Mais e Soia: gennaio 2016 - Minori produzioni di Mais e Soia previste in Sud Africa e USA. Le scorte finali globali di semi di Soia sono stimate a 79.28 Mio t, inferiori rispetto alle stime di Dicembre ma a livelli record rispetto agli anni precedenti.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la stagione 2015-16 è prevista a 967.93 Mio t, -5.9 Mio t rispetto alle stime formulate a Dicembre, riflettendo la riduzione della produzione in Sud Africa e negli Stati Uniti, parzialmente bilanciata da maggiori raccolti in Ucraina.
La produzione di Mais in Sud Africa è prevista a 8 Mio t, -4 Mio t rispetto alle stime del mese scorso, a causa del caldo e della siccità prolungati.
Negli Stati Uniti si prevede una produzione di 345.49 Mio t, con un aumento delle aree coltivate ma una diminuzione della resa dei terreni, stimata a 168.4 bushel/acro (10.69 tons/ettaro).
Le esportazioni statunitensi si confermano in riduzione (-2.9%) per la concorrenza del Sud America. Il Mais utilizzato nella produzione di Etanolo è invariato, mentre si stima un minor impiego nella produzione di dolcificanti.
Gli stock finali globali sono inferiori rispetto alle previsioni del mese scorso, ma si mantengono a livelli record (208.94 Mio t). Metà sono collocati in Cina.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2015-16 è prevista a 319.01 Mio t, -1.1 Mio t rispetto alle previsioni di Dicembre, con riduzioni dei raccolti negli Stati Uniti e in Sud Africa.
La produzione statunitense è prevista a 106.95 Mio t (-1.3% rispetto alle stime del mese scorso), a causa di minori superfici e del calo della resa dei terreni (48 bushel/acro = 3.27 tons/ettaro), ma che rimane record.
Con la minore offerta, anche le esportazioni USA sono stimate in diminuzione, compensate da un aumento delle esportazioni in Canada.
La produzione in Cina è prevista in aumento di 0.5 Mio t a 12 Mio t.
Le scorte finali globali di semi di Soia sono stimate a 79.28 Mio t, inferiori
rispetto alle stime di Dicembre ma a livelli record rispetto agli anni precedenti.
(In fondo pagina la galleria immagini con i grafici CLAL)
Risparmio privato sotto attacco. Cereali resistono alla tempesta finanziaria. Inarrestabile Parmigiano Reggiano. A Bologna si parla del dopo EXPO. Bonifiche, Tonello non ci sta... Minori produzioni di mais. NAS, nel 2015 risultati irregolari quasi 1 su 3 dei prodotti oggetto di ispezione.
SOMMARIO Anno 15 - n° 03 24 gennaio 2016 (Allegato il file in pdf da scaricare)
1.1 editoriale Risparmio privato sotto attacco.
3.1 cereali Cereali, le commodities resistono alla tempesta
4.1 cereali Cereali, stabili nonostante la tempesta finanziaria.
5.1 Lattiero Caseario Inarrestabile Parmigiano Reggiano
6.1 eventi L'eredità di Expo per il futuro dell'agricoltura regionale
6.2 eventi Lambrusco nel mondo
7.1 Bonifiche Bonifiche, Tonello: "La lista guidata da Franceschini è la vera danneggiata"
7.2 export agroalimentare Agroalimentare motore dell'export
8.1 nomine Emilia Romagna. I nuovi direttori generali
9.1 imprese Conserve Italia Food Service in primo piano al RHEX 2016
10.1 MAIS e Soia Minori produzioni di Mais e Soia previste in Sud Africa e USA.
11.1 sicurezza consumatori NAS, nel 2015 risultati irregolari quasi 1 su 3 dei prodotti oggetto di ispezione.
12.1 promozioni "vino" e partners
La tempesta finanziaria, che sta colpendo tutti i Paesi, non sembra, per il momento, interessare più di tanto il mercato delle commodities a dimostrazione dei bassi livelli raggiunti dalle quotazioni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 gennaio 2016 -
Semi: marzo 874,00 (-9,4) maggio 874,60 (-8,2)
Farina: marzo 269,80 (-1,5) maggio 272,30 (-1,5)
Corn: marzo 368,60 (+1) maggio 373,20 (+1,2)
Grano: marzo 471,40 (-3) maggio 475,60 (-3,2) luglio 481,20 (-3,6) dicembre 503,40 (-3,6)
Nei giorni precedenti va segnalato che, sul 2017, sono stati stipulati accordi per farina di soya proteica per un anno a 320 euro e per la normale 310/312.
Il petrolio è a livelli del 2003 e all'epoca la farina di soya valeva - nel mese di gennaio media min/max sulla piazza di Milano - 236,25, il mais contratto 103, 133,50 il frumento panificabile 133,80. Valori non certo ipotizzabili oggi e, forse, neanche auspicabili in considerazione dei lievitati costi di produzione, imposte e quant'altro riferibile a norme, tutele, fisco, ambiente e cambi.
Mercato nazionale
Ancora nessun segnale di vivacità è da riportare sul mercato domestico salvo che da ieri il mercato del mais 103 di base e quello di qualità estero si sono eguagliati nei valori sul mese di febbraio. Intanto la rincorsa alle coperture di mais sui mesi da febbraio a giugno 2016 segnala della merce francese, arrivo sul Piemonte, a 185 arrivo. Pesare la psicosi circa la "possibile mancanza idrica per il periodo estivo" e, se non nevicherà, il dramma potrà investire anche altri cereali e colture.
Al momento sia il grano che l'orzo sono in fase calante in considerazione dell'approssimarsi della nuova campagna e i silos ancora carichi, specie nei paesi esteri, cosa questa che frena la possibile ma non improbabile ripresa del mais, meteo permettendo.
Bioenergetico. Mais per biodigestori cercasi!
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 358 punti, il petrolio quota circa 27,70 dollari al barile e il cambio gira a 1,09122
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Mais e Soia: gennaio 2016 - Minori produzioni di Mais e Soia previste in Sud Africa e USA. Le scorte finali globali di semi di Soia sono stimate a 79.28 Mio t, inferiori rispetto alle stime di Dicembre ma a livelli record rispetto agli anni precedenti.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la stagione 2015-16 è prevista a 967.93 Mio t, -5.9 Mio t rispetto alle stime formulate a Dicembre, riflettendo la riduzione della produzione in Sud Africa e negli Stati Uniti, parzialmente bilanciata da maggiori raccolti in Ucraina.
La produzione di Mais in Sud Africa è prevista a 8 Mio t, -4 Mio t rispetto alle stime del mese scorso, a causa del caldo e della siccità prolungati.
Negli Stati Uniti si prevede una produzione di 345.49 Mio t, con un aumento delle aree coltivate ma una diminuzione della resa dei terreni, stimata a 168.4 bushel/acro (10.69 tons/ettaro).
Le esportazioni statunitensi si confermano in riduzione (-2.9%) per la concorrenza del Sud America. Il Mais utilizzato nella produzione di Etanolo è invariato, mentre si stima un minor impiego nella produzione di dolcificanti.
Gli stock finali globali sono inferiori rispetto alle previsioni del mese scorso, ma si mantengono a livelli record (208.94 Mio t). Metà sono collocati in Cina.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2015-16 è prevista a 319.01 Mio t, -1.1 Mio t rispetto alle previsioni di Dicembre, con riduzioni dei raccolti negli Stati Uniti e in Sud Africa.
La produzione statunitense è prevista a 106.95 Mio t (-1.3% rispetto alle stime del mese scorso), a causa di minori superfici e del calo della resa dei terreni (48 bushel/acro = 3.27 tons/ettaro), ma che rimane record.
Con la minore offerta, anche le esportazioni USA sono stimate in diminuzione, compensate da un aumento delle esportazioni in Canada.
La produzione in Cina è prevista in aumento di 0.5 Mio t a 12 Mio t.
Le scorte finali globali di semi di Soia sono stimate a 79.28 Mio t, inferiori
rispetto alle stime di Dicembre ma a livelli record rispetto agli anni precedenti.
(In fondo pagina la galleria immagini con i grafici CLAL)
Nessuna particolare e sensibile variazione riguardo i prezzi delle materie prime nonostante la furiosa tempesta finanziaria. Non vi è traccia di mais a destinazione bioenergetica e il petrolio continua a toccare record storici verso il basso. Addirittura alcuni esperti si spingono a prevedere una caduta del petrolio sino a 10 euro al barile.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 gennaio 2016 -
Lunedi mercati chiusi negli Stati Uniti per la giornata dedicata a Martin Luther King. Una pausa che giunge in un momento delicato delle borse internazionali concedendo una respiro di sollievo ai mercati.
Le chiusure di venerdi sera 15/1/2016:
Semi marzo 879,00 (-3,2) maggio 878,60 (-4,2)
Farina marzo 270,70 (-3,5) maggio 273,60 (-3,4) Olio marzo 29,65 (-0,10) maggio 29,86 (-0,10)
Corn marzo 363,20 (+5,2) maggio 367,40 (+4,6)
Grano marzo 473,60 (+5) maggio 478,40 (+4,2) luglio 484,40 (+4) dicembre 506,60 (+4)
Colpisce che la tempesta finanziaria, che sta sconquassando i mercati finanziari di tutto il mondo, incida ben poco sul mondo delle merci, segno che i prezzi sono praticamente al minimo e il confronto tra i prezzi di venerdi scorso con quelli di tre mesi si evince che le differenze sono veramente minime.
Altro discorso riguarda i noli e il cambio. Quindi noli molto più bassi rispetto a tre mesi fa il 14/10 l'indice era di 804 punti e il cambio girava a 1,1409.
Mercato nazionale
Unica nota degna di attenzione è che venerdì nel pomeriggio è partita la rincorsa alle coperture di mais sui mesi da aprile a giugno e qualcuno si è spinto sino a agosto 2016. Le posizioni dei venditori e dei compratori, al momento, sono ancora molto distanti. I primi vorrebbero spendere sui 180/183 euro arrivo i secondi pur non esponendosi vorrebbero tra gli 8 i 10 euro in più. A determinare l'incertezza pesa molto, sul mercato Europeo, il timore della siccità e la "possibile mancanza idrica per il periodo estivo".
Non c'è traccia di Mais per biodigestori.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 373 punti, il petrolio quota circa 28,90 dollari al barile e il cambio gira a 1,08877.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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La deficienza di materiale per il settore bioenergetico potrebbe fungere da scintilla per infiammare alcuni mercati o l'occasione produttiva per alcuni segmenti della mangimistica con riflessi rialzisti su prodotti cosiddetti "poveri".
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 gennaio 2016 -
L'effetto USDA sembra essere sfumato. Dopo l'impennata dei prezzi è finalmente sopraggiunta la calma e i primi, per quanto contenuti cali. Il seme è stato supportato dai dati delle importazioni della Cina nel mese di dicembre, 9,12 milioni di tonnellate, portando i dati del 2015 a 81,70 milioni di tonnellate solo per quel paese.
Il mercato è in attesa della mossa attende dei Fondi e soprattutto che rientrino in gioco in modo continuativo. Una situazione Geopolitica sempre più complicata indubbiamente condiziona le scelte dei fondi e gli areali d'investimento.
Da segnalare che i premi relativi alla farina di soya proteica si sono stabilizzati sui 44-45 dollari sia per il 2015 che 2016.
Mercato nazionale
Sul fronte domestico l'unica nota degna di attenzione è il fatto che i produttori e detentori di cereali esteri iniziano a vendere in Italia nonostante i minori prezzi ma la nuova campagna si avvicina e nuovi cereali arriveranno il mercato. Nei primi 4 giorni della settimana ad esempio il mais estero, via camion, ha perso dai 3 ai 5 euro alla tonnellata, il reso Lombardia per febbraio è stato contrattato a 180,00 per tonnellata. Continua, quasi incredibilmente, a tenere il mais riferimento contratto 103, (sino a 20 ppb di afla B1) con valori da 165 a 170 euro partenza. Anche orzo e grano stanno cedendo sulla spinta estera.
Il settore delle bioenergie è letteralmente in crisi causa la mancanza di mais per uso bionergetico ormai stimabile a zero verso fine marzo (si eseguono solo i contratti già stipulati) quindi è in costante aumento la ricerca di amidacei ed energetici per fronteggiare le scarse rese dei trinciati.
Indicatori internazionali (15 Gennaio 2016)
l'Indice dei noli è disceso ancora a 383 punti, il petrolio prosegue la discesa sino a 30,5 $/barile e il cambio gira attorno a 1,08811.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Una diffusa sensazione di incertezza determinata dalla situazione geopolitica sta condizionando i mercati delle materie prime. la pubblicazione dei dati USDA hanno dato una scossa al mercato con rialzi di un certo rilievo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2016 -
Pur in abbondanza di merce la scintilla in grado di infiammare i mercati è stata provocata principalmente dal grano le cui semine invernali hanno registrato un calo di oltre il 7%. Il colpo di grazia l'ha poi dato la pubblicazione dei dati Usda che ha fatto reagire il mercato che si attendeva ben di più in termini quantitativi e quindi ha promosso una azione al rialzo dei prezzi.
Ieri sera i dati USDA hanno dato una scossa al mercato.
Semi gennaio 890,60 (+9,6) marzo 874,40 (+13,2) maggio 877,20 (+13,2)
Farina gennaio 274,70 (+5,9) marzo 275,60 (+5,7) maggio 277,70 (+5,4)
Mais marzo 356,60 (+5) maggio 362,20 (+4,6)
Grano mar 481,20 (+12,2) mag 486,40 (+12) lug 492,60 (+11,6) dic 514,40 (+10,4)
Mercato nazionale
Sempre scarsi gli scambi sul fronte domestico, e scarsa disponibilità di farina di soya 44 e di polpe bietola, il cui prossimo arrivo è previsto solo nella seconda decade di febbraio. Per contro si sono registrati i primi segnali di ridimensionamento dei valori dei cruscami e, come già anticipato nelle precedenti informative, la tipologia di mais più ricercata risulta paradossalmente la 103, tanto è che ieri il mercato ha Milano ha dovuto registrare il segno + in controtendenza con le altre voci del mais che hanno avuto segno negativo, così come accaduto per gli altri cereali.
Il settore delle bioenergie conferma la tendenza in atto da alcune settimane con gli operatori alla ricerca di amidacei ed energetici per fronteggiare le scarse rese dei trinciati. La ormai accertata carenza di mais bionergetico sta spingendo le le industrie mangimistiche verso la preparazione di substrati atti alla fermentazione e le probabili alternative a questi potrebbero derivare da Cruscami e Melassi disponibili però solo da marzo.
Rimane comunque una sensazione di preoccupazione e di incertezza a causa della situazione geopolitica i cui risvolti potrebbero fare propendere i mercati sia nel segno positio sia in quello negativo.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è disceso a 402 punti, il petrolio crolla a 31 $/barile e il cambio gira attorno a 1,08179.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Non si attenua il rischio di una grave siccità tale da compromettere la prossima campagna maidicola continentale. Gli operatori attendono con impazienza la seduta dell'USDA di lunedi 11 gennaio dove i fondi, molto probabilmente, dovranno dare i conti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 gennaio 2016 -
Le varie tempeste finanziarie e geopolitiche di inizio anno non potevano lasciare inalterato il settore delle materie prime, nel quale forse trovano sbocco i capitali in uscita dalla finanza e dove anche l'ormai certo rallentamento dell'economia asiatica, trascinata dalla crisi cinese, hanno opposto la spinta inizialmente segnata dalle ricoperture dei fondi. Sul mercato internazionale pesa anche la rottamazione delle scorte argentine, il crollo del petrolio, mentre qualche chiarimento potrebbe giungere lunedi 11 gennaio all'Usda dove i fondi dovranno fare i conti.
Mercato nazionale
Il nuovo anno si è aperto come si era chiuso il 2015 con scarsi scambi, e scarsa disponibilità di farina di soya 44 e di polpe bietola. Sul mais comincia a concretizzarsi il timore di una prossima campagna potenzialmente fortemente compromessa dalla siccità. Nei giorni scorsi sono state registrate azioni speculative di mais contratto 103 a 175 euro in partenza Bs, Cr, Mn, da ottobre 2016 a giugno 2017.
Ancora incertezze sui prezzi dei cereali derivano dalla assenza di arrivi da camion dall'estero. Il mais ucraino al porto quota 170€ spot. La tipologia di mais più ricercata risulta, paradossalmente, la 103.
Il settore delle bioenergie rimane sempre in forte movimento con gli amidacei ed energetici molto ricercati per integrare le scarse rese dei trinciati.
Anche sul fronte bioenergetico le condizioni meteo stanno giocando un ruolo di incertezza con rischio di azioni speculative sempre più probabile. Una preoccupazione comunque valida per tutte le destinazioni d'uso, zootecnico compreso.
Indicatori internazionali (7/1/16)
l'Indice dei noli è disceso a 467 punti, il petrolio crolla a 33 $/barile e il cambio scende a 1,0861.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Tendenze ribassiste, contro ogni previsione, per i mercato internazionali. Prezzi bassi per la soia tali da spingere alcuni spremitori nazionali a sospendere le lavorazioni. La siccità alimenta aspettative negative per la prossima campagna maidicola.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 dicembre 2015 -
I segnali di concorrenza provenienti dall'Argentina dopo l'abbattimento dei dazi e le azioni prodromiche a una svalutazione monetaria hanno generato una ondata ribassista sui mercati internazionali in controtendenza alle previsioni degli analisti.
Da sottolineare che nel frattempo i premi sulle farine di soya si sono cresciuti a 38-39 dollari (+2) per la proteica per il 2016 mentre per il 2017 sono più fermi a 43 dollari. Nonostante questo piccolo aggiustamento i prezzi rimangono piuttosto bassi, quindi convenienti.
Mercato nazionale
Sul fronte del mercato interno la situazione rimane inchiodata alle settimane precedenti con le crusche quasi introvabili che in queste ore hanno raggiunto quota 175 euro alla tonnellata.
La vera novità sta nella decisione di alcuni spremitori nazionali di sospendere le lavorazioni sino alla fine di febbraio e forse sino alla prima decade di marzo in forza dei ridotti prezzi e conseguente abbattimento delle marginalità operative. Una decisione che presumibilmente condurrà a una riduzione della quantità di merce disponibile sul mercato, soprattutto per quanto riguarda la farina di soia 44%.
Mercato confuso anche nel segmento dei cereali stante il limitatissimo flusso di camion dall'estero con il mais ucraino che quota 175€ spot al porto.
Sta invece facendo parlare l'offerta di un importatore che offre il seme di soia estero (sud-nord America) a 342 partenza dal porto per il periodo gennaio - aprile, spiazzando la concorrenza di altri importatori che sono posizionati su quote superiori di 10-13 €.
Il settore delle bioenergie è sempre molto vivace alla costante ricerca di amidacei ed energetici per far fronte alla scarsità di trinciati e alle difficoltà di utilizzazione di mais contaminati da tossine a causa di osservazioni sollevate da parte di alcune ASL.
La persistenza del periodo siccitoso alimenta preoccupazioni generalizzate sulla prossima campagna maidicola.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è nuovamente disceso a 478 punti, il petrolio rincara a 37,60 $/barile e il cambio tiene a 1,09888.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Le notizie positive compensano le negative traducendosi in una previsione di mercato imperniata sulla stabilità. Il settore zootecnico trema per la scarsità d'acqua.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 dicembre 2015 -
Il mercato sembra stia trovando una base di sostegno sulle notizie meteo globali: effetto del Nino più forte del previsto per il Nord America, problemi di secco in alcune aree del Brasile, forte carenza di copertura nevosa dei cereali autunno vernini in Europa dove una prevista ondata di gelo potrebbe causare ingenti danni alle coltivazioni.
A tutto questo si aggiunga la notizia proveniente dalla Russia che sarebbe intenzionata a eliminare il dazio imposto alla esportazione del grano. Ipotizzando di sommare algebricamente i fattori positivi e negativi, molto probabilmente il risultato sarebbe prossimo allo zero e perciò il prossimo futuro potrebbe essere all'insegna della stabilità.
Intanto i premi sulle farine di soya si sono stabilizzati sui 36/37 dollari per la proteica per il 2016 mentre per il 2017 sono più fermi a 43 dollari.
Mercato nazionale
Sul fronte del mercato interno la situazione rimane inchiodata alle settimane precedenti con le crusche quasi introvabili che hanno raggiunto e superato quota 170 euro alla tonnellata, le polpe in forte costante recupero di valori e i cereali sostanzialmente stabili o cedenti in base alle diverse ricerche di qualità. Come era stato previsto i maggiori problemi vengono dal settore dei trasporti gommati che, si presume, torneranno alla normalità solo dopo la prima decade di gennaio.
Il settore delle bioenergie rimane in fibrillazione e sempre alla ricerca di amidacei ed energetici per fronteggiare le scarse rese dei trinciati.
Cominciano a serpeggiare pensieri preoccupati in relazione alla prossima campagna maidicola a causa dello straordinario periodo di siccità che sta colpendo la penisola da ormai molti mesi con impoverimento delle falde irrigue. Una dotazione d'acqua perciò insufficiente per irrigare il mais e le altre coltivazioni connesse al comparto zootecnico e orticolo industriale.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è risalito a 485 punti, il petrolio rincara a 46,50 $/barile e il cambio vira a 1,091860.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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