Arrestato in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti nel locale “Gusto Parma”. Dopo due giorni il locale é stato chiuso dal questore per motivi di ordine e sicurezza pubblica
Parma 21 settembre 2019, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini circa l'attività di spaccio in un locale di Via D'azeglio, Gusto Parma, i polizziotti sono tornati due giorni fa, nello stesso locale, questa volta con l'ausilio anche delle unità cinofile.
Durante il controllo alla vista degli agenti, Okoduwa Daniel, Cittadino Nigeriano classe 91', è scappato verso il retrobottega ed ha tentato di disfarsi di 3 sacchetti pieni di sostanza stupefacente. L'uomo è subito stato bloccato dagli Agenti e tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Era in possesso di circa 50grammi di Marijuana pronti per essere smerciati, così come era in possesso di 305 euro, divisi in banconote di piccolo taglio, chiaro provento della sua attività delittuosa.
Il giorno successivo è stato processato per direttissima, e condannato alla pena di mesi 10 di reclusione e 2000 euro di multa, con pena sospesa.
Oggi, con provvedimento adottato ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), il Questore di Parma ha disposto la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all’interno del ristorante “GUSTO PARMA”, ubicato in via D’Azeglio nr. 72/B, per un periodo di 10 giorni.
Il provvedimento, che ha come finalità la tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, è stato adottato a seguito di più controlli effettuati all’interno del locale dove sono stati identificati avventori gravati da precedenti penali. In particolare due soggetti pregiudicati sono stati trovati all’interno negli ultimi due controlli e nell’ultimo in ordine di tempo, avvenuto il 18 u.s., uno di essi è stato tratto in arresto da personale dell’UPGSP perché trovato in possesso di sostanza stupefacente finalizzato allo spaccio.
L’accertata costante presenza di alcuni avventori pregiudicati proprio per reati in materia di stupefacenti ha configurato una situazione di sicuro pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, circostanza di fatto che ha indotto a sostenere un giudizio prognostico di pericolosità, attesa anche l’eventuale possibilità di “scontri” tra i vari soggetti che gravitano all’interno del locale, per il predominio territoriale nell’attività illecita dello spaccio di stupefacenti.
Il provvedimento è stato notificato ed eseguito da personale della Divisione di Polizia Amministrativa collaborato da personale dell’UPGSP.
Parma, 18 settembre 2019 - La strategia della Questura per garantire la sicurezza della città e contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio è operare attraverso tutte le sue articolazioni, anche contemporaneamente.
Da una parte gli uffici investigativi operano attraverso perquisizioni ed arresti, andando a scovare i responsabili dell’attività di spaccio sin dentro alle loro abitazioni, dall’altra la Squadra Volante si occupa di controllare il territorio, facendo si che lungo le strade coloro che delinquono siano assicurati alla giustizia e se irregolari e pericolosi espulsi. Proprio sotto quest’ultimo aspetto entra in gioco un altro ufficio fondamentale, ovvero l’Ufficio Immigrazione, che si occupa di prendere in carico cittadini stranieri irregolari e pericolosi al fine di allontanarli dal territorio nazionale.
La vicenda che andiamo a raccontare rappresenta proprio la predetta strategia, in cui tutte le componenti della Questura lavorano fianco a fianco per il raggiungimento di un unico obiettivo, ovvero la sicurezza della Città.
Il rifugio del soggetto tratto in arresto era un appartamento nei pressi dello stadio, regolarmente locato ad una coppia di ghanesi regolari sul territorio nazionale.
All’interno della casa, però, lui aveva in uso esclusivo una stanza dove si organizzava per il suo lavoro tutt’altro che regolare.
Anche in questa occasione, lo spunto iniziale è giunto dalla segnalazione di alcuni residenti del quartiere, che avevano notato un paio di persone che entravano ed uscivano da quell’appartamento con una strana frequenza.
L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, ha consentito di riscontrare questa segnalazione e di individuare il giovane cittadino nigeriano che abitava presso l’appartamento indicato, poi identificato in IYORE Darlington classe ‘92, cittadino nigeriano, ricorrente contro il diniego al riconoscimento dello status di rifugiato decretato dalla Commissione territoriale.
Il monitoraggio degli spostamenti e degli incontri dell’uomo ha consentito di identificare alcuni suoi clienti che, sentiti dagli agenti dell’antidroga, hanno confermato di essere consumatori di stupefacenti e di rifornirsi da IYORE per “qualunque” loro necessità; IYORE Darlington, infatti, riusciva a soddisfare tutte le richieste dilla marijuana, cocaina ed eroina.
I suoi principali luoghi di spaccio erano sicuramente collocati nel quartiere Oltretorrente; IYORE, infatti, dal 2016, anno del suo arrivo in Italia, ad oggi, è stato controllato numerosissime volte in p.le Santa Croce, via D’Azeglio e nel Parco Ducale. Tuttavia, come confermato da alcuni clienti che hanno riferito di averlo incontrato sempre in via Traversetolo, lavorava anche in zone limitrofe alla sua abitazione.
Nella mattinata di ieri, gli agenti della sezione Antidroga, si sono presentati presso l’appartamento per procedere a perquisizione e, all’interno della stanza in uso ad IYORE, è stato rinvenuto una dose di eroina del peso di circa 1 gr. e un bilancino di precisione. Sulla scorta di tale rinvenimento, la perquisizione proseguiva e, alla fine, occultata, sotto ad un materasso, veniva rinvenuta una bustina all’interno della quale vi erano circa 10 gr. di eroina.
Tale circostanza confermava che l’abitazione in oggetto rappresentava la base di IYORE: lontana dalle principali piazze di spaccio, regolarmente locata da una coppia di ghanesi regolari e da anni stanziali ed utile per preparare le dosi da spacciare in strada.
IYORE Darlington veniva tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di Turno dr. Fabrizio PENSA, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza di Borgo della Posta in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata di oggi.
Nel contempo, l’ufficio immigrazione, negli ultimi 7 giorni della sua attività ha sottoposto al provvedimento dell’espulsione 4 cittadini stranieri irregolari e pericolosi:
• Persone gravate da ordine del Questore a lasciare il t.n.:
1. Cittadino del Gambia nato il 01.07.1986 arrestato per resistenza e ricettazione, nonchè indagato in stato di libertà per il reato di lesioni e diverse volte indagato in stato di libertà per Violazioni dell’ordine del Questore ;
• Persone accompagnate coattivamente al CPR nr.3, queste ultime grazie all’allontanamento coatto da Parma non saranno più in grado di delinquere sul nostro territorio, e permarranno al cpr in attesa del loro accompagnamento in frontiera:
1. Cittadino nigeriano nato il 09.09.1989 gravato da precedenti per spaccio. Accompagnato CPR Potenza
2. Cittadino nigeriano nato il 07.06.1987 gravato precedenti per spaccio. Accompagnato CPR Potenza
3. Cittadino filippino nato il 25.11.1985 arrestato poco tempo fa per spaccio; accompagnato CPR di Roma
Molti di questi accompagnamenti coatti sono frutto dell’attività di controllo del territorio, ovvero sono soggetti rintracciati dagli Agenti delle Volanti in zone note per la presenza di spacciatori
Il Questore di Modena ha disposto, ai sensi dell'art. 100 T.U.L.P.S., la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande sita a Modena in via Piave, nei pressi della stazione ferroviaria.
Il provvedimento, notificato nella giornata del 20 agosto 2019 da personale della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Modena, al titolare della licenza, è stato adottato a seguito dei ripetuti controlli effettuati dalle Forze dell'Ordine che hanno rilevato in più occasioni la presenza di persone pregiudicate per reati inerenti agli stupefacenti, contro la persona e contro il patrimonio.
Tale situazione è stata rappresentata altresì da un esposto presentato dai cittadini residenti nella zona "Tempio", che sovente hanno assistito a liti, spaccio all'interno e all'esterno dell'esercizio commerciale, che ha generato un forte senso di insicurezza negli stessi.
La gravità dei fatti esposti e la condotta inottemperante del titolare hanno giustificato l'adozione del provvedimento di chiusura per la durata di 10 giorni decorrere dalla data di notifica.
Contrasto allo spaccio di droga. Perquisita un’abitazione in via Spezia: arrestato 43enne spacciatore nigeriano
Parma 22 agosto 2019 - Non si ferma l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia di Stato. Come già riferito nella giornata di ieri, a seguito delle attività di controllo straordinario del territorio, il Questore di Parma ha la ferma volontà di far sì che i controlli si estendano a tutti gli spazi in cui si possono verificare fenomeni criminali. Non vengono controllate solo le strade della città, i controlli si estendono anche all’interno degli esercizi pubblici e dei luoghi aperti al pubblico, nonché, come nel caso di specie, all’interno delle abitazioni private.
Uno spacciatore nigeriano, già noto agli agenti della Squadra Mobile, è stato arrestato a seguito del rinvenimento nella sua abitazione di sostanza stupefacente già confezionata e pronta per la cessione.
L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Parma è partita a seguito di numerose segnalazioni relative ad un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da un cittadino di origine nigeriana dimorante in un’abitazione ubicata in via Spezia.
Al fine di dare riscontro a tali informazioni, ieri, gli Agenti della Squadra Mobile si sono recati presso l’abitazione indicata e dopo aver fatto accesso all’interno dello stabile hanno iniziato ad effettuare un servizio di osservazione. Dopo alcuni minuti è giunto a bordo della propria autovettura un soggetto nigeriano che dopo aver parcheggiato l’auto in corrispondenza dell’entrata dello stabile è poi entrato all’interno.
Nell’androne del palazzo, gli agenti dopo essersi qualificati come appartenenti alle forze di Polizia, hanno identificato l’uomo per IGENE Sylvester di 43 anni.
Da un primo controllo, l’uomo risultava privo di alcun precedente di Polizia, tuttavia, ad un esame approfondito è emerso che questi, con un alias in cui la sola data di nascita risultava differente, era stato arrestato per ben 3 volte per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio - 2 volte a Torino ed una volta a Parma.
Nell’androne del palazzo, dopo che gli agenti si sono qualificati, IGENE Sylvester ha cercato di sottrarsi al controllo scagliandosi contro questi e lanciandosi verso l’uscita, ma è stato prontamente bloccato dagli operatori della Squadra Mobile.
A questo punto, IGENE Sylvester ha iniziato a sferrare calci e pugni colpendo violentemente il personale intervenuto che è riuscito comunque a bloccarlo e renderlo inoffensivo.
Una volta immobilizzato, unitamente all’IGENE Sylvester, per mezzo di un mazzo di chiavi che lo stesso deteneva, gli agenti dell’Antidroga hanno fatto accesso all’interno dell’abitazione in uso all’uomo e, durante le operazioni di perquisizione effettuate nella camera da letto, è stato rinvenuto all’interno di una scarpa da uomo un “ovulo” in cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso di grammi 0,5; nonché un salvadanaio in metallo con all’interno la somma in denaro contante di euro 1.730, suddivisa in banconote di vario taglio, che veniva anch’essa sequestrata in quanto presumibile guadagno dell’illecita attività di spaccio.
In una seconda camera da letto è stato rinvenuto un sacchetto in tela contenente quattordici involucri in cellophane trasparente contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di grammi 373,2 ed un bilancino di precisione.
Anche la perquisizione a bordo dell’autovettura del 43enne nigeriano dava esito positivo permettendo di rinvenire nella tasca porta-oggetti della portiera anteriore sinistra, un sacchetto in cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di grammi 26,5.
IGENE Sylvester veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Dell’arresto è stata data notizia al P.M. Dott.ssa Daniela NUNNO, di turno presso la locale Procura della Repubblica, la quale ha disposto che IGENE Sylvester venisse trattenuto presso i locali della Questura in attesa del giudizio direttissimo programmato per la giornata odierna.
Perquisita un’abitazione in zona ospedale: un altro spacciatore nigeriano arrestato dalla polizia di stato
Parma 14 agosto 2019 - : quello che fino ad alcuni mesi prima era un immobile tranquillo e ben frequentato, secondo la segnalazione di alcuni residenti del quartiere ospedale, era diventato un porto di mare con un continuo via vai di persone mai viste prima.
L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, ha consentito di riscontrare che effettivamente, presso l’immobile oggetto della segnalazione, vi era un frequente via vai di giovani extracomunitari e di uno in particolare, che veniva identificato in OVESUOR Joseph nigeriano classe ’89, gravato da piccoli precedenti, ricorrente contro il diniego al riconoscimento dello status di rifugiato decretato dalla Commissione territoriale.
Si accertava, inoltre, che l’uomo, da alcuni mesi, era ospite di una coppia di cittadini ghanesi, dimoranti presso un appartamento dell’immobile indicato che occupavano con regolare contratto di affitto.
Il monitoraggio degli spostamenti e degli incontri dell’uomo ha consentito di identificare alcuni suoi clienti che, sentiti dagli agenti dell’antidroga, hanno riferito che, almeno da novembre dello scorso anno, si rifornivano da lui di cocaina. Gli incontri per gli scambi, organizzati telefonicamente, avvenivano nei pressi di via Volturno, lungo via dei Mille o in via Emilia Ovest.
Nella mattinata di ieri, gli agenti della sezione Antidroga, si sono presentati presso l’appartamento per procedere a perquisizione e, una volta avuto accesso alla stanza occupata dallo spacciatore e qualificatisi, questi si è scagliato contro di loro per guadagnarsi la fuga. Vistosi, però, bloccato, OVESUOR si è lanciato verso un bicchiere che era posto vicino al suo letto con il chiaro intento di far sparire qualcosa che vi era custodito e, nel momento in cui gli agenti hanno cercato di fermarlo, ha iniziato a colpirli violentemente.
Gli agenti sono, tuttavia, riusciti ad arginare la sua azione violenta e lo hanno bloccato ed ammanettato, potendo, dunque, procedere alla perquisizione.
Nel bicchiere che l’uomo stava cercando di nascondere, sono state rinvenute 10 dosi di cocaina già pronte per la cessione, per un peso complessivo di circa 9,00 gr. e nel prosieguo, sono stati rinvenuti 2 bilancini di precisione, circa 400 gr. di sostanza da taglio, del materiale per il confezionamento delle dosi e del denaro contante in banconote da 5, 10 e 20 € per un ammontare complessivo di € 385,00.
OVESUOR Joseph veniva tratto in arresto per resistenza a PU e per spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di Turno dr. Andrea BIANCHI, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza di Borgo della Posta in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata di oggi.
Continua l’attività di contrasto al traffico di droga in area stazione.
Reggio Emilia 8 agosto 2019 - La Squadra Mobile, tra lunedì e martedì, ha dato esecuzione a cinque arresti differiti operati nei mesi scorsi, in area stazione, in occasione di cinque, distinte, cessioni di sostanza stupefacente tipo cocaina, eroina e marijuana.
I cinque arresti erano stati operati a carico di soggetti nigeriani, rintracciati tra lunedì e martedì.
Le indagini hanno evidenziato un vorticoso traffico,“al minuto” di dosi di stupefacente eroina, cocaina e, anche, marijuana.
Gli arresti effettuati in settimana seguono quelli operati a gennaio e luglio e portano a 16 gli arresti di giovanissimi cittadini nigeriani gravemente indiziati di traffico di sostanza stupefacente in area stazione.
L’attività, coordinata dal dott. Jacopo BERARDI, è stata portata avanti utilizzando lo strumento degli arresti differiti per consentire agli investigatori della Squadra Mobile di operare, raccogliendo elementi complessivi, sulla attività criminale investigata.
Attività di prevenzione e contrasto al crimine: la Polizia di Stato intensifica i controlli. Arrestato un giovane spacciatore marocchino.
Nell’ultimo periodo, nell’ambito del “Controllo Integrato del Territorio” è stata intensificata l’attività di prevenzione e contrasto ai reati predatori, all’immigrazione clandestina e allo spaccio di sostanze stupefacenti concentrando l’attenzione su quelle zone esposte a particolari criticità, oggetto anche di segnalazioni da parte dei cittadini.
I controlli, svolti nella giornata di ieri da Squadra Volante, Squadra Amministrativa e Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Modena, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, hanno interessato le zone della Stazione Ferroviaria e delle autocorriere, viale Gramsci e i parchi cittadini XXII aprile e Novi Sad.
La Divisione Polizia Anticrimine ha effettuato controlli a otto soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza, alternative alla detenzione, e misure cautelari personali.
Intorno alle ore 15.20, mentre parte dei operatori si trovava all’interno del Parco Novi Sad e stava effettuando una serie di accertamenti su un gruppo di stranieri, un ragazzo marocchino di 20 anni, ha cercato di allontanarsi a bordo di una bicicletta, ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti. Da una perquisizione personale, lo straniero è stato trovato in possesso di complessivi 123.3 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, quest’ultima sia in forma resinosa sia granulosa.
Accompagnato in Questura, da accertamenti più approfonditi, è risultato essere pregiudicato e clandestino. Trattenuto presso le celle di sicurezza in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sarà processato con rito direttissimo.
Nel corso della notte, sempre nel parco Novi Sad, personale dell’esercito in servizio di pattugliamento ha fermato uno straniero, originario del Gambia, richiedendo successivamente l’ausilio della Squadra Volante, in quanto il ragazzo aveva cercato di occultare due dosi di marijuana ad uso personale. Gli agenti hanno proceduto a segnalare alla locale Prefettura il giovane quale assuntore di sostanze stupefacenti, sequestrando la droga recuperata.
Un trentenne, di origine albanese con lievi precedenti penali, è stato arrestato per spaccio sabato scorso a seguito di un controllo sul territorio da parte dei carabinieri della locale stazione.
Il giovane, classe 1989, alla vista dei militari si era palesemente innervosito attirando quindi l'attenzione dei carabinieri che così lo hanno fermato e trovato in possesso di 75 grammi di cocaina, suddivisa in 11 dosi, oltre a 120,00 € in contanti. Nella sua abitazione, che condivide con i genitori, sono stati inoltre rinvenuti altri 5 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
L'uomo, regolare sul territorio italiano, è stato perciò trattenuto per spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo denunciano i residenti, che da qualche tempo hanno notato uno strano via vai e gruppi di giovani stranieri che formano dei piccoli capannelli per ricevere le consegne.
Di Manuela Fiorini Modena 25 giugno 2019 - – Troppi controlli al Parco Novi Sad e il mercato della droga si sposta in viale Storchi. Lo denunciano i residenti che, dopo un periodo relativamente tranquillo, hanno visto tornare gli spacciatori nella zona compresa tra viale Storchi, via Fabriani, piazzale I maggio e la stazione delle corriere.
Da qualche tempo, infatti, i residenti hanno notato piccoli gruppi di magrebini che si formano lungo la via e stazionano in attesa che arrivi "l'ordine" da parte dei clienti. In genere, questi "capi" non hanno nulla addosso per essere trovati puliti durante eventuali controlli. Le "consegne" vengono effettuate invece dai "corrieri", altri giovani stranieri in bicicletta che recuperano gli stupefacenti precedentemente nascosti in aiuole e parchi, oppure tra le crepe di strade e muri e concludono l'affare.
I residenti di viale Storchi e delle zone limitrofe, interessate da questo ritorno del bazar della droga lanciano un appello alle Forze dell'Ordine, affinché ci siano più controlli per individuare i gruppi di spacciatori e arginare il fenomeno con arresti e denunce. Il rischio non è solo di vedere degradata quella che un tempo era una delle zone "buone" di Modena, ma anche di trovarsi in mezzo a "regolamenti di conti" tra bande, come è recentemente accaduto tra via Fabriani e Sant'Eufemia, dove la "concorrenza" si è affrontata a colpi di forbici e coltelli.
Altre operazioni di servizio in materia di droga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Imola che per stroncare il traffico di sostanze stupefacenti lungo la via Emilia hanno arrestato altri due italiani, madre e figlio di 48 e 24 anni. E' successo durante un blitz in appartamento che i Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno effettuato nell'abitazione dei due parenti. Marijuana, un bilancino elettronico di precisione, 2.200 euro in contanti e altri elementi utili per lo sviluppo delle indagini è quanto i Carabinieri hanno trovato e sottoposto a sequestro. La sostanza stupefacente è stata affidata ai tecnici del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna e i due soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.
Proseguono costantemente i controlli anti droga dei Carabinieri della Compagnia di Imola lungo le strade del Nuovo Circondario Imolese. Così, dopo i recenti sviluppi investigativi ottenuti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola e da quelli della Stazione di Dozza, è stata la volta dei colleghi di Medicina che hanno arrestato un 64enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio, quando l'uomo, fermato in via Pietro Nenni da una pattuglia dei Carabinieri della Tenenza di Medicina, mentre si trovava al volante di un'auto, è stato trovato in possesso di un portamonete contenete alcuni grammi di hashish. Conoscendo l'indole criminale del soggetto, i Carabinieri gli hanno perquisito anche l'abitazione, trovando 83 grammi della stessa sostanza stupefacente. In attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, il 64enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno denunciato due italiani, un 18enne e un 23enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' successo ieri pomeriggio sulla via Emilia, all'altezza di Toscanella, quando i Carabinieri della Stazione di Dozza, impegnati in un servizio anti droga nel Nuovo Circondario Imolese, hanno sorpreso il 23enne con alcuni grammi di marijuana, 560 euro in contanti e una bilancina di precisione. La sostanza stupefacente si trovava all'interno di un marsupio che il giovane aveva nell'auto che stava guidando in compagnia di un passeggero, l'amico 18enne risultato negativo al controllo veicolare, ma non a quello domiciliare. I militari, infatti, sospettando qualcosa, hanno approfondito il controllo nell'abitazione dei due ragazzi. Negativa la perquisizione domiciliare a carico del 23enne, positiva, invece, quella a carico del 18enne trovato in possesso di un'ascia e altri grammi di marijuana.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno arrestato un 25enne imolese ai sensi dell'Art. 73 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 "Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope". E' successo durante una perquisizione domiciliare che i Carabinieri hanno eseguito a casa del giovane, a seguito di un'attività info-investigativa tesa a stroncare il traffico di sostanze stupefacenti nel Nuovo Circondario Imolese. Le ipotesi investigative dei Carabinieri sono state confermate dal ritrovamento di piante e ramoscelli di cannabis in corso di essiccazione, un bilancino elettronico di precisione e una discreta quantità di attrezzatura (lampade al sodio, termostato digitale, ventilatore, aspiratore e deumidificatore) idonea a ricreare il clima adeguato per la crescita delle piante. La sostanza stupefacente è stata analizzata dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Bologna. Ieri mattina, in sede di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Bologna, l'arresto è stato convalidato e il giovane è stato rimesso in libertà con l'obbligo di presentarsi tre volte a settimana presso gli uffici della Polizia Giudiziaria.
All: Foto - Comando Provinciale Carabinieri Bologna.