Qualcuno due giorni fa si è accanito di nuovo sul discusso dissuasore mobile presente in via Settembrini. Sono ancora in corso gli accertamenti sulla possibile origine dolosa del danno. Sarebbe il terzo episodio simile da quando è stato installato, meno di un anno fa.
Reggio Emilia, 30 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Dopo nemmeno un anno dalla sua controversa installazione, ancora guai per il pilomat di via Settembrini, nelle frazioni di Canali e Due Maestà. Due giorni fa la strada è stata interrotta al traffico a causa del danneggiamento del dispositivo. Il Comune fa sapere che al momento non risultano segnalazioni di incidenti stradali, quindi si potrebbe trattare dell'ennesimo evento doloso. Nel comunicato, l'amministrazione comunale ribadisce la propria fiducia nell'efficacia del dissuasore mobile e sottolinea che "non è mai accaduto che atti dolosi contro il patrimonio pubblico facciano modificare una scelta in materia di viabilità".
Quando era ancora un progetto, circa un anno fa, il pilomat è stato al centro di una vera e propria disputa. Alcuni residenti della via lo avevano chiesto per ridurre traffico e velocità, e mettere così in sicurezza pedoni e ciclisti. La strada veniva utilizzata soprattutto nelle ore di punta dai pendolari della prima collina reggiana, in sostituzione della tangenziale. E sono proprio questi, numericamente superiori rispetto ai favorevoli, ad aver contestato fin da subito la chiusura di via Settembrini. Il Comune, preso tra le due fazioni, ha provato a calmare gli animi. Alla fine, però, si è schierato con i residenti della zona e ha rifiutato ogni confronto con coloro che chiedevano almeno un progetto alternativo.
E qualcuno non deve aver mandato giù la decisione presa dall'amministrazione, oltre al piglio un po' canzonatorio di qualche residente, che durante l'ultima assemblea pubblica sembrava farsi beffe di chi sarebbe stato penalizzato dal progetto. "Brinderemo a champagne!", come si può leggere ancora nel profilo Facebook del gruppo di sostegno al progetto. Date le premesse, quindi, risulta difficile parlare di semplice vandalismo. Il pilomat della discordia qualche mese fa era stato cementato durante la notte da ignoti. Poi qualcuno ci è passato sopra con la macchina, o almeno così pare, rompendone la sommità. E adesso, l'ultimo sfregio.
"Prima di introdurre il pilomat su via Settembrini – si legge nel comunicato del Comune -, nella direzione di traffico prevalente passavano 600 veicoli all'ora negli orari di punta. Si trattava di un veicolo ogni 6 secondi in una strada classificata (e dimensionata) per il traffico locale. Il pilomat ha ridotto del 60% i veicoli giornalieri (prima erano 2.400, un quarto dei quali nell'ora mattutina, in cui la strada era utilizzata in sostituzione delle strade a maggiore percorrenza) e si è ridotta del 27% la velocità media rilevata".