La coldiretti stima in un miliardo di euro il danno del maltempo di questa prima metà d'estate.
di LGC - Parma, 23 luglio 2014 – Pioggia e pioggia. L'anticiclone delle Azzorre quest'anno non riesce proprio a influenzare un'estate come si deve sulla nostra penisola. Punte di caldo in cui la colonnina sfiora i 37 gradi in alcune aree del sud e delle isole per poi precipitare anche a 17 gradi nell'arco di sole 24 ore con precipitazioni, in alcuni casi, intensissime.
Un'estate pazza che coldiretti stima abbia già causato un miliardo di euro di danni.
L'inizio dell'estate è stato segnato - sottolinea la Coldiretti - dal 34% di pioggia in più caduta nel mese di giugno con punte di oltre il +200 per cento in alcune zone anche turistiche del centrosud e del tempo incerto della prima meta di luglio. Il risultato è che, anche considerando le partenze del week end, non piu' di 6 milioni di italiani - stima la Coldiretti - sono già partiti per le vacanze per concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa. Il maltempo che ha lasciato a casa gli italiani ha anche colpito con temporali, bombe d'acqua e grandine le coltivazioni agricole spesso prossime alla raccolta rovinando il lavoro di un intero anno di molte aziende agricole con effetti anche sull'occupazione stagionale.
La stagione piovosa ha fatto perciò ulteriormente crollare i consumi di frutta e verdura alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che sta mettendo a rischio le imprese e, probabilmente la salute consumatori.
Un settore, quello dell'ortofrutta, che è al centro delle attenzioni anche del Ministro Martina il quale, secondo una nota del Ministero, ha inviato una lettera al Commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Cioloş, nel quale chiede che la Commissione "valuti, con estrema urgenza, la possibilità di attivare adeguate misure, eccezionali e transitorie" per fronteggiare la crisi del mercato italiano delle pesche e nettarine.
A pagarne le conseguenze, di quest'estate pazzerella, sono quindi prevalentemente il turismo e l'agricoltura con grave danno per l'economia dell'intero Paese.
La stampa internazionale esalta i prodotti enogastronomici di eccellenza dell'Emilia Romagna: dalla mortadella al Parmigiano Reggiano, dal Prosciutto di Parma al Culatello di Zibello, all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena -
Parma, 26 luglio 2014 -
Il più diffuso quotidiano del Messico – "El Sol de Mexico", sede Città del Messico, 500mila copie di tiratura – ha dedicato due articoli (il 29 giugno e il 6 luglio) a "I sapori di Bologna e dell'Emilia Romagna", come si legge nel titolo.
I due ampi reportage sono firmati dalla corrispondente in Europa del quotidiano messicano Maria Esther Estrada che ha preso parte, dal 18 al 28 giugno, in collaborazione con Apt Servizi a un tour in Emilia Romagna e che, in passato, ha scritto altri articoli sull'offerta turistica regionale.
Nei due servizi la giornalista fa scoprire al vasto pubblico messicano i segreti produttivi che portano, sulle tavole di tutto il mondo, al consumo di prodotti enogastronomici unici: dalla mortadella al Parmigiano Reggiano, dal Culatello di Zibello all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. E, questa piccola "enciclopedia del gusto" emiliano romagnola, non può non finire parlando della qualità dei vini presenti nel territorio: Lambrusco, Pignoletto, Malvasia, Albana, Sangiovese che Maria Estrada ha potuto apprezzare nella sua visita all'Enoteca regionale di Dozza.
Nella sua tappa a Bologna la giornalista ha scoperto (e lo descrive) come nasce quell'autentica leccornìa che si chiama mortadella e come la sua produzione - oggi tutelata da un Consorzio - è stata regolata nel 1661 addirittura da un cardinale. Origini antichissime (attorno al XII secolo) anche per il Parmigiano Reggiano, un formaggio dalle straordinarie proprietà alimentari, "ideale per tutte le età", che scopre nella sua sosta in un caseificio di Parma. Presso l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense la reporter del quotidiano messicano viene a contatto con il "prosciutto meglio curato d'Italia": il Culatello di Zibello. La giornalista si dice colpita dallo spettacolo della cantina di stagionatura di Culatelli di Massimo e Luciano Spigaroli e dal sapore delicato, quasi senza grassi, di questo prodotto la cui maturazione "può aspettare fino a 36 mesi". "Anni di amore e pazienza - scrive Maria Estrada - sono necessari per produrre l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena il cui sapore intenso è una delizia per il palato". Fino al 1980 - ricorda la reporter - "questo prodotto era poco noto fuori dall'Emilia Romagna mentre oggi è venduto in tutto il mondo".
Anche il vasto pubblico cinese ha potuto conoscere alcune eccellenze enogastronomiche dell'Emilia Romagna: il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Questo è stato possibile grazie ad un articolo pubblicato, nel mese di aprile, nel bimestrale "Wine Press" di Shanghai, la più importante rivista del settore vinicolo in Cina (350mila copie di diffusione).
L'articolo è firmato da Lawrence Lo, un opinion leader che si occupa di cucina europea, scrive per riviste di alimentazione ed è autore di diversi blog. Per il canale Ics della tv di Shanghai Lawrence Lo partecipa al programma settimanale dedicato al food & wine.
Dopo la partecipazione al Sigep di Rimini - il Salone Internazionale Della Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali - Lawrence Lo ha preso parte ad un educational tour promosso da Apt Servizi con tappe a Parma e Modena: due capitali del gusto dell'Emilia Romagna. Nel Parmense, a Langhirano, Lawrence Lo ha avuto un "contatto", apprezzandone la qualità, con il famoso Prosciutto di Parma preparato seguendo rigorosi processi di produzione. L'autore dell'articolo racconta poi ai lettori cinesi un'altra positiva scoperta fatta in Emilia Romagna: l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. "Un prodotto - scrive Lawrence Lo che ha visitato un'Acetaia di Modena - che per essere autentico deve avere un invecchiamento superiore ai 12 anni e che si abbina alla perfezione con un altro prodotto di eccellenza dell'Emilia Romagna: il Parmigiano Reggiano".
(Fonte: Ufficio Stampa APT Servizi)
Passa al 30 luglio la scadenza delle candidature delle aziende reggiane impegnate nella ristorazione di qualità, nella ricettività e nella produzione agroalimentare che possono candidarsi a far parte del nuovo progetto di valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri -
Reggio Emilia, 23 luglio 2014 -
La Camera di Commercio ha prorogato al 30 luglio il termine entro il quale le imprese reggiane impegnate nella ristorazione di qualità, nella ricettività e nella produzione agroalimentare possono candidarsi a far parte del nuovo progetto di valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri, nato dalla collaborazione tra l'Ente camerale reggiano, Unioncamere Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna (Direzione Generale Agricoltura) e APT Servizi.
L'iniziativa punta alla creazione di nuove offerte – caratterizzate da alti livelli qualitativi - per lo sviluppo stabile del turismo enogastronomico sul mercato globale, anche in vista dell'importante vetrina rappresentata da EXPO' 2015.
I mercati esteri sui quali si concentreranno le azioni promozionali del progetto sono sette: Germania, Regno Unito, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti e Israele.
Le eccellenze locali saranno organicamente in questi Paesi (oltre che sul mercato interno) partendo proprio dalle manifestazioni d'interesse che le imprese hanno tempo d'esprimere sino al 30 luglio, alle quali seguirà poi una selezione riguardante la qualità e l'affidabilità delle strutture.
Completato anche questa seconda fase, partirà la predisposizione e la promozione di nuovi "pacchetti turistici" sia in vista dell'Expo che nell'ambito dei Paesi individuati dal progetto.
Le imprese interessate possono inviare la scheda di adesione (reperibile sul sito www.re.camcom.gov.it) alla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Ulteriori informazioni: Ufficio Promozione Camera di Commercio di Reggio Emilia - tel. 0522-796528/529 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Sabato 26 e domenica 27 luglio prosegue la Mont'Arquato Summer delle Cantine Casabella: protagonista "L'Abbraccio", Emilia Igt Chardonnay, la cui etichetta porta la firma dell'artista Giancarlo Bargoni -
Piacenza, 24 luglio 2014 -
Terzo appuntamento con "L'Abbraccio" per la rassegna estiva in programma alle Cantine Casabella di Castell'Arquato, la Mont'Arquato Summer, dedicata ai vini bianchi della pregiata linea Mont'Arquato. Sabto 26 e domenica 27 luglio, lo store di Casabella, in località Socciso, a pochi chilometri dal piccolo borgo medievale di Castell'Arquato, vedrà la degustazione guidata con sommelier de "L'Abbraccio", Emilia Igt Chardonnay d'arte grazie all'importante etichetta disegnata e dipinta dall'artista Giancarlo Bargoni. La degustazione artistica si svolgerà nel negozio, aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica con promozioni sul vino protagonista della giornata.
"L'Abbraccio" nasce dall'intensa emozione che l'artista Giancarlo Bargoni provò durante una visita guidata alle Cantine Casabella nell'ottobre del 2009: l'assaggio del mosto a fine fermentazione di due piccole partite di Chardonnay e di Cabernet- Sauvignon colpì così tanto il pittore che chiese di riassaggiare i vini a maggio, quando i prodotti sarebbero stati più evoluti. Il secondo incontro non deluse Bargoni che rimase stupito dalla complessità degli aromi e dalle sensazioni, uniche e diverse tra loro, che provò. L'assaggio fu ispirazione: Giancarlo Bargoni pose su due tele le complesse emozioni di quei momenti. L'Abbraccio, da molti definito «più californiano che piacentino», fu definito dall'artista «Chardonnay dall'aroma ampio, ricco di note di frutta, fiori e vaniglia , ha una complessa armonia che si fonde in un sentimento di calore e di piacevolezza , come un forte "abbraccio"». E l'etichetta riprende la tela del Bargoni.
Accanto ad esso nasce "Lo Schiaffo", «Cabernet- Sauvignon dal forte tannino ed un corpo da record».
Gli stessi due vini furono scelti come partner del vernissage della mostra al Musée Estrine- Fondazione Van Gogh di Saint-Rémy-de-Provence, dove i profumi ed i colori della Provenza si sono intrecciati con i sentori dei due vini di Cantine Casabella e con i colori dei quadri di Giancarlo Bargoni.
Per info: Cantine Casabella, Castell'Arquato- 0523804441; info@cantinecasabella; www.cantinecasabella.com.
La scheda del vino Emilia IGT Chardonnay "L'Abbraccio"
Vitigno:
Uve a bacca bianca, Chardonnay 100%.
Produzione:
ETA' MEDIA VIGNA: 12 anni
RESA PER ETTARO IN UVA: 95 quintali
EPOCA E CONDIZIONE DELLA VENDEMMIA: seconda settimana di settembre con raccolta manuale delle uve selezionate.
SISTEMA DI COLTIVAZIONE E DENSITÀ VIGNA: cordone speronato con 4800 piante per ettaro.
VINIFICAZIONE Pigiatura con pressa soffice e fermentazione a temperatura non superiore a 18° C. nelle barriques francesi e americane nuove.
MATURAZIONE E AFFINAMENTO A fermentazione ultimata, affinamento del vino nelle stesse barriques per 6 mesi e in bottiglia per tre mesi alla temperatura di 15° C. E' commercializzato a partire da settembre dell'anno successivo della vendemmia.
Caratteristiche organolettiche:
COLORE: giallo paglierino carico con riflessi dorati.
PROFUMO: Ampio, complesso, persistente, note di fiori, di frutta (leggero sentore di pesca) e di vaniglia.
SAPORE: Elegante, morbido, armonico, complesso e di buon corpo. GRADAZIONE ALCOLICA: 13% vol.
Abbinamenti gastronomici:
Risotti e pasta ai frutti di mare e grigliata mista di pesce.
Servizio:
Servire a 8° C in calici grandi a tulipano chiuso.
(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)
Fermi i listini del Burro e del Grana Padano. Il Parmigiano in leggero calo solo a Parma e relativamente al 24 mesi di stagionatura.
di Virgilio, Parma - 23 luglio 2014 -
LATTE SPOT Dopo avere perduto 2,5 € nelle ultime due settimane il Latte Crudo Spot si prende una pausa. 40,00 e 41,00 €/100 litri di latte sono rispettivamente le quotazioni minime e massime registrate lo scorso lunedì 21 luglio alla borsa di Verona, confermando perciò le quotazioni del 14/7. Inversione di tendenza per il latte intero spot pastorizzato estero che guadagna 1,35% e dopo 3 settimane di intensa flessione recupera circa 50 centesimi e si riporta entro la forbice compresa tra 38,15 e 39,18€/100 litri.
BURRO E CREMA Nulla di nuovo sul fronte del Burro. Invariate le quotazioni su tutte le piazze prese a riferimento. Unica eccezione la crema di latte a uso alimentare che a Verona, dopo due settimane di negatività (-12 centesimi al litro), lo scorso 21/7 ha mantenuto la quotazione di 1,74€/litro fissato a Verona.
GRANA PADANO La settimana appena conclusa ha mantenuto invariati i listini del Grana Padano in tutte le principali piazze e per tutte le tipologie di stagionatura. A mantova si sono confermati i prezzi compresi tra 6,65 e 6,90 e tra 7,45 e 7,70€/kg rispettivamente per il 10 e il 14-16 mesi di stagionatura. Milano invece ha confermato la forbice tra 6,85 e 6,95 per il 9 mesi e 7,45 e 8,10 €/kg per il 15 mesi di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO La 29esima di calendario si è invece contraddistinta per una riduzione di valore della stagionatura 24 mesi per il Parmigiano Reggiano quotato a Parma. 10 centesimi perduti quindi per la stagionatura più apprezzata dal pubblico che si colloca tra 9,25 e 9,60 €/kg con una perdita di 1,05% sul listino precedente. Nessuna variazione invece è intervenuta sulla quotazione del 12 mesi che ha confermato il prezzo compreso tra 7,85 e 8,20€/kg. Nessuna variazione di listino è stata registrata a Milano e a Reggio Emilia.
Festival Cittaslow dei Cibi Strada: il 26 e 27 luglio a Felina (Reggio Emilia) due giorni all'insegna del vivere slow -
Reggio Emilia, 22 luglio 2014 -
Il 26 e 27 luglio 2014 a Felina di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) torna il consueto appuntamento con il Festival Cittaslow dei Cibi Strada, l'evento dedicato al buon gusto e al buon vivere che ogni estate porta nel comune reggiano numerose appassionati provenienti da tutta Italia.
La manifestazione rientra tra gli eventi selezionati da ANCI per Expo 2015, una raccolta di iniziative in tutta Italia per promuovere l'agroalimentare italiano in vista del grande evento del 2015. Si parlerà quindi di cibo a 360°.
Accanto alla tradizionale presenza delle Cittaslow italiane rappresentate dalle loro eccellenze agroalimentari e al Mercato della Terra di Slow Food Reggio Emilia, questa nuova edizione sarà caratterizzata come sempre dalla presenza dei Cibi di Strada, spesso conosciuti anche con il loro nome inglese "street food", tutti quei cibi pronti per un consumo veloce e immediato, in piedi o seduti o anche mentre si sta passeggiando.
Intorno alla tavola ci ritroveremo per mangiare una fumante polenta stiada, servita sul tagliere come da tradizione, e ormai da anni simbolo indiscusso della manifestazione. Ma sarà anche una disfida tra piatti vegetariani e piatti di carne: il tradizionale pinzimonio arricchito da hummus di ceci contro salsiccia con cipolla caramellata, riso basmati con verdure versus spalla al forno, insalata di farro contro tagliere di salumi e formaggi.
E ancora gnocco fritto, necci, baccalà fritto, panini con i sapori delle Cittaslow, piadine, erbazzone di montagna, e tante altre proposte anche per gli intolleranti al glutine.
La manifestazione proseguirà infatti la sua collaborazione con l'AIC Associazione Italiana Celiachia con tanti cibi di strada che potranno essere gustati anche da chi soffre di intolleranza al glutine. Il tutto potrà essere consumato accompagnato da birra artigianale e vini emiliani.
Presente anche il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano che sarà rappresentato da un gruppo di aziende che partecipano al "Paniere dei Parchi", un progetto di Soft Economy nei Parchi e nelle Aree Protette dell'Appennino Emiliano. Si tratta di una rete di aziende agroalimentari e turistiche che avranno come obiettivo quello di valorizzare il rapporto stretto e sinergico con il territorio di origine. Gli operatori saranno impegnati in attività di qualificazione e promozione, mirate a intercettare nuovi mercati e target, all'interno di un unico paniere di prodotti e servizi, con lo scopo di proporre un "paesaggio alimentare" di alto pregio e di presentarlo a un vasto pubblico, anche attraverso presentazioni, show cooking, incontri.
Un'altra importante presenza "verde" sarà la partecipazione del progetto Mobile Green Power, che darà la possibilità di produrre energia semplicemente pedalando. Il progetto e la filosofia di MGP nascono dal bisogno di sostenibilità dei consumi in base a due principi fondamentali: produrre energia elettrica con metodi ecologicamente sostenibili e consumarne il meno possibile, coniugando ecologia, ambiente e spettacolo...in uno slogan "il movimento è Energia"!
Insolita protagonista sarà poi la pecora, con laboratori artistici sulla lavorazione della lana cardata, e prove di tintura e di telaio con l'Associazione per il recupero della lana di pecora cornigliese.
In strada non ritroveremo solo cibi ma anche mostre, i giochi antichi promossi da UISP, il mercatino delle opere dell'ingegno e dell'artigianato artistico e tanta buona musica ad opera delle street band che nell'arco delle due giornate animeranno strade e piazze di Felina. Sabato sera "La Notte delle Bande" rassegna bandistica con la partecipazione del Complesso Bandistico "G. Verdi" di Moglia (MN) e del Corpo Bandistico Banda "Città di Scandiano" (RE), domenica sera concerto di musica swing anni '40 e '50 con Bixio e le Simpatiche Canaglie.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con le associazioni locali e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Parco Nazionale dell'Appennino tosco – emiliano, Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano. Il Festival Cittaslow dei Cibi di Strada oltre ad aver ottenuto il riconoscimento di Ecofesta è anche all'interno del percorso ORI DELLA TERRA REGGIANA proposto dalla Provincia di Reggio Emilia.
(Fonte: Mood comunicazione)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 29 21 Luglio 14
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SOMMARIO Anno 13 - n° 29 21 Luglio 14
1.1 editoriale Ai ripari... non certo dal sole estivo
2.1 ambiente GREENPEACE: Omini LEGO in azione contro la distruzione dell'Artico
3.1 bonifiche Fondi UE. La Regione Emilia Romagna approva il programma 2014-2020
3.2 latte e quote Il latte della discordia
4.1 Lattiero caseario Calma piatta per i "duri".
5.1 benessere Vinoterapia, un bagno di lunga vita
5.2 indicazione di origine Approvata l'etichetta di "prodotto di montagna"
6.1 comarketing Comarketing, Camoscio d'Oro e Piadina Loriana. Il Ricettario.
6.2 pomodoro 2014 Pomodoro, campagna 2014 in linea con le previsioni
7.1 consumi e crisi +10% la povertà
La campagna con cui Greenpeace chiede a LEGO di abbandonare Shell è partita lo scorso 1 luglio. In soli dieci giorni sono state raccolte oltre 325 mila firma
ROMA, 11.07.2014 - Si sono arrampicati sulla torre di Pisa, hanno sfilato in corteo a Piazza San Pietro e organizzato un sit-in a Piazza Duomo a Milano. Oggi gli omini LEGO sono scesi in strada con Greenpeace per chiedere alla loro casa madre di interrompere la partnership commerciale con la Shell, compagnia petrolifera tra le più aggressive nell'esplorazione petrolifera del Polo Nord, una minaccia per gli abitanti e gli animali che vivono in questa area fondamentale per gli equilibri del Pianeta.
Ad Andria l'intero LEGO cast dei Simpson ha posato davanti a Castel del Monte, mentre a Verona davanti all'Arena i personaggi di Guerre Stellari hanno chiesto di risparmiare l'Artico dalla distruzione. A Roma, mini gommoni e attivisti si sono ritrovati a Castel Sant'Angelo lungo il fiume Tevere.
«Ogni azienda ha la responsabilità di scegliere eticamente i propri partner commerciali e i propri fornitori» afferma Mel Evans, della campagna Save The Arctic di Greenpeace. «Lego afferma che vorrebbe lasciare un mondo migliore ai nostri figli, ma stringe ancora accordi commerciali con Shell, una delle aziende più inquinanti del Pianeta, che ora minaccia la bellezza incontaminata dell'Artico. Una decisione sbagliata, una cattiva notizia per tutti i bambini. Per questo chiediamo a LEGO di abbracciare la causa per la difesa dell'Artico, rompendo il patto con Shell».
La campagna con cui Greenpeace chiede a LEGO di abbandonare Shell è partita lo scorso 1 luglio. In soli dieci giorni sono state raccolte oltre 325 mila firme e altrettante email sono state recapitate ai vertici della LEGO.
Rabboni: "l'Emilia-Romagna è stata la prima regione italiana per l'export dell'agroalimentare, superando la Lombardia".
Bologna – 16 Luglio 2014 –
L'Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dell'Emilia-Romagna in attuazione del Reg. (CE) 1305/2013. La proposta, nei sette anni, potrà contare su una dotazione di risorse per un miliardo e 190 milioni di euro. Le risorse: 513 milioni provengono dall'Europa; 474 milioni dallo Stato e 203 milioni dalla Regione (che raddoppiano rispetto all'anno precedente).
Tra le priorità: la competitività delle imprese con l'obiettivo di aumentare e stabilizzare la reddittività (544,6 milioni); l'ambiente (526 milioni per ridurre l'impatto delle attività agricole e sostenere la produzione biologica integrata), i giovani (130 milioni per l'insediamento di nuove imprese agricole) e lo sviluppo dei territori e delle zone rurali più fragili. Quest'ultima priorità è finalizzata a contrastare l'abbandono e il dissesto idrogeologico dei territori. Al suo interno, previsto un finanziamento regionale di 26 milioni per aumentare la dotazione di servizi socio-assistenziali nei territori.
L'assessore all'Agricoltura, Tiberio Rabboni, è tornato a sottolineare il rilievo economico, sociale e politico di questo atto di programmazione per un "settore leader in Italia e in Europa". Nel 2013 - ha ricordato- "l'Emilia-Romagna è stata la prima regione italiana per l'export dell'agroalimentare, superando la Lombardia". Il comparto, in crescita dal 2008, "ha una funzione antirecessiva e vogliamo contribuire ad una ulteriore crescita e ad un miglioramento della capacità di competere e della redditività. Riassunto in numeri, il programma- ha ricordato l'assessore- finanzierà circa 10 mila progetti di investimento da parte di imprese agricole, e poi sono previsti interventi formativi e consulenze tecniche per circa 29 mila destinatari. Mentre sono 200 mila gli ettari di terreno su cui ci saranno azioni di miglioramento ambientale". (Fonte Regione Emilia Romagna)
I produttori ungheresi chiedono un intervento contro l'ingresso di latte a basso costo. Il Ministro Martina dice NO all'aumento delle quote.
di Virgilio, Parma 16 luglio 2014
Il latte è un alimento principe nella dieta alimentare e la sua produzione è da sempre fonte di reddito per una gran parte di imprese agricole.
Il regime delle quote latte è stato uno dei sistemi più efficaci di intervento da parte della CE prima e UE dopo per equilibrare domanda e offerta all'interno del mercato comune e, nonostante le storture italiane, il suo scopo è stato in gran parte raggiunto.
Dal 2015 tutto cambierà ma nel frattempo, anche in ragione delle differenze organizzative e strutturali dei sistemi economici e, nello specifico, zootecnici dei diversi Paesi membri, determina pressioni alle "frontiere" come sta accadendo in Ungheria in questi giorni.
A riportare la notizia per la quale i produttori magiari sarebbero sul piede di guerra è il sito EUROREGION.NET.
I produttori di latte ungheresi si dicono quindi pronti a manifestare se il loro governo non interverrà sulla questione ormai insostenibile del latte importato a basso costo che comporta una sovraproduzione di quello nazionale.
La rotta del latte - ricorda www.economia.hu- infatti procede da Nord a Sud, approdando in Italia e in Grecia, mentre quello arriva che in Ungheria proviene dall'Europa Settentrionale e Occidentale, soprattutto dalla vicina Slovacchia, ma anche dalla Polonia, dalla Germania e dall'Austria. Hegedus Imre, parlando alla tv nazionale M1 a nome associazione ungherese dei produttori di latte che presiede, ha sottolineato che il problema deve essere legato anche a questioni di Imposta sul Valore Aggiunto. La domanda che deve essere posta, sottolinea Hegedus, come possa essere rivenduto a basso costo sugli scaffali il latte straniero, ad esempio quello tedesco, che in Germania costa di più che in Ungheria.
- CHIUSO DOSSIER LATTE -
Nel frattempo, lo scorso 14 luglio, dopo 5 mesi di trattative, si è finalmente concluso il dossier latte con un No da parte del nostro Ministro Maurizio Martina sostenuto da altri rappresentanti di Paesi UE che in questi ultimi anni di regime quote latte hanno, contenuto le produzioni. Non così è stato invece da parte di Germania, Olanda, Polonia, Austria, Danimarca e Belgio che, al contrario, hanno notevolmente aumentato le proprie produzioni di latte proprio allo scopo di godere di un "vantaggio competitivo" in occasione delle nuove misure di intervento sul latte che verranno adottate a partire dalla campagna lattiera 2015-2016. La richiesta di questi Paesi del Nord, con in testa la Germania, era di modificare il tenore di grasso nel latte che, in sostanza, si sarebbe tramutato in un aumento della quota latte disponibile per i loro produttori con la conseguenza non indifferente di non dover pagare la "multe".
Questa volta non sono stati gli italiani a fare i furbetti...