assessore- doteremo i punti nascita del personale necessario a garantire gli standard di sicurezza richiesti, consapevoli, in quel caso, di non aver privato i territori, a partire da quelli di montagna, di servizi importanti per i cittadini e le comunità locali. In caso contrario- aggiunge l'assessore- prenderemo atto della decisione del ministero, ovviamente applicandola, altrettanto consapevoli di aver percorso tutte le strade possibili per evitare la sospensione del servizio di assistenza al parto, certi comunque che le strutture sanitarie di cui stiamo parlando, sulle quali stiamo investendo risorse per potenziare e innovare i servizi, saranno comunque in grado di assistere le partorienti e i loro bambini garantendo alti standard di qualità. Voglio infatti ricordare- chiude Venturi- che c'è un potenziamento dei servizi pre e post parto, con il registro delle gravidanze e l'assistenza attiva verso le donne".
Il Rapper Obitex arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione illegale di stupefacenti.
Il cantante, molto noto sui canali web, è stato tratto in arresto questa mattina dai poliziotti della Squadra Mobile modenese, in viale Gramsci, zona cittadina su cui da tempo si stanno incentrando le attività di controllo straordinario del territorio da parte della Polizia di Stato.
S.O.I. nigeriano di 31 anni era dimorante proprio nel viale dove è stato colto in flagranza di reato.
L'uomo, richiedente asilo, era noto negli ambienti per le sue attività di youtuber e di rapper con il nome d'arte di OBITEX, con numerosi video girati proprio a Modena.
Questa mattina, alle 10.00, è stato sottoposto a controllo da parte di un equipaggio della Sezione Narcotici che ha sequestrato 260 grammi di marijuana; 355,00 euro probabile provento di spaccio; 5 telefoni cellulari ed un bilancino di precisione sottoponendolo in stato d'arresto.
In Questura gli è stato notificato immediatamente anche il provvedimento di diniego dello status di richiedente asilo emesso dalla Commissione per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Firenze, Sezione di Perugia.
Per OBITEX si è quindi chiusa la parentesi di immigrato-artista ed è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Continuano i controlli disposti dal Questore nella zona di viale Gramsci, parco XXII Aprile, via Attiraglio che nella serata di ieri si sono concretizzati in posti di controllo e verifiche sin dal primo pomeriggio.
Le attività straordinarie sono state effettuate con l'impiego di cinque equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e sono state coordinate dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Un nigeriano di 21 anni N.F., in regola con le norme sul soggiorno, è stato tratto in arresto nei pressi del parco XXII Aprile in quanto trovato in possesso di 6 dosi di eroina, cocaina e marijuana. L'uomo aveva appena ceduto una dose di cocaina a una coppia di italiani segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanza stupefacente.
Complessivamente, al termine del servizio sono state identificate 32 persone, 2 delle quali indagate per violazione della normativa sull'immigrazione: un ghanese di anni 26 e un marocchino di anni 36.
Entrambi gli stranieri sono stati posti a disposizione dell'Ufficio Immigrazione.
Da sabato sera erano iniziate le ricerche del 12enne, scomparso a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Purtroppo il corpo senza vita è stato ritrovato dai vigili del fuoco nel canale dove ieri erano state anche recuperate le sue ciabatte, a circa 800 metri dalla bicicletta.
Probabilmente Ali Hassnain, di origine pakistana, è scivolato in acqua in strada Villa Superiore, mentre stava raggiungendo gli amici. A recuperare il corpo del bambino è stata la squadra di sommozzatori di Bologna, questa mattina, poco prima delle 11, all'altezza del limitrofo comune mantovano di Suzzara.
Fermo di polizia giudiziaria effettuato dalla Polizia di Stato nei confronti di uno straniero di 23 anni responsabile di rapina e violenza sessuale, in viaggio su un treno regionale proveniente da Bologna e diretto a Parma.
Modena, 13 luglio 2017
Alle 8.30 di ieri un equipaggio della Squadra Volante ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria uno straniero del Gambia, E.D. di 23 anni, responsabile dei reati di rapina e violenza sessuale.
I fatti si sono svolti su un treno regionale proveniente da Bologna e diretto a Parma quando, alle 5,30, una giovane coppia ha visto sedersi di fronte al proprio posto il giovane straniero che dopo alcuni ammiccamenti ha iniziato ad allungare le mani sulle gambe di una bielorussa ventitreenne, seduta accanto al proprio fidanzato.
I due dopo avere respinto l'uomo si sono immediatamente spostati su altre sedute ma lo straniero ha continuato a seguirli e a molestare la ragazza.
Le avance condotte con insistenza hanno spinto un kosovaro, che si stava recando al lavoro a Parma, ad intervenire in soccorso della coppia, al punto che E.D. vistosi pressato lo ha colpito con un violento pugno al volto e dopo averlo spintonato gli ha persino portato via il portafogli contenente circa 600 euro. Successivamente si è allontanato dal vagone nel tentativo far perdere le proprie tracce.
Nel frattempo grazie all'intervento del capotreno è stata data comunicazione alla sala Operativa della Questura di quanto accaduto.
All'arrivo, presso la stazione ferroviaria di Modena, l'aggressore si è immediatamente dato alla fuga. Grazie alle immediate testimonianze raccolte dagli uomini della Squadra Volante, che hanno fornito un quadro descrittivo del soggetto assolutamente dettagliato, un secondo equipaggio Volante è riuscito ad intercettare l'uomo condotto presso gli Uffici della Questura e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria quale indiziato dei delitti di rapina e violenza sessuale.
Inoltre, è emerso che lo straniero, sebbene titolare di permesso di soggiorno quale richiedente asilo, risulterebbe domiciliato presso una struttura d'accoglienza e pertanto è stato immediatamente segnalato alla Prefettura per valutarne la permanenza dei presupposti d'accoglienza quale richiedente asilo.
Al termine degli accertamenti l'uomo è stato condotto presso la casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.