Se lo chiede FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta e tutto il mondo dei ciclisti urbani. A pochi giorni dalla chiusura della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre, dove il Ministero dell'Ambiente è stato splendidamente assente) la scorsa settimana (il 28 settembre) in Parlamento, la Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica – presentata nel lontano 2014 – è stata nuovamente ritirata dalla discussione a causa di un parere non positivo da parte della commissione del Ministero dell'Economia e Finanza (MEF).
"Ci domandiamo quali problemi ulteriori ci siano dietro una Legge che darebbe l'opportunità anche all'Italia, come nei Paesi Europei più avanzati, di pianificare, progettare, strutturare un nuovo modello di mobilità nelle nostre città – commenta con forza Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB – La Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica, infatti, darebbe alle nostre città strumenti per cominciare ad affrontare con serietà anche l'emergenza smog che, siamo certi, vedrà tra poche settimane tutti i sindaci, i presidenti di regione e i politici vari sulle barricate a cercare le soluzioni più fantasiose".
"Ancora una volta ci viene detto che, nonostante il Ministero dei Trasporti abbia indicato le risorse per la copertura della Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica, il Ministero Economia e Finanza ha richiesto ulteriori dettagli – spiega Giulietta Pagliaccio che aggiunge - Se tanta solerzia fosse stata messa nelle grandi opere autostradali forse, oggi, non staremmo pagando autostrade inutili. Chissà perché, invece, per la mobilità ciclistica c'è sempre qualcuno che ha bisogno di sapere anche la marca della vernice per pitturare le strisce".
I toni che ha assunto la vicenda dell'approvazione della Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica sono definiti da FIAB ridicoli e incomprensibili "tanto da portarci a pensare che forse questa Legge dà veramente fastidio a qualcuno – dice Giulietta Pagliaccio – ma poiché la campagna elettorale è cominciata, prima o poi lo scopriremo".
Inutile ricordare che la Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica (presentata in Parlamento il 17 ottobre 2016 dall'on Paolo Gandolfi dell'Intergruppo parlamentare per la Mobilità Nuova e Ciclistica, dopo due anni di lavori e revisioni e destinata, ora, a divenire carta straccia per via della fine della Legislatura), sarebbe funzionale a sostenere una politica nazionale che, con un rinnovato approccio, possa dare seguito alle ormai note esigenze di città soffocate dal traffico e dall'inquinamento, considerando che l'80% della popolazione italiana vive all'interno di agglomerati urbani.
Il ritorno economico per l'intera società generato dagli investimenti in mobilità ciclistica è dimostrato da diverse ricerche. Secondo un autorevole studio fatto a Copenaghen*, ad esempio, un segmento d'infrastruttura ciclabile lungo 1 km porta un guadagno netto di 42 centesimi per ogni ciclista che lo percorre, mentre lo stesso km fatto in auto genera una perdita di 3 centesimi. E, poiché la matematica non è un'opinione, è facile comprendere come il ritorno generato da quel km, percorso da una media di mille ciclisti, sia di 420 euro al giorno, ovvero oltre 150.000 euro in un anno.
* Studio "Copenhagen City of Cyclists" 2010- www.cycling-embassy.dk/wp-content/uploads/2011/05/Bicycle-account-2010-Copenhagen.pdf
"Il futuro dell'auto intelligente a Parma" al centro dell'importante convegno svoltosi questa mattina in municipio, promosso dall'assessorato alla mobilità del Comune di Parma che ha visto la partecipazione di importanti relatori ed esperti nazionali ed internazionali.
Parma, 23 marzo 2017
"Il futuro dell'auto intelligente a Parma. Tecnologie all'avanguardia di guida senza pilota in ambiente urbano" è stato il tema affrontato questa mattina nel corso di un importante convegno promosso dall'assessorato alla mobilità del Comune di Parma che ha visto la partecipazione di importanti relatori ed esperti nazionali ed internazionali.
Le ricadute dell'utilizzo e dello sviluppo di auto intelligenti interessano, in modo trasversale, diversi ambiti: le nuove tecnologie, infatti, possono migliorare la sicurezza stradale, il settore dei trasporti, concorre alla riduzione delle emissioni inquinanti, avere importanti risvolti in tema di cambiamenti climatici, di gestione del traffico ed anche in tema di sviluppo industriale e di investimenti in questo settore. Trasporti e mobilità saranno, quindi, interessati da cambiamenti, in futuro, legati a questo settore. Lo hanno rimarcato nei rispettivi interventi introduttivi il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e il rettore dell'Università degli Studi di Parma, Loris Borghi. "L'Amministrazione comunale – ha sottolineato il sindaco Pizzarotti – ha impegnato risorse importanti in tema di mobilità avanzata. Si tratta di un percorso condiviso con l'Università di Parma. Abbiamo sperimentato nuove tecnologie che hanno interessato i mezzi di trasporto pubblico, il car e bike sharing per migliorare le condizioni di mobilità dei cittadini e dei turisti, proprio grazie alle nuove tecnologie". Il rettore, Loris Borghi, ha posto l'accento sull'apertura dell'Università al territorio. "L'Università – ha spiegato il rettore – ha scelto di uscire dalla proprie mura per mettersi in dialogo con i soggetti del territorio in nome dello sviluppo".
Claire Depré, direttore della DG Transport and Mobility - Sustainable & Intelligent Transport, delegata dal Commissario UE ai Trasporti Violeta Bulc, ha rimarcato come sia molto importate parlare oggi del futuro dell'auto e della mobilità intelligente, sopratutto in Italia. "A livello europeo – ha spiegato – sono in corso studi e ricerche su questo argomento al centro di una grande attenzione a livello non solo europeo ma mondiale".
Gabriele Folli, assessore alla mobilità del Comune di Parma, ha incentrato il proprio intervento sulla recente approvazione del PUMS – Piano urbano della mobilità sostenibile – uno strumento di programmazione della mobilità che inciderà notevolmente nei prossimi anni sulla città di Parma. E' il secondo PUMS ad essere stato approvato a livello nazionale ed il primo ad avere ottenuto dalla Regione la Valutazione Ambientale Strategica. Il percorso che ha portato alla sua approvazione è stato lungo e partecipato ed ha visto il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse dalla città. La prospettiva tra 10 anni, ha spiegato Folli, è di arrivare al 50 % di persone che si spostano con mezzi privati ed al 50 % di persone che fanno ricorso alla mobilità sostenibile: pedoni, bici e trasporto pubblico. Nel prossimo futuro l'impegno previsto dal PUMS è quello di raddoppiare la mobilità ciclabile, di mettere in sicurezza i percorsi esistenti, di promuovere l'intermodalità e di prevedere investimenti sulla flotta degli autobus, su bus elettrici, su interventi infrastrutturali come il completamento della tangenziale ad est e nel miglioramento dei collegamenti con le frazioni; prevedendo anche l'implementazione delle Zone 30, lo sviluppo della mobilità elettrica ed un potenziamento dell'informazione in tema di mobilità.
L'ingegner Alberto Broggi, General Manager di VisLab, ha parlato dell'eccellenza parmigiana di VisLab ed ha ricordato come la corsa in tema di auto intelligenti in ambito industriale e privato sia una competizione a livello planetario con ricadute notevoli sui territori. Ha parlato della storia di VisLab del gruppo di ricerca nato in ambito universitario ed oggi indipendente, anche se legato a Unirpr, ed alla join venture con l'azienda californiana Ambarella, società americana leader mondiale nelle tecnologie di video-controllo, oltre che tracciare i futuri scenari dell'auto intelligente. Alla mattinata hanno dato il loro contributo Gianni Armani, Presidente di Anas, che si è soffermato sulle applicazioni delle nuove tecnologie in tema di maggior sicurezza e efficienza della rete stradale. Mentre Andrea Costa di Allianz Italia ha affrontato il tema degli aspetti assicurativi legati ai veicoli senza pilota.
(Fonte: Comune di Parma)
Mobilità sostenibile: l'Azienda USL impegnata in questo ambito in collaborazione con il Comune di Parma. Le azioni messe in campo e la consegna di 5 biciclette elettriche.
Parma, 6 settembre 2016
Settembre, mese dedicato alla mobilità sostenibile, è l'occasione per fare il punto sulle ultime attività che vedono l'Azienda USL impegnata in questo ambito in collaborazione con il Comune di Parma.
Grazie al significativo finanziamento di oltre 8.000 euro ottenuto partecipando al bando promosso dal Comune di Parma, l'Azienda sanitaria ha realizzato interventi mirati per la mobilità sostenibile dei propri dipendenti, non solo per quanto riguarda gli spostamenti casa-lavoro.
Il Comune di Parma aveva infatti indetto un bando per la concessione di contributi alle aziende, enti pubblici e privati presenti nel territorio comunale per incentivare la mobilità sostenibile. La pubblicazione del bando era stata resa possibile grazie ad un finanziamento di SMTP (Società per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico), che tra i suoi compiti e funzioni statutari svolge anche quelli di progettazione, organizzazione e promozione dei servizi pubblici di trasporto integrati tra loro con la mobilità privata.
L'ultimo intervento dell'Ausl, in ordine di tempo, per la mobilità sostenibile è l'acquisto di cinque e-bike destinate agli spostamenti lavorativi in ambito urbano del personale dell'Azienda.
Particolare attenzione, poi, è stata rivolta ad incentivare il ricorso al trasporto pubblico locale per i trasferimenti casa-lavoro dei dipendenti, tramite agevolazioni sulla sottoscrizione di abbonamenti urbani e interurbani, e sulla promozione dell'uso della bicicletta tra il personale per gli spostamenti in ambito urbano, con agevolazioni per gli abbonamenti al servizio di bike sharing del Comune di Parma. E' in quest'ultimo ambito di interventi che rientra l'acquisto delle citate e-bike, cui si aggiunge la predisposizione di un idoneo locale per il loro deposito e ricarica nella sede direzionale Ausl di strada del Quartiere.
Il finanziamento ricevuto dal Comune di Parma consente inoltre la realizzazione di un corso di formazione alla guida sicura e più sostenibile per i consumi (in collaborazione con ACI) per 40 dipendenti del distretto di Parma (altri 120 dipendenti sono coinvolti in corsi analoghi negli altri 3 distretti grazie ad un finanziamento simile ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna).
L'attenzione ai temi della mobilità è da sempre presente nelle politiche dell'Azienda USL, che, con i suoi servizi su tutto il territorio provinciale, conta su un significativo parco auto (237 mezzi) con una percorrenza annua di oltre 2milioni e 400mila km distribuita su circa 1000 dipendenti per attività quali l'assistenza domiciliare integrata (otre 144.000 accessi infermieristici a casa dei cittadini) e per controlli in Aziende effettuati dai professionisti del Dipartimento di Sanità Pubblica (circa 5.000 Aziende controllate).
Oggi, alla consegna delle 5 e-bike sono presenti Elena Saccenti, Direttore Generale dell'AUSL, Gabriele Folli, Assessore all'Ambiente e Mobilità del Comune di Parma, insieme ai rispettivi Mobility manager, Gianfranco Bertè e Angela Chiari e Pier Domenico Belli, Amministratore unico di SMTP.
(fonte: Uffici stampa AUSL di Parma e Comune di Parma)
Il Comune di Piacenza ha acquistato sei veicoli elettrici per incentivare la mobilità a basso impatto ambientale, come previsto dalle linee programmatiche di mandato del Comune di Piacenza per il quinquennio 2012 – 2017. Il costo sostenuto è finanziato totalmente con contributo regionale.
Piacenza, Lunedì 11 Gennaio 2016 -
Tra gli obiettivi previsti dalle linee programmatiche di mandato del Comune di Piacenza per il quinquennio 2012 – 2017, vi è quello di utilizzare veicoli a basso impatto ambientale.
In virtù di ciò, il Comune di Piacenza ha sottoscritto con la Regione Emilia Romagna il protocollo d'intesa relativo al progetto “Mi Muovo Elettrico – Free Carbon City” per l'acquisto di autoveicoli elettrici, finanziato totalmente mediante contributo regionale.
Nello specifico si tratta di tre auto Renault Zoe Life e tre autocarri Renault Kangoo Z.E. Le tre auto saranno in dotazione, rispettivamente, alla Polizia Municipale per lo svolgimento delle attività istituzionali, ai Servizi Sociali per le attività di assistenza domiciliare e alla Protezione Civile. I furgoni, invece, verranno assegnati ai Servizi Generali per lo smistamento della posta fra le varie sedi comunali, al Servizio Manutenzione e all’Ufficio Verde Pubblico.
Il costo sostenuto dall'Amministrazione comunale ammonta a 150.681,65 euro, finanziato totalmente con contributo regionale.
Gli automezzi elettrici consentiranno di risparmiare sulle spese di gestione, rispetto ai veicoli attualmente utilizzati: una spesa annua pari a 1.760 euro, a fronte di 2.300 euro per le auto in proprietà a benzina (escluso l’ammortamento dei mezzi) e 4.200 per le auto a noleggio alimentate a Gpl.
Ecco un po’ di numeri
Ad oggi, esclusi i nuovi autoveicoli elettrici, l'autoparco comunale risulta essere composto dai seguenti mezzi:
- 48 autovetture (compresi 4 Ducato o analogo modello della Polizia Municipale e 1 pulmino in comodato d'uso dall’Azienda Usl), di cui 15 a GPL e 15 a metano
- 17 autocarri
- 19 motocicli
- 10 ciclomotori, di cui 2 elettrici
- 4 veicoli speciali (3 macchine operatrici e 1 camper)
Con l'immissione degli automezzi elettrici verranno dismesse 4 autovetture alimentate a benzina, non più a norma con le direttive finalizzate a ridurre l'inquinamento ambientale prodotto dai veicoli.
Bilancio sulle multe registrate dopo il primo giorno dall’avvio dei varchi sulle corsie preferenziali degli autobus: l’assessore Folli fornisce una panoramica sui numeri da record
Parma 23 Settembre 2015 -
Record di multe registrato dopo il primo giorno dall’avvio dei varchi elettronici che da ieri, martedì 22 settembre, controllano le corsie riservate ai mezzi pubblici in via Zarotto, via Montebello e viale Falcone. Per le casse del Comune sono in arrivo 65mila ero di incassi a seguito dei numerosi automobilisti che, nonostante gli avvisi e le segnalazioni, sono passati senza permesso: le sanzioni previste sono di 81 euro.
Un esito in merito al quale è l’assessore all’Ambiente ed alla Mobilità Gabriele Folli a parlare, fornendo anche numeri che riescono a dare una panoramica della situazione:
“Nelle 24 ore del 22 settembre il varco di Via Montebello ha registrato 502 passaggi totali, quello di via Zarotto 319 e quello della stazione 84 con stime sui accessi non autorizzati che vanno dal 60% al 90% del totale degli accessi registrati a seconda del varco”
Folli sottolinea che le corsie preferenziali dei bus rappresentano lo strumento più economico ed efficace a disposizione delle amministrazioni per favorire gli utenti del trasporto pubblico e, di conseguenza, rendere più appetibile il servizio in termini di puntualità e velocità di esercizio. Ecco perché il transito in queste aree, non solo è vietato dal codice della strada, ma causa intralcio al traffico e disservizi al “sistema mobilità sostenibile del cittadino”.
Da qui l’implementazione dei sistemi di controllo tecnologici che possono garantire un costante monitoraggio sul corretto utilizzo delle corsie riservate permettendo così di destinare ad altri servizi le forze di polizia municipale, prima impegnate a sanzionare i trasgressori.
Firmato un protocollo d'intesa a vantaggio di 34 milioni di automobilisti: focus su mobilità responsabile ed educazione dei conducenti -
Modena, 2 aprile 2015 -
L'Automobile Club d'Italia e Continental hanno siglato oggi a Roma un protocollo d'intesa a vantaggio di 34 milioni di automobilisti con una serie di iniziative sistemiche per la sicurezza e l'efficienza della mobilità.
Grande attenzione a Ready2Go, il network di scuole guida di nuova generazione dell'ACI: l'accordo insiste strategicamente su questo format per integrare il metodo formativo ACI, diffuso ormai da anni anche a Modena, con approfondimenti specifici sugli pneumatici, primaria componente di sicurezza.
Continental mette a disposizione degli istruttori ACI Ready2Go anche materiale informativo sui prodotti tecnologicamente più avanzati. L'importanza degli pneumatici invernali e del loro controllo periodico costituisce un focus costante nel contesto più ampio della didattica.
Continental supporta attivamente anche l'iniziativa internazionale "Ambasciatori della Sicurezza Stradale" dell'Automobile Club d'Italia, rivolta agli automobilisti stranieri e ai neopatentati Ready2Go con corsi gratuiti di guida sicura.
"Ogni anno in Italia si contano più di 180.000 incidenti con oltre 3.300 morti e 250.000 feriti – afferma Giuseppe Pottocar, Direttore dell'Automobile Club Modena - e questa emergenza si può fronteggiare puntando sulla formazione: il 90% dei sinistri sono ancora imputabili all'uomo. ACI nasce 110 anni fa per educare gli italiani al più corretto uso del proprio veicolo attraverso un percorso formativo al passo dei tempi e della tecnologia.
Oggi questo impegno si traduce soprattutto in Ready2Go e nei centri di guida sicura ACI, perché tali eccellenze massimizzano i ritorni sociali di ogni investimento per la mobilità. Con un partner come Continental saremo ancora più incisivi, soprattutto verso i giovani".
Automobile Club Modena
Viale G. Verdi, 7 - 41121 Modena
Tel. 059.247604
Fax 059.214263
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www.acimodena.it
(Fonte: ufficio stampa Automobile Club Modena)
Qualcuno due giorni fa si è accanito di nuovo sul discusso dissuasore mobile presente in via Settembrini. Sono ancora in corso gli accertamenti sulla possibile origine dolosa del danno. Sarebbe il terzo episodio simile da quando è stato installato, meno di un anno fa.
Reggio Emilia, 30 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Dopo nemmeno un anno dalla sua controversa installazione, ancora guai per il pilomat di via Settembrini, nelle frazioni di Canali e Due Maestà. Due giorni fa la strada è stata interrotta al traffico a causa del danneggiamento del dispositivo. Il Comune fa sapere che al momento non risultano segnalazioni di incidenti stradali, quindi si potrebbe trattare dell'ennesimo evento doloso. Nel comunicato, l'amministrazione comunale ribadisce la propria fiducia nell'efficacia del dissuasore mobile e sottolinea che "non è mai accaduto che atti dolosi contro il patrimonio pubblico facciano modificare una scelta in materia di viabilità".
Quando era ancora un progetto, circa un anno fa, il pilomat è stato al centro di una vera e propria disputa. Alcuni residenti della via lo avevano chiesto per ridurre traffico e velocità, e mettere così in sicurezza pedoni e ciclisti. La strada veniva utilizzata soprattutto nelle ore di punta dai pendolari della prima collina reggiana, in sostituzione della tangenziale. E sono proprio questi, numericamente superiori rispetto ai favorevoli, ad aver contestato fin da subito la chiusura di via Settembrini. Il Comune, preso tra le due fazioni, ha provato a calmare gli animi. Alla fine, però, si è schierato con i residenti della zona e ha rifiutato ogni confronto con coloro che chiedevano almeno un progetto alternativo.
E qualcuno non deve aver mandato giù la decisione presa dall'amministrazione, oltre al piglio un po' canzonatorio di qualche residente, che durante l'ultima assemblea pubblica sembrava farsi beffe di chi sarebbe stato penalizzato dal progetto. "Brinderemo a champagne!", come si può leggere ancora nel profilo Facebook del gruppo di sostegno al progetto. Date le premesse, quindi, risulta difficile parlare di semplice vandalismo. Il pilomat della discordia qualche mese fa era stato cementato durante la notte da ignoti. Poi qualcuno ci è passato sopra con la macchina, o almeno così pare, rompendone la sommità. E adesso, l'ultimo sfregio.
"Prima di introdurre il pilomat su via Settembrini – si legge nel comunicato del Comune -, nella direzione di traffico prevalente passavano 600 veicoli all'ora negli orari di punta. Si trattava di un veicolo ogni 6 secondi in una strada classificata (e dimensionata) per il traffico locale. Il pilomat ha ridotto del 60% i veicoli giornalieri (prima erano 2.400, un quarto dei quali nell'ora mattutina, in cui la strada era utilizzata in sostituzione delle strade a maggiore percorrenza) e si è ridotta del 27% la velocità media rilevata".
Ieri in Municipio l'ultimo incontro del Forum sul trasporto pubblico locale. Seta ha proposto di abbassare le tariffe per alcuni utenti, alzando quelle complessive. Il Comune ha presentato i prossimi piani di intervento nelle vicinanze dei plessi scolastici di via Makallè e di Coviolo (foto in galleria).
Reggio Emilia, 24 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Sicurezza e tariffe sono due temi che di sicuro stanno molto a cuore a chi viaggia con i mezzi pubblici. Se ne è parlato ieri pomeriggio in Municipio, nel corso del terzo e ultimo incontro (qui quelli di lunedì e martedì) del Forum per il trasporto pubblico locale, l'iniziativa promossa dal Comune e coordinata dall'assessore alle infrastrutture Mirko Tutino, con la partecipazione di sindacati, Provincia, Seta, Til, Act e dell'Agenzia per la Mobilità.
In particolare, Seta ha proposto sconti e offerte per alcune fasce di utenti, che però sarebbero finanziate con l'aumento complessivo delle tariffe. Sul tema l'assessore Tutino non si è sbilanciato, ma ha precisato che "prima dovremo verificare la qualità del servizio". L'azienda ha presentato anche un opuscolo, da diffondere tra gli utenti dei bus a partire da settembre, con gli orari del servizio di trasporto pubblico locale. E in una prossima riunione si parlerà delle attività di informazione da effettuare nelle scuole.
E' certo, però, che l'informazione serva a poco, quando i ragazzi sono costretti ad aspettare l'autobus in fermate grandi come un francobollo o poco più, progettate senza alcun criterio e tenute ancora peggio. Per fortuna, sembra che ora anche il Comune se ne sia accorto e voglia porre rimedio.
Nel corso del Forum, il dirigente comunale Meggiato ha presentato un pacchetto di interventi da realizzare al polo scolastico di via Makallè e in quello di Coviolo: attraversamenti pedonali, semafori, moderazione del traffico e ampliamento di marciapiedi e aree di attesa. Come in viale Piave, dove pochi mesi fa il 14enne Sylvester Agyemang è rimasto ucciso mentre scendeva dall'autobus. Si interverrà anche lì, ma bisognerà attendere il dissequestro dell'area da parte dell'autorità giudiziaria.
Ieri il secondo incontro del Forum per il trasporto pubblico locale. Tra le questioni sollevate ci sono i guasti agli autobus, orari e tempi di percorrenza, sovraffollamento nel periodo scolastico. Ass. Tutino: "Non è più scontato che gli enti locali siano pronti ad accogliere le indicazioni delle aziende".
Reggio Emilia, 23 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Dopo la seduta di lunedì, ieri si è riunito per la seconda volta il Forum per il trasporto pubblico locale. Tre i temi in discussione: il fermo degli autobus a causa del calore, un migliore raccordo tra tempi di percorrenza e orari, il sovraffollamento nelle fasce orarie di entrata e uscita dalle scuole. Il tavolo straordinario è presieduto dall'assessore comunale alle infrastrutture Mirko Tutino e vede la partecipazione di organizzazioni sindacali, Provincia, Agenzia per la Mobilità e aziende che gestiscono il servizio (Seta, Til e Act).
Seta è intervenuta subito sul problema del calore che costringe molti autobus a fermarsi a metà percorso, lasciando a piedi i passeggeri. L'azienda ha confermato la disponibilità a impiegare mezzi ora impegnati in altri servizi, che non presentino i problemi evidenziati da quelli alimentati a Gpl. L'impegno dell'azienda riguarda almeno 10 autobus (anche provenienti da Modena), già operativi dalla fine di questa settimana. Seta ha anche rassicurato i sindacati, garantendo l'installazione delle paratie per la sicurezza degli autisti.
Da parte sua, l'Agenzia per la Mobilità ha presentato un piano che rimodula orari e tempi di percorrenza, aumentando le corse nelle ore di punta per ridurre il sovraffollamento del trasporto pubblico. Riguardo a questo tema, insieme a Seta ha anche assunto l'impegno di incrementare il numero di "linee bis". Ma sicuramente è necessario un maggiore coordinamento delle scuole sugli orari di entrata e uscita, e la Provincia ha già organizzato un incontro ad hoc per il 29 luglio. Tutte queste proposte saranno poi trasmesse alle organizzazioni presenti al Forum, le quali potranno a loro volta valutarle per avanzare ulteriori contributi e proposte.
"Non ci illudiamo di risolvere tutti i problemi del trasporto pubblico locale ora – ha detto alla fine l'assessore Mirko Tutino -, nessuno di noi ha la bacchetta magica. Però credo che si sia aperto uno spazio di confronto importante, dove non è scontato che gli enti locali siano pronti ad accogliere le indicazioni dell'azienda. Entreremo nel vivo dei problemi strutturali una volta conclusa la fase di pianificazione del servizio invernale e risolti i problemi più urgenti, cioè dopo ferragosto". Il Forum proseguirà oggi con la presentazione da parte del Comune dei progetti relativi alla messa in sicurezza delle fermate, che spesso a causa delle ridotte dimensioni costringono chi deve prendere l'autobus ad aspettare in mezzo alla strada".