Listeria nel PROSCIUTTO COTTO QUANTO BASTA FIORUCCI x2. COOP fa scattare il richiamo. Non è da escludersi un pericolo per la salute per chi dovesse consumare il prosciutto.
13 luglio 2018
Nel prosciutto cotto è stata riscontrata la presenza di Listeria monocytogenes. Immediato è scattato il ritiro dal mercato. Oggi la catena Coop e Unicoop Tirreno hanno annunciato il ritiro da tutti i negozi del lotto: L 8278001840 EAN 8007975007395 del PROSCIUTTO COTTO QUANTO BASTA FIORUCCI x2 90g con scadenza 05 08 2018 Produttore Cesare Fiorucci.
Secondo una comunicazione ufficiale il prosciutto cotto potrebbe presentare una contaminazione da Listeria mycocitogenes. Coop precauzionalmente ha già ritirato il prosciutto dagli scaffali dei supermercati.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al fornitore CESARE FIORUCCI SPA al numero verde 800 868 060 oppure all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" non esclude che l'ingerimento del prosciutto cotto possa provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione. Il batterio della Listeria potrebbe provocare sintomi influenzali (febbre, mal di testa, malessere). Alle donne incinte e alle persone che soffrono di immunodeficienza e che accusano i sintomi descritti si consiglia di consultare un medico. Pertanto rilanciando l'allerta riportata dal portale della COOP, invita i consumatori di astenersi dall'acquisto del lotto interessato invitando chi lo ha già effettuato e chi lo ha in casa a non utilizzarlo e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Facebook chiude il profilo della figlia morta, la madre ottiene l'accesso. I sopravvissuti dovrebbero essere in grado di accedere all'account Facebook dei loro parenti defunti. L'ho ha ordinato il Tribunale federale tedesco.
12 luglio -
Facebook era diventato l'unico filo che la legava alla figlia morta: "C'erano foto e frasi postate da lei in questi anni". Oltre ai ricordi impressi nella mente. Per questo quando il social network ha chiuso la pagina della figlia, probabilmente dopo la segnalazione che si trattava di un profilo di un utente morto, la mamma è come se l'avesse persa di nuovo. Perché entrare nel profilo della figlia le permettava di rileggere post e commenti, di riguardare le foto e sentirla ancora vicina. Ma ora è possibile. Lo ha deciso, oggi 12 luglio, l'Alta corte federale (BGH) a Karlsruhe. Secondo i magistrati "Gli eredi hanno anche bisogno di accedere a un account Facebook. Il contratto con Facebook fa quindi parte dell'eredità dei genitori, quindi hanno accesso completo all'account della figlia."
Il caso riguarda una madre, che non poteva accedere alla pagina on-line della figlia defunta. La figlia quindicenne del la querelante è morta in un incidente della metropolitana nel 2012 in circostanze poco chiare. Sua madre sperava di scoprire attraverso l'accesso all'account Facebook, se la ragazza avesse intenzioni suicide. Aveva anche le credenziali, ma non poteva più accedere ai contenuti dell'account. Questo è in un cosiddetto stato commemorativo, che rende impossibile leggere i messaggi personali. I tribunali di grado inferiore avevano deciso diversamente. Nel 2015, la corte distrettuale di Berlino ha inizialmente stabilito che Facebook deve garantire l'accesso completo ai genitori come eredi. La Corte d'appello, aveva valutato diversamente e respinto il ricorso presentato dalla madre. Mentre, in ultima battuta, il Tribunale federale si è pronunciato accogliendo le doglianze dei genitori.
La sentenza di Karlsruhe, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", dovrebbe essere di fondamentale importanza per la futura gestione del patrimonio digitale. Dopo la scomparsa di un nostro caro, l'accesso virtuale può dare l'idea di averlo ancora qui. Sembra una stupidaggine, ma per i genitori, in particolar modo, significava tutto. È un gran dolore.
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha effettuato servizi straordinari di controllo del territorio nell'area della Stazione Ferroviaria e nelle zone limitrofe, così da intensificare l'azione di prevenzione e contrasto di qualsiasi forma di illegalità in un periodo – appunto quello delle vacanze estive - in cui la frequentazione e l'affluenza di persone in tali luoghi subisce una notevole impennata.
L'obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza non solo ai viaggiatori, ma anche ai residenti.
Una attività mirata effettuata con l'impiego di pattuglie della Squadra Volante e del locale Posto di Polizia Ferroviaria, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, che si affianca ai servizi ordinari svolti quotidianamente dal personale della specialità della Polizia di Stato anche a bordo dei convogli.
Sono state passate al setaccio da una task force di poliziotti vie, banchine, aree di parcheggio, sottopassi, piazzole di sosta e l'area dello scalo merci ferroviario.
I controlli, effettuati anche con l'utilizzo di metal detector, a partire dalle ore 7.00 di ieri mattina fino al primo pomeriggio, hanno portato all'identificazione di 74 persone, di cui 39 di nazionalità straniera.
Nella mattinata di ieri, lunedì 9 luglio, personale della Squadra Volante, è intervenuto in Via Langhirano, 243 presso la ditta Rodolfi Mansueto per un sopralluogo di furto.
Il responsabile della ditta ha spiegato che tra la sera di venerdì 6 ed appunto le prime ore di lunedì, i ladri avevano rubato una macchina operatrice cingolata, da 62 quintali, del valore commerciale di circa 80.000 euro, posseduta a titolo di leasing.
Il mezzo, di fatto avviato senza le chiavi, regolarmente rinvenute nella ditta, era stato fatto uscire dalla parte dell'area cortilizia priva di recinzione e condotto, sempre per i campi, fino alla più vicina strada mulattiera asfaltata.
Nella serata di ieri, la Polizia è intervenuta in Piazzale della Pilotta a seguito della chiamata al 113 da parte di uno straniero trafelato che si esprimeva in pessimo italiano.
La Volante, accorsa sul posto, ha rintracciato il ragazzo, un cittadino somalo, incensurato e in regola sul territorio nazionale, residente in città, ancora palesemente scosso ed intimorito, che ha riferito l'accaduto.
Pochi minuti prima, mentre si trovava in biciletta sotto i portici della Pilotta, era stato avvicinato da 3 soggetti, verosimilmente nigeriani, che con violenti spintoni l'hanno fatto rovinare in terra per poi bloccarlo con la forza e rapinarlo dei 30 euro che aveva nel portafoglio. Subito dopo il fatto, i tre si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce.
Ieri sera, personale del Commissariato di Carpi ha tratto in arresto un italiano, di 33 anni, senza precedenti di polizia e in evidente stato di alterazione psicofisica, per tentata rapina aggravata dall'uso delle armi e lesioni personali aggravate.
L'uomo, si è recato all'interno del Mc Donald's, dove, armato di cutter, ha bloccato e minacciato una dipendente, cingendole un braccio al collo e puntandole l'arma alla gola, intimando ad una cassiera di consegnargli l'incasso.
Un avventore ha reagito, riuscendo a disarmarlo e grazie al tempestivo intervento di un equipaggio della Squadra Volante, è stato possibile bloccarlo.
IL 33enne è stato associato alla locale casa Circondariale, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
La dipendente e l'avventore del fast food hanno riportato ferite da taglio, quelle della donna, trasportata in ospedale, giudicate guaribili in 8 giorni.
Scontro tra due auto alle 3 di domenica 8 luglio, convolto anche un terzo veicolo. Accertamenti sull'uso di alcolici e sostanze per i due conducenti.
Modena -
Sono finiti all'ospedale in cinque, due di loro con lesioni di media gravità, in seguito a uno scontro frontale tra due auto che si è verificato intorno alle 3 di notte, tra sabato 7 e domenica 8 luglio, su via Gherbella a Modena, nei pressi dell'intersezione con via Contrada, nella curva a circa 200 metri dalla rotatoria della Nuova Estense. E' rimasto coinvolto anche un terzo veicolo.
Le cause dell'incidente sono in corso di approfondimento da parte della Polizia municipale che ha già disposto gli accertamenti sull'uso di alcolici e sostanze per i due conducenti delle auto. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco, oltre a due ambulanze e un'auto medica. I feriti sono stati trasportati all'ospedale di Baggiovara. Per consentire gli accertamenti la strada è rimasta chiusa fino alle 5.50.
Lo scontro è avvenuto tra una Clio guidata da un 34 enne residente in città (S.T. le iniziali) e diretta verso Modena e una Golf guidata da S.M. (33 anni, residente a Vignola) che aveva percorso via Contrada provenendo dalla rotatoria della Nuova Estense dirigendosi verso la Vignolese. I due feriti più gravi sono il conducente della Golf e la passeggera (J.C. di 27 anni), mentre i tre della Clio hanno riportato solo lievi lesioni.
A causa dei detriti sulla carreggiata, è rimasta danneggiata anche una Citroen Cactus che seguiva la Clio in direzione del capoluogo. Nessuna conseguenza, invece, per la conducente.
La grande sfera oro, dopo circa quattro mesi, lascia Piazza Garibaldi. L'opera d'arte, dalle maestose dimensioni, faceva parte di una delle installazioni d'introduzione alla mostra Il Terzo Giorno (FOTO), inaugurata a palazzo del Governatore lo scorso 20 aprile.
Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante di Modena ha deferito all'Autorità Giudiziaria un 24enne italiano per lesioni personali aggravate commesse nei confronti della madre.
Gli agenti si sono recati presso l'abitazione di una 60enne che ha raccontato di esser stata vittima di un'aggressione da parte del figlio. Il ragazzo, sotto effetto di sostanze stupefacenti, l'ha ripetutamente colpita, prima con una scopa e poi con alcuni pugni al volto.
L'aggressione sarebbe scaturita dal mero stato di alterazione del giovane che, probabilmente in preda ad un grave stato dissociativo, non avrebbe riconosciuto la madre, ritenendola un'estranea.
Lui, in stato confusionale, ha dapprima negato l'evento per poi ammettere l'aggressione, riferendo di essere un tossicodipendente e di aver assunto eroina e marijuana.
La signora, refertata presso il nosocomio cittadino è stata dimessa con prognosi di 7 giorni.
Previa autorizzazione del Magistrato di turno, è stato disposto l'allontanamento urgente del giovane dalla dimora, con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla madre.
Nel tardo pomeriggio di ieri, i Vigili del Fuoco sono intervenuti nel villaggio industriale di Finale Emilia, in provincia di Modena, per uno spaventoso incendio all'interno dell'Azienda Ecobloks, specializzata nella lavorazione del legno.
La colonna di fumo era visibile a chilometri di distanza. Alle prime squadre giunte dai distaccamenti più vicini si sono rapidamente aggiunti supporti provenienti dalla sede centrale dai distaccamenti volontari della zona e dai limitrofi Comandi di Ferrara e Bologna. Complessivamente, data la vastità delle fiamme, sono intervenuti 35 Vigili del Fuoco con 13 mezzi. In alcune ore di intenso lavoro i vigili del fuoco hanno circoscritto il rogo, impedendone la propagazione ad altre parti dell'azienda.
Solo a tarda notte le fiamme sono state poste sotto controllo.
Sono ancora in corso le indagini per capire le cause, ma stando alle prime verifiche, le fiamme si sarebbero sviluppate a causa di alcune scintille sprigionate da una pressa che si trova all'interno e che hanno incendiato il truciolato.
Per fortuna non ci sono stati feriti.