Clima, accordo raggiunto ma... Latte sempre più giù e parmigiano sempre più su. Cereali, cala il petrolio, calano i noli, la FED alza i tassi e gli scambi stagnano. Renzi pigliatutto, con Bonaccini si accaparra le regioni. Emilia Romagna, Xylella Free.
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SOMMARIO Anno 14 - n° 51 20 dicembre 2015
1.1 editoriale Clima, accordo raggiunto, ma...
3.1 cereali Cereali cala l'indice dei noli e sono favoriti gli scambi tra mercati distanti.
4.1 Lattiero caseario Latte sempre più giù e Parmigiano sempre più su.
5.1 turismo Itinerari verdi, all'Alta via dei Parchi dell'Emilia Romagna è andato un abito riconoscimento
5.2 salute Il Formaggio può creare dipendenza'
5.3 educazione alimentare Frutta e latte nelle scuole
6.1 fitosanità Emilia Romagna, Xylella Free
6.2 cereali. 2° aggiornamento Mercati internazionali. La Fed ha alzato i tassi.
7.1 alimentazione "Sono come mangio". Il consorzio torna nelle scuole.
8.1 export Dalla CCIAA di Reggio finanziamenti per partecipare a fiere internazionali
8.1 regioni Con Bonaccini, Renzi si piglia anche le Regioni
9.1 export emilia romagna Qualche timido rialzo per i vini bianchi.
11.1 promozioni "vino" e partners
Mercuri (Alleanza Cooperative Italiane): Bene il piano europeo di educazione alimentare. Siamo pronti a collaborare con il MIPAAF.
Roma, 15 dicembre 2015. "Apprezziamo il ruolo strategico riconosciuto dal Parlamento europeo all'educazione alimentare attraverso la scuola, luogo d'eccellenza per la formazione delle coscienze, fondamentale per trasmettere già in giovane età le buone abitudini per una corretta e sana alimentazione. La cooperazione è a disposizione del ministero delle Politiche Agricole per una proficua collaborazione in tal senso".
Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative - settore agroalimentare, Giorgio Mercuri, ha espresso soddisfazione per la nuova proposta di regolamento su latte e frutta nelle scuole presentata ieri in occasione del Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione Europea. "Potrebbe essere interessante – ha continuato Mercuri – incentivare, tra le misure da proporre, gite scolastiche e visite di studio presso cooperative di raccolta, trasformazione e fattorie didattiche, da realizzarsi anche con contributi economici da parte delle aziende per coprire i costi di trasporto sostenuti dagli istituti scolastici".
(Fonte Alleanza delle Cooperative Italiane)
La FED ha finalmente deciso per l'aumento dei tassi. Il petrolio, e l'indice dei noli continuano a scendere. In sudamerica l'Argentina mette accende i motori per una svalutazione della moneta.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 dicembre 2015 -
Era nell'aria e è avvenuto. La FED ha alzato i tassi a conferma della consolidata ripresa dell'economia statunitense. Solo un +0,25% è la correzione intervenuta dalla FED ma quanto basta per spingere il dollaro a rafforzarsi ancora.
Nel frattempo il nuovo Presidente Argentino dopo aver agito sui dazi, ha comunicato la liberazione del cambio Peso/Dollaro che di fatto aprirà una stagione di svalutazione della moneta sud americana.
E' presto per trarre delle conclusioni e le reazioni dei mercati però non tarderanno a farsi sentire. La sensazione degli operatori prevedono un Bord in ribasso per recuperare concorrenzialità sul fronte sud americano e un Dollaro in recupero sull'Euro.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è ancora in flessione negativa a 471 punti, il petrolio cede sino a 35,50 $/barile e il cambio a 1,0855.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Come da tradizione in questo periodo dell'anno l'approssimarsi delle festività sta imprimendo un maggiore dinamismo sui mercati agricoli alla prima fase di scambio, seppure con i dovuti distinguo da settore a settore.
Roma, dicembre 2015 - Tra gli avicoli, segnala l'Ismea nella consueta Overview settimanale, faraone, galline e tacchini dovrebbero beneficiare anche nei prossimi giorni di una domanda piuttosto vivace, con ricadute positive sui listini. Per i polli, dopo l'interruzione dell'attività di macellazione delle settimane precedenti, la minore disponibilità di prodotto sta riequilibrando il mercato, che rimane invece critico per le carni di coniglio, poco richieste dal consumatore. Risulta stabile la domanda di uova che, per la categoria piccola destinata all'industria, viene comunque considerata insoddisfacente rispetto alle aspettative.
Un mercato a due velocità si evidenzia, invece, per i suini, con i capi da allevamento ancora penalizzati da scambi poco dinamici e quotazioni tendenti al ribasso, seppure in misura più mitigata rispetto alle scorse settimane. Per i suini da macello, i listini dovrebbero invece stabilizzarsi dopo i significativi ribassi delle scorse settimane, nonostante le previsioni indichino una buona ripresa dell'attività di macellazione. In questo caso la spinta rialzista viene contrastata dalla buona disponibilità dal lato dell'offerta e dalla pressione esercitata dai macellatori, forti di un prezzo a livello Ue sostanzialmente stabile. Lo scenario si profila difficile nel mercato dei tagli, con la Cun che indica ribassi per cosce, pancette e coppe e aumenti solo per i lombi.
L'attuale griglia dei prezzi di capi e carni bovine non dovrebbe registrare variazioni di rilievo nel corso della settimana appena cominciata, situazione questa che non delude comunque gli operatori del settore specie nel confronto con lo stesso periodo del 2014. Le macellazioni bovine dovrebbero proseguire ad un ritmo sostenuto in vista dei giorni di fermo delle prossime due settimane per le festività di fine anno, con capi avviati alla macellazione che risultano in buona parte appesantiti, per i riporti di novembre e anche di ottobre. Nei giorni scorsi, solo i listini dei vitelli da macello hanno registrato segnali di ripresa, con riflessi immediati sui tagli di tutte le tipologie.
Nel caso degli ovi-caprini, nonostante l'esordio si sia rivelato buono nelle diverse piazze di contrattazione, il mercato prosegue bene soltanto nelle zone del Centro-Italia, mentre nelle Isole maggiori denota segni di sofferenza per le pressioni concorrenziali del prodotto estero.
Riguardo ai lattiero-caseari, il calo dei listini delle materie grasse osservato in precedenza sembra essersi arrestato su un livello che dovrebbe rimanere stabile anche nei prossimi giorni. Le quotazioni dei grana a denominazione, specie delle tipologie a stagionatura più lunga, potrebbero invece spuntare qualche ulteriore rialzo, rafforzando così i recuperi registrati nelle ultime contrattazioni. La dinamicità della domanda estera, soprattutto statunitense e nipponica, sta di fatto trainando il mercato dei formaggi europei e anche i prodotti italiani, in associazione a una domanda interna, che come di tradizione in questo periodo dell'anno, sta mostrando una maggiore vivacità rispetto ai mesi scorsi.
Sui mercati ortofrutticoli le condizioni generali restano analoghe a quella delle ultime sedute, con un'offerta generalmente abbondante e prezzi stazionari o in ulteriore contrazione, specialmente per i carciofi.
Dopo la breve ondata di freddo che ha colpito soprattutto le regioni del Centro-Nord, le temperature si sono riportate su valori stagionali senza interferire né sui livelli di produzione né sui prezzi. Il quadro è andato progressivamente stabilizzandosi anche per gli ortaggi in serra, dopo una prima fase di tensione successivamente rientrata.
Riguardo alla frutta, non emergono novità per le mele, di cui la Polonia, a causa del blocco russo, ha perso quest'anno il primato dell'export, passato a Italia ed Usa. Mercato senza novità anche per gli agrumi, nonostante i problemi qualitativi segnalati nel Catanese con la caduta della cenere vulcanica sui frutti.
Nel comparto cerealicolo, dopo una breve pausa di stabilità hanno ripreso a scendere le quotazioni del frumento duro, in un mercato che fatica in questa fase a tenere le posizioni e dove gli scambi proseguono per limitati quantitativi.
Mercato calmo, con valori stazionari, per il frumento tenero, in un contesto di prezzi invariati anche per mais e orzo. Al contrario, è proseguita la discesa dei prezzi della soia, di nuovo penalizzata dalle dinamiche internazionali, mentre le crusche, a seguito di alcuni vuoti d'offerta, stanno registrando una tendenza alla rivalutazione prevedibile anche nel prosieguo del mese.
Positiva l'evoluzione sui mercati floricoli trainati dalle vendite delle specie natalizie (stelle di Natale e fronde ornamentali). La richiesta, vivacizzata dall'approssimarsi delle festività, ha favorito anche le altre referenze commerciali, intensificando gli scambi e spingendo i prezzi al rialzo.
Nel mercato dei vini, infine, dove le trattative proseguono regolari, è previsto il protrarsi della buona stabilità di fondo dei listini per tutte le tipologie, anche se qualche timido rialzo sta interessando sia i bianchi comuni che i rossi, sulla scia di quanto sta accadendo sul mercato spagnolo. Risultato questo già positivo, vista la lunga serie di flessioni messa a segno nel corso degli ultimi mesi.
Per quanto riguarda gli oli di oliva, invece, il mercato si rivela dinamico ma ancora in fase di assestamento e l'evoluzione delle quotazioni si profila pertanto altalenante ma su fondo cedente. Nel corso delle ultime sedute i prezzi dell'extravergine si sono attestati sotto la soglia dei 3,70 euro al chilo, tornando ai livelli di un anno e mezzo fa, seguendo la dinamica ribassista dei mercati internazionali, spagnolo in testa. E tale trend potrebbe proseguire anche nella seconda metà di dicembre, quando il mercato avrà a disposizione importanti volumi proveniente dai frantoi iberici.
(Fonte ismea 15 dicembre 2015)
Cala il petrolio, cala l'indice dei noli ma gli scambi sono ancora ridotti. In attesa della decisone della Federal Reserve gli operatori sembrano osservare piuttosto che speculare.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 dicembre 2015 -
Il nuovo Presidente Argentino ha agito sui dazi, ma la notizia i mercati la avevano già scontata, mentre per la svalutazione della moneta la strada è ancora lunga. Intanto il mercato non ha sussulti, e i fondi continuano a guardare. Un'attesa che potrebbe essere giustificata dalla mancanza di liquidit, dalla incertezza degli scenari mondiali o dall'effetto Glencore, il colosso delle materie prime che, nel giro di pochi giorni, ha visto il titolo borsistico precipitare e risorgere, "Follia Glencore" titolava lo scorso 5 ottobre il Sole 24 Ore (da -31% a +72% in sette giorni senza motivo).
Intanto i noli così bassi dovrebbero favorire i mercati più lontani ma il risultato sarà visibile tra qualche settimana. L'ultima variabile incerta da non sottovalutare sta nella decisione che èrenderà la FED che, come ormai appare una certezza, sembra orientarsi verso l'innalzamento dei tassi.
La farina di soia su base annua per il 2016 ieri sera (15/12) ndr) prima dell'ultimo calo quotava circa 311 per la 44 e 320 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Comunque, come si diceva, gli scambi sono ancora ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale, dove stagnano i consumi e il "commercio". Le uniche merci in contro tendenza sono per il momento i cruscami di frumento che martedi, nel dopo listino, erano ancora in aumento, e le polpe di barbabietola a causa di una scopertura. Un fenomeno analogo potrebbe presto verificarsi anche per altre materie provenienti dall'estero e con trasporto vaicolare, come ad esempio orzo-grano-mais distiller colza e girasole-piselli ecc... Il periodo critico per la logistica gommata avrà le sue punte massime tra la 52esima settimana e la seconda del nuovo anno.
Intanto i prodotti per i biodigestori sempre ricercati, e il grosso lotto di mais inquinato derivazione Ravenna, nel frattempo si è quasi volatilizzato su biodigestori industriali ben attrezzati a superare gli ostacoli burocratici non impressionati dalla mole di burocrazia.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 484 punti, il petrolio rimbalza a 37,10 $/barile e il cambio a 1,09341.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Mentre rimane stazionario il valore del burro e della panna, i listini del latte spot continuano a segnare quotazioni negative da 5 settimane consecutive. In ripresa invece i listini delle due principali DOP con il Parmigiano in testa nel tentativo di recuperare, almeno parzialmente, le perdite subite durante il lungo periodo di crisi.
di Virgilio, 16 dicembre 2015
LATTE SPOT Non si argina la crisi del latte spot. Una perdita meno marcata del latte nazionale rispetto a quello estero.
Tra 34,02 e 35,05 €/100 litri di latte la quotazione scaligera del crudo spot nazionale (-0,74%. Più marcata la perdita del late intero spot estero che cede il -3,23% (30,41-31,45 €/100 litri di latte) mentre crolla di quasi dieci punti percentuali lo scremato di provenienza estera assestandosi tra 14,49% e 15,53% (-9,38%).
BURRO E PANNA Stazionario il prezzo del burro in tutte le piazze prese a riferimento. Nessuna variazione registrata nemmeno per la crema di latte e la panna di centrifuga a uso alimentare contrattate a Milano e a Verona rispettivamente.
Borsa di Milano 14 dicembre:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,95€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.
Borsa Verona 14 dicembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 11 dicembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 15 dicembre
BURRO ZANGOLATO: 1,35 - 1,35€/kg.
GRANA PADANO La prossimità delle festività natalizie fa bene anche al Grana Padano. Un nuovo rimbalzo di 5 centesimi registrato alla borsa di Milano per il 9 mesi di stagionatura e per il 15 mesi e oltre. Tra 6,40 e 6,50€/kg. (+0,78%) il valore fissato per il 9 mesi e tra 7,15 e 7,80€/kg il prezzo indicato alla borsa milanese (+0,67%)
PARMIGIANO REGGIANO Impensabile sino a poche settimane fa che il Parmigiano Reggiano potesse riprendere fiato in modo così sensibile. 5 centesimi nuovamente recuperati dal 12 mesi e addirittura altri 10 conquistati dal 24 mesi di stagionatura. Nello specifico, alla borsa merci di riferimento comprensoriale di Parma il 12 mesi è stato quotato tra 7,75 e 8,05€/kg (+0,64%) e tra 8,90-9,20€/kg (+1,12%) è la quotazione riferibile al 24 mesi di stagionatura.
Mercati, l'USDA lascia inalterati i mercati. Ritrovata vivacità per il Parmigiano. Il Latte spot in picchiata. Italian Sounding: ingannati due terzi dei consumatori USA. Elezioni in Bonifica. Chi chiede il commissariamento? I migranti e la ragione degli UEmanoidi. FOOD e export è record.
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SOMMARIO Anno 14 - n° 50 13 dicembre 2015
1.1 editoriale Migranti, hanno ragione gli "UEmanoidi"
3.1 cereali L'USDA lascia inalterati i mercati.
4.1 Lattiero caseario Ritrovata vivacità per il Parmigiano. Il Latte spot in picchiata
5.1 federconsorzi CIA: inaccettabile qualsiasi ipotesi di riesumare Federconsorzi
5.2 vino E' Piacentino il miglior spumante dolce italiano
6.1 Giovani e agricoltura Emilia Romagna, 411 domande per iniziare l'attività agricola
6.2 Aceto Balsamico De Nigris premiato in Parlamento
7.1 made in italy Italian Sounding: ingannati due terzi dei consumatori USA.
8.1 bonifica Elezioni Bonifica, poca trasparenza. C'è chi invoca il commissariamento per rinviare le elezioni
9.1 export emilia romagna Export Food: record storico nel 2015
11.1 promozioni "vino" e partners
In attesa delle decisioni del nuovo Presidente dell'Argentina che potrebbe svalutare la moneta con riduzione dei dazi all'esportazione, i mercati non manifestano particolari variazioni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 dicembre 2015 -
Nessuno scossone dalla pubblicazione dei dati USDA e i mercati perciò non reagiscono a conferma di una notevole consistenza degli stock. Le variabili che potrebbero condizionare i mercati potrebbero provenire dal sud america e in particolare dall'Argentina. Il nuovo Presidente Argentino con tre mosse potrebbe scombussolare il mercato attraverso: svalutazione della moneta e contemporanea riduzione dei dazi all'esportazione, quindi vendita delle scorte strategiche di seme di soya per introitare valuta forte.
Esiste anche la possibilità che gli Usa concedano aiuti alla produzione del biodiesel destinando le risorse alla produzione e non alla miscelazione innescando un sistema incentivante alla spremitura che condurrebbe, presumibilmente, a tendenze ribassiste delle farine e rialziste invece per l'olio e del seme, sempre che siano ancora valide le logiche convenzionali di mercato.
Tutto ciò è comunque circoscritto al campo delle ipotesi e nel frattempo si assite a una maggiore resistenza sui cereali, sui semi, e sull'olio. Ancora debole il mercato della farina di soya.
La farina di soia su base annua per il 2016 nella serata di giovedi, prima dell'ultimo calo, quotava circa 311 per la 44 e 318 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.
Mercato nazionale
Momento di difficile interpretazione dei mercati che da un lato sembrano senza rete e tendenti al basso, mentre al contrario la sensazione è di avere raggiunto i minimi storici e perciò in attesa di imminenti probabili ripartenze.
Scambi ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale. L'unico segmento in contro tendenza sembra per il momento essere solo il comparto cruscami di frumento e i prodotti per i biodigestori, sempre molto ricercati.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 534 punti, il petrolio crolla a 36 $/barile e il cambio recupera ancora a 1,09423.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Legge di Stabilità. Il presidente della Cia, Dino Scanavino, sulle voci della presentazione di un emendamento per rifinanziare l'ente: "Speriamo siano infondate ma pronti a dare battaglia"
Roma, 11 dicembre 2015 - Speriamo sia infondata la notizia che vuole in arrivo un emendamento alla legge di Stabilità per riesumare la Federconsorzi, un ente che la legge in vigore qualifica come meritevole di liquidazione ed estinzione. Sarebbe assurdo e inaccettabile decidere di riservare a un ristretto gruppo di persone che oggi gestiscono la Federconsorzi quello che è un vero e proprio "tesoretto", pari a 400 milioni di euro, che potrebbe invece essere destinato dal governo a risolvere problemi veri che riguardano tutta l'agricoltura, come la questione aperta dell'eliminazione dell'Imu a chi affitta ai giovani agricoltori. Lo afferma il presidente della Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.
Sarebbe l'ennesima volta in cui si prova, nel mezzo della discussione della legge di Stabilità, a tentare un vero e proprio colpo di mano per riportare in vita la Federconsorzi. Siamo pronti a dare battaglia per impedire un'operazione del genere -aggiunge Scanavino- che definiamo a dir poco scandalosa.
LA VICENDA ATTUALE
E' dal 2010 che quasi ad ogni legge di Stabilità qualche parlamentare – di ogni schieramento - prova ad inserire nella legge stessa un emendamento che 'regala' il residuo attivo della vecchia Federconsorzi a quella attuale, controllata totalmente da una ben individuata associazione agricola.
LO 'SCANDALO'
La storia è nota, si tratta di uno dei più grandi disastri economici dell'Italia: in seguito al crack del 1991 da oltre 4.400 miliardi di vecchie lire per Il quale le banche revocarono il fido alla Federconsorzi, tutto il pacchetto fu commissariato. E passò in concordato preventivo, in mano a una Società di gestione per la realizzazione Sgr costituita ad hoc nel 1993. Il valore dei beni provenienti dalla Federconsorzi in liquidazione giudiziaria furono stimati all'epoca in 3.900 miliardi di lire. Vale a dire più o meno 2 miliardi di euro di 20 anni fa. Ma il prezzo pagato dalla Sgr costituita da una cordata di banche e imprese fu di "soli" 2.150 miliardi di lire. Generando un plusvalore di 1.750 miliardi di lire.
Tutti contenti quindi? No, la bancarotta di Federconsorzi coinvolse migliaia di agricoltori, oltre alle aziende fornitrici: a loro i danni, ad altri i vantaggi.
(Fonte Cia)
Autunno prodigo di riconoscimenti importanti per i vini piacentini. La Malvasia Spumante Dolce Perini&Perini è stata premiata da Luca Maroni come il miglior spumante dolce d'Italia.
Piacenza, dicembre 2015.
Il premio è stato ritirato da Stefano Perini durante lo spettacolo di Luca Maroni "I migliori vini d'Italia" tenutosi nei giorni scorsi a Milano nel suggestivo scenario del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. La manifestazione è continuata poi anche il sabato e la domenica, quando la Malvasia Spumante Dolce Perini&Perini è stata presentata e commentata dallo stesso Luca Maroni durante una degustazione guidata e tenuta proprio da lui sabato pomeriggio.
Luca Maroni è tra i massimi esperti italiani di enologia ed il suo blog "I migliori vini italiani" un punto di riferimento fondamentale per gli addetti ai lavori e gli appassionati di questo settore. Maroni è stato collaboratore di Veronelli ed autore di innumerevoli pubblicazioni e qualificate guide nel settore, ha condotto trasmissioni televisive e realizzato libri pubblicati in tutto il mondo. E' quindi legittimo motivo di orgoglio che il suo "placet" sia andato ad un prodotto d'eccellenza delle cantine delle famiglie Ferrari e Perini come la Malvasia Spuntante Dolce. Ricavata da un vitigno autoctono, la Malvasia di Candia Aromatica, dopo la pigiatura soffice e una criomacerazione pellicolare per 18 ore, fermenta in autoclave con lieviti selezionati a temperatura di 12-14 gradi fino ad ottenere la sovrapressione desiderata, mantenendo inalterati gli aromi caratteristici del vitigno. Colore giallo paglierino con riflessi dorati, sapore dolce, morbido e fruttato, profumo caratteristico aromatico di pesca ed albicocca, si sposa naturalmente con dolci e formaggi.
Un altro prestigioso premio nazionale è andato alla Barbera Colto Vitato del Cicotto delle Cantine Romagnoli che ha ottenuto l'ambito Oscar per l'ottimo rapporto qualità/prezzo sull'edizione 2016 della Guida Berebene. Il premio è stato consegnato a Luciana Biondo a Torino in occasione della presentazione della pubblicazione in un'importante cornice, quella di Gourmet, una tre giorni dedicata al mondo dell'enogastronomia visto dalla parte dei professionisti e addetti ai lavori. Un prodotto piacentino atipico trattandosi di un Bordolese di colore violaceo mediamente intenso. Al naso sentori di viola e di frutti rossi di giusta maturazione. Al palato, l'acidità tipica del vitigno si integra con il corpo del vino, rendendo l'assaggio di assoluta piacevolezza. Vino fine, persistente, di buona longevità, ha meritato questo riconoscimento della Guida Berebene2015 del Gambero Rosso tra i 688 prodotti italiani premiati con l'Oscar qualità/prezzo, un riconoscimento oggi quanto mai importante in tempi in cui consumatore è più attento al costo del vino, pur senza rinunciare alla qualità.
Foto allegate:
Foto 1: Luca Maroni premia Stefano Perini durante lo spettacolo "I migliori vini d'Italia"
Foto 3: La Barbera Colto Vitato del Cicotto, premiato dalla Guida Berebene 2016
Piacenza 3 dicembre 2015